Come passare dalla Comunione dei beni alla Separazione dei beni In qualunque momento , una coppia in comunione dei beni o in separazione può, senza obbligo di motivazione, cambiare il proprio regime patrimoniale con atto notarile (
art. 162 c.c.) .
Naturalmente per fare ciò, occorre il
consenso spontaneo di entrambi i coniugi. Quanto costa passare da comunione a separazione dei beni La decisione di passare dal regime comunione dei beni a quello di separazione dei beni può essere presa per diverse ragioni, tra cui:
--> La protezione del patrimonio personale
--> La prevenzione di eventuali rischi imprenditoriali
--> La salvaguardia del proprio reddito.
Tale scelta comporta dei costi. Il primo da tenere in considerazione è quello legato alla stipula del nuovo contratto matrimoniale, poiché per passare:
--> Dal regime di comunione dei beni
--> A quello di separazione dei beni
E' necessario stipulare un nuovo accordo da stipulare presso un notaio.
Va tenuto conto delle spese relative alla divisione dei beni comuni, valutando:
--> il costo dell’eventuale vendita degli immobili in comproprietà
--> la liquidazione delle attività imprenditoriali condivise.
In genere, i costi per la valutazione del patrimonio possono essere suddivisi in due categorie principali:
-> 1) I costi dei professionisti coinvolti.
Normalmente si tratta di consulenti finanziari, commercialisti o periti immobiliari, a seconda dei beni oggetto di valutazione.
-> 2) I costi legati alle procedure e strumenti utilizzati per la valutazione.
Occorre considerare le spese legali quando la separazione dei beni diventa contenzioso rendendo necessario l’intervento di un legale.
Il costo per l separazione dei beni 1) Prima del matrimonio La separazione dei beni tra coniugi può avvenire quando ci si sposa comunicando tale decisione all’Ufficiale di Stato Civile del Comune o anche al sacerdote o altro officiante.
E' opportuno manifestare la volontà di optare per un regime di separazione dei beni prima della celebrazione del matrimonio per preparare i documenti necessari da sottoscrive, senza alcun costo.
Se non è stata manifestata la volontà di optare per il regime di separazione dei beni al momento del matrimonio, è da intendersi che il regime patrimoniale in vigore sia la comunione dei beni.
2) Dopo il matrimonio Se la decisione di optare per il regime di separazione dei beni tra coniugi avvenga dopo il matrimonio civile o religioso è indispensabile che i coniugi siano d’accordo su questa scelta insieme.
Comporta un costo da sostenere perchè è necessaria la redazione di un atto pubblico presso un notaio che provvederà a trascrivere nel registro dei matrimoni la nota con la modifica del tipo di regime patrimoniale.
Separazione giudiziale Esiste una
ulteriore tipologia di separazione dei beni, chiamata giudiziale, concessa con una sentenza su richiesta di uno dei coniugi nelle seguenti ipotesi quali:
-->
1) Mancata o scarsa collaborazione alle spese comuni
-->
2) Cattiva gestione delle finanze della famiglia
-->
3) Interdizione del coniuge Detta separazione dei beni diventa
effettiva dalla data della sentenza
Vantaggi fiscali nella separazio ne dei beni Scegliere il regime patrimoniale di separazione dei beni tra coniugi può rendere la gestione della vita matrimoniale più snella.
Ad esempio: -->
1) In caso di transazioni non sarà necessaria la firma di entrambi i coniugi,
-->
2) Non si applicheranno penalizzazioni sulla pensione di reversibilità.
-->
3) Il regime di separazione dei beni dà ai coniugi la possibilità di possedere un immobile ciascuno e accedere alle agevolazioni fiscali previste per la prima casa.
Con la separazione dei beni i redditi fanno cumulo I redditi dei coniugi sono assoggettati ad imposizione diretta in base al criterio della tassazione individuale, avendo il legislatore scelto di escludere la famiglia dal novero dei soggetti passivi ed essendo stato abbandonato il criterio del cumulo giuridico.
