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TM complesso, esempio completo, dal rilievo alla Proposta di Aggiornamento |

kemplen
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02 Agosto 2018 alle ore 19:32
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Ciao a tutti, dopo l’esempio del frazionamento di cui a quest'altro topic, oggi desidero postare un esempio completo di Tipo Mappale complesso, cioè un TM che include più variazioni censuarie. È anche questa una pratica per la quale occorre conoscere una serie di trucchi del mestiere al fine di evitare la mancata approvazione. Ho quindi pensato di farvi cosa gradita nel condividere il video YouTube e il brano del mio nuovo libro in cui è sviluppato un esempio completo e dettagliato, dal rilievo alla Proposta di Aggiornamento, di un TM particolarmente impegnativo. Questo lavoro è stato realizzato con gli amici e colleghi geometri Corrado Brindani e Sergio Ivaldi che ringrazio di cuore per la loro fondamentale collaborazione. Clicca sull'immagine per vederla intera Questo è il video YouTube: Tipo_Mappale_complesso Questa invece è la guida PDF: Tipo_Mappale_complesso.pdf Un cordiale saluto a tutti. geom. Gianni Rossi Via B. Sacchi, 9 36061 - Bassano del Grappa (VI) Responsabile corsi online del Collegio Geometri e G.L. di Padova cell. 3202896417 Email: gianni.rossi@co************** www.co************** www.to************
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kemplen
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Naturalmente qualsiasi vostro commento sarà gradito. geom. Gianni Rossi Responsabile corsi online del Collegio Geometri e G.L. di Padova cell. 3202896417 Email: gianni.rossi@co************** www.co************** www.to************
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kemplen
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"Dustin" ha scritto: L'aggiornamento specifico, potrebbe rientrare nella modesta entità. Assolutamente no, perché dici questo? geom. Gianni Rossi Responsabile corsi online del Collegio Geometri e G.L. di Padova cell. 3202896417 Email: gianni.rossi@co************** www.co************** www.to************
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laudani
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"Dustin" ha scritto: L'aggiornamento specifico, potrebbe rientrare nella modesta entità. Non sono d'accordo. Nel caso in esame c'è il riposizionamento del fabbricato principale e gli accessori esterni. Pertanto vige l'obbligo con rilievo appoggiato ai PF. ergo www.geototus.altervista.org/normativa/20... Paragrafo 9 a pagina 15
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SIMBA6464
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Salve dipende laudani cosa intendiamo per riposizionamento. cordiali saluti
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laudani
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"SIMBA6464" ha scritto: Salve dipende laudani cosa intendiamo per riposizionamento. cordiali saluti Certamente! Dopo aver letto il testo ho risposto per il caso in esame. Salvo diversamente. Comunque sia il testo può essere di ausilio (o guida) alla procedura di compilazione del documento con il software PREGEO.
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SIMBA6464
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Salve se tu ascolti l'interlocutore sul filmato you tube parla di riposizionamento di fabbricato di meno 20 mq., invece c'è scritto maggiore di 20 mq., per cui c'è una contraddizione. Ma a parte questo dire riposizionamento per me vuol dire aver verificato la reciproca posizione fra i vari elementi con misure confrontate reali e non grafiche. Ora quel riposizionamento che si sostiene come è stato verificato sul posto, c'è lo dirà gianni rossi spero. cordiali saluti P.S. se un riposizionamento è basato solo su un controllo grafico sulla mappa, quasi tutti i fabbricati sono da riposizionare.
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stello
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Vorrei segnalare una imprecisione: a pagina 12 del pdf al punto 3 si afferma che: "non eseguiamo l'operazione di adattamento ... in quanto in questo caso, dopo l'orientamento di cui sopra, non c'è nulla da adattare" Ebbene, la procedura prevede che dopo la operazione di orientamento, venga effettuata quella di adattamento in ogni caso, altrimenti non risulta possibile produrre la proposta di aggiornamento. Saluti
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laudani
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"SIMBA6464" ha scritto: Salve se tu ascolti l'interlocutore sul filmato you tube parla di riposizionamento di fabbricato di meno 20 mq., invece c'è scritto maggiore di 20 mq., per cui c'è una contraddizione. Ma a parte questo dire riposizionamento per me vuol dire aver verificato la reciproca posizione fra i vari elementi con misure confrontate reali e non grafiche. Ora quel riposizionamento che si sostiene come è stato verificato sul posto, c'è lo dirà gianni rossi spero. cordiali saluti P.S. se un riposizionamento è basato solo su un controllo grafico sulla mappa, quasi tutti i fabbricati sono da riposizionare. Non voglio mettere in dubbio le scelte del tecnico compilatore.
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laudani
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"stello" ha scritto: Vorrei segnalare una imprecisione: a pagina 12 del pdf al punto 3 si afferma che: "non eseguiamo l'operazione di adattamento ... in quanto in questo caso, dopo l'orientamento di cui sopra, non c'è nulla da adattare" Ebbene, la procedura prevede che dopo la operazione di orientamento, venga effettuata quella di adattamento in ogni caso, altrimenti non risulta possibile produrre la proposta di aggiornamento. Saluti Ottima osservazione.
