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Autore poligonali con lati <40 m

phaerser

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22 Gennaio 2007

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 0 -  0 - Inviato: 19 Maggio 2007 alle ore 20:42

Salve sono nuovo del forum, e da qualche mese che ho iniziato con pregeo
un collega mi ha detto che non accettano tipi mappali con poligonali che abbiano lati, distanza tra stazioni, minore di 40 m, a me è capitato di inserire 1 fabbricato all'interno di un lotto di oliveto, e sono stato costretto a fare stazioni brevi, in quanto vi erano sempre alberi in mezzo ai piedi oltre a barriere di frangiventi di cipresso. ho elaborato il libretto su pregeo e mi dice che il tipo è approvabile, ora lo presento e vedo cosa mi dicono.
qualcuno di vi ha esperenza in merito? :roll:

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Autore Risposta

geoalfa

(GURU)

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02 Dicembre 2005

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-

 0 -  0 - Inviato: 20 Maggio 2007 alle ore 08:15

visto che sei nuovo del forum ed ancora non sei in grado di cercare le risposte già date sull'argomento, ti mando , ritenendo che in qualche maniera ti potrà essere di utilità, questa piccola raccolta di risposte più significative che ho raccolto da qualche tempo in qua:

POLIGONALE

ospite
Scusate la mia ignoranza, ma la poligonale a cosa serve e quando la si deve fare?
grazie e ciao.

phom
se non sbaglio ti riferisci al tipo di riga 3 - poligonale - che è necessaria quando si è eseguito un rilievo poligonometrico e se ne devono dichiarare i vertici.

Alessandro
A meno che un rilievo non possa essere eseguito da un'unica stazione, la o le poligonali sono un elemento indispensabile per l'inquadramento del rilievo.
L'impostazione di una poligonale chiusa, ancor meglio di una poligonale vincolata, consente la verifica dei collegamenti tra le stazioni.
Se ti colleghi a punti fiduciali, grazie alle poligonali puoi stabilire se hai commesso errori di rilevamento oppure se sono sbagliate le coordinate dei fiduciali.

negrialb
A MI la poligonale la si dichiara quando:
1) c'è una poligonale chiusa
2) quando lungo una poligonale aperta (lunghezza max 1km) vi sono 2 o più stazioni che non battono i PF, ti faccio un esempio:
3|6|PF01|100|200|300|400|PF02|
in questo caso la 200 e la 300 non battono i pf, quindi è necessario dichiarare la poligonale con linea 3.
Se la stazione 200 vedrebbe un PF, non sarebbe necessario dichiarare la poligonale.
OK?
A PV invece in nessun caso vogliono che si dichiari la poligonale......bo!!!

geobax
la circ. 2/88 riporta che la riga 3 deve essere utilizzata nel caso di poligonali intrinsicamente chiuse in cui il vertice di partenza dovrà chiudere l'elenco dei vertici

si usa anche nel caso in cui una stazione isolata sia iperdeterminata, reciprocamente, da un'altra stazione appartenente alla poligonale di rilievo...

poligonali - calcolo e compensazione
Alessandro Zanzi
Data: Sat,02/07/2005 - 10:24

Possono essere calcolati diversi tipi di poligonali:
- aperte (con o senza apertura fuori centro ed eventuale compensazione altimetrica)
- chiuse (con compensazione empirica o rigorosa dell'errore angolare e lineare)
- vincolate (con o senza apertura e/o chiusura fuori centro)
Il calcolo può essere solo planimetrico, solo altimetrico o planoaltimetrico.
Il calcolo DEVE considerare la media delle letture in avanti e delle letture indietro, ed un software di calcolo DEVE permettere l'utilizzo di letture diritte e capovolte e DOVREBBE mettere in grado l'utilizzatore di poter utilizzare le letture effettuate su diversi strati.
Il problema del calcolo e della compensazione può essere comunque affrontato con la lettura di un qualsiasi testo scolastico o anche di un manuale per geometri, cosa consigliabile anche nel caso in cui si utilizzi un software di calcolo.
Mi è capitato infatti di esaminare il calcolo di poligonale effettuato da un software che, rimandando il calcolo definitivo ad un calcolo di rete, utilizzava per il calcolo della poligonale solamente le letture in avanti!

poligonali - calcolo e compensazione
Inviato da: Alessandro Zanzi
Data: Sat,02/07/2005 - 10:24

