"enrico_p" ha scritto:
Riterrei a questo punto utile per tutti che venisse fatta una distinzione tra le classi dei laser. Mi risulta infatti che i laser rotanti da cantiere siano classificati come 1 e pertanto non pericolosi, mentre i puntatori siano in classe 2 o forse anche 3. Sorge dunque spontaneo chiedere quale sia la classe del laser impiegato nel distanziometro degli strumenti perché se taluni sono pericolosi talaltri possono non esserlo, e la conoscenza delle differenze è utile a tutti.
enrico
CL02/2004
Pericolo: raggio laser
Foglio informativo sui laser
La presente pubblicazione dà delle informazioni sulle caratteristiche e sulla pericolosità del raggio
laser, sulle esigenze di sicurezza e di salute relative agli strumenti laser così come sugli obblighi
degli utilizzatori e delle persone che li mettono in circolazione.
Suva
Cassa nazionale svizzera di assicurazione in caso di incidenti
Sicurezza sul lavoro
Casella postale , 6002 Lucerna
1 Definizione
Il termine LASER è un acronimo del termine inglese Light Amplification by Stimulated Emission of
Radiation (“amplificazione della luce attraverso l’emissione stimolata di radiazioni”).
E’ dunque letteralmente un amplificatore di luce che fa ricorso all’emissione stimolata.
Il principio del laser funziona non solamente nel caso di raggio visibile (luce) ma anche nel caso
dello spettro luminoso nel suo insieme (figura nr. 1) cioè dal raggio ultravioletto al raggio infrarosso
(ossia per delle lunghezze d’onda da 180 a 106 nanometri).
2 Propagazione della luce
Le fonti luminose generalmente emettono raggi in tutte le direzioni. Più un oggetto è allontanato da
una fonte luminosa, più l’energia ricevuta dal raggio è debole. Al contrario, la luce generata nel
laser è concentrata e diretta verso un raggio collimato dalla sua origine.
Quando un raggio laser tocca un oggetto, tutta l’energia sprigionata si concentra in un minuscolo
punto di impatto (figura 2).
3 Qualità della luce laser
La luce laser è di elevata qualità in ragione della sua “coerenza”, cioè della concordanza delle sue
onde. La luce è focalizzata idealmente in un punto tramite l’aiuto di lenti convergenti.
4 Rischio particolare per gli occhi
Quando un raggio laser 1 raggiunge l’occhio, il cristallino focalizza in un punto della retina la luce
già fortemente concentrata. Non è quindi strano che un laser di qualche millesimo di watt (mW)
possa provocare delle lesioni oculari quando invece una lampadina di 100 watt è inoffensiva. Le
lesioni della retina sono particolarmente gravi poiché le cellule sensoriali distrutte non si rigenerano
più.
5 Raggio laser invisibile
Gran parte delle applicazioni laser (settore edilizia, applicazioni mediche etc.) riguardano la
gamma dei raggi infrarossi. Questo raggio è particolarmente pericoloso tra 700 e 1400nm2. Infatti,
anche se invisibile, il cristallino lo focalizza sulla retina come il raggio visibile. Deboli riflessi
(qualche milliwatt) possono comportare delle lesioni irreversibili della retina; dunque questi laser
devono essere utilizzati unicamente con una protezione agli occhi proprio perché della classe 1.
Se questa esigenza non può essere soddisfatta, devono essere prese misure importanti relative
alla costruzione degli strumenti e/o all’organizzazione del lavoro affinché lo strumenti funzioni in
una area di rischio ottica delimitata.
CL02/2004
6 Rischi
Per permettere una identificazione immediata dei rischi, i laser sono suddivisi in 7 classi 3 differenti
in funzione del pericolo del raggio accessibile, cioè:
Classe 1 totalmente inoffensivo
Classe 1M
Classe 2
Classe 2M
Classe 3R
Classe 3B
Classe 4 molto pericoloso
Contrariamente alle sostanze tossiche, in questo caso più la classe è elevata e più il rischio è
consistente.
A seconda della fonte di pompaggio, il laser emette in maniera “continua”, “propulsiva”, “a pulsione
ripetitiva” o “ a scatto”. Questi tipi di emissione devono essere presi in considerazione al momento
della classificazione degli strumenti laser.
La norma laser EN 60825-1 contiene una guida di classificazione degli strumenti laser.
7 Classi laser
Classe 1
I laser della classe 1 non sono pericolosi. Possono essere utilizzati in qualsiasi situazione di e in
caso di ricorso a strumenti ottici ausiliari.
Nel caso in cui il raggio laser sia accessibile, esso è così debole che è possibile evitare qualsiasi
rischio di lesione. Comunque, anche se il raggio laser fosse pericoloso, esso sarebbe inaccessibile
secondo la concezione tecnica dello strumento. Ciò vale anche nel caso di errori nella
manipolazione dello stesso.
