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t1000
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Paderno del Grappa (TV)
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Riporto sinteticamente un caso che ho realmente trattato (corte comune censita in partita 2 al catasto terreni): 1- con l'aiuto del notaio ho individuato tutti i comproprietari, che sono i proprietari dei fabbricati aventi diritto alla corte; le quote sono state ripartite in base al numero dei fabbricati; 2- frazionamento con lettera d'incarico firmata dal reale proprietario del fabbricato; 3- modello 26 con il quale si cambia la qualità della porzione stralciata da corte a incolto produttivo (passaggio necessario per poter intestare in seguito la porzione al nuovo proprietario esclusivo); 4- atto notarile con il quale tutti i comproprietari cedono la loro quota sulla porzione; 5- tipo mappale con fusione di particelle; 6- accatastamento. www.myspace.com/darksungtr
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aleviking
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Interessante e utile (vedo che le rogne mostruose non ce le ho solo io), ma vedo una diversità rispetto al caso mio: io vorrei fare il tipo mappale adesso -per motivi di tempi e scadenze- accatastando due porzioni di u.i. e lasciare per dopo il discorso notaio; relativamente alla modalità che hai usato per attribuire le quote ho qualche perplessità, sia perchè nel mio caso ho anche subalterni (non solo fabbricati singoli) che hanno diritto alla corte, sia perchè risulta essere un'attribuzione che potrebbe essere considerata come arbitraria dai rispettivi proprietari e non condivisa (certo, sono io il primo a dire che una soluzione bisogna trovarla per uscirsene tutti da questo pastrocchio). Proprio per i motivi sopra, sempre cercando una via formalmente corretta, volevo evitare di far figurare questi proprietari sia nel pregeo che nel docfa successivo; se nel pregeo, indicando che "la ditta non coincide con quella iscritta nel catasto terreni per stato di fatto non legittimato", inserisco solo il nominativo del costruttore con proprietà 1000/1000 (poi nel docfa farò la stessa cosa con riserva 1), secondo te può funzionare (ovvero posso insistere per farla passare) ?
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bioffa69
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BRESCIA
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direi di no, la procedura seguita da t1000, e' l'unica corretta che consiglierei.. ..i problemi di tempo non possono modificare le procedure, considerando che il tutto avrebbe dovuto essere fatto prima di costruire.
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aleviking
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t1000
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Paderno del Grappa (TV)
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"aleviking" ha scritto: Interessante e utile (vedo che le rogne mostruose non ce le ho solo io), ma vedo una diversità rispetto al caso mio: io vorrei fare il tipo mappale adesso -per motivi di tempi e scadenze- accatastando due porzioni di u.i. e lasciare per dopo il discorso notaio; relativamente alla modalità che hai usato per attribuire le quote ho qualche perplessità, sia perchè nel mio caso ho anche subalterni (non solo fabbricati singoli) che hanno diritto alla corte, sia perchè risulta essere un'attribuzione che potrebbe essere considerata come arbitraria dai rispettivi proprietari e non condivisa (certo, sono io il primo a dire che una soluzione bisogna trovarla per uscirsene tutti da questo pastrocchio). Proprio per i motivi sopra, sempre cercando una via formalmente corretta, volevo evitare di far figurare questi proprietari sia nel pregeo che nel docfa successivo; se nel pregeo, indicando che "la ditta non coincide con quella iscritta nel catasto terreni per stato di fatto non legittimato", inserisco solo il nominativo del costruttore con proprietà 1000/1000 (poi nel docfa farò la stessa cosa con riserva 1), secondo te può funzionare (ovvero posso insistere per farla passare) ? 1- Dovrai fare una riunione preliminare con il notaio e tutti gli aventi diritto per chiarire la questione e mettere tutti d'accordo, ovviamente tenendo conto di fabbricati, subalterni, ecc..; nell'atto di cessione di quote dovrà essere riportata la descrizione e la provenienza di tutte le quote; 2- Non è possibile indicare nel tipo mappale che la ditta non coincide con quella iscritta nel catasto terreni per stato di fatto non legittimato e nell'accatastamento la ditta con riserva 1 perché stai trattando una corte comune che è priva di ditta e l'unico modo per assegnarla è la stipula di un atto notarile. 3- Se ti può consolare, per fare il tutto mi ci è voluto circa un anno.
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aleviking
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Ok, supponendo di voler seguire questa via, nel tipo di frazionamento con cui frazioni la corte, che cosa hai messo come intestazione delle particelle ? Se non ho capito male nella procedura che hai seguito l'atto è stato successivo a detto frazionamento.
