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Sondaggi

Sondaggio del 25 Settembre 2007 alle ore 07:27 - Votanti: 83

Catasto ai Comuni

Sei favorevole o contrario al decentramento?

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Commenti:

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24 Settembre 2007 alle ore 19:53 - alfalimapapa

dalle mie parti (mc) in catasto dicono che non c'è grosso motivo di preoccupazione in quanto la maggior parte dei comuni stanno stipulando convenzioni orientate ad avere solo il servizio di visura (opzione di primo livello art. 3 come da provvedimento pubblicato www.agenziaterritorio.it/servizi/comunie... e lasciando quindi l'aggiornamento all'AdT che continuerà come ora. speriamo bene!!

Saluti
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24 Settembre 2007 alle ore 20:10 - saltafossi

ciao geocinel, premetto di conoscere solo per sommi capi le forme del decentramento (non sono mai entrato nel merito dei protocolli e dei dettagli)...secondo me ha un senso attribuire la gestione dell'estimo catastale al comune; si dovrebbe arrivare ad avere un catasto con redditi e valori catastali finalmente "realistici", gestiti e controllati direttamente dall'ente locale; il fine però non dovrebbe essere quello dell'aumento delle imposte :cry: (la cui aliquota anzi dovrebbe essere diminuita), ma bensì quello del controllo e della eliminazione di casi e situazioni non idonee e non conformi.

Inoltre ci dovrebbe essere un controllore e/o giudice sopra le parti in caso di contestazioni/contradittorio con le ditte private a riguardo delle modifiche apportate agli estimi.

Non vedevo invece tutta questa necessità di passare ai comuni la gestione-evasione degli atti di aggiornamento: la mia paura è che in questo passaggio si disperda tutto il patrimonio di conoscienza

dei tecnici catastali e, che lo sforzo compiuto finora per adeguare metodologie e interpretazioni delle norme venga disperso in mille rivoli...

oltre a questo pensiamo anche ai costi della creazione di queste micro-adt all'interno dei comuni per cose che potevano essere tranquillamente gestite da un unico interlocutore provinciale...
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24 Settembre 2007 alle ore 20:31 - jema

Per chi ha voglia di approfondire:



http://www.agenziaterritorio.it/servizi/comunieistituzioni/decentramento/materiale_informativo_decentramento_versione%2013_09_07.pdf





Da quello che ho potuto sentire in giro, diversi sono i Comuni che sono indirizzati verso una gestione di 1° livello, ma purtroppo (o per fortuna) è inevitabile che l'evoluzione del Sistema porterà via via nel tempo, a ridurre sempre di più le competenze a carico dell'Agenzia del Territorio.



L'unica speranza, è quella che da un lato la possibilità di lasciare "libera interpretazione" ad ogni tecnico che riceve un determinato Atto di aggiornamento, sia del tutto impedita grazie all'automatismo nelle procedure che saranno previste, dall'altro, che tale modalità permetta (e ciò dipende esclusivamente dai Comuni) di verificare seriamente all'interno del proprio Territorio, i Valori degli immobili Terreni e Fabbricati, per avere finalmente un Catasto più equo, in modo che Ognuno paghi il giusto.



Probabilmente le cose inizieranno ad assestarsi tra 10-15 anni considerata la rapidità di tutto il meccanismo (made in Italy), ma nel frattempo, ho il triste presentimento che la Porta che stà aprirsi, non sarà gestita nel migliore dei modi (e questo è uno dei limiti della Politica Italiana), disperdendo quel poco di buono che era stato fatto negli ultimi 20 anni.



Spero di sbagliarmi :?
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24 Settembre 2007 alle ore 21:15 - dado48

Siamo ormai quasi completamente immersi nel mondo informatico, qualsiasi comunicazione viaggia in rete, le AdT per quanto posso vedere stanno aggiornando le banche dati come non era mai successo prima, il Docfa ed il Pregeo telematici, speriamo presto anche la Voltura, le visure alla portata di tutti i cittadini (tra l'altro molti Comuni avevavo già attivato da anni l'emissione di visure presso i loro sportelli), lo sportello telematico per la risoluzione di problemi ed incoerenze della banche dati.

Riconosciamo che è finalmente possibile la diminuzione degli accessi alle AdT, sia per i professionisti sia per i privati.

Perchè dunque decentrare le funzioni catastali ? tra l'altro con la possibilità che il mio comune accetti il trasferimento ed il comune vicino invece no ! oppure, chi opera su più regioni, province e comuni dovrà in ogni modo sobbarcarsi l'onere dei viaggi per raggiungere questo o quel comune o consorzio di comuni.

Certamente, come afferma Saltafossi, noteremo molteplici dispersioni sia a livello di preparazione tecnica degli attuali addetti sia per lo spostamento e l'archiviazione delle innumerevoli pratiche sia pure per il reperimento di centinaia di sedi adatte con il relativo costo.

Inoltre, gli enti locali avranno la possibilità di ritoccare le rendite ???

Mi immagino già, se ciò si avvererà, quante promesse poco prima delle elezioni !!!

Detto tutto questo, personalmente, non sono d'accordo con il decentramento.

Ciao e buona serata a tutti.
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24 Settembre 2007 alle ore 23:57 - che-brutta-fine

Manco io sono daccordo. Immaginate cosa succederà. Penso che così facendo abbiamo fatto un passo indietro di 20 anni. Forse nei grossi comuni, Roma, Milano, ecc non cambierà nulla. Ma nei opiccoli comuni tipo il mio, 5.000 abitanti, anche il lavoro catastale privato sarà gestito dai politici che avranno piu' terreno fertile per i loro porc... comodacci loro.



Che brutta fine! La nostra ADT ci abbandona
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25 Settembre 2007 alle ore 08:05 - Alberto

"geocinel" ha scritto:
Ho aperto questo forum in prossimità della data di scadenza del Decreto del Presidente del Consiglio 14 Giugno 2007, per sapere come la pensate sul decentramento delle funzioni catastali.

Decentramento che rischia (??????) di essere una svolta epocale per il futuro dell'Agenzia del Territorio.

Chiedo pareri e spunti di riflessione perché ammetto di essere piuttosto scettico e dubbioso su questa svolta.





Il decentramento porterà notevoli cambiamenti per noi professionisti, questo è indubbio.

Per il tecnico che opera solo nella sua zona secondo me non potranno che esserci benefici: avere il catasto fuori casa, se gestito bene sarà sicuramente positivo.

Ma uno dei problemi è proprio questo: come sarà gestito il catasto dai comuni?

Io ho avuto il compito di fare il consulente per alcune Amministrazioni comunali, ho partecipato anche ad alcuni convegni; tutti si sono affannati a descrivere le opportunità ed i benefici che deriveranno dal decentramento, ma non ho sentito nessuno affrontare il problema di chi lavorerà o gestirà questi poli e così pure in poche occasioni ho sentito dire che il "Geometra" è la figura professionale più adatta per questo ruolo e che le sue conoscenze in materia catastale sono uniche. L'Anci, che tanto ha fatto per questo decentramento, se ne è guardata bene dal dire ai comuni : decentramento si ma con esperti del settore, consulenti capaci ecc. ecc., guardate che ci sono i geometri che il catasto la mangiano la mattina a colazione quindi fatevi assistere da loro.



Io quasto lo ho sentito solo diro solo dal Presidente della nostra Cassa, se qualcun'altro lo ha detto mi scuso per essermi perso la cosa.



Ed ecco che il timore è quello che lo sportello catastale venga affidato a chi il catasto lo vede solo come uno strumento per fare cassa senza sapere bene cosa è e a cosa serve.



Per chi come me opera ovunque, il timore sarà sicuramente quello di avere a che fare con diversi interlocutori e diverse regole, o stesse regole applicate in modo diverso.

Per fortuna c'è il telematico; io lo ho sperimentato per lavori fuori provincia, e devo dire che i benefici sono notevoli.

Di sicuro smetteremo di fare le code all'alba, per contro se ci servirà vedere l'originale cartaceo di un documento dovremo recarci al Polo catastale per prenderne visione.



"geocinel" ha scritto:
Come consigliere comunale del mio paese vorrei giovedì prossimo pronunciarmi in modo netto e senza ripensamenti.

Grazie anticipate a chi vorrà partecipare.

Saluti

Carlo Cinelli





Le idee chiare le dovresti già avere, se il Comune gestisce anche il catasto può avere un controllo migliore del proprio territorio, gestire al meglio le proprie risorse, offrire un servizio aggiunto ai propri cittadini, avere banche dati aggiornate che forniscono informazioni puntuali e complete.



Dalla mie parti molte amministrazioni avevano le idee chiare da parecchio tempo, tant'è che il problema di alcune non è stato decidere se fare o non fare il decentramento, ma con chi associarsi per farlo.
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25 Settembre 2007 alle ore 09:11 - georom

Tempo fa avevo aperto questo topic sulla questione decentramento:



http://www.pregeo.it/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=6995&highlight=



Non era ancora uscito il DPCM attuativo e le risposte furono poche e sostanzialmente contrarie o quanto meno non fiduciose nell'operazione.



