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Autore Perchè non siamo come gl'altri ?

anonimo_leccese

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 0 -  0 - Inviato: 27 Febbraio 2014 alle ore 16:48

prendo spunto da quest'articolo:

Da Nord a Sud, la nuova mappa delle opere incompiute

www.repubblica.it/cronaca/2014/02/27/fot...

naturalmente nell'articolo viene mostrata una microscopica parte delle opere incompiute,... ognuno di noi potrebbe trovare proprio dietro l'angolo, o a pochi kilometri di distanza altre opere incompiute, o che hanno tempi di realizzo che in confronto le eree geologiche son passate in un attimo !!!
Inoltre, pur chiaramente trattandosi di documentari (famosa serie mega-costruzioni prima su dmax e poi focus) e quindi c'è un pò di autoindulgenza, ma com'è che all'estero pur di rientrare nei tempi stabiliti dai capitolati lavorano anche la notte, e senza che gl'operai battino ciglio (almeno in apparenza) e concludono sempre, o almeno sforano di pochissimo, nei tempi prestabiliti ? In uno solo di questo doc c'era anche un lavoro italiano, che non ricordo al momento,...ho cambiato subito canale perchè mi vergognavo di me stesso in quanto Italiano !!!

Sono esempi estremi, certo...ma è un esempio !!!

www.youtube.com/watch?v=Sip2rSnM06E

http://www.youtube.com/watch?v=lV4io0SsC8Q

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Autore Risposta

geoalfa

(GURU)

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-

 0 -  0 - Inviato: 28 Febbraio 2014 alle ore 15:52

E fai molto male!

Innanzi tutto, fai male a non tenere nel conto, che non tutti si comportano così mafiosamente, come fanno una gran parte di burocrati, che hanno solo benefici a tirarla per le lunghe, ecc...

Per mio conto, nei vari giri per il globo, sia in veste di turista che di prestatore di servizi, ho avuto e mi sono tolto qualche sassolino, in relazione a etichette come quella che stai propagandanto qui.

E ti dirò, senza sembrare presuntuoso o altro, che sono orgoglioso di essere Italiano, Italiano vero, e non inquinato da ciò che tu mostri! - anche se è indubbio negarlo - di casi, ridicolmente eclatanti, ce ne sono fin troppi!

Quindi ritengo che ognuno, nel proprio piccolo, dobbiamo denunciare e far denunciare quello che di storto abbiamo notato, e se tutti lo facessimo, non è vero che non si potrà iniziare a correggere quello che ora ci sembra una coltellata al cuore!

O no?

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geopec
geopec

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22 Novembre 2007

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apolide

 0 -  0 - Inviato: 01 Marzo 2014 alle ore 11:32

Sulle opere incompiute ci sarebbe da disquisire per ore ore ore. Il problema che un mucchio di tempo se ne va in pratiche che sono una il duplicato dell'altra. Per un piccolo consorzio irriguo, per esempio, nel caso di danni da alluvione/forti piogge, prima di poter fare i lavori veri e propri si parte molto da lontano. Segnalazione con telegramma del danno subito, perimetrazione del danno da parte dell'ente preposto (regione, provincia ecc), successiva richiesta allo stato del decreto di calamità, a seguire domanda sommaria di richiesta del contributo, sopralluogo da parte dei funzionari pubblici per valutare e convalidare il danno, domanda con progetto di ripristino e parallela richiesta edilizia/svincoli ecc ecc agli enti interessati, rilascio delle autorizzazioni e determina di approvazione contributo,appalto (con tutta la scartoffia che ne consegue) , assegnazione alla ditta e FINALMENTE SI FANNO I LAVORI (volutamente maiuscolo), poi fine lavori e si riparte con la carta per poter avere a liquidazione del danno con eventuali varianti contabilità finale verbali domande di richiesta di erogazione contributo ecc ecc. Quindi gente e persone volenterose ce ne sono la maggior parte dei lavori si fanno e si finiscono.

Il nostro lavoro di tecnici è solo in parte professionale di progettazione direzione lavori misurazioni il resto è pura burocrazia.

