Novità catastali e ispezioni ipotecarie Molte cose sono state fatte, e sarebbero anche "quasi" pronte da mettere a disposizione di contribuenti e tecnici;
purtroppo però, ci sono ancora problematiche non indifferenti da risolvere.
Al Seminario del 12 giugno –
Evoluzione del sistema catastale in relazione al SIT - tenutosi a Milano, l'Ing. Flavio Celestino Ferrante ci ha presentato, corredato da alcune dimostrazioni pratiche, il SIT (o se preferite Web-Gis) catastale sviluppato da SOGEI e dalla ormai defunta e già dimenticata Agenzia del Territorio.
Una cosa che io ho definito "semplicemente Spaziale".
Bellissima e pratica.
Mappe sovrapposte alle foto satellitari, integrazione con Google Street view, consultazione e monografie dei PF con un click sul punto (vabbé, questa dei PF, sul mio sito lo faccio già da 8 anni e sono solo un misero geometrino senza le infinite risorse di SOGEI... ), elenchi subalterni, visure e planimetrie con un semplice clic, colorazione dei fabbricati a seconda delle categorie, ispezioni ipotecarie e tante, tante altre cosucce interessanti.
Bello, veramente bello; ma...
- In primis, non ci sono sufficienti risorse economiche da destinare al costante proseguimento dello sviluppo.
- Poi, la digitalizzazione automatica delle scansioni AGEA delle mappe, che ha generato l'attuale mappa WEGIS che ben conosciamo: case deformi, contorni dei mappali imprecisi, ecc.
- E ancora:
i perimetri dei singoli fogli che non combaciano mai tra di loro, il mancato inserimento/frazionamento nel corso degli anni da parte delle amministrazioni locali di strade e piazze - vuoi quelle ex novo, che quelle derivate da lottizzazioni - e ce n'é un'infinità sul territorio italiano.
Insomma, una serie di problemi, sì risolvibili, ma a lungo termine...
L'ingegner Ferranti ci ha esposto metodi semi-automatici sviluppati e testati per la correzione dei perimetri dei fogli tramite sovrapposizione WEGIS - mappa impianto, correzione di fabbricati e confini deformi, ma stiamo parlando di centinaia di migliaia di fogli e milioni di particelle e fabbricati!
Se poi aggiungiamo il fatto che l'Agenzia delle Entrate per sua natura è più interessata al Fisco - dichiarazioni redditi, studi settore, rendite catastali ecc. - che al Catasto geometrico (e questo l'ho sentito dire non da uno, ma da numerosi tecnici e dirigenti catastali), ci vorrano diversi anni prima che il sistema possa essere discretamente fruibile;
pensavo scherzasse quando parlava del 2038, ma ora non ne sono più certo.
Peccato...
Beppe Catania
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anonimo_leccese; rubino; visualtaf.
Ultimo aggiornamento: 20 Giugno 2015 alle ore 09:05