La separazione dei beni non influisce sulla determinazione del reddito del nucleo familiare, ma solo sul patrimonio personale di ognuno.
Separazione dei beni e ISEE Iconiugi conviventi fanno parte dello stesso nucleo familiare, indipendentemente dalla scelta patrimoniale adottata (comunione o separazione dei beni), quindi, nulla cambia ai fini Isee se i coniugi hanno optato o meno per la separazione dei beni.
Debiti del coniuge, quali differenze tra comunione e separazione dei beni Le situazioni di debito personale di un coniuge coniuge, a seconda del regime patrimoniale scelto, ( la comunione o la separazione dei beni ), possono avere un impatto significativo sulla vita dell’altro coniuge che non ha contratto il debito.
Indipendentemente dalla scelta del regime patrimoniale, il coniuge non responsabile del debito non è legalmente obbligato a pagare ma ci sono diverse conseguenze negative che potrebbero influenzare la sua situazione finanziaria.
Esempio: Il coniuge non responsabile
> Potrebbe vedersi negare l’accesso al credito
> Potrebbe subire un’azione di recupero crediti che potrebbe portare alla vendita forzata dei beni coniugali
Comunione dei beni e debiti del coniuge Con la comunione dei beni, i coniugi mettono insieme le loro ricchezze e i beni diventano di proprietà di entrambi, condivisi al 50%.
Secondo la legge, solo il coniuge che ha preso in prestito denaro ha la responsabilità di ripagarlo, mentre l’altro coniuge non ha nessuna responsabilità al riguardo.
Tuttavia, le procedure di recupero crediti possono comunque danneggiare anche il coniuge non debitore, poiché i beni in comune possono essere pignorati e venduti.
In alcune situazioni, il coniuge non debitore potrebbe avere una maggiore responsabilità rispetto alla semplice perdita dei beni condivisi.
Ciò si verifica quandoe il coniuge ha dato il consenso per l’acquisto del debito o se si ritiene che il debitore abbia agito anche per conto dell’altro coniuge, per il principio dell’affidamento ragionevole a terzi.
Entrambi i coniugi sono responsabili del debito e delle conseguenze che ne derivano.
Come difendersi dai debiti del coniuge con la separazione dei beni Con il regime della separazione dei beni, i coniugi possono scegliere di mantenere i propri patrimoni e beni separati anche dopo il matrimonio.
Se uno dei coniugi ha debiti, i creditori potrebbero prendere in considerazione i beni dell’altro coniuge, ad esempio la casa di famiglia, per saldare il debito, tuttavia questo rischio può essere evitato se i beni sono intestati solo al coniuge non debitore.
Non è possibile modificare il regime patrimoniale o la proprietà dei beni dopo aver contratto il debito, poiché il debitore potrebbe utilizzare l’azione revocatoria per proteggere i propri beni.
Cosa spetta al coniuge in caso di separazione dei beni Ogni coniuge mantiene la proprietà esclusiva
: --> Dei beni acquisiti prima del matrimonio.
--> Dei beni ottenuti durante il matrimonio.
Se il coniuge ha acquistato un bene prima del matrimonio o ha ereditato un patrimonio,
questi beni rimangono di sua proprietà esclusiva.
Tuttavia, ci sono alcuni aspetti da tenere in considerazione riguardo ai beni acquisiti durante il matrimonio.
In genere: --> Se il coniuge che guadagna di più ha contribuito maggiormente all’acquisto dei beni durante il matrimonio, questi beni rimarranno di sua proprietà.
--> Se i due coniugi hanno contribuito in modo equo all’acquisto dei beni, questi verranno divisi equamente.
La moglie avrà diritto a una parte degli alimenti
per sé e per i figli minori in caso di separazione o divorzio, poiché va garantito il sostegno economico alla moglie e ai figli.
Ultimo aggiornamento: 27 Marzo 2024 alle ore 08:42