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Autore rilievo con due PF

geoalfa
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Inviato: 21 Giugno 2009 alle ore 09:56

domanda: Ma allora quando si usano queste benedette poligonali!?

Se la normativa dice che comunque se usciamo dalla tolleranza del lato del triangolo dobbiamo fare riferimento obbligatoriamente ad altro fiduciale è
insito nella procedura che possiamo usare solo i punti fiduciali e non le poligonali................

Le poligonali vanno usate in quei casi particolari dove hai uno sviluppo dell'oggetto da rilevare che ti richiederebbe un numero di punti fiduciali esagerato e magari qualcuno di difficile rilevamento se non aumentando notevolmente le operazioni di rilievo.
Esempio il Tipo di frazionamento di espropri lungo un tronco di strada abbastanza rettilineo che attraversa X .... triangoli fiduciali.


****

1) Non esiste deroga che permetta di presentare un tipo battendo solo due fiduciali, se non quella che prevede l'utilizzo di uno o più punti ausiliari
(se sbaglio mi corrigerete ... cioè se esiste ditemi qual'è)
2) Quello che fa ....... è una semplice poligonale come fan tutti per collegare i PF tra di loro ( a meno di non aver fortuna e batterli tutti dalla
stessa stazione)
3) La riga 3 si usa per far sapere a Pregeo che quella è una poligonale che potrà essere verificata (tipo la poligonale chiusa) e quella di .....non
potrà mai essere verificata.

Tutto prescinde dalla lettura di alcune circolari:
- Circolare 2/88 del 26 febbraio 1988
- Istruzione per il rilievo catastale di aggiornamento del 19 gennaio 1988
- Circolare 5 del 30 ottobre 1989
- Istruzioni per le operazioni trigonometriche del 30 novembre 1949
- Istruzioni sulla poligonazione del 1952

Orbene, nella Istruzione per il rilievo catastale di aggiornamento, al Capitolo 1, paragrafo 2 si legge:
"... qualora il terreno oggetto della misurazione sia situato interamente all'interno di un triangolo definito dalla congiunzione dei punti fiduciali assunti per l'inquadramento topografico, il tecnico è tenuto a riferire il rilievo stesso a tutti i suddetti punti fiduciali"

e più sotto:

"Al criterio generale di appoggio del rilievo al triangolo fiduciale è ammesso in deroga il caso in cui il collegamento di un punto agli altri due
richieda una complessità di operazioni topografiche tali per cui la determinazione delle reciproche posizioni tra i punti stessi risulterebbe poco affidabile.
In questo caso il tecnico potrà limitarsi ad utilizzare i soli due punti collegabili del triangolo fiduciale; dovrà però riferire le misure dell'oggetto
del rilievo anche ad un terzo punto, opportunamente scelto sul terreno e costituito da un particolare topocartografico, di modo che il triangolo così definito possa contenere l'oggetto del rilievo ed essere soggetto alle medesime disposizioni impartite per i triangoli fiduciali.
Sussiste l'obbligo, in questi casi, che, venendo a mancare parzialmente il collegamento al triangolo fiduciale di primo perimetro, il professionista
produca sovrabbondanza di misure ......"

Al Capitolo 3 invece leggiamo:
"Dovranno essere eseguita tutte le misure per la determinazione dell'oggetto del rilievo e dei tre vertici costituenti il triangolo fiduciale.
Qualora la posizione di una o più stazioni è tale da eccedere il triangolo racchiudente l'oggetto del rilievo, dovranno essere determinati anche i punti fiduciali che racchiudono le stazioni stesse."

e ancora più avanti:

"... L'oggetto del rilievo dovrà essere racchiuso interamente od essere marginalmente esterno all'insieme dei punti fiduciali costituenti la maglia di appoggio .... l'eccedenza consentita viene stabilita con criteri analoghi a quelli riportati precedentemente ... i punti fiduciali, costituenti il
contorno esterno della maglia racchiudente l'oggetto del rilievo e delle stazioni devono essere tutti determinati."

Dov'è quindi la deroga che permette di usare solo 2 Punti Fiduciali?

Si dirà che però si è usato un rilievo per poligonazione.
Allora andiamo a vedere cosa si intende con ciò.

Sempre nella Istruzione per il rilievo catastale di aggiornamento al Capitolo 4, paragrafo 12 si legge:

"Il collegamento tra le stazioni poligonometriche deve assicurare la continuità del rilievo, sia dell'oggetto che della maglia di punti fiduciali.
Qualora, per esigenza di rilievo, il collegamento debba essere costituito da due o più lati, il collegamento stesso assume l'aspetto di poligonale, denominata nel caso in esame poligonale di dettaglio."

Ma più avanti leggiamo esistono diversi tipi di poligonali classificte in base all'attendibilità dei vertici iniziale e finale della poligonale,
infatti:

"Per quanto riguarda i vertici iniziale e finale della poligonale, questi devono essere rappresentati da punti fiduciali contemplati nella Circolare n° 2 del 15 Gennaio 1987, e al punto 8.5.c della Circolare n° 2/1988 concernente "Nuove procedure per il trattamento automatizzato degli aggiornamenti cartografici.

Disposizioni per la gestione degli atti geometrici di aggiornamento".

