Uno spaccato spregevole dell'Italia:

La processione «stoppata»
La processione della Madonna delle Grazie della frazione Tresilico si era fermata davanti all’abitazione del boss della `ndrangheta Peppe Mazzagatti, 82 anni, ai domiciliari per motivi di salute. La statua, portata da numerose persone, era preceduta da alcuni sacerdoti e da un gruppo di amministratori locali. I carabinieri che accompagnavano il corteo si sono allontanati. In maniera plateale, in modo che tutto il corteo li vedesse. Una reazione grave, conseguenza di un gesto grave. Sembra infatti, come riporta il quotidiani calabrese, che prima della processione il maresciallo Marino avesse incontrato personalmente i componenti della commissione della festa avvertendoli di non effettuare gesti particolari o inchini durante il tragitto della processione. Nessuna delle altre autorità civili e religiosi presenti ha seguito i Carabinieri nella reazione di protesta.


Mi complimento con il maresciallo comandante della stazione dei Carabinieri!

E' ora che comiciamo a reagire al servilismo verso un ergastolano che anzichè essere ristretto in carcere sconta la condanna comodamente a casa propria e che viene poi riverito anche con la Madonna in spalla!!

Per fortuna che la Madonna non si è inchinata anch'essa ( secondo il resoconto del Vescovo ) !!!!

Bene Geoalfa!

Ti quoto!

E ultimamente mi sta accadendo spesso!

Pensare che la Calabria, nella quale ho trascorso qualche periodo di ferie che ricordo volentieri, ha così tanti tesori che, se non fosse per le azioni così tanto condannabili di una parte di popolo così abbietta, sarebbe un luogo invidiabile!

Anche io voglio complimentarmi con il Maresciallo e diffidare delle altre autorità che non l'hanno seguito nell'azione di protesta, compreso il don Abbondio del luogo!

Camillo!

Anche io quoto volentieri gealfa!

Io sono di Le Castella, e ti voglio dire di non generalizzare, perchè non è tutto, come appare specialmente se ingigantito dai riflettori dei giornalisti!

E mi spiego: Non tutta la popolazione è così!

Molti ci comportiamo con rassegnazione, ma non siamo tutti così, come spesso si dice e fa nei luoghi comuni!

E poi questo l'avrai sicuramente appurato nel periodo di ferie che hai trascorso nei nostri luoghi incantevoli!

Occorre separare i fatti dalle opinioni:

www.ilquotidianocalabria.it/news/cronach...

www.youtube.com/watch?v=_gPSRVsZLyA

https://www.youtube.com/watch?v=K8TE4py3nlw

I fatti sono evidenti:

Basta leggere le notizie sia quelle ufficiali che e quelle dei giornali di parte (mafiosa) e dei giornali meno partigiani!

Le opinioni sono già state espresse e sono condivisibili da chi non gradisce i soprusi!

Suggerisco di esternare il proprio pensiero e non essere omertosi e/o accondiscendenti per no fare la fine dei partecipanti alla processione (ivi compreso il parroco e le autorità comunali) che per non irritare gli affiliati alla ndrangheta, sono stati zitti e quindi hanno a loro modo acconsentito ed hanno partecipato all'inchino!

Del resto fare i distinguo come ha fatto il giovane sindaco del posto - che ha pensato bene di affermare che sono decenni che si fa così, quindi non c'è nulla di strano!

Se dipendesse da me quel sindaco lo dimissionerei seduta stante, per concorso in flagranza di reato nel partecipare ad un inchino che si fa da decenni!

A me piace quanto ha detto Arturo!

1) Per favore, mi scrivi qui dove posso leggere le notizie ufficiali, quelle dei giornali di parte mafiosa e dei giornali meno partigiani? Spero che tu non intenda che il Quotidiano da cui ho tratto l'informazione che vi ho fornito appartenga alla prima di queste due categorie: se è così, per il bene del forum, ti consiglio di chiarire subito l'equivoco perchè ti garantisco che sull'argomento "chi-da-le patenti-antimafia-e-a-chi" non sono tanto dolci di sale.

2) funziona in questo modo: le opinioni espresse sono due, le tue e di camillo12 e, se le condivido, sono arruolato fra coloro che non gradiscono i soprusi. Mi chiedo come sarei etichettato se dicessi che scrivere questo (ed in grassetto) equivale ad un sopruso.