Ora dalle mie parti alcuni comuni (oltre 60.000 abitanti totali) si sono associati per costituire un polo catastale per l'esercizio delle funzioni di livello c (massimo).



Personalmente credo che, se gestito bene dai comuni, il decentramento sia una risorsa in più, non un problema. Ecco alcune ragioni:



- ufficio più piccolo e perciò più a portata di mano, non solo come "distanza", ma soprattutto come interlocutore;

- eventuali controversie o problemi potranno essere risolti più direttamente, anche con sopralluogo, e ci potrà essere un rapporto più concreto e non di distacco;

- il direttore del polo sarà sicuramente un tecnico funzionario comunale, il quale deve rispondere ai sindaci del suo operato, perciò non potrà lasciare che le cose non funzionino;

- per i comuni gestire il catasto (opzione c) è sì anche un modo per recuperare gettito relativo a fabbricati mai censiti o mai aggiornati, ma questo vuol dire anche perequazione nei confronti di tutti;

- per quanto riguarda il personale ci sarà il trasferimento o distacco di alcuni tecnici catastali e l'affiancamento o l'assunzione di alcuni tecnici comunali, secondo me non c'è da preoccuparsi, anzi penso che le cose potranno solo migliorare, anche se ci sarà un momento iniziale sicuramente difficile.
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25 Settembre 2007 alle ore 09:21 - geobax

Ciao Carlo,



ti premetto che non sono d'accordo con questo 'decentramento delle funzioni catastali'. come già altri hanno fatto notare, sicuramente, visto il balzo in avanti delle procedure telematiche, l'operazione non è volta a rendere la vita più facile nè ai professionisti nè ai semplici cittadini, ma solamente a ridurre i costi dell'amministrazione centrlae che, in tal senso, li accollerrà ai singoli comuni (ovvero comunità montane e/o consorzi di comuni).

dalle mie parti, la scelte privilegiate pare siano due:

- nulla, quindi tutto resta all'AdT;

- opzione di terzo livello,

ovvero non esiste la via di mezzo: questo perchè le amministrazioni locali pensano che sia l'unico modo per avere dei guadagni da questa manovra. visto come va il bel Paese da un po' di tempo a questa parte, penso che il decentramento non porterà alla tanto sbandierata equità fiscale, anzi avremo, secondo me, situazioni paradossali specialmente tra comuni limitrofi. invece che unificare il territorio nazionale lo divideremo ancor più dal punto di vista immobiliare e fiscale (aspetti che viaggiano a braccetto l'uno con l'altro).

per noi professionisti (e per noi professionisti intendo anche quei colleghi che di internet e invio telematico non vogliono saperne), ci sarà sempre la possibilità di recarsi all'AdT, sempre esistente, nella speranza di trovarvi qualcuno (che non sia la donna delle pulizie) visto che la Direzione Centrale ha "armato" le AdT locali di GPS, Stazioni Totali e PC portatili a raffica per i controlli sul posto degli atti di aggiornamento (PS: qualcuno si è ricordato di dire loro almeno come si accendono??, altrimenti è come dare un missile in mano ad un bambino di tre anni!).

concordo anche sulla dispersione della già rada e rara cultura catastale degli Uffici che verrebbe così ancora sparsa, interpretata, distorta...a seconda della testa di ogni tecnico comunale...una catastrofe! voi dite che ci salva l'invio telematico...già...sempre che non venga sottodimensionato, come è accaduto verso il 30 giugno, vi ricordate? a qualcuno di voi era sparita la pratica nei labirinti SoGei...adesso aspettiamo il 30 novembre...e poi il 3 ottobre....

io comprerò qualche cornetto da appendere al PC, invece che allo specchietto dell'automobile... :wink: ...

speriamo di salvarci da questa rivoluzione voluta da chi NON conosce la macchina catastale e, magari, di salvare ancora qualcosa del buon vecchio catasto....



ciao a tutti
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25 Settembre 2007 alle ore 10:41 - zapata

CANCELLATO DALL'AUTORE
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25 Settembre 2007 alle ore 11:38 - tartaruga

Io mi occupo come consulente esterno di un piccolo comune di circa 1000 abitanti in una comunità montana, la quale in un primo tempo aveva proposto nelle varie riunioni di accollarsi l'opzione A. Da varie indagini è emerso che nessun tecnico catastale sarebbe venuto da noi. I costi per il mantenimento della struttura del polo sarebbero stati da 1 a 2 Euro per abitante per ogni comune. Vista l'esiquità del parametro assegnato ai comuni facenti parte della CM (circa 60.000, non è la popolazione ma un parametro calcolato in base al numero degli immobili e alle pratiche presentate annualmente da ogni comune) non c'è la possibilità di far sopravvivere da solo il polo senza provvedere al suo mantenimento da parte dei comuni. Sarebbe stato necessario assumere personale e procedere alla sua formazione tecnica in tempi brevi. In sostanza è stato deciso a livello di comunità montana di non fare nulla e quindi rientrare in quella che viene chiamata opzione zero e lasciare tutto nelle mani del catasto, provvedendo poi a richiedere gli sportelli per le visure da attivare in ogni comune. D'altronde, come sapete, i comuni hanno già oggi la possibilità di far rettificare classamento e quindi rendite di immobili non più aggiornate ed attuali; possono scaricare gratuitamente i database censuari e cartografici; possono scaricare le pratiche docfa e le planimetrie allegate; possono avere i dati della conservatoria per l'aggiornamento dell'ici. Francamente ai comuni, per ora, non serve altro.

Si aspetta tra un anno o due, vedendo le esperienze di chi invece ha attivato il polo con le varie opzioni A, B piuttosto che C, per decidere se ampliare le competenze o lasciare le cose come stanno. (c'è tempo fino al 2009)
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25 Settembre 2007 alle ore 12:24 - rubino

Caro Carlo,

la vicenda del Catasto ai Comuni tocca corde profonde a tanti di noi: quando siamo entrati per la prima volta in quelle stanze eravamo poco più che ragazzini (se non sbaglio, siamo grossomodo coetanei) e lì dentro abbiamo visto ed imparato tanto, non solo sul piano professionale. Però dobbiamo sforzarci di guardare alla vicenda evitando di farci prendere dai sentimenti quindi, vediamo di applicare il principio secondo cui, quando si teme qualcosa, l'azione più opportuna da compiere è capire ciò di cui si ha paura.

Come sai, dal 3 ottobre poco cambierà, vi sarà una delibera comunale contenente la scelta di una delle tre le modalità di gestione, la cui attivazione è procrastinata alla data concordata fra AdT e Comune in fase di stipula della convenzione.

Quindi, cosa temiamo? La risposta può essere condizionata dalle singole esperienze al Catasto e al Comune ma come mai, se leggo bene fra le righe, nemmeno tu sei convinto che gli Enti locali siano il non plus ultra dell'efficenza? Si apre un mondo nuovo visto che, in altri tempi e sotto questi cieli (la tua Toscana è lontana dalla mia Lucania) guardavamo alle vostre amministrazioni come esempio di buon governo chiedendoci perchè, a parità di regole, qui fossimo costretti a sognare un Paese normale.

Tornando serio, non credo sia una faccenda che ci riguarda, nel senso che noi Geometri dobbiamo essere si giustamente preoccupati che non si disperda il patrimonio storico e di conoscenza tecnica del Catasto, ma dobbiamo saper cogliere nel decentramento un'occasione storica per la categoria a condizione che, una volta per tutte, entri nei nostri algoritmi che l'unica preoccupazione dev'essere servire bene il Cliente e non di accontentare l'umore dell'interlocutore. Che il funzionario delegato all'approvazione dell'atto d'aggiornamento sia il tecnico catastale o quello comunale poco deve interessarci; andremo a fare il nostro lavoro in un altro posto ed a carico di chi ci pagherà, forse, ma sempre convinti di sapere ed avere fatto bene la nostra parte nell'interesse del Cittadino, forti della nostra esperienza e professionalità. Le regole valgono per noi e per loro, oggi e domani; circolari, provvedimenti ed istruzioni regolano l'attività del professionista e del funzionario; non le sai? mi armerò di santa pazienza per spiegartele e se le cose non andranno come le norme dicono che devono andare mi regolerò di conseguenza, informandomi su dove sia la caserma dei Carabinieri più vicina, ovviamente dopo aver prestato il primo soccorso all'ignorante perchè “ogni limite ha una pazienza”.

Insomma deve essere chiaro, ed in questo spero in un'azione forte del C.N.G. verso l'opinione pubblica, che noi stiamo dalla parte del Cittadino e che disservizi ed abusi più o meno voluti (il localismo è terribile) non saranno fatte passare a nessuno.
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25 Settembre 2007 alle ore 17:40 - VARES8

"geocinel" ha scritto:


Le luci io le vedo nella possibilità di poter creare lavoro per consulenti a convenzione e per tecnici da integrare a quelli che usciranno dall'ADT.

.



Per fortuna è prescritto che il Comune dovrà assumere direttamente le funzioni e non potrà stipulare convenzioni all'esterno.