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it9gvo
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trappeto
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"aleviking" ha scritto: Interessante e utile (vedo che le rogne mostruose non ce le ho solo io), ma vedo una diversità rispetto al caso mio: io vorrei fare il tipo mappale adesso -per motivi di tempi e scadenze- accatastando due porzioni di u.i. e lasciare per dopo il discorso notaio; relativamente alla modalità che hai usato per attribuire le quote ho qualche perplessità, sia perchè nel mio caso ho anche subalterni (non solo fabbricati singoli) che hanno diritto alla corte, sia perchè risulta essere un'attribuzione che potrebbe essere considerata come arbitraria dai rispettivi proprietari e non condivisa (certo, sono io il primo a dire che una soluzione bisogna trovarla per uscirsene tutti da questo pastrocchio). Proprio per i motivi sopra, sempre cercando una via formalmente corretta, volevo evitare di far figurare questi proprietari sia nel pregeo che nel docfa successivo; se nel pregeo, indicando che "la ditta non coincide con quella iscritta nel catasto terreni per stato di fatto non legittimato", inserisco solo il nominativo del costruttore con proprietà 1000/1000 (poi nel docfa farò la stessa cosa con riserva 1), secondo te può funzionare (ovvero posso insistere per farla passare) ? Il caso esposto è semplicissimo perchè è contemplato dalla normativa catastale vigente: stiamo in presenza di un fabbricato che occupa parzialmente una p.lla appartenente ad altre ditte. NORMATIVA: Circolare n.1/2009 - Cartograficamente occorre assegnare alla porzione che sborda sulla Corte Comune ai n.i ...ecc., un proprio numero di p.lla, confermando invece il numero alla porzione di Corte residua (questo per non dover modificare il diritto alla corte a tutti i fabbricati cui è comune). - Censuariamente si intesta il possessore come "proprietà superficiaria" e tutti gli aventi diritto alla corte, come "proprietà per l'area"; a questi ultimi nella compilazione del pdf può essere inserita la quota fittizia di 1/1 a tutti ma non è influente in quanto il Docfa non richiede quota ai proprietari dell'area. Dopo l'accettazione del DOCFA, l'Ufficio si farà carico dell'inserzione della RIS.1 a tutte le porzioni di fabbricato ricadenti sulla porzione ex Corte Comune occupata dal fabbricato. P.S.: non è necessario che la p.lla staccata dalla Corte sia caricata provvisoriamente in ditta! La si passa direttamente a codice 282 col TM. Buon lavoro
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aleviking
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Un pizzico di ottimismo non guasta mai ! Lo so che il caso è contemplato, ma il problema era (è) proprio che l'area che vado a trattare non ha intestazione. Provo come dici tu, inserendo generici "proprietario di area" senza quote per gli aventi diritto alla corte, e la proprietà superficiaria 1/1 al reale costruttore del fabbricato. Speriamo bene.
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it9gvo
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trappeto
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"aleviking" ha scritto: Un pizzico di ottimismo non guasta mai ! Lo so che il caso è contemplato, ma il problema era (è) proprio che l'area che vado a trattare non ha intestazione. Provo come dici tu, inserendo generici "proprietario di area" senza quote per gli aventi diritto alla corte, e la proprietà superficiaria 1/1 al reale costruttore del fabbricato. Speriamo bene. Non è vero che l'area (Corte Comune) non ha intestazione! I proprietari infatti non sono altro che tutti gli intestati delle p.lle cui la Corte è Comune e la correttezza della ditta la verifica l'Ufficio in sede di accettazione del TM. Dichiara in relazione che il fabbricato viene cointestato con tutti i proprietari dei fabbricati che hanno diritto alla Corte Comune. Non riesco a comprendere come mai nessun tecnico dell'A.d.T non ha saputo darti alcuna indicazione! Anche al Catasto Fabbricati abbiamo p.lle senza intestati e sono I BCNC la cui intestazione si desume da tutti coloro che ne hanno diritto. Buon lavoro
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aleviking
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O "c'è sempre da imparare" o io non ho capito niente: la pratica mi torna indietro con la motivazione che devo costitutire un'unica particella da censire all'urbano. Ma è mai possibile, avendo le due porzioni intestazioni diverse ?
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it9gvo
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trappeto
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"aleviking" ha scritto: O "c'è sempre da imparare" o io non ho capito niente: la pratica mi torna indietro con la motivazione che devo costitutire un'unica particella da censire all'urbano. Ma è mai possibile, avendo le due porzioni intestazioni diverse ? E' evidente che l'Ufficio è in errore perchè la normativa catastale vigente esige che venga assegnato un proprio numero alla porzione fi fabbricato ricadente su Corte e quindi da intestare a ditta diversa. L'Ufficio avrebbe ragione sòlo se le varie UI presente nel lotto fossero intestate alla stessa ditta con le stesse quote di proprietà. Buon lavoro.
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lucanto
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Probabilmente ti si chiede di portare al catasto fabbricati anche l'area scoperta, come bene comune non censibile. Buon lavoro
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aleviking
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"it9gvo" ha scritto: "aleviking" ha scritto: O "c'è sempre da imparare" o io non ho capito niente: la pratica mi torna indietro con la motivazione che devo costitutire un'unica particella da censire all'urbano. Ma è mai possibile, avendo le due porzioni intestazioni diverse ? E' evidente che l'Ufficio è in errore perchè la normativa catastale vigente esige che venga assegnato un proprio numero alla porzione fi fabbricato ricadente su Corte e quindi da intestare a ditta diversa. L'Ufficio avrebbe ragione sòlo se le varie UI presente nel lotto fossero intestate alla stessa ditta con le stesse quote di proprietà. Buon lavoro. A questo punto, ennesimo viaggio "fisico" per andarmi a discutere la cosa di presenza  (((
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