Accedi al portale - Non fai parte della nostra community? Registrati è gratis!
GeoLIVE
4/11/2023 18:28 - Il rollout degli aggiornamenti relativi alla moderazione è ancora in corso, e durerà fino alle 22:30 di lunedi, ci potranno essere sporadici disservizi nel corso della giornata.


 
/ Forum / Altro / CONVEGNI E CONFERENZE / Corso online Riconfinazioni aperto a tutti i geome...
Forum

Parole da cercare:
Cerca su:

SEGUI ARGOMENTO

Pagine:  19 - Vai a pagina precedente successiva

Argomento: Corso online Riconfinazioni aperto a tutti i geometri, n. 36 CF costo 60 €

Autore Risposta

georox

Iscritto il:
14 Marzo 2008

Messaggi:
1822

Località

 0 -  0 - Inviato: 06 Giugno 2015 alle ore 13:45

Caro Carlo,

mi fa piacere poter parlare "serenamente e pacatamente" delle nostre due attuali visioni sulla formazione in tema di riconfinazioni dopo le "scornate" dei mesi scorsi. Quindi riprendo qui qualche tuo passaggio.

"geocinel" ha scritto:
Non è vero che la causa principale per il quale lui non può far parte della mia proposta formativa è il fatto che è uno sviluppatore di software ecc. ecc.

Beh, adesso dici così e mi fa piacere anche questo, ma nei mesi scorsi mi hai dipinto molto diversamente (e negativamente). Ma va bene, non rivanghiamo ...

"geocinel" ha scritto:
Negli anni abbiamo riscontrato come gli errori più frequenti e pericolosi che vengono commessi sono gli errori di metodo che hanno ripercussioni incontrollate e di ordine metrico. Gli errori procedurali invece hanno ripercussioni di ordine decimetrico.

Infatti sono sempre stato d'accordo su questo, è solo la "cura" a queste problematiche che ci differenzia.

Mi spiego, tu pensi che, insegnando i principi e i metodi, poi un geometra (degno di questo titolo professionale) è in grado di trovare da solo le corrette procedure per mettere in pratica quei principi e quei metodi.

Io invece non la penso affatto così.

Penso, al contrario, che, una volta insegnati principi e i metodi, devi anche insegnare le corrette procedure, altrimenti la formazione è del tutto monca e, come tale, serve a poco.

Ma non dico questo per mia presunzione, lo dico sulla base degli oltre 200 seminari tenuti in lungo e in largo per l'Italia, molti dei quali con te e Leo.

Te lo ricordi quel geometra 56enne al seminario sui casi pratici di Reggio Emilia nel 2013 che ci sottopose quel suo caso di riconfinazione? Lui era convinto di applicare le giuste procedure perché, diceva, "ho sempre fatto così". Era convinto di operare correttamente mentre invece ha agito in maniera sbagliata per tutta la carriera.

E sempre a Reggio Emilia quel giorno, ti ricordi quando noi gli spiegammo che le loro mappe andavano georeferenziate con i parametri originari Sanson-Flamsteed, mentre invece loro ci dissero che le georeferenziavano sui parametri Gauss-Boaga, dicendoci che "noi qui abbiamo sempre fatto così"?

Era una vita che sbagliavano procedura.

E ti ricordi quel geometra a Lucca (che abbiamo battezzato l' "Aretino" perché era originario di Arezzo) che ci disse di applicare varie georeferenziazioni (a 4 parametri, a 6 parametri, l'omografica, ecc.) finché trovava quella che gli faceva "tornare meglio il confine"?

Anche quello stava applicando procedure del tutto scorrette da tutta la vita. Mi ricordo che sia tu che io alla fine di quel seminario abbiamo avuto un'accesa discussione con lui, tu sui metodi e io sulle georeferenziazioni.

Sai come è andata a finire con l'Aretino? Che lo scorso Novembre è venuto anche al mio seminario di Livorno dicendomi che alla fine si era convinto della bontà delle georeferenziazioni che gli avevamo spiegato e che nel frattempo aveva acquistato il software e le applicava con grande soddisfazione.

Poi tu dici che le procedure portano al massimo ad errori decimetrici.

Non è assolutamente vero. Possono portare ad errori metrici madornali.

Ti ricordi il nostro comune amico Salvatore della provincia di Catania? Lui non riusciva a capire perché, avendo eseguito il rilievo con il GPS, poi per calcolare il tracciamento i punti dovevano essere ruotati. Cioè non capiva che, nel momento in cui rototrasli il rilievo sulla mappa, ti porti sul Nord catastale e non più su quello WGS84 e quindi, quando vai a tracciare devi tener conto di tale disorientamento. Un angolo magari di pochi primi centesimali ma che, con la stazione GPS distante, ti porta ad errori mostruosi (di metri).

Altro esempio. Nel test della seconda lezione del mio corso online, ho posto una domanda che riguardava la larghezza dei pixel di una mappa scansionata a 200 DPI. Qualche iscritto si è lamentato dicendo che lui vuole fare il riconfinatore e non il matematico.

