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Argomento: Sup. Frazionamento

Autore Risposta

lucanto

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 0 -  0 - Inviato: 18 Agosto 2008 alle ore 21:33

I tecnici catastali, quelli con un minimo di capacità, conoscono l'istruzione XIV e pertanto fanno applicare gli arrotondamenti del caso.
Buon lavoro.

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pzero

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Firenze - nome@cognome.it

 0 -  0 - Inviato: 19 Agosto 2008 alle ore 08:34

Siccome i tecnici catastali sono preparati e competenti, se ne fregano di una norma in una istruzione che è nata per altri scopi e per altri tempi e non applicano un arrotondamento tanto anacronistico.

saluti
paolo

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teo_bo

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 0 -  0 - Inviato: 09 Settembre 2008 alle ore 17:12

"pzero" ha scritto:
Siccome i tecnici catastali sono preparati e competenti, se ne fregano di una norma in una istruzione che è nata per altri scopi e per altri tempi e non applicano un arrotondamento tanto anacronistico.

saluti
paolo



quindi la SN la mettete arrotondata al mq.?? e come la ricavate precisamente se non è stato rilevato tutto il lotto? si stima graficamente il mq.?
mi pare meglio arrodondare al decimale ed affidarsi alla tolleranza di 1/20.
saluti.

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dioptra

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Piove di Sacco(PD) dioptra@dioptra.it (Autore OK_Pregeo)

 0 -  0 - Inviato: 09 Settembre 2008 alle ore 20:20

Salve
Penso che l'unica cosa che conta è sempre il buon senso.

La superficie catastale deve sempre quadrare!!!
Per il resto non metterei mai una superficie di AAA=15001 metri quadri e una superficie di AAB=99 .

Per il resto, ripeto vale il buon senso.
Come non ritengo sia buon senso applicare ed utilizzare ancora ettari, are e centiare, perdipiù formattate divise, quando le devi imputare, e assieme quando le leggi nel libretto delle misure originale.

cordialmente

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teo_bo

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 0 -  0 - Inviato: 09 Settembre 2008 alle ore 21:50

"dioptra" ha scritto:
Salve
Penso che l'unica cosa che conta è sempre il buon senso.

La superficie catastale deve sempre quadrare!!!
Per il resto non metterei mai una superficie di AAA=15001 metri quadri e una superficie di AAB=99 .

Per il resto, ripeto vale il buon senso.
Come non ritengo sia buon senso applicare ed utilizzare ancora ettari, are e centiare, perdipiù formattate divise, quando le devi imputare, e assieme quando le leggi nel libretto delle misure originale.

cordialmente



non ne faccio una questione matematica è CHIARO che la sup catastale deve tornare (2+2=4 ci ero arrivato...)
mi piacerebbe che qualcuno leggesse i miei interventi e cercasse di farmi cambiare opinione con esempi sulla sup. nominale stimata al mq.
Grazie!
saluti.

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talismatico

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lu Sule, lu Mare, lu Ientu

 0 -  0 - Inviato: 10 Settembre 2008 alle ore 06:31

"teo_bo" ha scritto:
non ne faccio una questione matematica è CHIARO che la sup catastale deve tornare (2+2=4 ci ero arrivato...)
mi piacerebbe che qualcuno leggesse i miei interventi e cercasse di farmi cambiare opinione con esempi sulla sup. nominale stimata al mq.
Grazie!
saluti.



E' noto che alle particelle derivate si attribuisce una superfici nominale nei seguenti 2 casi:
1) particelle derivate superiori a 2000 mq delle quali non si rileva l'intero contorno;
2) particelle derivate inferiori a 2000 mq del quale non è ben materializzato l'intero contorno e non si ha incarico per il riconfinamento.
Generalmente nel primo caso, anche se non sono obbligato, rilevo l'intero contorno anche se trattasi di vaste superfici in maniera tale che ho sempre un controllo sui confini e sulle superfici. In pregeo poi lascio solo i punti vertice certi e strategici. Per l'attribuzione delle superfici procedo con la proporzione tra rilevata e catastale arrotondata all'unità.
Nel secondo caso, sempre per avere le idee chiare su confini e superfici, eseguo una ricostruzione del contorno mancante +/- attendibile (a seconda dei vari casi), per poi comportarmi come nel primo caso, lasciando in pregeo solo i punti vertice certi ed attribuzione delle superfici nominali in proporzione tra calcolata e catastale, con arrotondamento sempre all'unità.
Le superfici calcolate dal pregeo nella proposta di aggiornamento (dopo aver eseguito orienta+adatta+elaborazione) le considero soltanto per un'ulteriore verifica, niente di più dato che li attribuisco poca attendibilità.
Questo è il metodo che io eseguo oggi nel determinare le superfici ..... ben diverso da quello utilizzato nel 1950 quando spesso si facevo uso del planimetro!
Saluti!