Condensando in parole povere lo stato dell’arte sulle poligonazioni si possono essere calcolati diversi tipi di poligonali:
- aperte (con o senza apertura fuori centro ed eventuale compensazione altimetrica)
- chiuse (con compensazione empirica o rigorosa dell'errore angolare e lineare)
- vincolate (con o senza apertura e/o chiusura fuori centro)
Il calcolo può essere solo planimetrico, solo altimetrico o planoaltimetrico.
Il calcolo deve considerare la media delle letture in avanti e delle letture indietro, ed un software di calcolo deve permettere l'utilizzo di letture diritte e capovolte e dovrebbe mettere in grado l'utilizzatore di poter utilizzare le letture effettuate su diversi strati.
Il problema del calcolo e della compensazione può essere comunque affrontato con la lettura di un qualsiasi testo scolastico o anche di un manuale per geometri, cosa consigliabile anche nel caso in cui si utilizzi un software di calcolo.
Qualche volta è successo che, nel calcolo di poligonale effettuato da un cosiddetto software, (rimandando il calcolo definitivo ad un calcolo di rete) utilizzava solamente le letture in avanti!
Prima dell'introduzione di pregeo, era buona norma eseguire una poligonale chiusa per avere un controllo del rilievo.
Tra l'altro, in tale modo era anche possibile cercare di determinare, in base all'errore di chiusura, dove poteva essere stato commesso un errore grossolano per evitare di dovere ricontrollare in campagna tutto il rilievo.
pregeo ha introdotto l'obbligo di punti ribattuti, ma un rilievo fatto secondo le regole della topografia tradizionale è sempre indice di un buon metodo di lavoro.
In definitiva:
- la poligonale è il collegamento tra le stazioni e deve essere fatto con molta attenzione, possibilmente utilizzando i treppiedi anche per il prisma;
possibilmente la poligonale principale dovrebbe essere chiusa;
- per un topografo non è ammissibile eseguire un rilievo senza collegare tra di loro le stazioni!
- i punti ribattuti da ogni stazione dovrebbero essere almeno 2;
Esempio pratico:
un errore di circa 2 metri non può essere sicuramente abbassato tornando in campagna e rilevando punti i comune!!
Eventualmente, in tal modo si potrebbe cercare di individuare dove è stato commesso un errore grossolano.
Nel caso di segnalazione di errori grossolani controllare innanzitutto se i dati sono stati inseriti a mano o trasmessi attraverso la porta seriale del PC spesso potrebbe evidenziare un semplice errore di digitalizzazione.
Comunque è buona cosa confrontare le distanze lette in avanti con le distanze lette indietro della poligonale.

geobax
Inviato: Gio Nov 09, 2006 1:36 pm


it9gvo
Inviato: Mer Dic 13, 2006 9:45 pm

E' vero! attualmente il Pregeo calcola solamente le poligonali chiuse e ignora quelle aperte che si appoggiano a due PF.
Questo perché le coordinate dei PF non hanno ancora la necessaria attendibilità e precisione perché non sono appoggiate ai trigonometrici o alla maglia primaria di PF calcolati con GPS
( maglia già completa e collaudata in tutto il territorio nazionale ma non ancora utilizzata...).
Ma quando i PF saranno rototraslati ( prima o poi l'Amministrazione lo farà ) sui trigonometrici, lo diventeranno anch'essi e allora si che il Pregeo calcolerà le poligonali ripartendo gli errori di chiusura angolare e lineare come tutti noi sappiamo.
Ecco perché è necessario ( obbligatorio ) indicare in riga 3 le poligonali.
Se fate la prova a dare attendibilità da 1 a 9 ai due PF di attacco della poligonale, vedrete che il Pregeo la calcolerà.
Si può parlare di poligonale quando essa è formata da almeno tre lati!
PF - stazione - stazione -PF.
Quindi quando il rilievo viene fatto da una sola stazione (... che bello!!! ) non occorre dichiarare poligonale... perchè non esiste poligonale!

teo_bo
Inviato: Ven Mar 09, 2007 2:18 pm

Solitamente nei rilievi celerimetrici catastali utilizzo una poligonale aperta che unisce i punti fiduciali e le stazioni da cui rilevo l'oggetto dell'aggiornamento ( ES.:PF01-100-200-300-400-PF02, 400-500-600-700-800-PF03), in questo caso tra le stazioni rilevo anche due ribattuti, ma in una poligonale chiusa è necessario battere anche punti ribattuti?

negrialb
Inviato: Ven Mar 09, 2007 2:49 pm
Si, almeno 1 anche solo planimetrico.
Calcolo di Verifica delle Poligonali

nicoputi
Inviato: Sab Apr 14, 2007 10:49 am

Usando Pregeo 9, in seguito all'elaborazione, che non mi dà nessun tipo di errore, quando faccio il "Calcolo di Verifica delle Poligonali"
mi esce la seguente scritta:
"La poligonale aperta 1 non ha Punti Fiduciali come vertici estremi. A causa di inattendibilita' dei punti di attacco o per errori formali.
Il calcolo di verifica non puo' essere completato."
Eppure i PF sono tutti più che attendibili ( la maggior parte sono trigonometrici ) e nel libretto non ci sono errori formali
( l'ho ricontrollato svariate volte e tutti i passaggi sono corretti).