Allora, visto che il mio messaggio non era "passato", sai cos'ho fatto? Ho organizzato un webinar aggiuntivo (senza crediti e senza test) in cui gli ho rifatto vedere come, nel prelevare i punti dalla mappa, se non si pone la giusta cura (procedurale), è facilissimo sbagliare di 3 o 4 pixel. Poi ho ribadito che quei 3 o 4 pixel corrispondono a 75 cm - 1 mt.

Così come gli ho fatto vedere che, se non si corregge il disorientamento sul Nord di una mappa raster, gli errori sul lato più lungo vanno da 1 mt per mappe in buono stato, ai 2 mt per quelle messe peggio.

Sempre in quel webinar, alla fine ho chiesto:

Ditemi onestamente chi di voi risolve i suoi lavori di riconfinazione semplicemente aprendo la mappa sul CAD, senza nessuna georeferenziazione (e correzione della deformazione) sovrapponendogli il rilievo facendo collimare "a occhio" i punti di inquadramento?

Bene, più della metà di chi ha risposto ha affermato candidamente che fa così.

E tu mi parli di errori solo decimetrici?

E dici che una volta spiegati i principi e i metodi, poi il bravo geometra le procedure le sa applicare da solo?

Te lo dico in Toscano, così capisci meglio:

Suvvia Carlo ....

Citi sempre il Tani su questo punto, ma è un paragone che non ha nessuna attinenza con la realtà. Ti credo che un maestro come il Tani sapeva far discendere, dai principi, anche i metodi e le procedure.

Ma un geometra, comune mortale, no. O gliele insegni le procedure, oppure commetterà sempre grandi svarioni, molto significativi per una riconfinazione.

"geocinel" ha scritto:
Da qui l'idea di approfondire la parte legata ai principi più che a quella legata alle procedure.

L'idea è encomiabile ma .... non sufficiente a formare bravi riconfinatori.

Io sono convinto che questi tuoi corsi sui principi servano solo a chi ha già grande padronanza sulla materia, come Sergio Ivaldi che comunque sta seguendo anche il mio corso e con grande passione.

Viceversa, un geometra novizio della materia (ma anche, come dicevo, uno che credeva di conoscerla) che viene ad un tuo corso, dove in 8 ore gli fai una testa quadrata solo sui principi, poi quando si troverà davvero ad affrontare una riconfinazione, non saprà ancora da che parte cominciare.

"geocinel" ha scritto:
Le otto ore sono appena sufficienti per parlare di queste cose e quindi non era pensabile approfondire le procedure dove, l'ho sempre detto, Gianni è bravissimo a illustrarle.

Su questo hai ragione, ed è per questo che io, pur apprezzando come te il contatto umano, ho dirottato sulla formazione online perché è l'unico mezzo che ti permette di dedicare il giusto tempo, staccando le lezioni e dando modo a tutti di imparare davvero.

"geocinel" ha scritto:
Se questa mia idea sia efficace o meno ai posteri l'ardua sentenza, ieri a Cuneo era presente l'amico Sergio Ivaldi che può liberamente riportare la sua idea su questo forum, essendone iscritto.

Sergio si è appena espresso nel post sopra e mi sembra che le sue conclusioni siano in linea con le mie.

Da parte mia dico che questi corsi che stai portando avanti tu, necessitano poi di un grande approfondimento di dettaglio sulle procedure, altrimenti, come dicevo servono solo a chi è già esperto.

"geocinel" ha scritto:
L'altro motivo che ci differenzia è l'uso del mezzo. A me piace vedere in faccia chi ho davanti e confrontarmi direttamente; forse sarà un mio limite ma credo che la crescita reciproca passa anche attraverso uno sguardo.

Carlo, anche a me piace avere il contatto diretto con le persone, altrimenti non avrei girato per l'Italia tutti questi anni. E di seminari sul posto ne farò ancora. Ma non queste giornate full-immersion, come dicevo, non puoi chiamarle "corsi".

Se vuoi tenere dei corsi degni di questo nome, non hai alternative. O ti sposti sulla città prescelta per un mese e tieni comunque lezioni settimanali, oppure li fai online. Altre possibilità non ce ne sono.

Io invece devo dirti che questa esperienza online sta dando grandi soddisfazioni, sia a me come docente che ai partecipanti che mi coprono quotidianamente di apprezzamenti, complimenti e ringraziamenti.

Poi quando ti convincerai anche tu che il progresso non lo ferma nessuno, per me sarai il benvenuto se vorrai utilizzare questa mia nuova piattaforma informatica e telematica che ho sviluppato con tanto impegno e con un notevole investimento (è dall'autunno scorso che ci lavorano i miei programmatori e tuttora stiamo sviluppando nuove prestazioni che solo un corso effettivo poteva far emergere).

