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Pippocad
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"cassini" ha scritto: "Pippocad" ha scritto: "orestevidal" ha scritto: Molti hanno solo il GNSS e non hanno la ST perchè con quello fanno tutto. Non so come fanno a fare tutto con il gps. Nel centro storico, in zone costruite, quando metti in mappa edifici complicati o in presenza di alberi…. Nove volte su dieci uso il GPS, però la stazione totale è utile anche nel rilievo architettonico di edifici complessi, facciate, quote di piano dei poggioli, ecc. Non ne potrei fare a meno. Ti volevo rispondere ieri sera poi ho avuto un contrattempo. Questa tua in neretto mi piace da morire perché: 1) Mi riporta ad epoche in cui era veramente poetico lavorare in topografia; 2) Da questa si deduce, bontà tua, che sei preparato ma di giovane età. Una volta, caro Pippo, facevamo tutto per allineamenti e squadri. E sinceramente si può lavorare bene anche con quella tecnica. Basta averne l'abilità e soprattutto la passione e la voglia. Un fabbricato anche complesso nelle forme può essere riportato in mappa semplicemente da tre punti (meglio 4) che siano estrapolati rispetto al perimetro dello stesso. Quindi oggi, oltre agli inquadramenti, potremmo rilevare con il GPS 3/4 punti esterni al perimetro e da li tutto il resto per allineamenti e squadri. Cordialmente Dipende cosa intendi per giovane Sono aimè talmente giovane che ho usato il teodolite con la stadia e per i calcoli mi hanno fatto usare (poco) le tabelle seno, coseno e tangente. Lo studio, in cui ero spiaggiato l’estate durante la scuola, non voleva dotarsi di calcolatrice. Portai la mia da casa. Conosco bene l’inserimento in mappa per allineamenti. Lo uso tuttora per edifici semplici. Ma piuttosto che farlo rigorosamente sul posto per gli edifici complessi (io intendo quelli progettati da architetti “che ostentano” spigoli e tondi ovunque) esco con il gps e la stazione totale. Ci metto un terzo del tempo. Il motivo per cui qualche tecnico ha solo il GPS è anche perché il progetto dell'edificio da inserire in mappa è su cad, quindi è tutto semplificato. Qualche punto GPS di inserimento/controllo e poi tutto a tavolino…. Personalmente di tanto in tanto faccio anche delle CTU ed il rilievo lo debbo fare senza artifizi cad. Se il rilievo è in centro storico auguri con il solo GPS (che magari non prende) e con le parti ed i CTP che ti osservano. Solo una esperienza mia.....
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Pippocad
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"cassini" ha scritto: Pippo se si deve stare in due al rilievo scompare il vantaggio del robotico. Per la ricerca prisma basta il sistema autolock........almeno così si chiamava ai miei tempi. Vero. Ma comunque in due la produttività è doppia rispetto allo strumento standard non robotizzato. Azz... sembro un venditore.. "cassini" ha scritto: E' vero quello che dici riguardo ai rilievi nel verde ma sono anche d'accordo con DM502..........la squadra affiatata sopperisce abbastanza bene al problema. E poi quante volte in percentuale si verifica? Giustifica un raddoppio della spesa? Squadra affiatata ma anche roncola affilata. Ma la mia esperienza è un’eccezione perché io lavoro anche in zone poco antropizzate. Capita di rilevare in posti con della vegetazione tra la stazione e il prisma o verso il cielo. In alcune zone il bosco ha valore ad esempio quello di abete rosso usato dai liutai per i violini. Nel mio zaino c’è sempre una roncola. Ho fatto rilievi anche assieme a boscaioli muniti di motosega che mi aprivano la vegetazione.
