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SIMBA4
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Salve mi ricordo un tipo di frazionamento (non mio) su una lottizzazione (credo nel 1989), dove il libretto dava s.q.m. sull'ordine di mt 15 su alcuni punti. Tipo regolarmente registrato, probabilmente anche i tecnici catastali erano alle prime armi. Alcuni aspetti positivi, la definibilità delle nuove geometrie create con gli atti di aggiornamento legate ai punti fiduciali (importantissimo per me). Lo scopo del catasto geometrico era quello di definire con dei numeri (coordinate) tutti i vertici di ogni particella, questo è stato raggiunto abbastanza parzialmente. Tutto sommato è stato un passo da giganti, dalla stesura a mano libera dei tipi alla, oggi, completa informatizzazione di ogni aspetto censuario della banca dati catastale. Ci sono ancora delle migliorie da affrontare, del tipo verifica della ditta catastale in sede di redazione dei tipi di aggiornamento (è una limitazione della procedura). Saluti cordiali
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anonimo_leccese
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Chi ricorda questi ?? Clicca sull'immagine per vederla intera
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SIMBA4
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28 Agosto 2015 alle ore 16:02
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Ciao mitico se vuoi te ne vendo un pochi. buon riposo per la notte P.S. Usciva la circ. 2/88 e io mi iscrivevo al Collegio dei Geometri e Cassa, sembra una casualità.
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Francesco2015
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Ve la posso chiedere una cosa a voi "pre 2/88" ? Per non dire anziani ihihihih Adesso l'agenzia mette online le misurate, ai tempi come si faceva un riscontro immediato delle misurate? O si scopriva solo al momento della presentazione del tipo? PS: io nel 1988 facevo ancora le medie!!!
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anonimo_leccese
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"Francesco2015" ha scritto: Adesso l'agenzia mette online le misurate, ai tempi come si faceva un riscontro immediato delle misurate? O si scopriva solo al momento della presentazione del tipo? Ti recavi al catasto e te le facevi stampare.. !!!!
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Francesco2015
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"anonimo_leccese" ha scritto: "Francesco2015" ha scritto: Adesso l'agenzia mette online le misurate, ai tempi come si faceva un riscontro immediato delle misurate? O si scopriva solo al momento della presentazione del tipo? Ti recavi al catasto e te le facevi stampare.. !!!! Mizzeca... se ilcatasto stava a distanza notevole erano cavoli! Misurate oppure Pf... adesso è tutto immediato, online, ma prima poteva pure accadere che facevi un rilievo e quando andavi a presentarlo magari un collega aveva annullato un Pf che tu avevi usato... Adesso per certi versi sembra assurda la procedura Sister ma per altri è una vera manna dal cielo!!! Anche per le visure fino a qualche anno fa bisognava andare in catasto... che bordello...
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path_cash
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12 Settembre 2017 alle ore 11:52
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E per reperire i libretti delle misure dei tipi approvati dobbiamo ancora andarci.. Saluti
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robertopi
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NAPOLI
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"Francesco2015" ha scritto: Ve la posso chiedere una cosa a voi "pre 2/88" ? Per non dire anziani ihihihih Adesso l'agenzia mette online le misurate, ai tempi come si faceva un riscontro immediato delle misurate? O si scopriva solo al momento della presentazione del tipo? PS: io nel 1988 facevo ancora le medie!!! In effetti le misurate non esistevano ancora, vennero un po' dopo, ci si basava sulle distanze in TAF. Saluti
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Delambre
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Forse Francesco si riferiva a prima dell'88. E allora non sarebbe sbagliato rileggesse un po' di storia. I PF non sono sempre esistiti e prima i TF venivano eseguiti per allineamenti e squadri o con rilevamenti (Aprtura a Terra e Poligonazioni) con l'ausilio di strumentazione topografica meccanottica. Il tutto appoggiato a punti della mappa di Impianto. La mappa non era peggiore di quella attuale. Ihihihihih!!! JBD
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Francesco2015
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Ho iniziato a fare tirocino nel 1997. Adesso prima di andare in campagna andiamo su visualtaf, ci studiamo per bene i PF, quando conosciamo il territorio siamo addirittura in grado di stabilire a tavolino dove adremo a posizionare il PF da istituire... prima invece ricordo che si cercavano i numeri dei pf sul foglio, che se era aggiornato era già un miracolo, alla ricerca dei cerchietti col numero... Devo ammettere che all'epoca non mi ci facevano capire niente, si andava a fare il rilievo alla cieca... "vai qui, vai li"..."cambio stazione"... "ribattuta"... "vai al PF..." e obbedivamo... al massimo qualche 3SPC... Ci misi un po' per capire che non esisteva solo la verifica RILIEVO-TAF... mi scandalizzavo quando leggevo differenze abissali tipo 3 metri... poi capii da dove scaturivano quelle differenze... iniziarono ad arrivare i file DIS e i software che li gestiscono... PS: ho notato che su molti fogli di impianto in prossimità di triplici o fr ci sono dei cerchietti con dei numeri... a cosa si riferiscono? Ciao!