Ma questo non è molto chiaro e molti assessori professionisti sono convinti che decentramento catastale sia per loro una possibilità di accaparrarsi tutto il lavoro catastale e gestire l'affare personalmente in esclusiva (tramite i soliti firmaioli).
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25 Settembre 2007 alle ore 17:46 - geosim

Il trasferimento delle competenze catastali ai comuni è sicuramente una svolta rilevante e purtroppo, come accade spesso da noi, piena di incognite. Personalmente credo che il nostro atteggiamento non debba essere circoscritto alla sola funzione di "utenti" del catasto (e quindi solamente sulla preoccupazione di dove presentare le pratiche, a chi ecc.) seppur fondamentale per la ns professione, ma debba analizzare anche le possibilità di migliorare un servizio ed un istituto di molto importante per la vita del paese. Ritengo che i comuni, utilizzando con perizia lo strumento catastale, abbiano la possibilità di migliorare la perequazione dell'imposizione fiscale e questo lo ritengo un bene. Mi sembra però che, come avviene sempre più spesso, il catasto sia visto solamente come uno "strumento fiscale" e non sia valutata la sua funzione di mezzo di prova di vari aspetti quali la proprietà, la consistenza dell'immobile ecc. fattispecie che seppur non previste dalla attuale normativa (il catasto non è probante) sono utilizzate ogni giorno da tutti noi per molti aspetti della nostra professione. la mia preoccupazione è proprio questa, che con il catasto ai comuni si perda quel minimo di rigore che attualmente esiste e che consente di utilizzare i dati catastali al di fuori dell'aspetto fiscale.

Il catasto ai comuni potrebbe aprire nuove possibilità quali per esempio la possibilità di collegare ad ogni immobile la propria storia urbanistica oppure la propria destinazione edificatoria con la conseguente possibilità di conoscere con una semplice ricerca per immobile le pratiche edilizie ad esso collegate o la sua potenzialità edificatoria in termini di destinazione del PRG, ma questa purtroppo mi immagino sia solo fantascienza......
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25 Settembre 2007 alle ore 18:16 - gabibbo

"VARES8" ha scritto:


Per fortuna è prescritto che il Comune dovrà assumere direttamente le funzioni e non potrà stipulare convenzioni all'esterno.

Ma questo non è molto chiaro e molti assessori professionisti sono convinti che decentramento catastale sia per loro una possibilità di accaparrarsi tutto il lavoro catastale e gestire l'affare personalmente in esclusiva (tramite i soliti firmaioli).





Ho saputo dal tecnico di un comune che ha deciso di fare il decentramento che negli accordi sottoscritti con un gruppo di comuni, l'amministrazione comunale affiderà tutti i lavori catastali allo sportello catastale.Quindi in quella zona non verranno più affidati incarichi esterni ai geometri per lavori catastali. Ma vi sembra giusto? Che danno ne avrebbe la nostra categoria se in tutta italia facessero così?

Come è possibile che chi fa un frazionamento se lo approvi, se lo validi e se lo collaudi da solo? In caso di errore chi se ne accorge e come potrà un comune andare in contenzioso con se stesso?
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25 Settembre 2007 alle ore 19:23 - VARES8

[quote="gabibbo

Ho saputo dal tecnico di un comune che ha deciso di fare il decentramento che negli accordi sottoscritti con un gruppo di comuni, l'amministrazione comunale affiderà tutti i lavori catastali allo sportello catastale.Quindi in quella zona non verranno più affidati incarichi esterni ai geometri per lavori catastali. Ma vi sembra giusto? Che danno ne avrebbe la nostra categoria se in tutta italia facessero così?

Come è possibile che chi fa un frazionamento se lo approvi, se lo validi e se lo collaudi da solo? In caso di errore chi se ne accorge e come potrà un comune andare in contenzioso con se stesso?[/quote]



Ecco perchè c'è interesse alla materia, molti amministratori professionisti dopo essersi accapparrati le progettazioni (della serie se lo dai da fare a me passa) pensano di completare il pacchetto con il catasto.... la fame è tanta e all'ingordigia non c'è limite .......
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25 Settembre 2007 alle ore 20:28 - alfalimapapa

.....stavo pensando che sarebbe interessante sapere cosa ne pensano anche Ezio e gli altri tecnici catastali che frequentano questo forum!
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25 Settembre 2007 alle ore 21:29 - gpsman

Lasciatemi dire la mia:

in questo periodo in cui buona parte delle pratiche (comprese visure e edm) è evasa per via telematica, non penso che ci sia un reale beneficio da parte dell'utenza al passaggio ai comuni.

Non so perchè è stata fatta questa legge.

Vero è che per dei comunelli dell'entroterra, che devono sorbirsi anta kilometri di viaggio per raggiungere la sede del catasto (pardon, AdT) è tutto un vantaggio poter presentare gli atti di aggiornamento presso la propria sede comunale.

E' altrettanto vero che i comuni si stanno consorziando per avere un grande ufficio dislocato che segua non uno ma un gruppo di comuni.

Insomma siamo alle solite, il tecnico del "comunello" si deve fare tanta strada per presentare le pratiche.

Ma tanto adesso c'è il telematico che "risolve" un po' di problemi di spostamento... quindi ecco l'inutilità della cosa.

Se poi parliamo della consultazione degli archivi, allora la cosa può essere più efficace.

Ma mi rimane sempre il dubbio sulla motivazione che ha portato a fare questa legge. Forse in questo modo i comuni avranno e hanno più controllo sul territorio e sugli immobili, in modo da rendere attuale la perequazione delle imposte (ICI ecc.)? Ma anche qui rientra in gioco il telematico... boh....

Il fatto che i comuni si creano degli uffici in cui gestiranno tutto il patrimonio "catastale" in modo da non dare più lavoro esterno mi tocca fino a un certo punto... basta che gli stessi non si mettano a lavorare anche per i privati

E' comunque vero che se la cosa è realistica, potrebbe calare il lavoro, almeno per qualcuno e la cosa non è sicuramente di buon auspicio!

Dimenticavo quasi di dire che la presentazione degli atti, potrebbe portare a una casistica di "Babeliana" memoria. Giacchè ogni AdT fa a modo suo, poi ogni comunello farà a modo suo... oddio mi viene il mal di testa...
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25 Settembre 2007 alle ore 23:45 - lucanto

Mi sembra che qualsiasi persona che capisca di catasto, abbia espresso parere contrario al decentramento.

Il decentramento nel 99% dei casi è da idioti, poteva avere un senso 15 anni fa ora no.

Perchè non ci chiediamo il motivo di tanto spreco di denaro pubblico?

Forse perchè alcune comunità montane dovranno chiudere, se non acquisiscono competenze?

Forse perchè i sindaci talmente bramosi di potere, vogliono agevolazioni per i loro amici ?

I comuni attualmente hanno tutte le potenzialità per il recupero dell'evasione, foto aeree, incroci di banche dati etc... allora a cosa serve?

Di una cosa sono convinto, ci rimetterà chi è stato sempre in regola ed i professionisti che dovranno consegnare le pratiche.
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26 Settembre 2007 alle ore 08:35 - giogio

per i comuni è sufficiente l'opzione A, per il resto si rischia di avere un nuovo medioevo con tanti staterelli e signorotti. oltre ad una babele totale.



a meno che la prescrizione che il Comune dovrà assumere direttamente le funzioni e non potrà stipulare convenzioni all'esterno, Fallisca allora non avranno altra scelta visto che oramai le ADT sono distrutte e i tecnici sparsi per tutti i comuni, non avranno altra soluzione che stipulare convenzioni all'esterno e quindi perchè tentannare facciamolo sin da adesso questo passo, forse risparmieremo un bel pò di miliardi di Euro
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26 Settembre 2007 alle ore 14:31 - PROCAD_SRL

cito GPSMAN:

Il fatto che i comuni si creano degli uffici in cui gestiranno tutto il patrimonio "catastale" in modo da non dare più lavoro esterno mi tocca fino a un certo punto... basta che gli stessi non si mettano a lavorare anche per i privati



Purtroppo siamo in Italia... quindi capiterà (anche xche è una cosa che già capita)

Il decentramento potrebbe essere auspicabile nelle zone dove non c'è disponibilità di banda larga per internet (la prov. di CN di zone scoperte ne ha parecchie) ma in questo caso sarebbe meglio spendere denaro pubblico per correggere queste situazioni anzichè buttarne via per scelte che tutto il popolo dei geometri osteggia.

La cosa + utile secondo me sarebbe questa discussione e questo sondaggio "spostarlo" all'attenzione di chi prende queste decisioni, e se si volesse alzare un po' di polverone basterebbe "traslocare" sul blog di Beppe Grillo.

buona disquisizione

Leoncino geom. Andrea
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26 Settembre 2007 alle ore 19:28 - jema

Parlando con alcuni Tecnici comunali e leggendo qualche articolo apparso nelle varie riviste specializzate, devo dire che tanta è la confusione che esiste in questa materia!



Da un lato le preoccupazioni di chi ritiene che i Comuni non possano, di propria esclusiva iniziativa e decisione, modificare l’estimo dei singoli beni del patrimonio immobiliare esistente nel loro territorio; dall’altro, la cieca fiducia che il decentramento catastale porterà agli Enti locali un sostanzioso vantaggio economico consentendo, contemporaneamente, un controllo più rapido ed accurato, confrontando la realtà con ciò che è riportato negli archivi catastali.



