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4/11/2023 18:28 - Il rollout degli aggiornamenti relativi alla moderazione è ancora in corso, e durerà fino alle 22:30 di lunedi, ci potranno essere sporadici disservizi nel corso della giornata.
Non mi importa che qualcuno possa prendersela, soprattutto quando si tratta di una cosa del genere.
Questi, a mio avviso, sono privilegi belli e buoni. Nonché concorrenza sleale visto che i più attempati, godono di bacini di clienti ben più importanti di buona parte degli iscritti "ordinari" e non è giusto che abbiano anche una tassazione agevolata.
Che poi non capisco il senso di essere in pensione e continuare a lavorare. Come al solito in Italia si può tenere tranquillamente il piede in due scarpe, sempre a discapito di chi viene dopo.
se hai tempo, dai una lettura veloce al post "Evento Mai Visto Prima", c'era l'occasione per far sentire un po la voce della Categoria (cioè quei professionisti che tutte le mattine si alzano alle 6 per garantire la pagnotta mezzogiorno e sera), e invece... c'era chi, con gli occhi foderati di buonismo e letture bibliche, inneggiava a codesti signorotti, invitando il popolino ad affluire (ed applaudire) in massa.
Sono nuovo del forum, anch'io come molti colleghi sono sconcertato dai continui aumenti dei minimi che sono stati votati dalla cassa geometri!!
Ho letto la petizione dei geometri e le risposte del presidente della cassa!! mi sono anche letto i vari statuti e regolamenti che si sono succeduti negli anni che determinavano le percentuali minime obbligatorie che pagavano i geometri diversi anni fà!!.
Roba da ridere...!! percentuali ridicole x i due tipi di tributi..!!
Volevo far notare che i geometri iscritti alla cassa sono 108.000 di cui il 35% sotto i 40 anni (percentuale nella quale mi trovo)
Secondo fonti istat i geometri rientranti in questa fascia, in questi anni di crisi hanno dichiarato un fatturato compreso tra i 15/16 mila euro.
questi geometri tra un paio di anni saranno obbligati a versare alla cassa circa 5000,00 euro circa il 30% del loro fatturato!!
Ora mi chiedo se questo è sostenibile e legittimo!!!!....è inutile far vedere grafici che evidenziano la parità tra contibuti versati dagli iscritti e pensioni erogate!!
Io oggi ho 36 anni (dieci di isrizione alla cassa) probabilmente non avrò mai una pensione.. ma non mi sembra giusto che noi giovani dobbiamo sostenere il peso di politiche sbagliate e mantenere in piedi il sistema con lacrime e sengue, mentre le generazioni passate versavano somme ridicole!!
I minimi sono la rovina della categoria, i contributi devono essere pagati in base al fatturato punto..altrimenti la fine è prossima!!
La colpa é solo nostra. Siamo una massa di c******i, invece di prenderli a calci nel c**o ce ne stiamo nel nostro orticello ad aspettare e ad applaudire questi burocrati somari. La nostra professione é in rovina, e ancora non ve ne siete resi conto. Mah!
Abbiamo scelto di usare le due aliquote più diffuse: 9,19% e 9,49%.
Esse rappresentano la percentuale del reddito lordo a carico del lavoratore che deve essere versata mensilmente agli istituti previdenziali di competenza (salvo eccezioni, l'Inps per il settore privato e l'Inpdap per quello pubblico), ossia quella parte del nostro reddito che viene accantonata ogni mese e, assieme ai contributi versati dal nostro datore di lavoro, concorrerà alla formazione della nostra pensione. La seguente tabella riassume le principali casistiche:
N.º dipendenti 15
Industria 9,19% Operai, impiegati 9,49% Dirigenti 9,19%
Commercio Credito e assicurazioni 9,19% Pubblica amministrazione 9,19%
La maggiore percentuale che impiegati e operai che lavorano in aziende con più di 15 dipendenti nei settori dell'industria e del commercio sono tenuti a versare (uno 0,30% in più rispetto all'aliquota base del 9,19%), si deve al fatto che tali categorie di lavoratori possono usufruire della cassa integrazione, per cui questi contributi aggiuntivi vanno a finire nell'apposito fondo relativo a tale forma assistenziale. Per le categorie non prese in considerazione e per ulteriori dettagli si faccia riferimento al seguenti link: Noi PA.