In base al codice di attendibilità delle coordinate dei punti fiduciali costituenti gli estremi della poligonale si possono avere i seguenti casi:

C.1) poligonali con inizio e fine su punti di coordinate analitiche note caratterizzate da codice di attendibilità minore di 10 (vertici trigonometrici I.G.M.I., catastali, P.S.R.);
C.2) poligonali congiungenti un punto di coordinate analitiche note (codice di attendibilità minore di 10) con un punto di coordinate caratterizzato da codice di attendibilità compreso tra 10 e 12 (coordinate desunte dal supporto cartografico) ovvero con un punto di coordinate note caratterizzato da codice di attendibilità compreso tra 20 e 68 (vedi tabella par. 8.5.c della citata circolare n° 2/1988);
C.3) poligonali con inizio e fine su punti di coordinate caratterizzate da codice di attendibilità compreso tra 10-12 e 20-68."

Ora ciò è importante per quanto riportato nel paragrafo 17 "NORME DI CALCOLO E DI VERIFICA DELLE POLIGONALI ESEGUITE PER IL RILIEVO DI DETTAGLIO" che recita:

"Qualora le poligonali sono del tipo indicato al punto C.1) paragrafo 12, ed in ogni caso quando risultano chiuse, è possibile eseguire la verifica anche attraverso gli elementi noti di confronto."

che vuol dire che solo le poligonali con inizio e fine su punti di coordinate analitiche note (e quelle che risultano chiuse) possono essere verificate.

E quando Pregeo verifica una poligonale? Solo quando la dichiariamo con riga 3, ergo in riga 3 vanno solo messe le poligonali chiuse e quelle con inizio e fine su punti di coordinate analitiche note.

Quindi quanto dichiarato da ............ nel suo libretto non è conforme alla normativa (a meno, ma non credo, che i suoi PF siano di attendibilità inferiore a 10...).

Riassumendo:
1) Quella di cui si parla non è una poligonale da dichiarare in riga 3
2) Se anche così fosse, non basta collegare 2 PF, ma occorre sempre racchiudere il rilievo in un triangolo ancorchè formato da almeno 3 Punti Fiduciali
o da almeno 2 Punti Fiduciali ed 1 Punto Ausiliario.

***
La circolare e l'istruzione per il rilievo catastale di aggiornamento vanno letti nella loro globalità.
Quello che ha eseguito .... non è sbagliato ai sensi di quanto sopra perché lui ha eseguito una poligonazione di cui al punto b2) del paragrafo 15
del capitolo IV.
E l'istruzione dice inoltre, riferendosi a questi tipi di poligonale, che sono da considerarsi in deroga rispetto alle altre.
Quello però che è importante capire è che ai sensi di tutta la normativa ciò che ha fatto .......è da considerarsi eccezionale, perché proprio per
quello che diceva ........ i rilievi vanno riferiti a triangoli fiduciali o a due PF + ausiliario.

****

Premesso che quelle nel paragrafo testè citato sono le poligonali che tutti noi (nella normalità dei casi) facciamo tutti i giorni quando usciamo
a rilevare per fare un TM o un TF, l'eccezionalità riportata nel testo e citata da Geocinel riguarda la poligonale stessa e non altro, eccezionalità
che ormai è diventata la norma nei picoli lavori di catasto.
Altro è invece l'eccezionalità della norma che deroga dal battere 3 PF.
Per me non esiste norma che dica ciò ed il fatto che qualche Agenzia, per me erroneamente, la applichi non vuol dire che esista.
E' come dire che molte monografie o tipi fatti coi piedi ed approvati siano giusti solo per il fatto che sono stati accettati.
Li hanno accettati non in deroga ma in errore.

****
E' giusto quello che tu dici riguardo al fatto che non esiste deroga per utilizzare la poligonale.
Di fatto però al Capitolo IV dell'Istruzione vengono riportate le modalità di esecuzione per quel tipo di rilievo.
Condizioni rispettate in toto da ......, quindi lui non fa niente di errato.
Lui erra nel ricorso a detta modalità proprio per i motivi che citi tu.
Poi bisogna fare un distinguo, secondo me, tra rilievo poligonometrico e rilievo celerimetrico.
E' vero che in tutti e due i casi eseguiamo delle poligonali per rilevare l'inquadramento e l'oggetto, ma è sul tipo di calcolo che si
differenziano.
Infatti il calcolo celerimetrico esegue un primo calcolo locale con coordinate 0,0 in Stazione 100 e dopo fa una rototraslazione automatica per
adeguarsi alle coordinate cartografiche.
Il calcolo poligonometrico non può fare la rototraslazione ma fa un calcolo di semplice poligonale appoggiata.
Questa discriminante viene inserita appunto con linea 3.

****

Pienamente d'accordo su quello che scrivi, in effetti ....esegue una comunissima poligonale che Pregeo calcola come tu dici, però lo stesso ......
induce in errore Pregeo dichiarandola in riga 3, dando quindi la parvenza di rilievo poligonometrico ad un rilievo che invece e semplicemente
celerimetrico.
Quindi l'eccezionalità errata applicata da alcune A.d.T. è ancora maggiore in quanto fosse un vero rilievo poligonometrico forse qualc'osa in precisione si salverebbe, ma visto che è solo un celerimetrico .....

**************

da: www.pregeo.it/modules.php?name=Forums&fi...

**********************
andrea_vi; geocinel; amal;

Ultimo aggiornamento: 01 Maggio 2013 alle ore 18:30
 
 

 

 

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