Osservando la questione dall’esterno, esclusivamente da modesto Tecnico che opera nel settore da qualche anno, personalmente ritengo che le due tesi siano ampiamente lontane dallo scenario al quale andremo incontro.

Infatti, forse più di qualcuno dimentica che la facoltà di perimetrare le micro-zone per individuare le categorie catastali predominanti delle Unità immobiliari esistenti e quindi stabilirne il Valore medio di mercato, se non sbaglio, era stata concessa ai Comuni circa una decina di anni fa ed alcuni di loro hanno colto l’occasione per procedere con tale analisi, iniziando a contribuire nella formazione dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare.



Inoltre anche in merito al manifestato ottimismo per il presunto “tesoretto” a portata di mano, sono certo che l’accertamento dell’evasione immobiliare e la cosiddetta “bonifica” delle incongruenze presenti negli archivi dell’Agenzia del Territorio, siano gestibili con modalità e procedure di interscambio, che esulano da un trasferimento quale è quello prospettato, anche perché i Comuni che hanno già scelto di perseguire l’obiettivo dell’equità fiscale, hanno già provveduto (direttamente o con l’ausilio di appalti a Società esterne) ad incrociare le proprie informazioni con quelle presenti in altre banche dati, consentendo l’emersione del sommerso soprattutto per quanto interessa ICI e smaltimento rifiuti, che sono due capitoli rilevanti per quanto interessa la voce "introiti" in ambito Comunale.



Ecco quindi che alla fine dalle due tesi contrapposte, ne deriva una terza che forse è quella più naturale: la necessità di procedere, per forza di cose, con uno snellimento dell’apparato burocratico del Sistema centralizzato, è un meccanismo oramai avviato e destinato ad evolversi con il passare del tempo, ciò per ridurre i Costi a carico dello Stato e contemporaneamente dare seguito al tanto decantato decentramento.

Da tale innegabile necessità, garantita dalla semplificazione delle procedure con l’automatismo previsto dai vari software di gestione, gli attori coinvolti dovranno cercare di implementare le cose positive fatte fino ad ora, mantenendo (e questo è un imperativo) un protocollo unitario (per quanto possibile) per l’intero Territorio nazionale riguardo alle procedure di aggiornamento delle banche dati (Terreni e Fabbricati), mentre gli “strumenti” concessi per intervenire nell’aggiornamento dovranno essere “blindati” e non permettere il libero arbitrio, affinché nessuno dei tecnici addetti alla ricezione delle pratiche oppure degli addetti ai lavori sia in condizione di “adattare” il proprio elaborato alle sue personali esigenze.

Solamente così facendo, avremo un’omogeneità nel modus operandi dal Comune di Trieste a quello di Trapani, ma soprattutto una continuità storica nell’evoluzione avuta soprattutto negli ultimi 20 anni che non si disperderà in migliaia di micro Catasti.



Ciò comporterà, a seconda dell’impegno profuso (vedi i tre livelli previsti nella gestione dell’attività), un incremento dei costi a carico dei singoli Comuni che sicuramente non sarà compensato dagli introiti realmente incassati, oltre al fatto di dover impegnare personale tecnico e spazi per dare seguito alla nuova attività.



Concludo, scusandomi per la lunghezza del discorso, cercando di rassicurare un po tutti i partecipanti al Forum, ricordando che se abbiamo superato decine di ostacoli da quando negli anni '80 è iniziata la rivoluzione del Pregeo, che ha fortificato il nostro spirito con Super anticorpi, supereremo anche questo !



Dopo tutto, domani è un altro giorno. :lol:



Saluti 8)
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27 Settembre 2007 alle ore 16:08 - GEOMANCONI

in linea generale sono sempre stato d'accordo con i "decentramenti", di qualsiasi tipo.



dall'altro lato capisco però che a monte dovrà esserci tutto un altro studio dello scenario che si andrà a creare e dei soggetti coinvolti.

E tutto ciò non affidato, come nel caso, alle nostre supposizioni e alle leggitime preoccupazioni dei professionisti che operano in questo settore.



Mi spiego meglio:

prima bisognerebbe illustrare chiaramente il progetto che si intende realizzare e come lo si vuole portare dalla sola "ideazione" alla reale attuazione funzionale....



e non che così mettendo a dispozione tre opzioni da scegliere entro tot. e poi dare ai vari uffici decentrati l'intera facoltà ed onere di organizzarsi senza meglio specificare come.



non sarebbe stato meglio prima fare una esatta ricognizione di tutti i tecnici che ipoteticamente si possono "spostare", dagli Uffici dell'ADT, dalle varie comunità montane, comuni, regioni, province, valutare l'entità esatta di queste figure e decidere poi se e quanti decentramenti è possibile fare, programmarli ed attuarli a seguito di una formazione e di regole ben precise per regolamentare il tutto?



non sono un esperto conoscitore dei vari procedimenti amministrativi, del personale e via dicendo, ma mi è venuto in mente tutto questo perchè sappiamo tutti che in tantissimi uffici c'è tanto sovraffollamento, e questo sarebbe un modo di ottimizzare al meglio le risorse disponibili senza aggravi di costi per i contribuenti, che come al solito son quelli che ci rimettono in queste "trovate" del governo....



un saluto
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28 Settembre 2007 alle ore 10:24 - saltafossi

...e poi...perchè su una cosa così importante non sono stati interpellate le parti "in causa", cioè le rappresentanze delle stesse adt e coloro che mangiano "pane e catasto" tutti i giorni, cioè noi professionisti?

perchè cose così importanti dobbiamo sempre e solo subirle dall'alto senza mai poter dire la nostra? non contiamo proprio niente? :cry:
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28 Settembre 2007 alle ore 19:01 - jema

"saltafossi" ha scritto:
...e poi...perchè su una cosa così importante non sono stati interpellate le parti "in causa", cioè le rappresentanze delle stesse adt e coloro che mangiano "pane e catasto" tutti i giorni, cioè noi professionisti?

perchè cose così importanti dobbiamo sempre e solo subirle dall'alto senza mai poter dire la nostra? non contiamo proprio niente? :cry:





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:lol: :lol: :lol:



Attenzione a mangiare troppo "pane e catasto", il fisico potrebbe risentirne. 8O
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01 Ottobre 2007 alle ore 12:06 - stephan

Ritengo che il decentramento del catasto ai comuni corrisponda anche al decentramento delle spese di gestione del sistema e pertanto ciò si tradurrà in ulteriore aumento delle tasse.

Ma questo sarebbe il minimo.

Mi viene da pensare alle risorse intellettuali di taluni tecnici catastali (anche se purtroppo si contano sulle dita di una mano) che invece di essere messe a disposizione di noi tecnici per la risoluzione dei mille problemi che si incontrano, verranno meramente sostituite da quelle contorte di moltissimi responsabili di uffici tecnici che di catasto non ne capiscono niente (o di tecnici a loro affiancati);

ancora penso, come già esposto, alla lotta per accaparrarsi questo bacino di lavoro, che formalmente di diritto spetta a noi geometri, che i "laureati" metteranno in atto accettando con piacere l'invito del governo;

Ancor di più temo però gli inciuci che verranno messi in atto da amministratori altamente interessati (e dai loro amici degli amici) riguardo il mondo immobiliare e tutto ciò che gli gira intorno.

Qualcuno ha parlato di perequazione; mi pare utopia visti i tempi che corrono e...i soliti ignoti!!!

Ciao
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01 Ottobre 2007 alle ore 13:07 - jema

"geocinel" ha scritto:
Al Consiglio Comunale di giovedì scorso il mio comune in associazione con altri 4 ha deciso di assumere i servizi catastali di 3 livello o livello c.

Il mio intervento è stato contrario e mi sono permesso anche di leggere e citare alcuni vostri interventi in questo forum.

Ho predisposto il giorno successivo un comunicato stampa che di seguito riporto e che ho inoltrato a due giornali locali:



CATASTO AI COMUNI



Il giorno giovedì 27 Settembre il Consiglio Comunale di Lamporecchio ha votato a maggioranza il punto 7 dell’ordine del giorno riguardante il decentramento del Catasto ai Comuni con due soli voti di dissenso, il mio e quello della D.ssa Palandri Sandra.

Con questo comunicato volevo precisare e chiarire la mia posizione riguardo a questo tema che ritengo svolta epocale per gli enti locali.

Il Comune di Lamporecchio, in associazione con altri Comuni, formerà un polo catastale che assumerà il livello C od opzione di terzo livello di funzioni catastali, il più elevato nel DPCM 14 Giugno 2007.

Questo livello prevede anche le verifiche, accettazioni e registrazione delle pratiche di aggiornamento del Catasto Terreni e Fabbricati oltre all’aggiornamento catastale su proposte di parte e d’ufficio.

Da utilizzatore dell’Agenzia del Territorio ed esperto in materia ritengo che quello votato dal Consiglio Comunale sia un salto nel buio o peggio ancora l’andare ad una guerra tecnologica con il moschetto.