Nota: i laser utilizzati nel settore dell’edilizia sono generalmente incorporati in modo che possano
essere usati come laser della classe 1
Classe 1 con raggio accessibile
Il raggio nella sua integrità soddisfa le condizione della classe 1
Classe 1M4
I laser della classe 1M emettono un raggio accessibile nella gamma di lunghezze d’onda che va da
302,5 nm a 4000nm sia nel caso di raggio divergente che allargato.
a) Classe 1M con raggio divergente
Il raggio nella sua integrità non deve oltrepassare 0,5W (=il valore limite della classe 3B). Nella
gamma di lunghezze d’onda da 400 a 1400nm, il raggio è limitato dalla pupilla. Solamente un
raggio parziale che non oltrepassa il valore limite della classe 1 penetra dunque nella cavità
oculare. Grazie alla pupilla, il raggio pericoloso diventa senza pericolo per gli occhi. Per le altre
lunghezze d’onda, siete pregati di consultare le norme sui laser.
b) Classe 1M con raggio allargato
Il raggio nella sua integrità non deve oltrepassare 0,5W (= il valore limite della classe 3B). Nella
gamma di lunghezze d’onda da 400 a 1400nm, il raggio è limitato dalla pupilla. Solamente un
raggio parziale, che non oltrepassi il valore limite della classe 1, penetra dunque nella cavità
oculare. Grazie alla pupilla, il raggio pericoloso diventa senza pericolo per gli occhi. Per le altre
lunghezze d’onda, vogliate consultare le norme sui laser.
CL02/2004
Avvertenza: guardare direttamente il raggio laser della classe 1M attraverso strumenti ottici (lenti,
microscopi, binocoli) può essere pericoloso.
In questo caso, comunque, i cannocchiali non sono considerati come strumenti ottici.
La persona che attiva il laser dunque è tenuta ad indicare con quale strumento ottico è pericoloso
guardare direttamente nel fascio di un laser.
Classe 2
I laser della classe 2 emettono il raggio esclusivamente nello spettro visibile e forniscono una
potenza massima di 1mW in emissione continua. Guardare direttamente e involontariamente nel
raggio – anche grazie all’aiuto di strumenti ottici ausiliari – non comporta lesioni. Tuttavia un forte
abbagliamento potrebbe avere delle conseguenze.
Avvertenza: guardare direttamente nel raggio potrebbe impedire il riflesso di chiusura delle
palpebre e provocare delle lesioni alla retina.
Classe 2 con raggio accessibile
Il raggio nella sua integrità soddisfa le condizioni della classe 2M.
Classe 2M4
I laser della classe 2M emettono un raggio accessibile nella gamma di lunghezze d’onda visibile da
400 a 700nm che può essere sia divergente che allargato.
a) Classe 2M con raggio divergente
Il raggio nella sua integrità non deve oltrepassare 0,5W (= il valore limite della classe 3B). Il
raggio è comunque limitato dalla pupilla di modo che la retina sia toccata da una potenza di
emissione al massimo di 1mW.
b) Classe 2M con fascio allargato
Il raggio nella sua integrità non deve oltrepassare 0,5W (= il valore limite della classe 3B). Il
raggio è comunque limitato dalla pupilla di modo che una potenza di emissione al massimo
di 1mW tocchi la retina.
Avvertenza: guardare direttamente il raggio laser della classe 1M attraverso strumenti ottici (lenti,
microscopi, binocoli) può essere pericoloso.
In questo caso, comunque, i cannocchiali non sono considerati come strumenti ottici.
La persona che attiva il laser dunque è tenuta ad indicare con quale strumento ottico è pericoloso
guardare direttamente nel fascio di un laser.
Classe 3 A (classe vietata ai laser messi in circolazione recentemente)
Per i laser della classe 3 A, il raggio è allargato5 volontariamente, generalmente in forma di
cerchio o di tratto, da un apparecchio ottico specifico.
I laser della classe 3 A sviluppano una potenza massima di 5 mW nella gamma di raggi visibili e
nella gamma di raggi invisibili di 5 volte il limite di emissione accessibile della classe 1.
Nel caso in cui si guardi direttamente e involontariamente il raggio laser, esso è limitato dalla
pupilla.
Nella gamma di raggi visibili, la parte del raggio che può penetrare l’occhio corrisponde al raggio di
un laser della classe 2 e nella gamma di raggi invisibili al raggio di un laser della classe 1. Dunque,
nel caso di visione diretta involontaria, l’occhio non è toccato da alcun raggio “vietato” a condizione
che nessuno strumento ottico ausiliare – come ad esempio binocolo – sia utilizzato.