Qui in Piemonte nel 1994 si è riusciti a riparare i danni grazie ad un velocissimo decreto mirato a snellire le procedure e che dava poteri ai funzionari regionali di approvare il danno ed il ripristino senza tante menate e con il buon senso degli amministratori locali che si sono presi il rischio di beccarsi delle denuncie ma hanno fatto il possibile per velocizzare e fare gli interventi.

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anonimo_leccese

Iscritto il:
29 Ottobre 2009

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7243

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 0 -  0 - Inviato: 10 Marzo 2014 alle ore 17:48

"geoalfa" ha scritto:
E fai molto male!




Salve, scusa se rispondo in ritardo, ma ho avuto un pò di poblemi di salute che mi ha tenuto lontano dal sito -

Comunque il mio è un riferimento non tanto alle pastoie burocratiche, già note, ma all'approccio lavorativo,.... troveresti in Italia lavoratori disposti a fare doppio o triplo turno nell'interesse dell'opera da completare ? O incomincierebbero a scendere in campo sindacati, forse politiche e chi più ne ha più ne metta, pensando solo all'interesse particolare e non di quello generale della conclusione in tempi certi, come da contratto dell'opera commissionata ?

Sicuramente vi sono le debite eccezioni, come giustamente fà presente geopec,...ma ahinoi sappiamo che le eccezioni confermano !!!!

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grafos

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venticano

 0 -  0 - Inviato: 10 Marzo 2014 alle ore 18:08

"anonimo_leccese" ha scritto:

,.... troveresti in Italia lavoratori disposti a fare doppio o triplo turno nell'interesse dell'opera da completare ?

nel mio piccolo in 40 anni di lavori, solo in casi eccezzionali ho trovato la disponibilità economica (avanzamenti lavori) e pagamenti veloci da parte delle amministrazioni, solo queste azioni possono indurre le imprese ad accelerare i lavori per terminarli in tempo utile.

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uccellino

» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO

Iscritto il:
15 Ottobre 2008

Messaggi:
880

Località
.

 0 -  0 - Inviato: 15 Marzo 2014 alle ore 09:03

Ancora una volta vorrei ragionare "lateralmente": e se invertissimo il tema, chiededendoci a 400° perchè non siamo come gli altri anche quando le opere che si vorrebbero e si dovrebbero fare non si possono realizzare perchè a qualcuno piacerebbe tornare indietro? Mi riferisco a quei talebani che si schierano perennemente contro, a prescindere, e quando ne sento le prodezze mi fa una gran rabbia considerare quanto si sarebbe poturo fare, qui al Sud, in termini di infrastrutture, con quei soldi che quei signori non vogliono: da queste parti, usiamo dire che si fanno i capricci a tavola quando il grasso è arrivato alla gola. Come contributo alla discussione propongo questo articolo ben scritto sul Corriere della Sera da Daniele Manca, che condivido e da cui traggo, tanto per ingolosirvi, un passo:

"In Italia serpeggia in maniera preoccupante un sentimento antimoderno e anti industriale secondo il quale qualsiasi intervento sul territorio, costruzione di grattacielo o strada, rigassificatore o infrastruttura digitale, nasconda esclusivamente interessi che con la cittadinanza e le comunità non hanno alcuna relazione. Come se il benessere fosse uno stato di natura.
È vero che il nostro Paese non ha dato grandi prove di sé in passato in termini di rettitudine morale, anzi, spesso sono emersi corruzione e sperperi. Ma il nostro passato prossimo sta diventando l’alibi perfetto delle caste burocratiche per opporre in modo palese o subdolo dei «no» a qualsiasi scelta. Accrescendo in maniera enorme il loro potere di veto a scapito della cittadinanza che dall’attività economica trae beneficio."

www.corriere.it/editoriali/14_marzo_15/i...

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anonimo_leccese

Iscritto il:
29 Ottobre 2009

Messaggi:
7243

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 0 -  0 - Inviato: 20 Maggio 2014 alle ore 08:58

"geoalfa" ha scritto:
E fai molto male!

Innanzi tutto, fai male a non tenere nel conto, che non tutti si comportano così mafiosamente, come fanno una gran parte di burocrati, che hanno solo benefici a tirarla per le lunghe, ecc...

O no?





Mo,...come rispondi ???? Buona giornata !!!


news.leonardo.it/scandalo-expo-2015-la-c...

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