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cassini
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Lamporecchio
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"Pippocad" ha scritto: Dipende cosa intendi per giovane Sono aimè talmente giovane che ho usato il teodolite con la stadia e per i calcoli mi hanno fatto usare (poco) le tabelle seno, coseno e tangente. Lo studio, in cui ero spiaggiato l’estate durante la scuola, non voleva dotarsi di calcolatrice. Portai la mia da casa. Conosco bene l’inserimento in mappa per allineamenti. Lo uso tuttora per edifici semplici. Ahia Mi sono sbagliato
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DM502
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"Pippocad" ha scritto:
Squadra affiatata ma anche roncola affilata. Ma la mia esperienza è un’eccezione perché io lavoro anche in zone poco antropizzate. Capita di rilevare in posti con della vegetazione tra la stazione e il prisma o verso il cielo. In alcune zone il bosco ha valore ad esempio quello di abete rosso usato dai liutai per i violini. Nel mio zaino c’è sempre una roncola. Ho fatto rilievi anche assieme a boscaioli muniti di motosega che mi aprivano la vegetazione. Scusa, forse sono io che sono fuori dal mondo. Va bene roncola affilata e boscaiolo/i con motosega e machete ma quando hai dei piani quotati cosa fai disboschi tutto? Se ti sente qualche verde sei finito! Nel caso mio che ho una stazione robotica a prisma passivo (senza citare la marca) quando lavori davvero da solo e hai dei pertugi molto piccoli fra il verde ti giuro che diventi delle volte veramente scemo ad agganciare il prisma. Lì si vede dal mio punto di vista che la squadra di operatore e canneggiatore se con ottima intesa va avanti più veloce anche senza usufruire dell'aggancio automatico del prisma con la ST. Non so francamente le ST robotiche con prisma attivo se hanno dei vantaggi a questo punto in casi così. Hai però la palina più pesante e ingombrante, anche se oggigiorno hanno ridotto notevolmente le dimensioni dell'apparato da unire al prisma.
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Pippocad
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La motosega è un’eccezione.  L’ho usata per poter misurare/posizionare qualche opera nel bosco (acquedotto, traliccio ripetitore o monitoraggio di punti) o per riconfinare nel bosco. Ci sono molti clienti che mi chiedono di riconfinare il bosco per sapere dove tagliare la legna. Paura! Mi defilo. La mia risposta è sempre: il costo della mia riconfinazione è superiore al valore del bosco. Ma qualcuno ostinato c’è e mi incarica comunque pur consapevole che il mio risultato avrà un errore metrico. La stazione robotica (con prisma passivo) la uso al 99% in due. Si, da solo nel verde è un’impresa trovare il prisma.
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valengino46
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"Pippocad" ha scritto: La motosega è un’eccezione.  ... il costo della mia riconfinazione è superiore al valore del bosco. Ma qualcuno ostinato c’è e mi incarica comunque pur consapevole che il mio risultato avrà un errore metrico. La stazione robotica (con prisma passivo) la uso al 99% in due. Si, da solo nel verde è un’impresa trovare il prisma. Scusate tanto, sono nuovo del frum... ma per "ottenere" un risulato "metrico" nel bosco non è meglio misurare, con il doppio decametro orizzontale (basta una livella) e con dei picchetti verticali (posti a distanze di 20metri o meno se forte pendenza). Altro che la robotica 30x da 10K euro. Quando l'ammortizzi? E poi... anche usando la robotica, faresti veramente un georeferziato su 3 (tre) punti fiduciali? Con un doppio decametro (precisone metrica) si parte da una strada/fabbricato... con buona pace della 2/88
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AMOSTORTO
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Salve Non ti ho capito, sei nuovo ma spiattelli molte conoscenze. Cosa intendi? Spiega meglio. Saluti
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valengino46
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"AMOSTORTO" ha scritto: Salve Non ti ho capito, sei nuovo ma spiattelli molte conoscenze. Cosa intendi? Spiega meglio. Saluti Io ho descritto con precisione come fanno molti boscaioli dalle mie parti. Sei tu, casomai, che devi precisare che sgnifica il termine "spiattelli". Sbaglo?
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Pippocad
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@valengino46 Quel metodo, che immagino sia quello che io chiamo la "piastra telescopica di livellamento", non mi è utile. Ti spiego. Lavoro in TAA. Ci sono chilometri di bosco dove ora vive l’orso.  Ho provato vari strumenti compresi quelli dei forestali. È sempre un tormento. L’antenna del gps montata sull’asta del prisma a 5 metri di altezza aiuta. Sono particelle molto grandi in pendenza. Di solito strisce lunghe 4-500 metri monte/valle. Quando scendi o sali perdi i riferimenti e devii. A volte la committenza ti chiama solo per individuare dove è il terreno. Non lo sanno. Morto il padre i figli non ci hanno mai messo piede ma vogliono dare il bosco da tagliare alla ditta senza avere rogne con i confinanti. Il risultato “metrico” non dipende dallo strumento ma dalla scarsa qualità delle mappe nelle zone boscate. Le mappe sono d’impianto. I frazionamenti ed i pf non li considero nemmeno. Con l’antenna gps e mappa sul controller capisco dove sono rispetto alla particella da confinare. Ma la georeferenziazione delle mappe sballa anche di 20 metri in quei posti. Vanno trovati dei riferimenti in loco (cippi, tracce di steccato antico, muri, strade tagliafuoco) che magari distano qualche particella più in là. Una volta trovati i riferimenti vanno rilevati. Si parla di pochi punti. Si cerca una radura in loco e si fanno 2 punti GPS con asta a 5 metri. Attendendo il maledetto fixed… Sui punti poi ci metto/oriento la TS e poi faccio una piccola poligonale tra gli alberi. In alternativa roncola selvaggia e misura diretta. Una fatica. La squadra è composta a 3 persone. Una volta rilevati i punti (5/6 ore per 4/5 punti) si torna in ufficio sperando di aver preso punti “solidi”. Si sovrappone, si elabora un tracciamento a tavolino dei punti di confine e poi si ritorna. E si riparte: radura, roncola ecc. Certo ti deve piacere la montagna e camminare. Altrimenti mani affa…. il cliente. Un metodo rudimentale? Si, ma non ne conosco altri che ti diano un minimo di precisione. Se qualcuno ha qualche metodo migliore mi piacerebbe conoscerlo. Sarebbe bello conoscere anche come opera in questi casi il sommo maestro delle riconfinazioni, tal Gianni Rossi.