È vero che in teoria il decentramento potrebbe portare dei benefici riguardo alla perequazione delle rendite e a controlli con l’ufficio urbanistica che porterebbero ad eliminare stati di evasione ed elusione ma è altresì vero un altro aspetto della questione: con quale personale e quali strutture verrà gestito questo servizio?

Gli enti locali a tal proposito non hanno avuto dal governo nessuna garanzia se non un vago parlar di cifre.

Quel servizio, e lo dico per esperienza, va gestito da persone competenti perché altamente qualificato.

Chi oggi lavora all’Agenzia di Pistoia è personale che si è formato attraverso l’esperienza anche di quei dipendenti che oggi non ci sono più.

Come può un polo catastale di 4/5 comuni, come il nostro, con 3 o 4 dipendenti provenienti dall’Agenzia del Territorio pensare di poter gestire tale servizio senza l’ausilio di poter ricorrere a nuovo personale altamente qualificato proveniente dalle professioni?

Il dubbio è fortissimo, la certezza che questo ordine venga dall’alto e che lì bisognava andare è altissima.

Carlo Cinelli



P.S. Rinnovo il ringraziamento a tutti i partecipanti al topic.





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Quando è l'Ignoranza a farla da padrona, seguendo il gregge (perché così fan tutti), non bisogna stupirsi per le difficoltà che si incontrano in certe pubbliche amministrazioni.



Normalmente uno che ragiona (intendo un Imprenditore che vuole avere successo), mette sul tavolo i pro ed i contro ed alla fine tira le somme: per alcuni soggetti invece la cosa sembra del tutto innaturale ...



Andiamo avanti così che prima o poi qualcuno si sveglierà !



Saluti 8)
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02 Ottobre 2007 alle ore 17:28 - muschiona

BuonGiorno a tutti,

ho letto con molta attenzione gli interventi qui riportati da Voi tecnici, e devo dire che condivido pienamente il fatto che il catasto sta bene dove sta. Ah si, giusto, mi devo presentare, io sono dalla parte dei "cattivi", ovvero dei politici, faccio l'Assessore (per dire il vero con delega a tutt'altro) presso un Comune della Provincia di Varese.

Il mio distretto si sta avventurando in questa "avventura" del decentramento ed uso eufemisticamente il termine "avventura" perchè stiamo andando proprio alla cieca. Interi consigli comunali che approvano all'unanimità la proposta C senza sapere neanche di che cosa si stia parlando. Purtroppo anche il mio comune sta andando in quella direzione ma io ed ltri assessori non staremo zitti... ci faremo sentire perchè siamo totalmente contrari in quanto sarebbe un'altra incombenza nelle mani dei comuni che non hanno personale e soprattutto personale formato, rappresenta una diseconomia di scala oltre che un'ulteriore spesa per le casse statali e comunali, c'è il rpoblema della gestione degli archivi, altri problemi logistici di collocazione dell'ufficio, un impatto organizzativo incalcolato, la non possibilità di ritorno dopo averlo adottato, una minore efficenza e di contro una non certezza della velocità dei servizi, una falsità ancora più grande la perequazione, o il recupero dell'evasione fiscale, che basta volerlo, già nello stato attuale sarebbe possibile, ... continuo...



Beh se dopo questo il mio sindaco non mi ritira la delega.... vi comunicherò come è andata....



Grazie a tutti



Andrea Palomba
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02 Ottobre 2007 alle ore 18:59 - jema

"muschiona" ha scritto:
BuonGiorno a tutti,

ho letto con molta attenzione gli interventi qui riportati da Voi tecnici, e devo dire che condivido pienamente il fatto che il catasto sta bene dove sta. Ah si, giusto, mi devo presentare, io sono dalla parte dei "cattivi", ovvero dei politici, faccio l'Assessore (per dire il vero con delega a tutt'altro) presso un Comune della Provincia di Varese.

Il mio distretto si sta avventurando in questa "avventura" del decentramento ed uso eufemisticamente il termine "avventura" perchè stiamo andando proprio alla cieca. Interi consigli comunali che approvano all'unanimità la proposta C senza sapere neanche di che cosa si stia parlando. Purtroppo anche il mio comune sta andando in quella direzione ma io ed ltri assessori non staremo zitti... ci faremo sentire perchè siamo totalmente contrari in quanto sarebbe un'altra incombenza nelle mani dei comuni che non hanno personale e soprattutto personale formato, rappresenta una diseconomia di scala oltre che un'ulteriore spesa per le casse statali e comunali, c'è il rpoblema della gestione degli archivi, altri problemi logistici di collocazione dell'ufficio, un impatto organizzativo incalcolato, la non possibilità di ritorno dopo averlo adottato, una minore efficenza e di contro una non certezza della velocità dei servizi, una falsità ancora più grande la perequazione, o il recupero dell'evasione fiscale, che basta volerlo, già nello stato attuale sarebbe possibile, ... continuo...



Beh se dopo questo il mio sindaco non mi ritira la delega.... vi comunicherò come è andata....



Grazie a tutti



Andrea Palomba





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Intervengo, anticipando sicuramente Colleghi molto più esperti di me in questa materia.



Non si tratta di "buoni o cattivi", in fondo siamo tutti nella stessa barca, ma di soggetti che decidono (come ho già dichiarato in precedenza) spesso senza capire esattamente cosa ci si troverà di fronte.



E' praticamente come se ci trovassimo di fronte ad una porta con un bel segnale con scritto: "attenzione pericolo", ma la curiosità vince la saggezza, per cui seguendo il gregge ...



Personalmente non ho ancora visto nessuno che sia stato in grado di indicarmi i vantaggi effettivi (a carico delle Amministrazioni chiaramente), che si potranno avere dal decentramento previsto in ambito catastale.



Resto comunque pazientemente in attesa, altrimenti faremo i conti tra una decina di anni. :lol:



Saluti 8) :?
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02 Ottobre 2007 alle ore 19:35 - wiki

Potrebbe per certi versi facilitare il compito sopratutto per quei tecnici che operano a Km di distanza dall'AGT e che non possono o non vogliono uttilizzare la via telematica.,

Ci sarebbe anche come ha detto qualche collega il rischio che qualche politico........



In definitiva non sono d'accordo, ma comunque il decentramento non riguarda solo i comuni con numero di abitanti uguale o maggiore a 40.000???
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02 Ottobre 2007 alle ore 19:41 - paguro

decisamente contrario perche con la fame di soldi dei comuni questi faranno in modo di modellare il tutto a proprio uso e consumo dando luogo ad una babele burocratica che indurra' i nostri discendenti a maledirci per non aver impedito tale scempio!!!!
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02 Ottobre 2007 alle ore 19:56 - geoalfa

ma avete notato, nei comuni debolucci o asfittici, come qualche funzionario il quale non sa nemmeno fare di conto, come sproloquia e consiglia bisbigliando gli amministratori, nelle secrete stanze semibuie?

avete considerato che, spesso, questi funzionari, i quali sono caduti sulla poltrona per grazia ricevuta di quel o quell'altro partito? che senza questa spintarella appena sarebbero capaci di fare l'operatore ecologico ( con tutto il rispetto degli operatori citati non per sfregio, ma perchè per fare quel mestiere non occorre una laurea) ?

ordunque ragazzuoli qualche anno fa il bolognese de sanctis, si inventò questa cosa e ora l'altro bolognese ( o altri bolognesi ) la mettono in pratica,

senza democraticamente sentire il nostro parere !

e che dire : se questi sono quelli che debbono combattere la massoneria e la mafia, figuriamoci quelli che di massoneria vivono !



cordialità
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02 Ottobre 2007 alle ore 23:01 - francescox

FAVOREVOLE!

Certo non sono addentrato nelle logiche del funzionamento. Sono semplicemente favorevole all'idea che ci siano uffici decentrati, più vicini fisicamente al cittadino, che facilitino le operazioni che normalmente si svolgono nell'ADT. E poi non si diceva che questi uffici decentrati sarebbero stati gestiti dallo stesso personale dell'ADT provinciale opportunamente spostato sul terriotorio?

Mi sembra logico che un qualsiasi tecnico comunale non può improvvisarsi esperto di catasto come mi sembra opportuno che comunque non ci siano uffici decentrati (di tipo C) per ogni singolo comune, questo servizio dovrebbe svolgersi in seno ad unioni di comuni e, secondo me, non dovrebbe essere un ufficio con competenza solo sul "proprio" territorio ma con le stesse funzioni dell'ADT provinciale. Mi pare ovvio, infine, che il materiale cartaceo debba periodicamente confluire in un'unica sede a carattere provinciale, più o meno come accade per i cartacei dei notai...