"geocinel" ha scritto:
Quello che non ho capito è perché, Gianni, hai voluto trattare nella prima lezione argomenti che non ti appartengono e che sono estremamente scivolosi.Come quelle risposte che possono indurre in errore chi le legge quando andranno a ricoprire futuri incarichi.

Nella prima lezione ho semplicemente espresso i concetti, i principi e la normativa di riferimento. Credo potrai darmi atto che, dopo anni e anni che li ho sentiti trattare da te e Leo, qualcosa avrò pur imparato, o no? E comunque, come sai, avevo chiesto a Leo di tenerla lui quella lezione, ma la cosa non è stata possibile.

L'unica leggerezza che ho commesso è stata quella di rispondere su quelle domande di carattere giuridico (e sulla ricerca dei documenti probanti) su cui non ho idonea esperienza (e l'ho detto all'inizio del corso). E come sai, nel farlo, mi sono affidato ad un anziano geometra (che all'epoca collaborava con il mio maestro scomparso). Purtroppo non è stata una scelta felice e tu mi hai fatto notare le inesattezze; dovute comunque anche ad un mio errore nel non riportare per intero la domanda di un iscritto.

Ma ieri, come hai visto, ho pubblicato la rettifica con le tue note, scusandomi.

Se poi vuoi continuare a crocifiggermi per questo, vedi tu ....

"geocinel" ha scritto:
Nel passato ho mandato una bella letterona al CNG per palesi inesattezze riscontrate su di un testo riguardante le Riconfinazioni (anche questa è formazione).
Mi fu risposto che contestare il prelievo di coordinate fatto attraverso la lucidatura della mappa di Impianto oppure quello di prelevare le coordinate dal parametro più a Ovest della mappa senza tener conto della deformazione era un mio punto di vista che andava contro un altro punto di vista. Io, ovviamente, non la penso così.

Neanch'io.

Peccato però che tu ti sia permesso di accostarmi al soggetto cui ti riferisci qui sopra.

Questo, Carlo, mi ha profondamente ferito e, come vedi, te lo dico qui in pubblico, anche se voglio sperare che fosse frutto solo di un momento di rabbia.

"geocinel" ha scritto:
Sul Conflitto di Interessi.
Gianni, indipendentemente dalla qualità della formazione, che ti piaccia o no, il conflitto c'è.
Quando io scrissi che il Tani con la calcolatrice e lo scalimetro era più affidabile di qualsiasi altro con i migliori strumenti ecc.
Quando ho detto che gli errori di metodo e gli errori di procedura sono ........ecc. ecc.
Ti sei sentito sempre in dovere di prendere un'altra posizione.
Perché? Semplicemente perché condividere questo avrebbe sminuito la funzione degli strumenti e del software del quale tu sei produttore.
E questo è il conflitto: non poter esprimere un libero pensiero perché vincolato da un interesse.

Carlo, non ho la pretesa che tu mi creda, perché tu sei rimasto fermo a quando io venivo ai seminari con il famoso "banchetto" fuori dalla sala. Poi le strade si sono divise.

In realtà, io oggi sono mosso solo dalla passione per la materia e dalla volontà di trasmettere le giuste procedure a chi segue i miei corsi. I software li uso soltanto come strumento didattico e li ritengo indispensabili per riuscire a spiegare le procedure. Se non potessi usare i miei, userei quelli di altri se sviluppano le procedure corrette. Chiedi ai miei corsisti se finora mi hanno sentito beatificare in senso commerciale i miei software o se invece mi hanno sentito solo spiegare i calcoli e le procedure corrette da applicare?

Ma non ho la pretesa che tu cambi opinione su questo, perché, senza offesa, sei troppo prevenuto e non consideri mai che le persone possono anche cambiare.

In ogni caso ti auguro le migliori fortune con i tuoi corsi sul territorio.

Anche perché, più ne fai, è più quelli che li seguono poi si iscriveranno ai miei

Ciao,

Gianni Rossi

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

geocinel
Carlo Cinelli
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
(GURU)

Iscritto il:
07 Novembre 2006

Messaggi:
4081

Località
Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it

 0 -  0 - Inviato: 06 Giugno 2015 alle ore 14:26

......

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

geocinel
Carlo Cinelli
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
(GURU)

Iscritto il:
07 Novembre 2006

Messaggi:
4081

Località
Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it

 0 -  0 - Inviato: 06 Giugno 2015 alle ore 14:26

Innazitutto ringrazio Sergio per le indicazioni che mi ha dato. Vedrò di farne tesoro per i prossimi corsi.

Vorrei anche rispondere ad Ike quamdo dice che la teoria e l'uso del software si prestano a molte interpretazioni ecc.

Caro Ike, non è sempre così.

In questa materia ci sono aspetti che vanno considerati oggettivi e aspetti che possono essere considerati personali.

Quando contestai il fatto di aver scritto in un libro che il prelievo di coordinate si poteva fare lucidando la mappa di Impianto oppure che le coordinate si misurano dal parametro più a sinistra, riportavo motivazioni oggettive e non personali come mi fu detto dal CNG.