Non mi sembra che chi lavora in altri settori sono trattati meglio! Il vero problema è il costo della burocrazia, che prima di mordersi la coda, azzanna noi (tutti)!
Una professione fatta di obblighi e vessazioni continue é libera professione secondo voi? L'obbligo dei crediti formativi, ad esempio, pena l'eventuale cancellazione dall'albo che razza di stronzata é? Chi sono questi a dire se io sono o non sono preparato?É mio interesse aggiornarmi se voglio dare il meglio, non deve essere una minaccia. Per non parlare di tutto il resto. Meditate cari colleghi,meditate.
Quella dei crediti formativi non è una cattiva idea, molti colleghi oltre a non essere aggiornati sono poco professionali. Che poi, come tutte le cose in italia, fatta la legge trovato chi ci specula sopra è un altro discorso. Se vuoi fare della buona formazione bisogna pagare e neanche poco! Quelli a gratis sono tutti commerciali ma valgono lo stesso come crediti e a volte non sono male. Già con questo si vede l'andazzo della nostra categoria!
Per quanto riguarda i contributi previdenziali sono un furto e basta. Io sto pensando seriamente di cancellarmi. La cassa geometri sta fallendo ! Non so come potremo tutelarci ma i soldi versati non li rivedremo di sicuro!
Abbiamo scelto di usare le due aliquote più diffuse: 9,19% e 9,49%.
Esse rappresentano la percentuale del reddito lordo a carico del lavoratore che deve essere versata mensilmente agli istituti previdenziali di competenza (salvo eccezioni, l'Inps per il settore privato e l'Inpdap per quello pubblico), ossia quella parte del nostro reddito che viene accantonata ogni mese e, assieme ai contributi versati dal nostro datore di lavoro, concorrerà alla formazione della nostra pensione. La seguente tabella riassume le principali casistiche:
N.º dipendenti 15
Industria 9,19% Operai, impiegati 9,49% Dirigenti 9,19%
Commercio Credito e assicurazioni 9,19% Pubblica amministrazione 9,19%
La maggiore percentuale che impiegati e operai che lavorano in aziende con più di 15 dipendenti nei settori dell'industria e del commercio sono tenuti a versare (uno 0,30% in più rispetto all'aliquota base del 9,19%), si deve al fatto che tali categorie di lavoratori possono usufruire della cassa integrazione, per cui questi contributi aggiuntivi vanno a finire nell'apposito fondo relativo a tale forma assistenziale. Per le categorie non prese in considerazione e per ulteriori dettagli si faccia riferimento al seguenti link: Noi PA.
Non mi sembra che chi lavora in altri settori sono trattati meglio! Il vero problema è il costo della burocrazia, che prima di mordersi la coda, azzanna noi (tutti)!
saluti
Caro Gianni,
per me i due dati cozzano! Il datore di lavoro ha un costo altissimo da sostenere (deve garantire lo stipendio più i contributi etc..) mentre all'impiegato lo stipendio arriva pulito, e ti sto parlando da ex-dipendente per 8 anni!
Inoltre il 9% di un fatturato di 15.000 € equivalgono, se ho ben capito, a circa 1.500 €! me ne mancano all'appello altri 3.500!
Adesso, che io a 30 anni debba dissanguarmi per garantire la pensione a chi dagli anni 1980 fino al 2000 ha versato contributi da far ridere e calcolati sulla base % del fatturato e oggi si ritira 2.000 € di pensione /mese, permettimi ma non mi sta bene! Come non mi sta bene che chi oggi ritira la pensione continui ad esercitare la professione!