3) anche a me piace quello che ha scritto Arturo, lo scriviamo da decenni, ne paghiamo le conseguenza giorno per giorno e ci moriamo pure per dimostrare che non siamo tutti mafiosi, camorristi e 'ndranghetisi tuttavia, come si evince dal tono dell'esimio forumista, a lui non la si fa! E' proprio vero che per noi gli esami non finiscono mai, mo ce li fa pure geoalfa.

Buona serata a vossignorie.

Uccellino, su ciò che hai scritto sopra, non c'è da risponderti proprio, non lo meriti affatto!

Sappi che ripeto ancora se non l'hai capito che non solo lo penso, ma l'ho pure scritto che per combattere le usanze mafiose e ndranghetiste o altro associazionismo delinquenziale è sufficiente cominciare a ribellarsi alle usanza arcaiche che non fanno altro che conservare quello che di male fa alle persone oneste ed è noto che queste sono la stragrande maggioranza!

Ed è giunta l'ora che ti dai una calmata e ti fai un esame di coscienza molto approfondito e radicale, perchè personalmente non ho mai fatto esami a nessuno e tantomeno a te!

Se poi sei o meno associato o dipendente della ndrangheta, sono fatti tuoi e non devi scordarti che sono sempre stato e sempre sarò un uomo libero e non sono mai stato succube di nessuno, tantomento di te che in tempi passati ritenevo persona di tutto rispetto!

Vedi dunque di cercare di non farmi cambiare opinione!

Stammi sereno ed in buona salute.

Stai tranquillo, ce la metterò tutta.

Intendo mantenere la promessa di evitare i battibecchi.

Serenamente.

Certamente!

Ricordo volentieri le vacanza trascorse in Calabria, e gradirei come tutti che le sopraffazioni di una piccolissima parte di peronaggi perpetrano a svantaggio di un eccellente popolo, finissero e che non venisse ingigantita la vicenda, per evitare appunto che i sopraffattori possano in qualche maniera avere una cassa di risonza che poi alla fine va a sfavore di chi non può difendersi!

E questo spiega come non è accettabile i distinguo di cui sopra : una volta individuato il male esso va estirpato, non pubblicizzato! ed il popolo indifeso va difeso, con ogni mezzo!

Lode ai carabinieri ed a chi li sta difendendo!

Salve



Come da titolo inchinarsi al mafioso è sinonimo di una cultura radicata di generazione in generazione che personalmente non approvo.

Inchinarsi al mafioso è segno si sottomissione, e segno di ricoscimento di autorità ad una persona che legalmente non ce l'ha.

Concordo con geolfa, la mafia va combattuta con ogni mezzo e segnalata alle autorità appena se ne sente il profumo.

Sono consapevole che esiste dappertutto, ma penso che la stragande maggioranza delle persone sia onesta e ne stia lontano.

Prima dello scandalo del MOSE pensavo fosse un fenomeno più legato con il sud, invece mi devo ricredere.



Saluti cordiali

Sì Stefano,

però ritengo che il tuo pensiero debba essere corretto in:

la mafia e, tutte le altre associazione a delinquere simili, va combattuta con ogni mezzo e segnalata alle autorità appena se ne sente la puzza!

e non il profumo, se dici profumo fai come il prete ed il sindaco di Oppido Mamertina!

[size= 7pt]E' vero, promisi ad un Amico di evitare i battibecchi tuttavia mi sono chiesto se era corretto perdere questa occasione per discutere di un argomento così importante, concludendo che non era la cosa giusta, quindi l'Amico per questa volta sia magnanimo.[/size]

Se mi ha stupito leggere che lo stimolo alla discussione venisse da un autorevole forumista - il quale non perde l'occasione di stabilire, per questi temi, la non attinenza allo "scopo sociale" di geolive - non mi ha meravigliato l'epidermicità con cui è stato frettolosamente chiosato l'argomento e il tono usato, ma tant'è: la genuinità è anche sapori forti! Tuttavia, in termini strettamente tecnici, è possibile rinvenire nell'archivio di geolive un tentativo di introdurre questo argomento:

www.geolive.org/forum/altro/dopolavoro-t...