Perchè se io lucido la mappa ne peggioro il dato (sfido chiunque a dimostrarmi il contrario) e se io prelevo le coordinate dal parametro più a sinistra significa che non tengo conto della deformazione della mappa dove i parametri ne sono un importante indicatore (sfido chiunque a dimostrarmi il contrario).

Ci sono poi effettivamente degli aspetti più soggetti a personalizzazioni.

Come per esempio il modo di rettificare il quadrato.

Vengo dal Piemonte dove si fa un uso importante di un software che applica un processo polinomiale.

Altri magari sono per il rubber scheeting.

Gianni, Leonardo e io la pensiamo diversamente e crediamo che l'algoritmo prodotto da Gianni sia il migliore.

Ma questi temi, che sono delle finezze, partono tutti da un assunto corretto (mappa deformata) e ci portano a confrontarci al massimo su risultanze diverse di pochissimi decimetri.

Errori di metodo (i primi) ed errori di procedura (i secondi).

Gianni, quelli a cui fai riferimento sono errori di metodo, non di procedura.

Se uno preleva le coordinate riferendosi a dei parametri Gauss Boaga riportati dopo, fa un errore di metodo.

Perché non tiene di conto che la mappa è stata disegnata tenendo conto dei primi Samson Flamsteed e che la mappa si è deformata anche nel periodo fino a quando non sono stati disegnati quelli Gauss Boaga.

E anche gli altri a cui hai fatto accenno.

Anche io ti auguro le migliori fortune, non ce l'ho mai avuta con te.

Dico solo che bisogna fare attenzione quando si entra in territori un po' scivolosi come gli aspetti tecnico-giuridici di questa materia.

Cordiali saluti a tutti e buon proseguimento di corso.

Carlo Cinelli

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

Teppei

Iscritto il:
15 Ottobre 2009

Messaggi:
53

Località

 0 -  0 - Inviato: 06 Giugno 2015 alle ore 14:52

Io sto facendo il corso, e lo trovo molto molto interessante, personalmente sto imparando tantissimo.

Apprezzo tantissimo l'impegno di Gianni, non so quante altre persone avrebbero fatto dei webinar di approffondimento solo perchè molti "alunni" non avevano passato il test, qui ha dimostrato grandissima professionalità.

In parte capisco il discorso del geometra Cinelli, però sfortunatamente per noi non tutti partiamo dalle sue conoscenze , da quello che leggo è sicuramente tra i più preparati in questo argomento, quindi un corso come quello di Gianni per tanti di noi è solo un modo per fare meno cavolate possibili, e un corso live di 8 ore non può bastare per dare tutte le nozioni di cui si avrebbe bisogno.


Personalmente apprendo molto di più dai corsi online rispetto a quelli live, è vero che manca il guardarsi in faccia e in parte confrontarsi (però quello in parte lo risolvi col forum), è anche vero che sel seminario live mi distraggo, devo andare in bagno, rispondere ad una telefonata urgente etc etc (e in 8 ore capita sicuramente) e rischio di perdere delle nozioni fondamentali che magari sono state argomentate in quel momento, col seminario online invece in tutta comodità mi posso rivedere la registrazione anche più volte sino a quando non capisco un determinato argomento, e se neanche rivendendo la registrazione riesco a capire, c'è il forum e chiedo chiarimenti, tutte cose che in un corso live non sono possibili , per questo io preferisco di gran lunga farli online, dopo un corso online ho sempre il sentore di aver imparato qualcosa in più, con quelli live spesso e volentieri ho solo la sensazione di sapere qualcosina in più, però mi rimangono tanti dubbi, questo probabilmente è un mio limite, però detto sinceramente, credo che il geometra Cinelli dovrebbe prendere in seria considerazione l'ipotesi di fare corsi online, magari insieme a Gianni , il suo sapere credo che potrebbe essere utile a tantissimi geometri, e proabilmente con risultati ancora superiori a quelli che ha ora con i corsi live.

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

SERGIO_1971

Iscritto il:
05 Febbraio 2008

Messaggi:
302

Località
LE LANGHE

 0 -  0 - Inviato: 06 Giugno 2015 alle ore 16:06

A proposito di rettifiche .....

Occorre fare anche un ENORME applauso al Geom. Gualandi il quale ha pubblicamente espresso rammarico (tramite lettera scritta di pugno trasmessa la Collegio di Cuneo e da quest'ultimi trasmessa a tutti i corsisiti) per una imprecisione commessa nel primo dei 4 incontri tenuti ai piedi del paradiso langarolo (Alba-Cuneo).

Tra l'altro spero che il mio insistere in tale sede non abbia superato i limiti concessi ad un corsista nei confronti del relatore (ricordo di aver addirittura promosso un referendum tra i corsisti a supporto delle mie tesi ed aver in ultimo cercato di negoziare un punteggio maggiore per la risposta data da me e da molti altri).