Ribadisco che non sono edotto sulle modalità operative previste dalla legge, non vorrei che i miei risultassero suggerimenti tardivi...
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03 Ottobre 2007 alle ore 05:20 - vauban

perplessità sul decentramento sono legittime , quantificare i benefici poi è molto difficile causa le diverse situazioni che vivono le agt. nei fatti le agt ,cioè i dipendenti ,sono contrarie al decentramento .........e portare un somaro che non vuol bere alla fonte è tosta...e siccome il decentramento dovrebbe nascere da una collaborazione fattiva tra comuni e agt e non dal semplice passaggio del pacco ( archivio b.d.) il rapporto nasce viziato.

docfa e pregeo prendono di tutto e di piu'..........basta trovare spazio e il controllo formale e/o tecnico fila sempre ( pensate alle rettifiche).....se la macchina seleziona bene in entrata che c...o rettifico dopo.........amen. fiscalmente........fiscalmente cosa........se abbatteranno l'ici , se in atto i valori saranno normali , se le rendite più rilevanti saranno quelle delle categorie d ed e ( rendite per le quali è sempre lotta quotidiana) , se l'epoca censuaria è sempre l'88/89.......che equità si cerca? la 336 ha funzionato si o no?gli ex rurali son sempre lì....meditiamo....personalmente , e chiudo, la mia vita professionale nel caso del decentramento mi porterà ad un'aumento di interlocutori ( più poli catastali) ciascuno con proprie regole catastali rivedute e corrette....comprerò ulteriore memoria per il pc.......
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03 Ottobre 2007 alle ore 08:38 - VARES8

A proposito di cosa ne pensano i cittadini ..... vi allego una "lettera al direttore" pubblicata su Varesenews, un quotidiano locale on line.



Il catasto a Gavirate? Una tragedia!

Buongiorno,

in questi giorni Le saranno sicuramente arrivate notizie riguardo alla gestione di una sede distaccata del catasto a Gavirate, siamo veramente arrivati al ridicolo, in un comune dove l'ufficio tecnico sembra sia in grave difficoltà, dove i mappali dei terreni sono sparsi a modo di coriandoli, dove una mattina (esperienza personale) ti svegli e scopri che il tuo terreno è stato venduto o comprato da un altro senza che tu ne sappia niente (a saperlo non pagavo anni di inutile ICI!!!) dove sorgono case registrate su mappali ormai frazionati e quindi non più riconosciuti, dove anche l'ufficio entrate, sede a Gavirate, alla richiesta di compilazione e aiuto di documenti, visto i problemi catastali, getta la spugna e dice "qui a Gavirate è un tale casino che neanche noi sappiamo chi paga e cosa...!" (parole di un impiegato!) , comune dove anche i sindacati ti ridanno i documenti e sono disposti a pagarti purchè risolva tu stesso i problemi riguardanti le proprietà e le mappe catastali, dove all'ufficio tecnico alla richiesta di una verifica in quanto il terreno di fianco al tuo in due giorni è cresciuto in quota di un metro e venti (probabilmente a causa di tonnelate di terra trasportate nella notte o come pensa in questi 7 mesi il tenico a causa di movimenti della crosta terrestre) l'ufficio risponde, cioè il responsabile tecnico risponde: "Ma lì, siamo ancora in comune di Gavirate!!!" , e allora mi domando ma qui siamo a Gardaland o le "c..." le dite per far ridere un po' la gente!

In attesa delle castronate che avverranno e delle conseguenze della decisione di affidare a gente incompetente un servizio importante come quello catastale, Vi invito a prestare attenzione a quello che accadrà, e se vi capita di passare fermatevi da noi perchè come dicevano a Zelig : " GAVIRATE......NON HAI ANCORA VISTO NIENTE !!!"

Lunedi 1 Ottobre 2007

Stefano Ossola
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03 Ottobre 2007 alle ore 08:52 - geoalfa

secondo me l'adesione incondizionata, al decentramento del catasto ai comuni di un tecnico professionista, somiglia tanto alla sottomissione di un "pupo" alla cupola "mafiosa".

aderire ad una cosa senza conoscerne gli sviluppi e le finalità è una e vera coglioneria.

anzichè puntare ad una uniformità di applicazione delle norme così facendo, punteremo ad una polverizzazione delle norme certe fionora acquisite con sacrifici e dedizione di tanti.

che ogni unità camierà le regole lo dimostra come i tecnici dei comuni, anche quelli preparati, applicano differentemente, uno dall'altro, le leggi nazionali e i regolamenti edilizi regionali in vigore.



non per nulla consiglio di leggere la risposta di anonomo_padovano al mio post, è molto significativa:



http://www.pregeo.it/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=9307#40546



è molto significativa per tutti, anche per coloro che sono perfettamente "inquadrati" nei vari schieramenti e non possono guardarsi in giro.....!



prepariamoci ad ingoiare il rospo!

cordialità
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03 Ottobre 2007 alle ore 08:57 - gianni1974

Secondo me il decentramento del Catasto ai Comuni porterà più danni che benefici sia per i Cittadini che per noi Professionisti.

Per noi il campo di azione verrà ulteriormente ristretto al nostro Comune di appartenenza o ai vari Municipi!
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03 Ottobre 2007 alle ore 08:59 - FederGeo

Buongiorno a tutti, leggo da tempo questo forum ma oggi la discussione di Geocinel mi ha spronato ad intervenire avendo anch'io votato contro in consiglio comunale al decentramento, come da comunicato stampa inviato alle testate locali che riporto di seguito.



Il Consiglio Comunale di *** nella seduta del 28/09/07 ha deliberato a maggioranza, con la contrarietà del gruppo Consigliare ***, l’adesione all’Aggregazione per la gestione delle funzioni catastali decentrate con capofila il Comune di ***.



Nella costituenda Aggregazione di Comuni , impropriamente denominata Polo Catastale, i Comuni aderenti assumono le funzioni catastali di cui al livello A e B, lasciando quelle residuali, previste nel livello C in capo all’Agenzia del Territorio di Varese.



Nel corso della seduta il sottoscritto Capogruppo, ha posto molti interrogativi all’Assessore Geom. *** con il fine di chiarire quali siano i vantaggi di tale decentramento e quali i reali costi derivanti, sono stati posti i seguenti quesiti e le seguenti osservazioni relativamente alla convenzione in approvazione:







a) In riferimento alla delibera “tale intervento può garantire : un controllo sul territorio anche agendo in termini di equità nella distribuzione del carico fiscale gravante sulle abitazioni” quali sono nello specifico le modalità con le quali si intende garantire equità ed integrazione ?







b) All’art. 4 punto 5 (convenzione di costituzione) figura onere dell’Aggregazione di Comuni “collaudare” i DOCFA ed i PREGEO tale possibilità non è prevista dalla Legge (in quanto il collaudo rimane in capo all’A.D.T.) e chiediamo che venga depennata la parola “collaudare”.







c) All’art. 6 che disciplina gli orari di apertura sono previste complessive 17,5 ore settimanali contro le 22 ore di servizio al pubblico dell’agenzia del territorio, come pensa di migliorare i servizi ai cittadini con un orario di apertura ridotto del 20% ?



La Convenzione con l’Agenzia del Territorio per l’esercizio di alcune funzioni catastali a) e b) nel caso di specie prevede che i Comuni in forma associativa si impegnano a garantire i livelli minimi previsti nella Carta della Qualità dei Servizi adottata dall’Ufficio di Varese.

Vogliamo far presente che la Carta della Qualità è stata adottata nel corrente anno dall’Ufficio di Varese con grande impegno e sforzo dei suoi dirigenti nonostante la disponibilità di personale pari a 104 unità per 141 Comuni. Se a questa delibera aderiscono 45 Comuni considerando la proporzione matematica ed applicando una riduzione per la non completezza delle funzioni assunte lascio a voi pensare quante unità di personale occorrano, noi abbiamo valutato almeno 30 impiegati.

Si fa presente inoltre che con il livello A e B che si intende assumere alcune funzioni rimarranno in Capo all’Ufficio di Varese, presso il quale il Cittadino dovrà comunque rivolgersi per la consultazione della documentazione cartacea, obbligandolo a svolgere in due luoghi distinti *** e Varese, ciò che avrebbe potuto eventualmente svolgere in un’unica volta ed in un unico luogo Varese







d) All’art. 5 (convenzione di costituzione) in riferimento al rilascio di visure e certificazioni si parla di “quote eventualmente stabilite a titolo di rimborso spese, dovute dai cittadini ”, chiediamo che venga stralciata questa frase in quanto contraria alle vigenti disposizioni legislative (D.L. 262/2006) che prevedono la gratuità del servizio per agevolare il Cittadino.







Su questo ultimo punto, considerata la resistenza dell’Amministrazione nello stralciare quanto richiesto il sottoscritto Capogruppo ha posto la questione pregiudiziale richiedendo al Consiglio conseguente votazione. Dopo una breve interruzione del Consiglio i lavori sono ripresi con l’intervento del ViceSindaco *** che ha dichiarato di non avere elementi per verificare quanto osservato e che le tempistiche non avrebbero consentito di posticipare l’adesione, la questione pregiudiziale è stata respinta a maggioranza con il voto contrario del Gruppo ***.