è evidente quanto i fatti ci diedero torto: la criminalità organizzata non c'entrava nulla eppure fummo tutti pronti e certi, io per primo: a nostra discolpa va la tempestività del commento, chiaramente basato sulle prime ipotesi giornalistiche, eppure nessun dubbio ci assalì, come se fosse scontato che un episodio del genere non potesse che accadere se non per mano delle organizzazioni mafiose. Da quell'episodio ho tratto l'insegnamento che in queste faccende è bene separare i fatti dalle opinioni, lessi quell'articolo nel sito del Quotidiano della Calabria e l'ho condiviso con voi allo scopo di consentirci la formazione di una opinione autonoma fondata su circostanze riscontrate e rese pubbliche: ci sono rimasto molto male nell'apprendere, subito dopo, che queste potessero essere di parte mafiosa ed ho pensato che probabilmente questo era dovuto al fatto che nella testata il quotidiano esibisca quella parola: Calabria, che da sola qualifica un mucchio di cose a chi pensa di riconoscere il mafioso dalla cartucciera, il camorrista dai chili d'oro al collo e l'affiliato alla 'ndrangheta dall'uso smodato di peperoncino, tutti unificati dall'uso di dialetti di chiara matrice mediterranea. Quanto sia antiquata la visione del fenomeno nella nostra categoria è attestato dai commenti ed probabilmente ferma ai tempi del Prefetto Mori sia come allocazione geografica sia come rimedi, eppure è il mondo dell'edilizia e dei lavori pubblici il più redditizio campo di investimento e riciclaggio dei proventi dell'attività mafiosa: ci indignamo per la processione, ma quanti di noi hanno toccato con mano il potere dei soldi – più che dei kalasnikov - che costoro brandiscono e sono rimasti zitti? Possibile che nessuno sapesse, ad esempio, che costoro hanno costruito, in tutto il Paese, interi rioni? Non c'era nemmeno un geometra nel cantiere e negli uffici tecnici comunali? E questi fabbricati sono stati tutti censiti dagli acchiappafantasmi? Quanti hanno commentato, con fastidio, la revoca dell'appalto alla ditta di movimento terra risultata del boss? Quindi ben venga l'indignazione e la presa di coscienza che la criminalità organizzata esiste – credetemi, meno di vent'anni fa un Collega nato vissuto e assai operante da quelle parti (e non) tranquillamente sanciva che “la mafia non esiste” - ma facciamo che il contrasto non sia un fatto occasionale, sporadico, epidermico, facciamolo concretamente: ricordate una comunicazione – mi pare del CNG - sull'eventualità di dare una mano come categoria all'Autorità per la confisca e l'assegnazione dei beni sequestrati alle associazioni mafiose? Vogliamo riprendere l'iniziativa qui, da geolive? Chi ci sta?



Buona giornata a tutti.

http://www.benisequestraticonfiscati.it/Joomla/index.php

www.esperienzeconilsud.it/unastoriaconil...

http://www.ammazzatecitutti.org/

Ciao uccellino, ot per ot, aggiungo questa:

Eppure io sono convinto che il sig. Bossetti non centra nulla con la tragedia della Yara,...poi vedrete, e direte,..quel fesso di anonimo_leccese aveva ragione !!!! Questo per dire quanto i cosidetti massmedia ci manipolano e deviano... buona giornata !!!!

Concordo con Uccellino. Il suo intervento mi ha ricordato quando, durante la guerra in Iraq, in tutta la città di Firenze su molti balconi campeggiava la bandiera con i colori dell'arcobaleno con su scritta la parola PACE. E riflettevo: ma quelli che non aderiscono all'iniziativa, sono per la guerra ?? A me sembrava assurdo che qualcuno si sentisse in dovere di comunicare al mondo di essere per la Pace ! Possibile che in Calabria si debba per forza sottolineare e urlare al mondo intero di essere una persona per bene ? Eppure quando sui giornali leggi episodi incresciosi tipo quello dell'inchino al mafioso, purtroppo ci si deve sforzare e battere i pugni sul tavolo per dimostrare che un uomo del sud non necessariamente debba essere un mafioso, discriminando la gente per bene che lavora onestamente, sicuramente è la stragrande maggioranza in tutta Italia ma che per forza si sente esclusa e messa da parte da notizie che fanno clamore e che macchiano tutta la cultura di un paese per bene. Il rovescio della medaglia è che quando c'è da fare un corteo contro la mafia o religioso per una preghiera, salgono sul carro dei buoni tutti, anche quelli che non lo meritano e i malfattori che cercano consensi nella popolazione per altri fini e purtroppo lo trovano anche in quelli ignari che sono in buona fede.


Saluti