Debbo dire che nel ricevere quella mail in prima battuta mi sono dato una pacca sulla spalla da solo (maledetto orgoglio) ma inseguito ho constatato che in me era ulteriormente cresciuta la stima per una persona che prima di quel giorno conoscevo solo di "penna" e non "de visu".

Io ho fatto (sto facendo) entrambe i corsi; in entrambe si cura molto il "metodo" che porta ad avere una accuratezza del lavoro e si fanno doverosi accenni alle procedure che, applicate ad un metodo corretto, trasformano il lavoro da accurato a accurato e preciso.

Metodo e procedure (in questo ordine) sono importanti in tutte le fasi di una riconfinazione; nella scelta dei documenti probanti che determinano la volontà delle parti pubblicamente espressa e tra questi (anche se relegata all'ultimo posto) c'è la mappa; nella scelta della tipologia del rilievo (evitare aperture a terra singole, pothenot fatti alla buona e balle varie e preferire schemi rigidi e autocontrollati) ed anche trattare con il dovuto rispetto la cartografia con tutte quelle procedure (che l'informatica ci propone) che ci consentono di estrapolare dati univoci (il più possibile) ed attendibili (pregando che abbiano fatto altrettanto coloro che detti supporti informatici li hanno prodotti).

Nel corso "live" non si è minimamente accennato alle varie procedure di "pasticciamento" dei file raster (ricordo che i relatori quando hanno sentito parlare di polinimiale di 4° grado sono sbiancati ma non sono minimamente entarti nel merito della scelta della procedura di raddrizzamento ed hanno unicamente consigliato di scegliere con cognizione di causa la procedura che, sulla base di adeguati studi e prove, poteva dare migliori risultati sul materiale, file raster, in dotazione) di contro sono scesi nel dettaglio quando era il momento di convincere i nostri due neuroni sulla necessità di costruire una adeguata e completa mole di documentazione probante e di impostare con i dovuti accorgimenti il rilievo di campagna.

Ci hanno ricordato 1236 o 1237 volte che non sono importanti solo le nostre opinioni o le nostre convinzioni di aver svolto bene il nostro lavoro (senz'altro è così) ma è determinante avere la possibilità, le capacità, e la documentazione adeguata per poterlo anche dimostrare di fronte a terzi, che magari la pensano in modo alquanto diverso.

Di contro nel corso "on-line" gli accenni alla parte relativa alla genesi delle mappe d'impianto, alla forma e tipologia delle documentazioni probanti ed alle metodologie di rilievo sono stati marginali; siamo stati adeguatamente edotti che tali argomenti dovevano essere opportunamente sviscerati ma che purtroppo non erano parte pregante del programma.

In compenso si è parlato delle varie cause di deformazione della cartografia (e questa è storia e non serve un geometra di campagna per spiegarla) di cos'è un file raster e delle problematiche relative alla rasterizzazione delle mappe (e questa è informatica e non serve un geometra di campagna per spiegarla) e delle possibili soluzioni (e questa è nuovamente informatica e non serve un geometra di campagna per spiegarla).

Pertanto nel corso on-line il relatore (a parte i minimi accenni iniziali) sta impregnando il suo discorso su argomenti non prettamente e non solamente legati a competenze "da geometra" ma ben più ampie e di sicuro appartenenti alle "sue corde"; mi auguro pertanto che il "famoso" "geo_omega" (visto che sta scendendo in fondo al mio "alfabeto delle preferenze") la smetta di infamarlo pubblicamente e senza ne titolo ne motivo.

Se il futuro di questa affascinanante materia è l'utilizzo di una cartografia digitale (opportunamente "trattata" al fine della sua univocità, per quanto possibile) entrambe i corsi sono da considerarsi carenti (per assurdo) ognuno di essi ha lasciato all'altro gli spazi che meritava in modo che insieme potevano completarsi.

Saluti

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

georox

Iscritto il:
14 Marzo 2008

Messaggi:
1822

Località

 0 -  0 - Inviato: 06 Giugno 2015 alle ore 19:46

Ciao Sergio e Teppei,

condivido tutto quello che avete detto e in particolare questi vostri passaggi:

"Teppei" ha scritto:
però detto sinceramente, credo che il geometra Cinelli dovrebbe prendere in seria considerazione l'ipotesi di fare corsi online, magari insieme a Gianni , il suo sapere credo che potrebbe essere utile a tantissimi geometri, e proabilmente con risultati ancora superiori a quelli che ha ora con i corsi live.

"SERGIO_1971" ha scritto:
entrambe i corsi sono da considerarsi carenti (per assurdo) ognuno di essi ha lasciato all'altro gli spazi che meritava in modo che insieme potevano completarsi.

Probabilmente se ci fossi stato anch'io a Cuneo, qualche risposta in più avrei potuto darla sull'algoritmo polinimiale di 4° grado.

Così come se al mio corso ci fossero stati Carlo e Leo, di risposte in più avrebbero potuto darne moltissime nella prima sessione e forse non sarebbe nemmeno stata sufficiente una sessione solo.