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Delambre
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
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"Francesco2015" ha scritto: Ho iniziato a fare tirocino nel 1997. Adesso prima di andare in campagna andiamo su visualtaf, ci studiamo per bene i PF, quando conosciamo il territorio siamo addirittura in grado di stabilire a tavolino dove adremo a posizionare il PF da istituire... prima invece ricordo che si cercavano i numeri dei pf sul foglio, che se era aggiornato era già un miracolo, alla ricerca dei cerchietti col numero... Devo ammettere che all'epoca non mi ci facevano capire niente, si andava a fare il rilievo alla cieca... "vai qui, vai li"..."cambio stazione"... "ribattuta"... "vai al PF..." e obbedivamo... al massimo qualche 3SPC... Ci misi un po' per capire che non esisteva solo la verifica RILIEVO-TAF... mi scandalizzavo quando leggevo differenze abissali tipo 3 metri... poi capii da dove scaturivano quelle differenze... iniziarono ad arrivare i file DIS e i software che li gestiscono... PS: ho notato che su molti fogli di impianto in prossimità di triplici o fr ci sono dei cerchietti con dei numeri... a cosa si riferiscono? Ciao! Quel lavoro di allora ha formato e forgiato chi lo faceva. La differenza tra allora e oggi è come tra avere un menu di 10 portate e uno fisso. Scomparsa la creatività del rilievo, scomparsa la professionalità, si va lungo dei binari che "dovrebbero" portare in stazione. I cerchietti sulla mappa di Impianto sono le stazioni dalle quali fecero il rilevamento. JBD
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Francesco2015
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"Delambre" ha scritto:
Oggi è più facile ma quel lavoro di allora ha formato e forgiato chi lo faceva. I cerchietti sulla mappa di Impianto sono le stazioni dalle quali fecero il rilevamento. JBD Beati voi! Io, dopo tirocinio e lavoro "dipendente", sono partito direttamente col Gps... ammetto senza grosso studio sulla materia... Per curiosità ho trovato l'accatastamento pre 2/88 dell'abitazione di mia sorella... allineamenti che non stanno nè in cielo nè in terra... mamma mia... completamente inventati... Credo che un grosso limite dei collegi (magari non di tutti eh) sia stato il non formare gli iscritti su tematiche così importanti, al massimo qualche convegno... invece ci sarebbero voluti proprio dei corsi di formazione seri.
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cappe_46
cappe.46
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32032 FELTRE (BL)
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...all'epoca (1988) presentai i miei primi frazionamenti con Pregeo che, normalmente, prevedevano poligonali di 2-3 km con apertura e chiusura a terra su trigonometrici (campanili) e frazionamento di qualche centinaio di particelle. Conoscevo per tradizione familiare le probabili chiusure su quelle distanze che dovevano essere, nel caso di trigonometrici con attendibilitá < a 10 dell'ordine di qualche decimetro. Debbo dire che i tecnici si limitavano a controllare le risposte del programma e, se erano positive, lo approvavano senza sapere di che cosa si trattava. Sostenevo che quello che aveva inventato il programma era un genio perché aveva implementato semplicemente quello che prima si faceva a mano con tanto di calcolo di poligonale che era stampato esattamente come riportato sui relativi stampati della vecchia istruzione II del dopoguerra. La genialitá stava anche nel fatto che i punti di frazionamento, per conseguenza della poligonale, acquistavano le coordinate assolute del sistema (compresi i fiduciali) ed erano quindi perfettamente inseribili in mappa, per la veritá solo se originale, perché quelle da visura molte volte lasciavano cadere il rilevamento proprio al di fuori di dove doveva essere. Ricordo anche le lotte con i funzionari perché dicevo che il MIO rilevamento (rosso) era giusto e verificato, mentre le LORO mappe (nero) erano sbagliate e che "le mettessero a posto". Il "nero" veniva informatizzato fissando il foglio da visura sul digitizer magnetico (non c'erano i digitizer raster), mentre il "rosso" veniva estratto da Prego con un programma che convertiva le coordinate calcolate in "lisp" e quindi sia il "nero che il "rosso" venivano introdotti in Autocad per calcolare poi le aree di frazionamento e compilare l'apposito mod 51 cartaceo con stampante ad aghi. A presto
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geocinel
Carlo Cinelli
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO (GURU)
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Ugo Mi fa piacere che tu pensi alla genialità, è un approccio positivo. Io invece, tanto per cambiare, sono un po' più critico. Credo fermamente che si poteva fare meglio. Senza fare grandi capitomboli economici sarebbe bastato usare i Fogli di Impianto come base vista la loro bontà, seguire un vecchio consiglio di un grande Topografo come Angelo Pericoli che diceva di prelevare almeno 10 punti e attribuirgli sul bordo dello stesso le Coordinate Cartografiche, fare dei rilievi inquadrati a questi punti che avrebbero restituito (diceva lui) la stessa attendibilità. E quindi precisioni cartografiche inferiori ai 50 cm. che per il Catasto sono accettabili. Oggi ci troviamo davanti ad un progetto fallito (ricomposizione cartografica), a due layer da aggiustare, ad una procedura fallace. E' vero che la Cartografia oggi è superata perché andiamo verso il dato digitale. Ma se con quel progetto non ci arriviamo a che serve tutto questo? Io, immodetamente, avevo proposto un progetto di ricomposizione cartografica; costoso sotto il punto di vista delle risorse umane. Ma fattibile. Oggi non sappiamo quale sia il futuro. Continuiamo a mandare dati nel data base senza sapere quale sia il fine e senza sapere se un bel giorno quei due layer (rilievo e mappa) si riuniranno e come. Cordialmente Carlo Cinelli
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