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DM502
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Mi riallaccio in un certo senso al tema posto all'inizio sui GPS a basso costo. Non mi risultano che sul mercato ci siano ST robotiche cinesi, ma solo manuali, contrariamente ai GPS dove l'offerta abbonda con ricevitori tecnologicamente di tutto rispetto. Secondo voi perché?
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samsung
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"Pippocad" ha scritto: @valengino46 Quel metodo, che immagino sia quello che io chiamo la "piastra telescopica di livellamento", non mi è utile. Ti spiego. Ogni situazione ha la sua soluzione migliore. Anch'io nei boschi vado alla ricerca approssimativa dei confini col "metodo pippocad", carico una mappa dxf georeferenziata, metodo che già di per se contiene un errore a cui sommiamo le imprecisioni del dxf, però normalmente(se il metodo è utilizzabile) ritengo ci si possa avvicinare mediamente nel raggio dei 3 metri. Poi si affina in base alle esigenze del cliente. Nei casi in cui sia possibile utilizzare speditamente cordelle metriche, triplometri e squadri per controllare meglio, perchè non avvalersi di ciò. Però lavorare nel ristretto può comportare errori se non si amplia l'inquadramento. E' bene tenerlo presente.
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Pippocad
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Uso cordelle, allineamenti, ecc. anche io. Anche questo strumento qui (clisimetro con bussola): m.media-amazon.com/images/I/61DJEbCJTSL.... sopra una palina e con il Disto si misura la distanza (inclinata) alla palina successiva. Aiuta parecchio nel bosco per evitare le poligonali con la TS. Qualcuno l'ha mai usato? ...e' un concentrato di tecnologia antica
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"Pippocad" ha scritto: Qualcuno l'ha mai usato? Uso, ma molto di rado, un clisimetro semplice, per valutare speditamente le pendenze di un terreno e ragionarci su.
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bertone
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"Pippocad" ha scritto: Uso cordelle, allineamenti, ecc. anche io. Anche questo strumento qui (clisimetro con bussola): m.media-amazon.com/images/I/61DJEbCJTSL.... sopra una palina e con il Disto si misura la distanza (inclinata) alla palina successiva. Aiuta parecchio nel bosco per evitare le poligonali con la TS. Qualcuno l'ha mai usato? ...e' un concentrato di tecnologia antica  Simpatica questa discussione, anch'io mi arrabatto con soluzioni artigianali, immagino che per usare il Disto a distanze importanti avrai sicuramente una tabella riflettente di buone dimensioni. Io me ne sono fatta fare una in alluminio, da una parte verniciata in grigio opaco e dall'altra con la vernice riflettente dei cartelli stradali: quest'ultimo lato lo adopero in casi limite, altrimenti il Disto mi va in errore per troppo segnale.
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Pippocad
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"bertone" ha scritto: Simpatica questa discussione, anch'io mi arrabatto con soluzioni artigianali, immagino che per usare il Disto a distanze importanti avrai sicuramente una tabella riflettente di buone dimensioni. Io me ne sono fatta fare una in alluminio, da una parte verniciata in grigio opaco e dall'altra con la vernice riflettente dei cartelli stradali: quest'ultimo lato lo adopero in casi limite, altrimenti il Disto mi va in errore per troppo segnale. In realtà uso un "disto" da esterno della Hilti con il mirino ottico. Appoggiato sulla palina, in modo che stia fermo, riesco a centrare la classica cartelletta. Ma se sono disperato (caldo, insetti, spine, ecc) batto direttamente sulla pancia del canneggiatore Arrabattarsi è il termine esatto.
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