Per questo io ho sempre sostenuto, senza falsa modestia, che i corsi a tre che facevamo io, Carlo e Leo erano la formula migliore.

E sempre per questo io spero ardentemente che possiamo tornare a farli insieme, anche e soprattutto online, visto che questa modalità, piaccia o no, è l'unica che permette tempi e costi alla portata di tutti, docenti e partecipanti.

E sono sicuro che presto o tardi andrà a finire che torneremo a farli insieme questi corsi. Probabilmente questa esperienza nel percorrere strade separate bisognava farla per capire che, forse, è meglio tornare ad integrare le nostre capacità anziché dividerle.

Io sono molto fiducioso.

Quanto all' "innominato", Sergio, pensi davvero che per me costituisca anche solo un minuscolo turbamento?

Ciao,

Gianni Rossi

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

geoalfa

(GURU)

Iscritto il:
02 Dicembre 2005

Messaggi:
12182

Località
-

 0 -  0 - Inviato: 07 Giugno 2015 alle ore 08:40

In altro post avevo espresso un mio pensiero che qui calza a pennello:

Personalmente, se ne avessi la necessità, starei molto attento a scegliere bene e partecipare alla formazione o corso.

Comincerei a tentare di non farmi abbindolare da tanti discorsi mielosi e di scarso contenuto che, non solo, aggraverà l'insicurezza del corsista con cognizioni non perfettamente allineate all'effettivo risultato da ricercare, anche se mirabilmente esposte, ma potrà mettere nella condizione di perdente, colui che metterà in pratica insegnamenti incompleti ed in parte errati, se non del tutto.

Buona domenica

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

geoalfa

(GURU)

Iscritto il:
02 Dicembre 2005

Messaggi:
12182

Località
-

 0 -  0 - Inviato: 07 Giugno 2015 alle ore 10:11

"SERGIO_1971" ha scritto:
.... ricordo che i relatori quando hanno sentito parlare di polinimiale di 4° grado sono sbiancati ....



Forse...

Se fosse stato argomento che avrebbe interessato la loro trattazione, sarebbe stato sufficiente consigliare loro di ripassare questo ( leggibile liberamente su RISORSE --> NORMATIVE --> CORSI E INDICAZIONI di GeoLIVE ) :

www.geolive.org/normativa/corsi-e-indica...

Ora però vado in spiaggia !

Buona Domenica

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

georox

Iscritto il:
14 Marzo 2008

Messaggi:
1822

Località

 0 -  0 - Inviato: 07 Giugno 2015 alle ore 11:49

"geoalfa" ha scritto:
Se fosse stato argomento che avrebbe interessato la loro trattazione, sarebbe stato sufficiente consigliare loro di ripassare questo ( leggibile liberamente su RISORSE --> NORMATIVE --> CORSI E INDICAZIONI di GeoLIVE ) :

www.geolive.org/normativa/corsi-e-indica...



In effetti mi sembra che l'argomento trattato dal documento di cui al link fosse ampiamente alla portata di un "geometra di campagna" (definizione di SERGIO_1971 nel suo post sopra).

Gianni Rossi

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

ike

Iscritto il:
04 Agosto 2003

Messaggi:
99

Località

 0 -  0 - Inviato: 07 Giugno 2015 alle ore 15:10

la massa, considerata isolatamente, non si conserva ma è soggetta a continue variazioni; in particolare aumenta di una quantità pari a E/c²quando assorbe energia (radiazione elettromagnetica), mentre diminuisce quando perde energia, ad esempio emettendo fotoni; in questo caso alla quantità di massa scomparsa corrisponde un'energia emessa pari a mc²;
dalla 1 consegue che la massa non è altro che una forma di energia;
qualsiasi corpo a riposo possiede un'energia per il solo fatto di avere una massa; questa energia di riposo si indica con la formula
Clicca sull'immagine per vederla intera
=
Clicca sull'immagine per vederla intera
ed è posseduta sia dalle particelle atomiche e subatomiche sia dai corpi macroscopici.
la conservazione dell'energia meccanica ricomprende, oltre all'energia cinetica e all'energia potenziale, anche la massa quale ulteriore forma di energia; si ottiene così l'energia totale meccanica del corpo, proporzionale alla massa a riposo.[1]

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

georox

Iscritto il:
14 Marzo 2008

Messaggi:
1822

Località

 0 -  0 - Inviato: 07 Giugno 2015 alle ore 16:49

"ike" ha scritto:
la massa, considerata isolatamente, non si conserva ma è soggetta a continue variazioni; in particolare aumenta di una quantità pari a E/c²quando assorbe energia .....

Ah Ah Ah Ah Ah Ah Ah Ah Ah Ah Ah Ah Ah Ah Ah Ah Ah Ah Ah Ah Ah Ah Ah Ah Ah Ah Ah Ah Ah Ah Ah Ah Ah Ah Ah

Questa (per chi la capirà) ti è riuscita proprio bene, Ike.

