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ICI e fusioni unità immobiliari |

leonardo
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In catasto esistono due subalterni intestati alla stessa ditta accatastati come abitazione. Di fatto da molti anni l'unità immobiliare è unica. Ai fini del pagamento ICI e quindi riguardo all'esenzione 1° casa, le due unità possono essere considerate unica abitazione o bisogna procedere obbligatoriamente alla fusione?
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jema
(GURU)
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26 Aprile 2007
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in giro in giro creek
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"leonardo" ha scritto: In catasto esistono due subalterni intestati alla stessa ditta accatastati come abitazione. Di fatto da molti anni l'unità immobiliare è unica. Ai fini del pagamento ICI e quindi riguardo all'esenzione 1° casa, le due unità possono essere considerate unica abitazione o bisogna procedere obbligatoriamente alla fusione? Devi procedere con la fusione. In ogni modo, riguardo all'esenzione ICI alcuni Comuni applicano deroghe anche, per esempio, per le unità concesse in comodato a parenti di 1° grado, pertanto potresti informarti presso l'Ufficio Tributi. Saluti 8)
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nonio
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Puglia e dintorni
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"leonardo" ha scritto: In catasto esistono due subalterni intestati alla stessa ditta accatastati come abitazione. Di fatto da molti anni l'unità immobiliare è unica. Ai fini del pagamento ICI e quindi riguardo all'esenzione 1° casa, le due unità possono essere considerate unica abitazione o bisogna procedere obbligatoriamente alla fusione? Penso che debba essere fatta la fusione al catasto. Credo che sia necessaria anche una pratica edilizia al comune, se non c'è già. Poi senti altri pareri di più esperti, ciao
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nonio
Iscritto il:
21 Maggio 2008
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Puglia e dintorni
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Scusa jema mentre scrivevo hai risposto.
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jema
(GURU)
Iscritto il:
26 Aprile 2007
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in giro in giro creek
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"nonio" ha scritto: Scusa jema mentre scrivevo hai risposto. No problem. :wink:
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ciccio_lp
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25 Novembre 2004
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mi collego a questo topic per affrontare un altro discorso ICI. Il mio comune sta effettuando degli accertamenti per quelle unita' che in catasto risultano F3 e per le quali non è stata versata mai l'ICI. Il discorso è uno: - redigere il valore dell'area edificabile del fabbricato. Per tutte le zone, escluso quella agricola, il comune ha redatto uan tabella con i valori per mq di terreno o area di sedime. Ma per le aree agricole, voi di solito come calcolate il valore dell'area edificabile? Spero essere stato chiaro. Grazie
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dado48
(GURU)
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Terzo pianeta del Sistema Solare
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"ciccio_lp" ha scritto: ... Ma per le aree agricole, voi di solito come calcolate il valore dell'area edificabile? Spero essere stato chiaro. Grazie Non è molto chiaro: se sono aree agricole, perchè si deve calcolarne il valore come fossero aree edificabili ??? Oppure su queste aree agricole, insistono dei fabbricati F/3 ??? In tal caso, agricole non lo sono più: quindi, si devono applicare le tabelle comunali !!! E' comunque certo che, se per caso, un fabbricato di 500 m³ insiste su un terreno agricolo di 10.000 m², io calcolerei come edificabile l'area di pertinenza che, moltiplicata per un indice volumetrico attendibile, mi restituisce il volume del fabbricato: indispensabile, in ogni modo, un colloquio con il Comune. Ciao, buon lavoro.
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ciccio_lp
Iscritto il:
25 Novembre 2004
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Sud
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Infatti sono dei fabbricati F3 che insistono su terreno agricolo e per i quali il Comune non ha predisposto alcun coefficiente come ho già detto prima. Parlando con l'Ufficio tributi, la risposta che mi hanno dato è che siamo noi tecnici che dobbiamo dare a loro un valore per l'area edificabile di sedime del fabbricato. Se dovessi fare un confronto con la tabella redatta dal Comune per le altre aree, dovrei ritenere l'area edificabile in zona agricola la più bassa e quindi prendere di riferimento il minor valore che loro hanno attribuito alla più bassa zona edificabile, nonchè di 1 €/mq, per la zona a verde pubblico. Consigli?
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jema
(GURU)
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26 Aprile 2007
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"ciccio_lp" ha scritto: Infatti sono dei fabbricati F3 che insistono su terreno agricolo e per i quali il Comune non ha predisposto alcun coefficiente come ho già detto prima. Parlando con l'Ufficio tributi, la risposta che mi hanno dato è che siamo noi tecnici che dobbiamo dare a loro un valore per l'area edificabile di sedime del fabbricato. Se dovessi fare un confronto con la tabella redatta dal Comune per le altre aree, dovrei ritenere l'area edificabile in zona agricola la più bassa e quindi prendere di riferimento il minor valore che loro hanno attribuito alla più bassa zona edificabile, nonchè di 1 €/mq, per la zona a verde pubblico. Consigli? Valutare la volumetria esistente o meglio la potenzialità edificatoria del lotto, in base alle normative locali, poiché il Valore ipotizzato di 1 €/mq si riferisce chiaramente ad aree non edificabili. Saluti 8)
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