Considerato che nel corso della discussione, non sono giunte risposte esaustive ai quesiti esposti, che le modalità di miglioramento del servizio al cittadino e di perequazione fiscale sono tutte basate sull’aleatorietà, preoccupato dagli alti costi che ne conseguiranno e considerato che il costo complessivo a carico dei Comuni, quantificato dall’Assessore *** in 1 Euro all’anno per ogni cittadino è inattendibile e comprensibilmente fuori da qualsiasi logica, il Gruppo *** ha espresso voto contrario al decentramento catastale ed all’adesione all’Aggregazione con la seguente dichiarazione di voto:







Questo gruppo esprime la contrarietà assoluta al provvedimento in adozione in quanto esaminati gli atti, sentito l’Assessore Competente, udito il dibattito Consigliare, è fermamente convinto che il decentramento catastale sarà l’ennesimo sperpero di denaro pubblico, che non migliorerà i servizi ai cittadini anzi, ne peggiorerà la qualità e le modalità per usufruirne, che non porterà nessun servizio in più al Cittadino oltre a quelli che è già possibile ottenere in forma del tutto gratuita dall’Agenzia del Territorio tramite il portale riservato ai Comuni, che investirà l’Amministrazioni Comunale di ***, le cui casse non sono certamente floride, di ulteriori spese che si riverseranno inevitabilmente sul cittadino.



Riteniamo che se il Comune di *** abbia disponibilità economiche in questo settore prima di invocare l’equità tra i cittadini sarebbe meglio che faccia un’analisi della regolarità catastale dei beni in suo possesso in quanto ci risulta che esso è il primo ad essere inadempiente.






Ora non resta che attendere gli sviluppi futuri per verificare, constatando purtroppo di tasca nostra, quanto dannoso sarà il decentramento catastale per i cittadini.







Dico ciò con convinzione e cognizione di causa; nella mia qualità di geometra libero professionista operante nel campo, nonché dirigente di categoria, ho avuto la possibilità in questi ultimi due anni di partecipare a molti convegni a livello regionale e nazionale dai quali è emerso che la stragrande maggioranza dei geometri che capiscono di catasto è contraria al decentramento, anche se, di fatto, per noi professionisti cambierà ben poco.



Peccato per le Agenzie del Territorio che dopo aver raggiunto livelli qualitativi elevati, anche con un enorme dispendio economico e di mezzi, saranno smantellate e polverizzate sul territorio con dei risultati negativi annunciati ma che tutti in cuor nostro speriamo di non vedere.
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03 Ottobre 2007 alle ore 09:06 - gianni1974

Il problema è proprio che trrovo assurdo disgregare,nei vari Comuni,un patrimonio che, con l'ausilio di tanti tecnici interni e professionisti esterni,funzionava con una certa professionalità e competenza e probabilmente anche noi non abbiamo fatto sentire abbastanza la nostra voce alle Istituzioni competenti!
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04 Ottobre 2007 alle ore 09:03 - saltafossi

leggendo qua e là, ecco un comune che a dispetto del nome non ha fatto t..iate :lol: (già con l'opzione base si aveva accesso diretto alla gestione degli estimi!?)



03.10.2007

TROIA: IL CONSIGLIO APPROVA IL DECENTRAMENTO DELLE FUNZIONI CATASTALI

Il Comune di Troia assume l’esercizio autonomo di importanti funzioni che consentiranno di controllare e programmare il territorio e migliorare l’equità fiscale



Si è svolto ieri sera il Consiglio Comunale di Troia.

Approvato l’unico accapo iscritto all’ordine del giorno, relativo al “Decentramento delle funzioni catastali ai comuni ai sensi del Dpcm del 14-06-2007.Esercizio delle funzioni catastali da parte del comune e convenzionamento con l’Agenzia del Territorio”.

Relatore il vice sindaco e assessore ai Lavori Pubblici e Urbanistica, Domenico La Salandra.

La Legge Finanziaria 2007 prevede per i Comuni, singoli o associati, l’assunzione autonoma delle funzioni catastali, per meglio controllare e programmare il territorio e con l’obiettivo di migliorare l’equità fiscale.

I dati relativi agli immobili insistenti nell’ambito comunale sono attualmente custoditi dall’Agenzia del Territorio (ex Catasto) le cui funzioni, secondo le nuove disposizioni, passano al Comune.

Non cambiano, ovviamente, le finalità civilistica e fiscale ma migliorano le attenzioni dell’Ente Locale che, così, potrà curare direttamente la tenuta del catasto.

Ne beneficeranno soprattutto la programmazione degli interventi infrastrutturali e la conseguente valorizzazione del patrimonio immobiliare e naturale.

L’assunzione delle funzioni e dei servizi catastali risponde alla volontà dell’Amministrazione Comunale di Troia di eliminare le sperequazioni dei valori catastali che si sono determinate in seguito alla evoluzione del tessuto urbano e all’espansione della periferia, alla riqualificazione del centro storico, alle diverse epoche di classamento e allo sviluppo dei servizi pubblici.

Il decentramento delle funzioni catastali garantirà ai cittadini un servizio più agevole, funzionale e conveniente, attribuirà al Comune strumenti operativi per la pianificazione territoriale, la gestione delle politiche fiscali e la qualità dei servizi ai cittadini.

Il Comune di Troia, anche in relazione alla propria dimensione, ha adottato la scelta dell’opzione di gestione ‘A’. In tale opzione le funzioni trasferite al Comune sono: la consultazione e le visure catastali sia dei terreni che dei fabbricati, la certificazione storica o aggiornata delle unità immobiliari, l’aggiornamento dei dati amministrativi volture catastali, l’accertamento di situazioni incoerenti, la partecipazione alla riforma e alla determinazione degli estimi catastali.

Questa la tempistica: entro 90 giorni il Sindaco stipula la Convenzione con l’Agenzia del Territorio; questa, dopo il 18 ottobre presenta la mappature delle scelte comunali; il Governo emana un Dpcm che individua le unità di personale dell’Agenzia del Territorio da trasferire o distaccare al Comune; un Decreto del Ministero degli Interni assegna le risorse; un Dpcm attribuisce al Comune i fondi per finanziare i programmi di miglioramento della base dati catastali, individuando le norme di conservazione degli atti.

L’avvio del processo di decentramento consentirà, tra l’altro, di offrire da subito il servizio di certificazione e di variazione catastale ai cittadini e fornire gratuitamente le visure catastali, consentirà la semplificazione dei rapporti con cittadini e imprese, l’allineamento e aggiornamento dell’anagrafe dei cittadini e dell’anagrafe immobiliare integrata e il recupero dell’elusione/evasione fiscale.

Durante la seduta consiliare, le obiezioni dell’opposizione non hanno riguardato il provvedimento in se ma la tipologia del servizio per la quale si chiedeva di orientare la scelta verso il modello di gestione ‘C’, più completo in termini di servizi. Ritenuto, però, troppo oneroso e che richiede personale e tecnici qualificati.

La scelta, quindi, è ricaduta sull’ambito ‘A’, ritenuto sufficiente per il Comune di Troia.

Il provvedimento è stato approvato a maggioranza, con l’astensione della opposizione.

Troia, 3 ottobre 2007
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04 Ottobre 2007 alle ore 15:45 - eziomil

Il 3/ottobre/2007 e' stata, la data ultima, per i comuni per deliberare sul decentramento Catastale.

Ad oggi e' in corso la mappatura del citato decentramento.

Dalle notizie in mio possesso sembrerebbe che il tutto si sia rivelato un flop e che la maggior parte dei Comuni non vi abbia aderito sopratutto per l'alto costo dell'operazione e perche' esistono sul decreto altre date per poter salire sul carrozzone. Sempre che', ce ne fosse la convenienza.

La mappatura sara' pubblicata la prossima settimana in maniera ufficiale, ma la rete ci puo' venire in aiuto.

Perche' non ci fate sapere se il vostro comune ha aderito al decentramento? e se si con quale opzione???????

Siamo in grado di poter sapere in anticipo quale scenario si sta disegnando sul catasto ai comuni
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04 Ottobre 2007 alle ore 18:01 - georom

Per rispondere all'invito di eziomil: l'eleco dei comuni c'è già, è sul sito dell'ANCI www.anci.it

Non è ancora una mappatura ufficiale, ma rilevata sulla base di un questionario inviato a tutti i comuni sulle intenzioni dell'ente.
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04 Ottobre 2007 alle ore 18:15 - anonimo_padovano

Per quanto riguarda la provincia di Padova il sito Anci è in gran parte sbagliato.

(Alè, cominciamo bene!!)
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04 Ottobre 2007 alle ore 20:14 - eziomil

mi date il link della pagina del sito anci dove esiste la mappatura provvisoria visto che non la trovo.......
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04 Ottobre 2007 alle ore 22:47 - dioptra

salve

eccolo

http://www.anci.it/index.cfm?layout=dettaglio&IdSez=10024&IdDett=13087



cordialmente
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04 Ottobre 2007 alle ore 22:49 - dioptra

salve

e questo



http://www.catastoaicomuni.it/



cordialmente
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05 Ottobre 2007 alle ore 09:26 - GEOMANCONI

salve,

ma sono veritieri questi dati?



o sto prendendo fischi per fiaschi....



ho visto una città di oltre 300.000 abitanti con l'opzione "A"



ed un paesino di 300 anime con l'opzione "C" !!!!!!! :oops: :oops:



mah!



che confusione :roll:
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05 Ottobre 2007 alle ore 11:37 - rubino

i dati dell'ANCI sono in gran parte inattendibili anche per la Basilicata: a parte che si riferiscono solo a 18 Comuni su 131, derivano dalla rilevazione di intenzioni pre-delibere.