Ciao

Gianni Rossi

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

SERGIO_1971

Iscritto il:
05 Febbraio 2008

Messaggi:
302

Località
LE LANGHE

 0 -  0 - Inviato: 08 Giugno 2015 alle ore 14:15

GEOROX HA SCRITTO:

"SERGIO_1971" ha scritto:
entrambe i corsi sono da considerarsi carenti (per assurdo) ognuno di essi ha lasciato all'altro gli spazi che meritava in modo che insieme potevano completarsi.
Probabilmente se ci fossi stato anch'io a Cuneo, qualche risposta in più avrei potuto darla sull'algoritmo polinimiale di 4° grado.

GEOALFA HA SCRITTO:

Forse...
Se fosse stato argomento che avrebbe interessato la loro trattazione, sarebbe stato sufficiente consigliare loro di RIPASSARE questo ( leggibile liberamente su RISORSE -->NORMATIVE --> CORSI E INDICAZIONI di GeoLIVE ) :



Ecco che è capitato di nuovo, mi sono nuovamente espresso male.

I relatori sono sbiancati perchè sentire parlare di tale tipologia di trasformazione applicata ai raster delle mappe d'impianto per loro era come per uno juventino sentire parlare di Barcellona sabato notte.

Il motivo di tale "sbiancamento" non era la non-conoscenza della materia (e pertanto non avevano bisogno di ripassature varie ne tantomeno di aiuti altrui nell'elencazione dei punti a sfavore di tale trasformazione) ma il volerci fare capire che è importante sapere che i raster delle mappe vanno "trattati", da lì in poi spettera al collega di turno, anche sulla base della tipologia di deformazione del foglio durante la resterizzazione, scegliere qualer procedimento adottare.

Ricordo che il Geom. Gualandi pochi istanti prima aveva "velocemente" cassato la trasformazione omografica relegandola, come utilità, al raddrizzamento fotografico; alla seconda tipologia di trasformazione che usciva dai loro "parametri di correttezza" hanno preferito chiudere l'argomento con il consiglio che ho appena riportato nelle ultime parole del capoverso precedente.

Saluti

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

geocinel
Carlo Cinelli
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
(GURU)

Iscritto il:
07 Novembre 2006

Messaggi:
4081

Località
Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it

 0 -  0 - Inviato: 08 Giugno 2015 alle ore 16:47

Proprio tu, Sergio, osservasti come la polinomiale tendeva, in alcuni casi, a spezzare le linee.

A prescindere dalle scelte che ognuno di noi farà, nel rispetto dell'assunto che i parametri - quando presenti - vanno rettificati (anche a priori di altre georeferenziazioni da fare a valle) per fare il procedimento a ritroso della deformazione, credo che nella georeferenziazione di mappe raster parlare di linee sia già di per sé un approccio poco corretto.

Nella georeferenziazione bisogna sempre parlare di punti che poi uniremo con linee.

Parlare di linee vuol dire affidarsi a processi e programmi che ricampionano i pixel.

E questo è un limite oggettivo.

Cordialmente

Carlo Cinelli

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

georox

Iscritto il:
14 Marzo 2008

Messaggi:
1822

Località

 0 -  0 - Inviato: 08 Giugno 2015 alle ore 18:50

"geocinel" ha scritto:
Nella georeferenziazione bisogna sempre parlare di punti che poi uniremo con linee.

Concordo pienamente.

Nelle mappe parametrate abbiamo la fortuna di poter agire sui singoli quadranti, cioè sulla zona più limitata possibile per la quale disponiamo dei dati utili alla correzione.

Come abbiamo visto alla lezione 3 del corso, dobbiamo partire dall'assunzione che la mappa si è deformata in modo disomogeneo (ma vedete sotto il riferimento al prof. Surace) e che quindi un quadrante abbia subìto, per quanto poco, una deformazione diversa anche da quello adiacente.

Questo è il motivo per il quale è opportuno correggere, per ciascun punto, il quadrante che lo contiene. Ma non solo, perché anche il singolo quadrante ha subìto una deformazione disomogenea al suo interno. Dobbiamo quindi calcolare la deformazione che ha subito quel punto all'interno di quel quadrante, cioè le due distanze in senso verticale e orizzontale tracciate nella direzione della deformazione:

Clicca sull'immagine per vederla intera


Se invece facciamo assunzioni interpolative (come quelle polinomiali) andiamo a considerare una deformazione, appunto, interpolata, cioè mediata e non più specifica della zona di mappa su cui ricade il punto. Questo concetto è analogo a quello (molto caro a Carlo ) descritto in un bel libro sui riconfinamenti, che insegna a partire sempre dal parametro più a Ovest perché così si compensa la deformazione.

Ma compensare la deformazione è proprio ciò che non dobbiamo fare.

Anzi, la deformazione la dobbiamo calcolare nel modo più discretizzato possibile. Cioè quadrante per quadrante, visto che è la zona più piccola di cui disponiamo informazioni.

