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Autore Noios vulevam savuar ...

uccellino

» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO

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 0 -  0 - Inviato: 08 Maggio 2009 alle ore 12:43

... l'indiriss del vagon della metro dei milaneis ...

milano.corriere.it/milano/notizie/politi...
:oops:
www.youtube.com/watch?v=oTgK4HEGPwQ

cip.

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Autore Risposta

pozzilli

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Provincia di Isernia

 0 -  0 - Inviato: 08 Maggio 2009 alle ore 12:48

Se non ci fossero Totò e Peppino a sdrammatizzare, sarebbe una tragedia.

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rubino
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 0 -  0 - Inviato: 10 Maggio 2009 alle ore 11:15

Vi segnalo questo sito:

www.ellisisland.org/default.asp

E' molto istruttivo: inserite il vostro cognome e probabilmente scoprirete cose che non sapete, per esempio che c'è stato uno che si chiamava come voi e che è sbarcato a New York una mattina di luglio del 1899, quando eravamo così poveri da non poter far altro che emigrare.

P.S.: vi metto pure il sottofondo musicale:
"...e ce ne costa lacrime st'America
a nuje napulitane a nuje che ce
chiagnimme 'o cielo 'e Napule
comme'è AMARO stù PANE!!!!"

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rubino
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 0 -  0 - Inviato: 29 Luglio 2009 alle ore 20:40

"uccellino" ha scritto:
... l'indiriss del vagon della metro dei milaneis ...

milano.corriere.it/milano/notizie/politi...
:oops:
www.youtube.com/watch?v=oTgK4HEGPwQ

cip.



Avrete letto della proposta di esaminare gli insegnanti sulla conoscenza della lingue e delle tradizioni locali.
Non commento, penso che la proposta si stata fatta perchè un giorno si insegnerà parlando in dialetto. Mi chiedo come faranno gli insegnanti di topografia: azimuth, alidada, zenith, nadir sono parole arabe, non è facile tradurle in bergamasco, ma occorre rendersi conto di quanto sia necessario: sono sbarcate in Sicilia insieme a tali Pirì Reis e Al Idrisi, soggetti notoriamente privi di permesso di soggiorno.
Per cui, i tutor in campo topografico della formazione continua introdotta dal CNGeGL sono invitati ad un primo corso di base: ecco il modulo audio-visivo A:
www.youtube.com/watch?v=XqmTdtoCmEs

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 0 -  0 - Inviato: 30 Luglio 2009 alle ore 08:34

"rubino" ha scritto:
Non commento, penso che la proposta si stata fatta perchè un giorno si insegnerà parlando in dialetto



Non voglio entrare negli alti meandri del Palazzo: c'è già abbastanza caos di proposte, contro-proposte, provocazioni, smentite e contro-smentite... Vedremo sul momento gli sviluppi...

Non credo si arriverà all'estremismo di insegnare tutto in dialetto...
Ma, devo essere sincero, un paio d'ore di lezione di dialetto alla settimana non guasterebbero

Giusto per capire anche chi siamo, da dove veniamo, le nostre tradizioni e il nostro passato...
I dialetti sono lingue che vanno scomparendo: vuoi per "imbastardimento del linguaggio" (neologismi dialettali inventati sul momento), vuoi per sopraggiunti limiti di età (ogni anziano che torna al Creatore è una fonte preziosissima che scompare!), vuoi per immigrazioni e spostamento delle genti...

...vuoi anche perchè al giorno d'oggi, se non sei "coffee break", "bed & breakfast", "happy hour", "hardware/software" o "pricing, licensing, subscription", non sei figo 8)

Mah... :twisted:

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rubino
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 0 -  0 - Inviato: 30 Luglio 2009 alle ore 09:41

"malteser" ha scritto:
"rubino" ha scritto:
Non commento, penso che la proposta si stata fatta perchè un giorno si insegnerà parlando in dialetto



Non voglio entrare negli alti meandri del Palazzo: c'è già abbastanza caos di proposte, contro-proposte, provocazioni, smentite e contro-smentite... Vedremo sul momento gli sviluppi...

Non credo si arriverà all'estremismo di insegnare tutto in dialetto...
Ma, devo essere sincero, un paio d'ore di lezione di dialetto alla settimana non guasterebbero

Giusto per capire anche chi siamo, da dove veniamo, le nostre tradizioni e il nostro passato...
I dialetti sono lingue che vanno scomparendo: vuoi per "imbastardimento del linguaggio" (neologismi dialettali inventati sul momento), vuoi per sopraggiunti limiti di età (ogni anziano che torna al Creatore è una fonte preziosissima che scompare!), vuoi per immigrazioni e spostamento delle genti...

