FAQ 09-RILIEVO 0023_Istruzione per il rilievo catastale di aggiornamento
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(Decreto direttoriale n. 4A/322 del 19.01.1988) $ 14. Modalità operative per l'esecuzione delle misure poligonometriche Si richiama innanzitutto l'attenzione sul fatto che l'osservanza delle norme operative fornite nel seguito costituisce indispensabile premessa per l'applicabilità delle formule di tolleranza riportate nel paragrafo 17.
Rimangono validi gli artifici atti a risolvere problemi di non stazionabilità dei vertici (stazioni fuori centro, apertura e chiusura a terra), previste ai paragrafi 27 e 28 della
"Istruzione sulla Poligonazione " (Istituto Poligrafico dello Stato - 1952), facendo presente che nella suddetta Istruzione, più volte richiamata anche in seguito, la dicitura vertice trigonometrico o punto trigonometrico deve intendersi variata in punto fiduciale con codice di attendibilità inferiore a 10. In tali casi devono essere calcolate dal redattore dell'atto geometrico di aggiornamento le osservazioni ridotte al centro. La rappresentazione grafica del tipo di artificio realizzato deve essere riportata nell'elaborato schema di rilievo indicato nel paragrafo 7 della Circolare n° 2/1988.
Rimangono altresì valide le disposizioni riportate ai paragrafi 9, 23, 25, 26 e 29 della citata Istruzione.
a) - misure angolari
1) Angoli azimutali: devono essere misurati almeno una volta nelle due posizioni coniugate dello strumento. Le osservazioni angolari devono essere ripetute qualora la differenza fra le due letture coniugate risulti essere diversa dall'angolo piatto di una quantità superiore a: - 60 cc nel caso in cui il goniometro impiegato per le osservazioni azimutali consenta la lettura diretta di 20 cc; - 2 c nel caso in cui il goniometro impiegato per le osservazioni azimutali consenta la lettura diretta di 1 c. Le osservazioni degli angoli azimutali si fanno possibilmente al piede delle paline poste verticalmente sui vertici della poligonale. Il vertice collimato deve essere segnalato con opportuni accorgimenti ( filo a piombo, centramento forzato, ecc.) che evitino nella collimazione apprezzamenti a stima da parte dell'operatore, quando il vertice dello stesso è collocato a distanza inferiore a: - 200 m per le poligonali rilevate con goniometro che consente la lettura diretta di 20 cc; - 50 m per le poligonali rilevate con goniometro che consente la letture diretta di 1 c.
2) Angoli zenitali: devono essere misurati almeno una volta nelle due posizioni coniugate dello strumento. Le osservazioni angolari devono essere ripetute qualora la somma delle due letture coniugate risulta essere diversa dall'angolo giro di una quantità superiore a:
• 60 cc nel caso in cui il goniometro impiegato per le osservazioni zenitali consenta una lettura diretta di 20 cc;
• 2 c nel caso in cui il goniometro impiegato per le osservazioni zenitali consenta la lettura diretta di 1 c.
Per quanto possibile le visuali dovranno avere angoli zenitali compresi tra 80 e 120 gradi centesimali.
b) Misura delle distanze In relazione alla strumentazione adoperata, le modalità operative di esecuzione e controllo delle misure risultano quelle in appresso specificate.
1) Distanza misurata con stadia verticale e longimetro: restano valide le prescrizioni contenute nei paragrafi 11, 16 e 17 della
" Istruzione sulla Poligonazione" (Istituto Poligrafico dello Stato - 1952). Restano altresì valide le prescrizioni contenute nel paragrafo 18 della citata Istruzione ad eccezione delle formule di tolleranza per la misura dei lati che vengono sostituite nell'ordine dalle seguenti:
Misure effettuate con longimetro: in terreno piano
in terreno ondulato
in terreno sfavorevole.
Misure effettuate con la stadia: 2) Distanza misurata con distanziometro elettro-ottico: - la misura della distanza inclinata relativa a ciascun lato della poligonale deve essere ripetuta almeno due volte in ciascun vertice; se tra le due misure effettuate dallo stesso vertice la differenza, considerata in valore assoluto, è superiore a 3 cm si dovrà eseguire una terza misura e scartare tra le osservazioni effettuate quella che risulta errata; - la differenza tra le misure di uno stesso lato della poligonale effettuate da due estremi e ridotte all'orizzonte, considerata al valore assoluto, deve essere inferiore a 4 cm. Come valore delle grandezze osservate, sia lineari che angolari, si assumono i valori opportunamente mediati delle misure, qualora queste ultime rientrino nei limiti di tolleranza precedentemente indicati.
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