gAR

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teo_bo

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 0 -  0 - Inviato: 10 Settembre 2008 alle ore 13:52

"talismatico" ha scritto:
"teo_bo" ha scritto:
non ne faccio una questione matematica è CHIARO che la sup catastale deve tornare (2+2=4 ci ero arrivato...)
mi piacerebbe che qualcuno leggesse i miei interventi e cercasse di farmi cambiare opinione con esempi sulla sup. nominale stimata al mq.
Grazie!
saluti.



E' noto che alle particelle derivate si attribuisce una superfici nominale nei seguenti 2 casi:
1) particelle derivate superiori a 2000 mq delle quali non si rileva l'intero contorno;
2) particelle derivate inferiori a 2000 mq del quale non è ben materializzato l'intero contorno e non si ha incarico per il riconfinamento.
Generalmente nel primo caso, anche se non sono obbligato, rilevo l'intero contorno anche se trattasi di vaste superfici in maniera tale che ho sempre un controllo sui confini e sulle superfici. In pregeo poi lascio solo i punti vertice certi e strategici. Per l'attribuzione delle superfici procedo con la proporzione tra rilevata e catastale arrotondata all'unità.
Nel secondo caso, sempre per avere le idee chiare su confini e superfici, eseguo una ricostruzione del contorno mancante +/- attendibile (a seconda dei vari casi), per poi comportarmi come nel primo caso, lasciando in pregeo solo i punti vertice certi ed attribuzione delle superfici nominali in proporzione tra calcolata e catastale, con arrotondamento sempre all'unità.
Le superfici calcolate dal pregeo nella proposta di aggiornamento (dopo aver eseguito orienta+adatta+elaborazione) le considero soltanto per un'ulteriore verifica, niente di più dato che li attribuisco poca attendibilità.
Questo è il metodo che io eseguo oggi nel determinare le superfici ..... ben diverso da quello utilizzato nel 1950 quando spesso si facevo uso del planimetro!
Saluti!

gAR



...ma la derivata non si calcola con proporzione tra sup.in visura e sup. in mappa?
SNtot.visura : X = Sup.tot grafica mappa : AAA (derivata grafica mappa)

AAA avrà un superficie con precisione al mq. e quindi la arrotondo al decimale più vicino in quanto, essendo una precisione derivata dalla lettura GRAFICA, non è inequivocabile come una SR.
saluti.

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teo_bo

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 0 -  0 - Inviato: 10 Settembre 2008 alle ore 13:53

"talismatico" ha scritto:
"teo_bo" ha scritto:
non ne faccio una questione matematica è CHIARO che la sup catastale deve tornare (2+2=4 ci ero arrivato...)
mi piacerebbe che qualcuno leggesse i miei interventi e cercasse di farmi cambiare opinione con esempi sulla sup. nominale stimata al mq.
Grazie!
saluti.



E' noto che alle particelle derivate si attribuisce una superfici nominale nei seguenti 2 casi:
1) particelle derivate superiori a 2000 mq delle quali non si rileva l'intero contorno;
2) particelle derivate inferiori a 2000 mq del quale non è ben materializzato l'intero contorno e non si ha incarico per il riconfinamento.
Generalmente nel primo caso, anche se non sono obbligato, rilevo l'intero contorno anche se trattasi di vaste superfici in maniera tale che ho sempre un controllo sui confini e sulle superfici. In pregeo poi lascio solo i punti vertice certi e strategici. Per l'attribuzione delle superfici procedo con la proporzione tra rilevata e catastale arrotondata all'unità.
Nel secondo caso, sempre per avere le idee chiare su confini e superfici, eseguo una ricostruzione del contorno mancante +/- attendibile (a seconda dei vari casi), per poi comportarmi come nel primo caso, lasciando in pregeo solo i punti vertice certi ed attribuzione delle superfici nominali in proporzione tra calcolata e catastale, con arrotondamento sempre all'unità.
Le superfici calcolate dal pregeo nella proposta di aggiornamento (dopo aver eseguito orienta+adatta+elaborazione) le considero soltanto per un'ulteriore verifica, niente di più dato che li attribuisco poca attendibilità.
Questo è il metodo che io eseguo oggi nel determinare le superfici ..... ben diverso da quello utilizzato nel 1950 quando spesso si facevo uso del planimetro!
Saluti!

gAR



...ma la derivata non si calcola con proporzione tra sup.in visura e sup. in mappa?
SNtot.visura : X = Sup.tot grafica mappa : AAA (derivata grafica mappa)
AAA avrà un superficie con precisione al mq. e quindi la arrotondo al decimale più vicino in quanto, essendo una precisione derivata dalla lettura GRAFICA, non è inequivocabile come una SR.
saluti.