Nota importante: i laser a buon mercato dichiarati come appartenenti alla classe 3 A e il cui
raggio non è allargato sono classificati secondo la norma americana ANSI Z 136.1-1993 e non
secondo la norma internazionale IEC/CEI 60825-1. Secondo le modifiche A2 del 2001 relative alla
norma sui laser, si tratta di laser della classe 3R.
CL02/2004
Classe 3R6
I laser della classe 3R possono emettere raggi nella gamma di lunghezze d’onda comprese tra 400
e 700 nm fino a 5 mW (ossia 5 volte il limite di emissione della classe 2) e nelle altre lunghezze
d’onda fino a 5 volte il limite di emissione della classe 1 senza che il raggio possa essere esteso.
I laser della classe 3R possono comportare delle lesioni alla retina anche senza l’utilizzo di una
strumento ottico davanti gli occhi e anche dopo una breve esposizione.
Avvertimento: esposizione pericolosa al raggio!
Classe 3B
In fase di emissione continua, i laser della classe 3B hanno una potenza massima di 0,5 watt.
L’osservazione del punto irradiato su uno schermo non riflettente (riflesso diffuso) non comporta
alcuna lesione oculare.
Secondo la norma sui laser, la distanza di osservazione di un riflesso diffuso deve essere
superiore a 13cm e la durata consecutiva di osservazione non deve oltrepassare i 10 secondi.
La visione diretta del raggio laser o un riflesso speculare possono provocare delle lesioni oculari
anche in caso di esposizioni brevi.
Avvertimento: esposizione molto pericolosa al raggio laser!
Classe 4
La classe 4 raggruppa tutti i laser che non rientrano nelle condizioni della classe 1, 1M, 2, 2M, 3R
o 3B.
Non esistono limiti superiori per i laser della classe 4. Il raggio e i suoi riflessi mettono fortemente
in pericolo gli occhi e la pelle. Prima di osservare dei riflessi diffusi, occorre verificare se
l’esposizione massima permessa (EMP) agli occhi non viene oltrepassata.
Avvertimento: esposizione pericolosa dell’occhio e/o della pelle al raggio diretto o diffuso!
Sostanze nocive e incendi
Sotto l’influenza del raggio, alcune materie possono liberare delle sostanze nocive alla salute,
provocare delle esplosioni e provocare incendi.
12 Obblighi dell’utilizzatore
L’utilizzatore è tenuto a leggere scrupolosamente il libretto di istruzioni fornito con lo strumento
così come le disposizioni di sicurezza prima di mettere in funzione lo strumento.
Le prescrizioni in materia di sicurezza sul lavoro impongono alle aziende di prendere tutte le
misure necessarie alla sicurezza e alla protezione della salute sul luogo di lavoro.
Misure di sicurezza relative alle classi laser
· L’utilizzo di laser esige di rispettare le seguenti regole di sicurezza:
Classe 1
· Nessuna
Classe 1M
· Informare tutti e in particolar modo le persone che utilizzano strumenti ottici (lenti, binocoli,
microscopi)
Classe 2
· Non guardare direttamente il raggio
· Non dirigere il raggio su persone
CL02/2004
Classe 2M
· Non guardare direttamente il raggio
· Non dirigere il raggio su persone
· Informare tutti – in particolare le persone che utilizzano gli strumenti ottici (lenti, binocoli,
microscopi)
Classe 3R 8
· Utilizzazione del laser esclusivamente da parte di personale qualificato
· Apporre segnali di sicurezza
· Non guardare direttamente il raggio cioè non porre il raggio all’altezza degli occhi
· Togliere gli oggetti riflettenti dalla zona dell’emissione del raggio o coprirli
· Limitare, se possibile, il raggio allo stretto necessario
· Se il raggio è orientato in direzioni variabili, bloccare le direzioni non utilizzate
· Al momento dell’utilizzo, impedire che i laser vengano usati da terzi
Classe 3B e classe 4
I laser delle classi 3B e 4 devono essere utilizzati unicamente entro una zona di rischio ottico
delimitata. L’utilizzatore controllerà che nessuno venga raggiunto dal raggio non accessibile e
prenderà tutte le misure di sicurezza necessarie. L’accesso alla zona di rischio ottico deve essere
controllato.
1) Solamente il raggio ottico che si trova all’interno dello spettro visibile e il raggio infrarosso
che ha una lunghezza d’onda compresa tra 700 e 1400nm raggiungono la retina
2) Sono particolarmente pericolosi i laser molto potenti utilizzati nella fabbricazione di materiali
3) Da gennaio 2001 le classi 1M, 2M e 3R sono stati affiancate alle altri classi esistenti e la
classe 3 A è stata soppressa (Modificazioni A2 del 2001 della norma sulla sicurezza degli
strumenti laser)
4) “M” sta per “strumenti che ingrandiscono”
6) “R” = rilassato = classe 3B meno restrittiva poiché i rischi sono minori
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