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Pippocad
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Südtirol
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"SIMBA6464" ha scritto: se un riposizionamento è basato solo su un controllo grafico sulla mappa, quasi tutti i fabbricati sono da riposizionare. Esatto! Ad oggi io non ho nemmeno trovato alcun obbigo di dover rettificare la mappa dopo la posa di cappotto termico. Sarebbe un operazione inutile per via delle tolleranze catastali. Il solito esempio di Kempen poco realistico per fare un video.
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kemplen
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Buongiorno. 1) Sulla facoltà di adottare il tipo in deroga: se avete seguito il lavoro con attenzione, avrete visto che i fabbricati oggetto del rilievo non presentavano alcun punto di appoggio attendibile. Questo è il motivo che ha indotto il tecnico ad appoggiarsi comunque ai fiduciali. Non vedo come questa scelta possa essere criticata, anzi, semmai andrebbe lodata. 2) Sulla frase "non eseguiamo l'operazione di adattamento ... in quanto in questo caso, dopo l'orientamento di cui sopra, non c'è nulla da adattare": intendevo dire che di fatto non c'erano linee da adattare, poi è ovvio che il comando Adatta è stato attivato, e chiuso senza compiere alcun adattamento, altrimenti non si sarebbe potuto proseguire con i comandi successivi. Provvedo comunque a chiarire sul testo questo aspetto. 3) Sull'insussistenza dell'obbigo di dover rettificare la mappa a seguito della realizzazione del cappotto: il fabbricato principale non era semplicemente oggetto del cappotto, ma presentava una significativa difformità sulla facciata Est. Sinceramente mi sembra si voglia cercare le pulci su un lavoro che è stato invece svolto con professionalità e senza cercare scorciatoie da scansa-fatiche. Buone Vacanze. geom. Gianni Rossi Responsabile corsi online del Collegio Geometri e G.L. di Padova cell. 3202896417 Email: gianni.rossi@co************** www.co************** www.to************
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rubino
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(GURU)
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Potenza
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"Pippocad" ha scritto: "SIMBA6464" ha scritto: se un riposizionamento è basato solo su un controllo grafico sulla mappa, quasi tutti i fabbricati sono da riposizionare. Esatto! Ad oggi io non ho nemmeno trovato alcun obbigo di dover rettificare la mappa dopo la posa di cappotto termico. Sarebbe un operazione inutile per via delle tolleranze catastali. Il solito esempio di Kempen poco realistico per fare un video. Infatti non c'è nessun obbligo perchè sarebbe illogico ed inutile: facciamo l'esempio di un pannello isolante decente, spesso 13 cm: lo spostamento parallelo di un lato della sagoma in mappa di un fabbricato (offset), nella scala ordinaria 1/2000, sarebbe: 0.13 m / 2000 = 0.000065 m ossia, se dovessimo disegnarlo usando una banalissima squadretta, dovremmo portare una parallela al lato pari a 0 metri 0 decimetri 0 centimetri 0 millimetri ... siamo al livello di micrometro e nanometro, impossibili da rappresentare Mettiamo un palazzo di 20 m x 20 m = 400 mq in RP1, dopo l'intervento diventa: 20.26 m. x 20,26 m.. In mappa era disegnato 0.01 m x 0.01 m = 1 cm x 1 cm; con i pannelli dopo sarebbe 1,01013 cm x 1.01013 cm, chi è capace di disegnarlo? Cosa cambia nella rappresentazione cartograca? E inoltre, in molti casi, i pannelli non vengono istallati intorno al piano negozi e garages ma a partire dal primo piano dove ci sono le abitazioni, quindi la sagoma da inserire in mappa uscente dal piano di campagna non varia, se poi ci vogliamo andare a mettere un bel contorno tratteggiato intorno è un'altra storia. Personalmente non accetterei un incarico simile, non vado fottendo i soldi al prossimo. Aggiungo dopo aver letto Per quanto riguarda le scorciatoie che il sommo chiama da scansafatiche, in passato disse la stessa cosa sull'uso dei punti ausiliari, evidentemente non sa che, come le procedure legate alle modeste entità ed agli ampliamenti inferiori al 50% della sagoma in mappa (quindi a RP1) s ono ammesse dalla dalla normativa e non sono affatto scorciatoie ma semplicemente l'applicazione del concetto che non si lavora per passatempo e che si agisce 1) nel rispetto della piena e perfetta legalità 2) eseguendo la prestazione professionale nell'interesse del Cliente e nostro, dato che non nè lui nè noi abbiamo tempo da perdere e non usciamo a rilevare per gioco, soprattutto quando non è necessario. E non ti permettere di scrivere che abbiamo messo in dubbio la professionalità e la qualità del lavoro svolto dai Colleghi tuoi amici, stiamo dicendo ben altro, se l'hai capito.
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