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talismatico

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 0 -  0 - Inviato: 10 Settembre 2008 alle ore 22:22

"teo_bo" ha scritto:

...ma la derivata non si calcola con proporzione tra sup.in visura e sup. in mappa?
SNtot.visura : X = Sup.tot grafica mappa : AAA (derivata grafica mappa)
AAA avrà un superficie con precisione al mq. e quindi la arrotondo al decimale più vicino in quanto, essendo una precisione derivata dalla lettura GRAFICA, non è inequivocabile come una SR.
saluti.



Non sò dalle tue parti ma qui da me (Lecce e prov.) le mappe catastali non danno molta affidabilità, fatta eccezione per la sola mappa originaria d'impianto. La mappa wegis poi ...... meglio sorvolare!
Spesso, per quello che mi riguarda, l'attuale mappa catastale la parifico ad un supporto cartografico buono solo per incartare la mortadella.
Per il calcolo delle superfici assolutissimamente meglio eseguirlo sulla base delle misure rilevate, anche se alla fine rimangono SN.

Saluti!

gAR

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teo_bo

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 0 -  0 - Inviato: 11 Settembre 2008 alle ore 20:54

"talismatico" ha scritto:
"teo_bo" ha scritto:

...ma la derivata non si calcola con proporzione tra sup.in visura e sup. in mappa?
SNtot.visura : X = Sup.tot grafica mappa : AAA (derivata grafica mappa)
AAA avrà un superficie con precisione al mq. e quindi la arrotondo al decimale più vicino in quanto, essendo una precisione derivata dalla lettura GRAFICA, non è inequivocabile come una SR.
saluti.



Non sò dalle tue parti ma qui da me (Lecce e prov.) le mappe catastali non danno molta affidabilità, fatta eccezione per la sola mappa originaria d'impianto. La mappa wegis poi ...... meglio sorvolare!
Spesso, per quello che mi riguarda, l'attuale mappa catastale la parifico ad un supporto cartografico buono solo per incartare la mortadella.
Per il calcolo delle superfici assolutissimamente meglio eseguirlo sulla base delle misure rilevate, anche se alla fine rimangono SN.

Saluti!

gAR




hai una normativa di riferimento sul tuo operato?

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talismatico

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 0 -  0 - Inviato: 12 Settembre 2008 alle ore 06:57

"teo_bo" ha scritto:
hai una normativa di riferimento sul tuo operato?



Ho precisato prima che l'attuale normativa catastale non mi obbliga a rilevare interamente le particelle con superficie superiore a 2000 mq ed anche quelle inferiori che non abbiano l'intero confine adeguatamente materializzato.
Ipoteticamente potrei attribuire a queste particelle la superficie grafica adattata con la proporzione che hai indicato, sapendo però che così facendo perdo notevole qualità del dato. Ecco perchè evito di farlo.
E' lo stesso Catasto che riconosce la carenza delle attuali mappe nel momento in cui consente (circolare n.5/89):
- una tolleranza tra distanza misurata e distanza della mappa per punti omologhi compresa tra 1,5 e 3 metri!
- una tolleranza tra superficie rilevata e superficie catastale fino ad 1/20
Cosicchè se io ho rilevato una particella di un ettaro (100,00x100,00) perchè la stò frazionando, per il Catasto non cambia nulla se sulla mappa è indicata 98,50x98,50 oppure 101,50x101,50, così come non cambia nulla se la superficie grafica risulta di 9.500 oppure 10.500 mq.
Credo che questo sia più che sufficiente per intuire la qualità delle attuali mappe, e non stò dicendo una cosa nuova.
Pensa che le tolleranze previste in sede di costruzione delle mappe originarie (parliamo di 70-80 anni fà!), per lo stesso caso, erano di mt. 0,73 sulla distanza e di 170 mq sulla superficie.
Ieri ho richiesto col telematico un estratto di 13 particelle, 4 di queste hanno l'annotazione "particella fuori tolleranza".
La qualità è peggiorata e di molto!
L'unico sistema per non peggiorare la situazione è quello di fidarsi molto di più delle misure reali e pochissimo di quelle grafiche dell'attuale mappa.

