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Argomento: Punto Ausiliario
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NST
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Per pzero Io uso la versione di pregeo 9.0.6, e non ho trovato da nessuna parte la codifica per il punto ausiliario, sai se è prevista in pregeo 9.0.7 (versione di giugno 2007)? Il tipo mi è stato approvato, ma volevo portare al tecnico catastale le "prove" delle mie ragioni. A quale circolare ti riferisci, che rispondergli? Quoto con pzero ( per baronetto) se inserisci il PA in riga 8 il punto e il suo identificativo vengono rappresentati con un circoletto marrone quindi.... per paolosun PF si ma se l'unico punto stabile che trovi in un bosco dista a soli 80 ml dagli altri PF? Il PA va in deroga alle distanze. Grazie a tutti.
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paolosun
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L'adt questo problema non l'ha sollevato, comunque dando una sbirciata alle mappe capita piuttosto spesso di vedere Pf molto vicini anche nell'ordine delle poche decine di metri. Comunque se va bene a loro.... per me fondamentale è risolvere il problema.
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NST
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Presso la mia AdT è impossibile concordare dei PF a distanze inferiori a 150 ml tenendo conto anche di quelli dei fogli adiacenti. Ecco da dove sorgeva il mio problema.
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paolosun
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Sì certamente non c'è una grande uniformità di giudizio... però può capitare di trovare dei Pf stabiliti a tavolino che poi non sono utilizzabili, con conseguenza di trovarsi in mappa Pf in disuso che non sono stati cancellati.
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NST
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Presso la mia AdT in questo caso, la richiesta di istituzione di un nuovo PF va protocollata con una istanza nella quale si dichiara che il PF non è presente, o a seconda dei casi una istanza di spostamento.
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Mauree
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Cè un limite di distanza tra il P.A e il P.F piu vicino? ho effettuato un rilievo (per l'accatastamento di ampliamenti e corpi esterni al fabbricato di riferimento gia inserito in mappa) in zona montuosa dove la difficolta di "trovare" fabbricati è palese.. sono riuscito a battere comunque 4 pf ma nonostante questo mi rimane fuori una cabina elettrica da mettere in mappa e un piccolo ampliamento. Secondo voi è possibile mettere il P.A. su di uno spigolo della cabina da accatastare? in questo caso tutto starebbe dentro pero la distanza tra il P.A. e il P.F. piu vicino (quello della casa gia in mappa) è di soli 50 mt. grazie in anticipo..
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Mauree
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30 Maggio 2006
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ripropongo per chi non avesse visto..
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robertopi
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Mi respingono un TM dove ho utlizzato un PA in luogo del PF, premetto che non ho istuituito il PF in quanto il punto in cui è posizionato, non è accessibile a nessuno, è una zona impervia e pertanto, benchè posto a distanza, compresa tra i 300/500 mt. da altri PF, ho ritenuto opportuno non classificarlo come PF. Il motivo del rifiuto è: il p.a. risulta ubicato in condizioni idonee ad essere definito come PF- Ma le condizini idonee, possono essere solo la distanza da altri PF e non anche la sua accessibilità e quindi usbilità anche da parte di altri tecnici? Attendo pareri saluti
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geoalfa
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@mauree: Non è prevista alcuna distanza, Però, in base alla mia esperienza in situazioni simili, ho sempre trovato una soluzione scegliendo il PA in posizione abbastanza accessibile anche sotto ogni aspetto e considerando poi che lo stesso PA potrà essere eventualmente e facilmente utilizzabile anche da altri colleghi. @Robertopi: Probabilmente nel rifiuto il collega catastale avrò voluto indirizzarti verso la scelta della istituzione del PF, cosa senz'altro piu accattivante e gistificabile dall'aspetto grafico: Ma come dici tu, poi se risulterà inaccessibile, secondo me, sarebbe da ripresentare il lavoro tal quale, specificando però tutte le particolarità che ti inducono nella scelta, adeguatamente chiarite in relazione- Comunque, prima, una telefonata al collega catastale intransigente la farei, anche di fronte ad una netta diffidenza.
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robertopi
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NAPOLI
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Ciao Gianni, grazie per la risposta, magari riuscissi a parlare con qualcuno al telefono, comunque in effetti in relazione avevo specificato il motivo della mia scelta, quando dico inaccessibile, significa oltre ad essere zona impervia, anche proprietà recintata, guardiania e divieto assoluto di frequntare i luoghi senza essere autorizzati e accompagnati da personale di guardia. A volte certi tecnici, non riescono a rendersi conto che essere troppo burocrati e respingere tutto perche la norma la interpretano sempre nella maniera più restrttvva e sfavorevole al profesionista, è dannoso. Non si rendono conto che la presentazione di un atto spesso è legata a situazioni legali-economiche che coinvolgono società ed amministrazioni pubbliche quest'ultime alla continua ricerca di fondi. Sembreà una banalità, ma tutti questi personaggi, che si occupano della cosa pubblica, con le loro prese di posizioni talvolta assurde, talvolta anche lecite ma per eccesso di zelo, non si rendono conto che nel loro piccolo, contribuisco a rendere queto paese immobile, una macchina sgarrupata. Premetto noi ne facciamo di c.....te quando presentiamo atti, non siamo delle cime, ma mi picerebbe che qualcuno di loro leggesse questo sfogo, così che si possa rendere conto, prima di respingere un atto, di pensare se ciò che reputano un errore, sia realmente tale e che di fatto, su inezie del genere, si può anche soprassedere. saluti
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geoalfa
(GURU)
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Hai perfettamente ragione ! Ed appunto per queste ragioni che sono un paladino della perfetta conoscenza delle Norme Tecniche che occorrono per la compilazione dei nostri documenti. Conoscenza che sì noi professionisti dovremmo conoscere a menadito, prima ancora di acquisire la commessa, ma soprattutto i tecnici che stanno al di là del bancone devono conoscerle, ancora di più. Di solito mi sono comportato in questa maniera, di fronte a soprusi belli e buoni come quello da te citato: Mi sono sempre rivolto al Capo Reparto e quando non è stato sufficiente al Dirigente! Ma di fronte a opposizione energica e con cognizione di causa, non si dimostrano poi tanto tranquilli e noi, non si torna a casa con le ossa rotte!