Normalmente a questo approccio, quelli che sono per la "compensazione della deformazione" obbiettano con un'osservazione che io ho posto nella domanda n. 13 della lezione 3 che riporto qui con anche le possibili 4 risposte tra cui scegliere quella corretta:

13. La georeferenziazione Parametrica che abbiamo visto durante la sessione calcola la deformazione per ciascun quadrante parametrico. Potrebbe quindi succedere che, se due quadranti adiacenti hanno subìto una deformazione significativamente diversa tra loro, una linea che unisce un punto di un quadrante con un punto del quadrante adiacente potrebbe presentare uno “scalino” nel parametro di confine. Questo significa che:

1) La georeferenziazione Parametrica non va assolutamente bene, ha ragione l’ex Agenzia del Territorio a imporre di usare la “Catastale”.

2) La georeferenziazione Parametrica è comunque la tecnica migliore perché lo “scalino” è soltanto il risultato visibile della deformazione. Questa è stata corretta nel modo più appropriato perché agisce sulla porzione di mappa più piccola di cui disponiamo dei dati per correggerla.

3) La georeferenziazione Parametrica è comunque approssimativa, quindi i suoi risultati vanno mediati con quelli della “Catastale”.

4) Il caso in questione si risolve applicando la georeferenziazione Parametrica non ai due singoli quadrati, ma al rettangolo dato dalla loro unione.


Ho visto con piacere che quasi tutti hanno risposto correttamente.

Tornando alla deformazione della mappa cartacea, in un suo saggio intervento qui su Geolive di qualche mese fa il prof. Surace proponeva anche dei criteri per dare un peso diverso nelle due direzioni (lungitudinale e trasversale) delle fibre della carta. Naturalmente concordo con questa sua considerazione che cercherò, nei limiti del possibile, di approfondire.

Ciao,

Gianni Rossi

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

georox

Iscritto il:
14 Marzo 2008

Messaggi:
1822

Località

 0 -  0 - Inviato: 11 Giugno 2015 alle ore 22:55

Ciao a tutti,

desidero riportare anche qui su Geolive una mia idea che ho espresso ai partecipanti del mio corso online e che stiamo dibattendo sul forum del corso stesso.

L'idea sarebbe quella di fare un corso dal titolo:

Geometri, la matematica mancante

ma non sarebbe un corso di tipo "scolastico" in cui studi delle cose senza mai capire a cosa servono.

Io vorrei partire, al contrario, da cosa servono per poi spiegare le varie componenti, (come derivate, integrali, matrici, ecc.) che normalmente non vengono trattate alla scuola per geometri o, se lo sono, sono trattate all'acqua di rose.

Lo scopo di questo corso sarebbe quello di dare la possibilità ad un geometra di poter verificare, usando un semplice foglio di calcolo (come Excel o simili), se il software che usa svolge effettivamente i calcoli corretti.

Mi piacerebbe cioè che si ponesse fine all'operatività "inconsapevole" di tantissimi geometri che devono per forza fidarsi alla cieca del software che usano, solo perché non hanno le basi per verificarne i calcoli.

Il problema, come dicevo al corso, è che ho il sospetto che a un simile corso si iscriverebbero in pochissimi e quindi per me lo sforzo (notevole) non sarebbe ripagato.

Gli iscritti al corso mi stanno incoraggiando a procedere.

Voi cosa ne pensate?

Ciao,

Gianni

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

 

Pagine:  19 - Vai a pagina precedente successiva

Parole da cercare:
Cerca su:


 
Ricerca moderatori per il forum:

Nell'ottica di migliorare la qualità dei post e ridurre i "flame", cerchiamo volontari per moderare uno o più forum di GeoLIVE, se siete interessati consultate direttamente il seguente post:

Grazie


 
Convertitore da PDF a libretto DAT:

Servizio gratuito che abbiamo realizzato per estrarre il libretto presente nel PDF rilasciato da SISTER e salvarlo come semplice file DAT da importare direttamente su PREGEO.

 


 
SOLIDARIETA':

 Donare non aiuta...SALVA!

Visita il sito dell'AVIS (www.avis.it) per maggiori informazioni.


 
Il nostro visualizzatore delle mappe catastali:


 
Amici:

Analist Group

Analist Group è un’azienda leader nello sviluppo di software per il mondo dell'edilizia e non solo. Da decenni al fianco di professionisti per offrire soluzioni innovative e supporto costante.

» Consulta l'elenco di tutti i nostri amici «

© 2003-2023 Ezio Milazzo e Antonino S. Cutri'
(Crediti)
HOME  |   FORUM  |   NEWS  |   EVENTI  |   FAQ  |   GLOSSARIO  |   GUIDE
RECENSIONI  |   NORMATIVA CATASTALE  |   ALTRE NORMATIVE  |   DOCUMENTI  |   DOWNLOADS
LINKS  |   BLOG
Chi siamo -  Contatti -  Informazioni legali -  Termini di utilizzo -  Proprietà intellettuale -  Privacy -  Informativa sui cookie