Saluti!

gAR

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teo_bo

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 0 -  0 - Inviato: 13 Settembre 2008 alle ore 09:31

"talismatico" ha scritto:
"teo_bo" ha scritto:
hai una normativa di riferimento sul tuo operato?



Ho precisato prima che l'attuale normativa catastale non mi obbliga a rilevare interamente le particelle con superficie superiore a 2000 mq ed anche quelle inferiori che non abbiano l'intero confine adeguatamente materializzato.
Ipoteticamente potrei attribuire a queste particelle la superficie grafica adattata con la proporzione che hai indicato, sapendo però che così facendo perdo notevole qualità del dato. Ecco perchè evito di farlo.
E' lo stesso Catasto che riconosce la carenza delle attuali mappe nel momento in cui consente (circolare n.5/89):
- una tolleranza tra distanza misurata e distanza della mappa per punti omologhi compresa tra 1,5 e 3 metri!
- una tolleranza tra superficie rilevata e superficie catastale fino ad 1/20
Cosicchè se io ho rilevato una particella di un ettaro (100,00x100,00) perchè la stò frazionando, per il Catasto non cambia nulla se sulla mappa è indicata 98,50x98,50 oppure 101,50x101,50, così come non cambia nulla se la superficie grafica risulta di 9.500 oppure 10.500 mq.
Credo che questo sia più che sufficiente per intuire la qualità delle attuali mappe, e non stò dicendo una cosa nuova.


Pensa che le tolleranze previste in sede di costruzione delle mappe originarie (parliamo di 70-80 anni fà!), per lo stesso caso, erano di mt. 0,73 sulla distanza e di 170 mq sulla superficie.
Ieri ho richiesto col telematico un estratto di 13 particelle, 4 di queste hanno l'annotazione "particella fuori tolleranza".
La qualità è peggiorata e di molto!
L'unico sistema per non peggiorare la situazione è quello di fidarsi molto di più delle misure reali e pochissimo di quelle grafiche dell'attuale mappa.

Saluti!

gAR



Sulla qualità delle mappe sono pienamente d'accordo, ma il punto che non condivido è che se devo frazionare una S.N. e non ho elementi per identificare tutti i confini, come faccio a ricostruire tali confini se non sempre dalla mappa?
Se la S.N. è già in partenza fuori tolleranza rispetto alla sup. rilevata a che serve fare una proporzione tra S.N. e sup. rilevata, tra l'altro con confini ipotetici?
Io nella impossibilità di rilevare i confini dei lotti, adatto la dividente
in mappa inquadrandola con più punti topocartografici rilevati possibili, e poi procedo come da proporzione già spiegata. Se la mappa è notevolmente discordante con la realtà lo specifico in relazione.
saluti.

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talismatico

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 0 -  0 - Inviato: 13 Settembre 2008 alle ore 15:13

"teo_bo" ha scritto:
Sulla qualità delle mappe sono pienamente d'accordo ........


Bene!.... anche se mi stò convincendo che operiamo in due realtà completamente differenti.

"teo_bo" ha scritto:
....... il punto che non condivido è che se devo frazionare una S.N. e non ho elementi per identificare tutti i confini, come faccio a ricostruire tali confini se non sempre dalla mappa?


Ecco…… effettivamente stiamo su due realtà diverse, perché io non mi sognerei mai di ricostruire un confine sulla base della mappa, a meno chè non ti riferisci ai confini d’impianto ed in questo caso la mappa originaria mi assiste sempre dandomi nella sovrapposizione errori accettabilissimi. Per gli altri confini la ricostruzione la faccio sulla base delle misure contenute nei frazionamenti, perché se seguo la mappa può darsi che “sballo” di qualche metro.

"teo_bo" ha scritto:
........ Se la S.N. è già in partenza fuori tolleranza rispetto alla sup. rilevata a che serve fare una proporzione tra S.N. e sup. rilevata, tra l'altro con confini ipotetici?


Scusami ma rischiamo di fare confusione. Per SN io intendo la superficie nominale che va indicata nel censuario e che intendo mantenere quanto più vicina alla realtà. Per fare questo la proporzione la faccio con la superficie reale che io ho rilevato o ricostruito secondo i canoni del riconfinamento. Mentre la superficie grafica (quella che esce fuori dopo la proposta di aggiornamento), lo ribadisco ancora, per me conta nulla o quasi.