Come non mi sta bene che io debba accantonare 400 € mensili solo per la contribuzione a 30 anni! Mi spieghi perchè INARCASSA ha una contribuzione in percentuale al fatturato netto con contribuzione MINIMA di € 2.800 mentre la nostra è di € 4.500 e con un ventaglio di lavori molto minore ? E mi spieghi perchè se fatturo meno di 7.000 €/anno non mi vengono riconosciuti ai fini previdenziali?
Caro Gianni,
a me il lavoro non manca ringraziando il cielo (diverso è il discorso che non riesco a farmelo pagare bene), ma vista l'abolizione dei tariffari, vista la totale assenza dei Collegi per garantire un minimo di dignità a chi vuole ancora svolgere la professione con dignità e serietà, e visto che non vedo futuro nei poveri 108.000 geometri che ancora esercitano, io oltre ad essermi ributtato sui libri per prendere una triennale, l'anno prossimo mi cancellerò dalla CIPAG e collaborerò con mia sorella che si laurea.
E spero che come me tanti abbandonino questo costoso ed inutile carrozzone, tanto oggi il compito del Geometra sta venendo surclassato dall'Ing. Junior.
"uli" ha scritto: Quella dei crediti formativi non è una cattiva idea, molti colleghi oltre a non essere aggiornati sono poco professionali. Che poi, come tutte le cose in italia, fatta la legge trovato chi ci specula sopra è un altro discorso. Se vuoi fare della buona formazione bisogna pagare e neanche poco! Quelli a gratis sono tutti commerciali ma valgono lo stesso come crediti e a volte non sono male. Già con questo si vede l'andazzo della nostra categoria!
Per quanto riguarda i contributi previdenziali sono un furto e basta. Io sto pensando seriamente di cancellarmi. La cassa geometri sta fallendo ! Non so come potremo tutelarci ma i soldi versati non li rivedremo di sicuro!
Caro vordcienpion la penso esattamente come te, virgole comprese. Un'unica piccola imprecisione: la soglia minima di fatturazione non è 7000 euro bensì circa 8000-8500 (me lo feci confermare dalla cassa).
Come fanno i geometri che non hanno grandi incarichi a sostenere questo carico di tassazione?
Semplice: non fanno e si cancellano, come ho fatto io.
"danielle" ha scritto: Caro vordcienpion la penso esattamente come te, virgole comprese. Un'unica piccola imprecisione: la soglia minima di fatturazione non è 7000 euro bensì circa 8000-8500 (me lo feci confermare dalla cassa).
Come fanno i geometri che non hanno grandi incarichi a sostenere questo carico di tassazione?
Semplice: non fanno e si cancellano, come ho fatto io.
I nostri grandi vertici della cassa ce la faranno in poco tempo ad annientare la categoria.
Come non condividere questi ultimi vostri post?
Oggi chi è vicino alla pensione e ha più di 35 anni di contribuzione ci va anche con 500€ al mese (continuando a lavorare a nero) e chi invece è lontano si cancella (anche questi arrangiandosi).
"TopografoScarso" ha scritto: Ce la faranno, ce la faranno.
I nostri grandi vertici della cassa ce la faranno in poco tempo ad annientare la categoria.
Come non condividere questi ultimi vostri post?
Oggi chi è vicino alla pensione e ha più di 35 anni di contribuzione ci va anche con 500€ al mese (continuando a lavorare a nero) e chi invece è lontano si cancella (anche questi arrangiandosi).
Bravi, grandi intelligenze orchestrano il tutto.
Saluti
A.Scarso
Sai che grasse risate mi faccio se vengono a mancare i soldi per le pensioni a forza di cancellarsi professionisti? Sai quanti colleghi sento giornalmente che minacciano la cancellazione? Colleghi con famiglia che non riescono più ad andare avanti, con anni di contribuzione arretrati e l'asfissia della cassa sul collo da parte della CIPAG!
Ma fa ancor più sorridere che - riporto pari pari - "il saldo 2014 tra contributi e pensioni è in rosso per 11 milioni. Equilibrio garantito dalle sanzioni comminiate agli iscritti. Cresce il patrimonio netto"
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