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geocinel
Carlo Cinelli
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Roberto Concettualmente hai ragione ed è giusto anche il tuo sfogo. A volte però bisogna legare il padrone dove vuole il somaro. A volte, non sempre. Vorrei raccontare un aneddoto. Una volta, per un tipo mappale, battei tre punti di un fabbricato e il quarto che mi restava sul retro lo canneggiai. E con linee 4 e 5 lo riportai nel libretto. Respinto perché il quarto punto era eccedente il 1/3 rispetto alla congiungente degli altri due. Questa è una palese strunzata perché se io dal punto 1 verso il punto 2 ti dico che il punto 4 è a 10 metri con angolo negativo e dal punto 2 verso il punto 1 ti dico che il punto 4 è a 9 metri con angolo positivo, questa intersezione crea, con grande precisione 1 e un solo punto. Ma tant'è. Cosa ho fatto? Mi sono calcolato la lettura angolare dalla stazione sul punto 4 retrostante e la distanza con procedura analitica. Poi in relazione ho scritto che il punto era stato battuto con palina Stanley, ultraprecisa e ultrstabile alta 10 metri. Così lo zelante impiegato non si è sentito preso per il culo. In conclusione dico che ci vorrebbe un po' più di topografia e un po' meno di norme . Sono d'accordo con Gianni quando dice che queste vanno conosciute, ma aggiungo che sia da parte nostra, sia da parte dell'ufficio andrebbero, soprattutto quelle tecniche, ponderate sulle conoscenze topo-cartografiche. Cosa che purtroppo non è sempre così. Ciao Carlo
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robertopi
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NAPOLI
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Si Carlo ma purtroppo con questa teoria dell'attacc' o' ciuccio add' vo' o' padrone, purtoppo noi professinisti passiamo per un branco di capre a cui dire sempre no. Certo a volte è necessario per ragioni di tempo, e mi è capitato qualche giorno fa con l'ufficio di napoli, dove io mi battevo per poter inserire delle quote/distanze sull'EP, necessarie poichè derivante da accordo transattivo però non volute da loro, alla fine ho deciso di lasciar correre, (non c'er tempo per combattere) dopo mail al dirigente al direttore e al presidente della repubblica, visto che comuque avrei trascritto un atto con planimetria quotata allegata. Comunque riguardo all'argoemto PA, volete sapere il risvolto, sono riuscito a parlare con una persona, la quale sosteneva che dovevo comunque istituire un PF e che il tecnico che fosse arrivato dopo l'avrebbe annullato....bene dopo...aver riferito del mio disappunto riguardo a tale posizione e dopo mia insistenza, pare mi "accontenti" anche se da loro i PA vanno autorizzati con richiesta (!!!????). Quindi reinviato com'era il TM e a parte richiesta di autorizzazione all'uso di un PA. Dimmi tu se è normale? saluti
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John_Pippero
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
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20 Novembre 2014 alle ore 18:17
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"robertopi" ha scritto: Mi respingono un TM dove ho utlizzato un PA in luogo del PF, premetto che non ho istuituito il PF in quanto il punto in cui è posizionato, non è accessibile a nessuno, è una zona impervia e pertanto, benchè posto a distanza, compresa tra i 300/500 mt. da altri PF, ho ritenuto opportuno non classificarlo come PF. Il motivo del rifiuto è: il p.a. risulta ubicato in condizioni idonee ad essere definito come PF- Ma le condizini idonee, possono essere solo la distanza da altri PF e non anche la sua accessibilità e quindi usbilità anche da parte di altri tecnici? Attendo pareri saluti Com'è possibile che un punto rilevato come PA sia dichiarato dallo stesso tecnico rilevatore, inaccessibile? Per inaccessibilità io intendo la non possibilità di raggiungerlo un punto da rilevare. Ma se solo un tecnico lo raggiunge e lo misura, allora non è inaccessibile. Addirittura viene considerato PA nel rilevo. Come fa, quello che l'ha misurato, quindi raggiunto, a dichiarare che è inaccessibile e quindi che non lo si può istituire come PF ?
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SIMBA964
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20 Marzo 2014 alle ore 17:05
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in fede con DIO
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Roberto La prossima volta presentalo in front office e batti i pugni sul tavolo di chi te lo riceve, questo per dire che a volte qualche funzionario pubblico ti sospende i tipi perchè si trova prottetto dall'informatica, e quando invece affronta il problema di persona non riesce a diffendersi. Saluti cordiali
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