"teo_bo" ha scritto:
........ Se la mappa è notevolmente discordante con la realtà lo specifico in relazione.saluti.


Lo faccio pure io, per giustificare l’incongruenza tra superficie grafica e superficie nominale.
Saluti!
gAR

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teo_bo

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 0 -  0 - Inviato: 13 Settembre 2008 alle ore 18:11

"talismatico" ha scritto:
Ecco…… effettivamente stiamo su due realtà diverse, perché io non mi sognerei mai di ricostruire un confine sulla base della mappa, a meno chè non ti riferisci ai confini d’impianto ed in questo caso la mappa originaria mi assiste sempre dandomi nella sovrapposizione errori accettabilissimi. Per gli altri confini la ricostruzione la faccio sulla base delle misure contenute nei frazionamenti, perché se seguo la mappa può darsi che “sballo” di qualche metro.

Per SN io intendo la superficie nominale che va indicata nel censuario e che intendo mantenere quanto più vicina alla realtà. Per fare questo la proporzione la faccio con la superficie reale che io ho rilevato o ricostruito secondo i canoni del riconfinamento. Mentre la superficie grafica (quella che esce fuori dopo la proposta di aggiornamento), lo ribadisco ancora, per me conta nulla o quasi.



No.
Non mi referisco alla procedura di riconfinamento da effettuarsi in base all'origine della dividente, tutt'altro discorso...
vorrei capire come fai a ricostruire i confini del mappale per poi determinare le derivate risultanti dalla proporzione tra sup. in visura e sup. rilevata (rilevata su quale perimetro materializzato in campagna?);
per redarre un frazionamento riconfini tutto il mappale anche se non ti è stato commissionato??? (nell'opera di riconfinamento è prevista la comunicazione ai confinanti...)
Certamente anch'io vado a ricostruire tutti gli elementi utili derivanti da frazionamenti precednti inerenti l'oggetto del mio rilievo, ma questo non sempre mi permette di poter risalire alla definizione dell'intero contorno.
La dividente sul posto (chiaramente) è nella posizione reale, mentre in mappa è inserita e proporzionata in base ai punti di inquadramento rilevati (PV o linee nere) e quindi ne deriva una lettura grafica da proporzionare con la SN, mentre tu ne derivi una lettura reale, basata su quali confini certi?
Se la tua SN va divisa in derivate SN si tratta sempre di superficie nominale soggetta alla tolleranza di 1/20 rispetto ad un eventuale rilievo della superficie reale.
Non so se riesco a spiegare correttamente il mio punto di vista.
saluti.

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talismatico

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lu Sule, lu Mare, lu Ientu

 0 -  0 - Inviato: 13 Settembre 2008 alle ore 22:16

Gent.mo teo_bo, sembra proprio che vogliano monopolizzare con questo topic tutto pregeo.it, peccato che nessun altro interviene, così giusto per sentire altre opinioni.
Credo proprio che andremmo all’infinito mantenendo ciascuno la propria opinione, e credo anche che ciò è dovuto perché viviamo in due realtà diverse. Se tu dai maggiore valenza alla superficie grafica avrai i tuoi motivi, così come io ho i miei se intendo dare maggiore valenza alla superficie rilevata sul posto accostata anche ad azioni di rideterminazione dei confini qualora inesistenti. Rimango sempre convinto che così facendo il mio rilievo ha una maggiore certezza rispetto a quello che dice l’attuale mappa catastale.
Tu mi chiedi se per un tipo di frazionamento riconfino l’intera particella. La mia risposta è già in un post precedente quando ho detto che “per avere le idee chiare su confini e superfici, eseguo una ricostruzione del contorno mancante +/- attendibile (a seconda dei vari casi)”. Se ad esempio il confine mancante è lungo 100 mt è normale che và individuato seriamente, così come quando su di esso va ad appoggiarsi una nuova dividente. E’ diverso invece se è lungo pochi metri e incide poco in percentuale sulla superficie della particella derivata.
Sia ben inteso che l’eventuale ricostruzione che io faccio rimane sulla carta qualora non ho un preciso incarico da parte del committente per un’azione di riconfinamento secondo tutti i crismi civilistici.
La tua conclusione comunque dà ragione al mio operato perché la cosa importante è che la SN che noi assegniamo alle particelle derivate deve corrispondere quanto più possibile alla superficie reale. Questo non soltanto ai fini catastali ma anche ai fini civilistici.
Saluti e buona Domenica!

gAR

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