Da prime informazioni in corso di riscontro, pare che in Provincia di Potenza vi sia stata una notevole adesione in forma di delega alle Comunità Montane.



P.S.: le delibere vanno inviate alla D.G. di Roma o agli Uffici Provinciali?
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05 Ottobre 2007 alle ore 12:37 - saltafossi

IL GRANDE BLUFF:

ho preso spunto da questo forum per leggermi anche un pò di normativa sul decentramento...mi sembra tutto un grande bluff...i comuni pensano di fare un business, un affarone per incrementare le casse con l'ici e invece si prendono una rognona enorme e costosissima da gestire...il bello è che la partecipazione alla determinazione degli estimi (art. 66 dlgs 112/98 modificato dalla finanziaria 2007 l. 296/2006), che era considerato sicuramente la "polpa" più appetibile si ha sempre e comunque! non serve adirittura neanche il primo livello!!! E poi non riesco ancora a capire perchè la politica voglia passare, costi quel che costi, il catasto (parliamo di conservazione e aggiornamento) ai comuni (che non hanno nessun know-how in merito e con spese altissime per la creazione di centinaia di micro adt), smantellando le adt provinciali proprio ora che le cose tutto sommato funzionano bene, mentre lo Stato (furboni di prima categoria) mantiene ancora il controllo degli estimi a cui i comuni possono solo "partecipare"!!! incredibile...spero di avere capito male, se qualcuno mi può smentire lo faccia!
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08 Ottobre 2007 alle ore 16:12 - Alberto

Vedo che i commenti sono stati parecchi, cercherò di leggerli tutti, tuttavia manca quello che forse tutti aspettavamo: quello di Ezio.
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08 Ottobre 2007 alle ore 19:58 - anonimo_padovano

Per saltafossi:

col ... piffero che ti smentisco!

(Ciao, vecio)
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09 Ottobre 2007 alle ore 12:48 - saltafossi

ciao anonimo :wink: ...allora ne vedremo sicuramente delle belle!
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12 Ottobre 2007 alle ore 18:25 - Alberto

"eziomil" ha scritto:
Perche' non ci fate sapere se il vostro comune ha aderito al decentramento? e se si con quale opzione???????

Siamo in grado di poter sapere in anticipo quale scenario si sta disegnando sul catasto ai comuni





Oggi su un quotidiano locale è stata pubblicata la mappatura di tutta la provincia di Brescia.

I dati non sono ufficiali e non conosco la fonte, ma corrispondono alle informazioni che ho raccolto in questi giorni.

Bene, pare che sui circa 200 comuni che compongono la nostra provincia il 90% abbia deliberato per l'assunzione delle funzioni catastali e di questi credo che la maggior parte se non tutti abbiano optato per il terzo livello.
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12 Ottobre 2007 alle ore 19:50 - eziomil

Perche' non mi invii (eziomil@libero.it) la scansione dell'articolo con la mappatura pubblicata che provvedo a pubblicarla
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13 Ottobre 2007 alle ore 08:31 - geosim

Segnalo questo comunicato dell'A di T. sull'argomento:



http://www.agenziaterritorio.it/at_informa/comunicati_stampa/2007/cs_decentramento51007.pdf
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13 Ottobre 2007 alle ore 10:53 - VARES8

"rubino" ha scritto:
i dati dell'ANCI sono in gran parte inattendibili anche per la Basilicata: a parte che si riferiscono solo a 18 Comuni su 131, derivano dalla rilevazione di intenzioni pre-delibere.

Da prime informazioni in corso di riscontro, pare che in Provincia di Potenza vi sia stata una notevole adesione in forma di delega alle Comunità Montane.



P.S.: le delibere vanno inviate alla D.G. di Roma o agli Uffici Provinciali?





Se i dati dell'ANCI (Assoziazione Nazionale Comuni Italiani) sono inattendibili , ed è vero, immaginatevi quanto possono essere attendibili i Comuni Aggregati per il Decentramento Catastale .
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13 Ottobre 2007 alle ore 12:42 - francescox

Un altro motivo per cui condivido il decentramento sta nel fatto che finalmente si smonta quel luogo di potere che sono molte agenzie del territorio! Quante volte da queste colonne non ci siamo lamentati per favoritismi (non sempre disinteressati :evil: ) di taluni tecnici catastali verso taluni nostri "onesti" colleghi?

Ebbene credo il decentramento possa favorire l'abbattimento di tali "caste"!
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13 Ottobre 2007 alle ore 13:01 - dioptra

Salve



http://www.agenziaterritorio.it/at_informa/comunicati_stampa/2007/cs_decentramento51007.pdf



Autoincensamento PURO.



cordialmente
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13 Ottobre 2007 alle ore 14:58 - anonimo_padovano

“eliminazione dell’arretrato documentale (oltre 14 milioni di “pezzi” trattati dal 2001 al 2004) e progressivo miglioramento della qualità dei dati, con riferimento alla loro coerenza con le situazioni di fatto, per la parte riconducibile al dominio dell’Agenzia;



facilitazione dell’accesso alle banche dati attraverso l’uso intensivo dell’innovazione tecnologica (visure on line, contact center, trasmissione telematica degli atti di aggiornamento, sistema di interscambio, portale dei comuni);



miglioramento della qualità dei servizi anche attraverso un costante e puntuale monitoraggio degli stessi (estensione a tutti gli uffici provinciali della carta della qualità dei servizi).”


Si, concordo, è auto incensamento PURO.



Il comunicato stampa è un cumulo di falsità:

perché i quattordicimilioni di pezzi evasi sono pura invenzione (l’arretrato è ancora qualche milionata);

l’informatica dell’AdT è al paleozoico, hanno pc che vanno a carbone (vuoi mettere quella dei comuni?);

la carta della qualità che è pubblica (tanti “pezzi” evasi al giorno) è una fandonia (vogliamo mettere la carta della qualità comunale?). Anzi, fonti vicine agli uscieri Sogei, mi hanno sussurrato che i tecnici Sogei, per trenta grammi di porchetta, falsificano i dati!!!



Hanno ragione da vendere gli autorevoli, anzi, autorevolissimi rappresentanti ANCI e IFEL, che dichiarano, ancora in questi giorni, che il catasto è in condizioni disastrose.



Se è vero che il catasto è in condizioni disastrose (e gli autorevolissimi rappresentanti non possono mentire, non possono essere disinformati) mi chiedo:



1. perché il 55% dei catastali dovrà passare ai comuni? (se il catastale fa schifo continuerà a fare schifo anche in comune o vogliamo dire che la colpa è soltanto dei dirigenti?);



2. perché l’AdT deve fornire il materiale didattico ai comunali come da convenzione ANCI-AdT? (se l’ADT è un disastro vi immaginate la qualità del materiale didattico?);



3. perché il personale comunale chiede di fare abbinamento con i catastali? (se questi dementi hanno distrutto il catasto cosa mai potranno insegnare ai comunali?).



Ma ecco i rimedi.

1. Gli Ordini/Collegi professionali attraverso conferenze stampa, sit-in, girotondi,… chiedano ai sindaci un impegno formale a non utilizzare i catastali agli sportelli del catasto comunale, che li mandino all’edilizia fognaria;

2. Gli Ordini/Collegi professionali si impegnano a fornire il materiale didattico ai comunali;

3. Gli Ordini/Collegi professionali si impegnano ad abbinare i comunali presso gli studi dei loro iscritti.



DETTO A CHIARE LETTERE:

COME PUO’ UN SINDACO ILLUMINATO, REPONSABILE, E SOPRATTUTTO CONSAPEVOLE DELLO STATO DISASTROSO DEL CATASTO, AFFIDARE IL CATASTO AI CATASTALI OVVERO A CHI LO HA DISTRUTTO?



(MA IO SONO FIDUCIOSO PERCHÉ È ASSOLUTAMENTE IMPENSABILE CHE UN SINDACO ILLUMINATO, RESPONSABILE, CONSAPEVOLE, SI SIA ASSUNTO L’ONERE DELLE FUNZIONI CATASTALI SENZA SAPERE PRIMA A CHI AFFIDARLO).
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13 Ottobre 2007 alle ore 15:48 - geoalfa

sono perfettaemnte concorde

plaudo alla tua chiarezza e simpatica ironia



cordialità
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13 Ottobre 2007 alle ore 17:43 - rumba

(MA IO SONO FIDUCIOSO PERCHÉ È ASSOLUTAMENTE IMPENSABILE CHE UN SINDACO ILLUMINATO, RESPONSABILE, CONSAPEVOLE, SI SIA ASSUNTO L’ONERE DELLE FUNZIONI CATASTALI SENZA SAPERE PRIMA A CHI AFFIDARLO).[/quote]



Io penso che saranno affidati, come sempre, agli " amici degli amici " ( ingegneri e geometri , faccio tutto io ) con parcelle da capogiro e nuove gabelle da pagare ai soliti " colleghi "
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