...vuoi anche perchè al giorno d'oggi, se non sei "coffee break", "bed & breakfast", "happy hour", "hardware/software" o "pricing, licensing, subscription", non sei figo 8)

Mah... :twisted:



Ho trovano questo corsivo di Gian Antonio Stella, pubblicato dal Corriere della Sera di oggi:

LA LEGA E I DIALETTI
Battaglie giuste e sparate
«Non pubblicare articoli, poesie o titoli in dialetto», diceva una delle direttive ai giornali emanate nel 1931 da Gaetano Polverelli, capo ufficio stampa di Mussolini: «L’incoraggiamento alla letteratura dialettale è in contrasto con le direttive spirituali e politiche del Regime, rigidamente unitarie. Il regionalismo, e i dialetti che ne costituiscono la principale espressione, sono residui dei secoli di divisione e servitù». Un ordine insensato. Uno spreco di ricchezze.

Che Luigi Meneghello, autore di libri straordinari e stralunate filastrocche («potacio batòcio spuacio pastròcio / balòco sgnaròco sogato pèocio») avrebbe potuto disintegrare spiegando dall’alto della sua cattedra all’università di Reading che non solo «chi è padrone del proprio dialetto poi impara meglio l’italiano, l’inglese e pure il tedesco» ma che «"l’uccellino" italiano, con tutto il suo lustro, ha l’occhietto vitreo di un aggeggino di smalto mentre l’" oseléto" veneto che annuncia la primavera ha una qualità che all’altro manca: è vivo». Vale per il dialetto veneto e il siciliano, il sardo e il piemontese. Tutti.

Come dice Ferdinando Camon, lui pure devoto alla lingua davvero materna, i «putei» e i «picciriddi», i «pizzinnu» e i «cit» non sono solo «bambini». Ma qualcosa di più. Per questo è un peccato che una battaglia giusta, quella del recupero anche a scuola delle lingue locali usate da Verga e Pavese, Gadda e Fenoglio oggi stravolte da un impasto di tele- italiano «grandefratellesco», venga svilita in una sparata strumentale buttata lì dai leghisti, con accenti pesantemente anti-unitari, per ragioni di bottega. Come è un peccato che un problema legittimamente posto nel consiglio provinciale di Vicenza, quello delle graduatorie nei concorsi pubblici che al Nord hanno regole più rigide e al Sud più elastiche, venga tradotto in un attacco a tutti i docenti meridionali venato di vecchi rigurgiti razzisti che sembravano (sembravano) accantonati.

La scuola, come sa chi raggela davanti a certe classifiche internazionali che vedono il nostro Paese in drammatico ritardo (con la luminosa eccezione di alcune regioni settentrionali piene zeppe, a sentire il Carroccio, di docenti «terroni »), non ha bisogno di maestri e professori che sappiano recitare «sic sac de hoc sec iè car ac a cà» (sottotitolo per i non bergamaschi: cinque sacchi di legna secca costano care ovunque) ma di maestri e professori che conoscano e sappiano insegnare al meglio la matematica, la fisica, l’inglese, la storia, l’italiano... Ha bisogno, insomma, di un salto di qualità. Che recuperando un forte e comune sentire intorno all'idea della Patria, dell'Unità, del Risorgimento possa permetterci di ricucire senza derive campanilistiche con le nostre lingue di ieri che per Giacomo Leopardi erano le più vicine «all'espressione diretta del cuore».

E chissà che questa nuova scuola, italiana ma rispettosa dei dialetti, consenta ai deputati e ai senatori di domani di essere un po' più preparati di quelli di oggi, visto che ai microfoni delle Jene sono arrivati a collocare Guantanamo in Iraq e a definire il Darfur «un sistema di mangiare veloce», i baschi dell'Eta «un movimento irlandese» e Caino «figlio di Isacco». Per non dire della scoperta dell'America (oscillante tra il 1640 e il 1892) e altre amenità che ogni maestra da Sondrio a Crotone, inorridita, avrebbe segnato con la matita blu.

Gian Antonio Stella
30 luglio 2009

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seza

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30 Agosto 2003

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brescia

 0 -  0 - Inviato: 30 Luglio 2009 alle ore 11:17

Da alcuni anni la nebbia al nord e' diminuita...... si vede che e' finita tutta nel cervello di qualche personcina con la cravatta verde..

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uccellino

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15 Ottobre 2008

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 0 -  0 - Inviato: 02 Agosto 2009 alle ore 11:42

Non ti preoccupare, hanno chiarito che non abbiamo capito. Meno male che adesso siamo di nuovo un popolo unito ... peccato che non possiamo frequentarci molto, fare conoscenza per bene.
Però, a pensarci bene, è tutta colpa dell'ANAS: voi col passante di Mestre, noi con la SA-RC ... come disse quello: qui, o si fa Italia o si fa la coda.

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