"cassini" ha scritto:
Inutile avere strumentazione di ultima generazione se le reti non ti vengono dietro.
Le reti ti vengono dietro se te le porti dietro

(intendo la base oltre al rover).
Le reti di correzione differenziale hanno semplificato il lavoro a scapito della precisione. TI spiego perché.
Innanzitutto per capire se uno strumento è preciso (esempio l’ultimo che hai postato) è necessario verificare la scheda tecnica dichiarata dal produttore. Alla voce “Posizionamento” oppure “Differential Positioning” o “Accuracy Positioning” si trovano i valori tipicamente in statica ed RTK.
Vediamo il dato della scheda dello strumento che hai postato:
statica orizzontale H: 2 mm + 0.1 ppm
-Il primo valore (2 mm) è l’errore del posizionamento
-Il secondo valore (+ 0.1 ppm) è un ulteriore errore (da aggiungere al primo), espresso in “parti per milione”, proporzionale alla lunghezza del vettore che collega la base con il rover.
Supponiamo di avere la base a 30 km:
1 km = 1 milione di millimetri
30 Km = 30 milioni di millimetri
30 x 0.1 = 3 mm di errore.
Pertanto in STATICA l’errore di posizionamento orizzontale del punto sarà 2mm + 3mm = 5 mm.
Ma noi lavoriamo in RTK quindi l’errore rilevato sulla scheda tecnica è: H: 5 mm + 1 ppm
La ppm vale quindi 1 cm di errore ogni 10 Km da cui deriva un errore di:
5mm + 30 mm = 35 mm
Se la base fosse a 100 metri? Il secondo valore (ppm) sarebbe trascurabile perché ininfluente.
Ps. @DM502 ovviamente più uno strumento è preciso più avrà un fixed lungo e complicato perché deve negoziare con la base geometrie e valori di accurati. Per questo il video youtube è poco significativo…
@DM502 Mediamente la palina inclinata aggiunge ulteriori errori (0.5-1-2 cm) alla misura. Secondo me è da usare con prudenza.