patty73776
Inviato: Mar Apr 17, 2007 6:04 am

devi eliminare i dati presenti nell'archivio dei pf....così facendo pregeo "legge" i dati presenti solo nelle righe 8 e ti calcola la poligonale....
strano ma vero...

numero
Inviato: Mar Apr 17, 2007 7:05 am
verifica che l'attendibilità dei PF che usi sia uguale o inferiore a 9 altrimenti pregeo non li considera attendibili per il calcolo della poligonale.
Se non è così togli la riga 3 perchè è inutile ( puoi lasciarla solo se la poligonale sia di tipo chiuso, nel qual caso pregeo calcola comunque gli scarti di chiusura angolare e lineare)

con cordialità

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 0 -  0 - Inviato: 20 Maggio 2007 alle ore 16:29

i lati della poligonale, intendendo per poligonale qualsiasi congiungente le stazioni del rilievo al di la' della presenza o meno della riga "3", devono essere superiori a 50.00 ml.

in presenza di lati inferiori bisogna o battere punti in comune o effettuare una poligonale chiusa.

la poligonale chiusa offre piu' garanzia di compensazione e assicura una bonta' del rilievo. i punti in comune aumentano lo sqm di tutto il rilievo non facendo vedere in modo univoco dove c'e' l'errore. anche se va' detto che con il sp3 e' stato introdotto quel controllo dell'errore max che e' molto utile.

per inciso i lati delle poligonali principali debbono essere compresi tra i 100-250 mt.

le norme sono contenute all'interno delle "istruzioni sulla poligonazione" del 30.05.1951 prot. 2/3968-serv. II

saluti

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phaerser

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 0 -  0 - Inviato: 21 Maggio 2007 alle ore 12:03

grazie delle risposte
ora leggo la norma "istruzioni sulla poligonazione" del 30.05.1951 prot. 2/3968-serv. II
avevo letto tutta la circolare 2/88 e le relative istruzioni ma non avevo trovato niente riguardo la lunghezza min dei lati della poligonale, però quando è impossibile fare lati di almeno 50.00 mt, per presenza di confini con muri alti, fitta macchia per es oliveto ecc non è che si puo andare i deroga guistificando in relazione tecnica?

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numero

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 0 -  0 - Inviato: 21 Maggio 2007 alle ore 12:39

"utente" ha scritto:
i lati della poligonale, intendendo per poligonale qualsiasi congiungente le stazioni del rilievo al di la' della presenza o meno della riga "3", devono essere superiori a 50.00 ml.

le norme sono contenute all'interno delle "istruzioni sulla poligonazione" del 30.05.1951 prot. 2/3968-serv. II

saluti



In realtà il par.11 della citata istruzione specifica che nelle poligonali di dettaglio (che sono poi quelle da noi eseguite in fase di redazione dei tipi di aggiornamento) si può scendere sotto ai 50 ml. per ogni lato.

L'eccezione che eventualmente un tecnico dell'adt ti può fare è su poligonali che non abbiano uniformità nella misura dei lati (ad esempio un lato di 500 ml. e uno di 40). Si tratta comunque di casi possibili, specie nei centri urbani, dei quali basta fare menzione nella relazione tecnica .

Le misure di controllo sono previste in ogni caso (vedi art.6 dpr.650/72).

saluti

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patty73776

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 0 -  0 - Inviato: 22 Maggio 2007 alle ore 08:02

visto che è stata citata la norma "istruzioni sulla poligonazione" del 30.05.1951 prot. 2/3968-serv......qualcuno ne ha una copia ???....per me è introvabile....

grazie in anticipo e comunque....

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utente

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 0 -  0 - Inviato: 22 Maggio 2007 alle ore 09:54

l'eccezione sollevata sulla differenza dei lati della poligonale non trova riscontro nel par 11.

si puo' obbiettare che e' buon senso effettuare una poligonazione il piu' rettilinea e uniforme ma, purtroppo, e' il territorio, l'ambiente, che influisce la scelta operativa. Non e' codificata l'affermazione.

l'art 11 parla di distanze tra i lati della poligonale, effettua una differenzazione operativa sulle poligonali principali e secondarie ecc.
per ritornare alla domanda si puo' effettuare una mutualizzazione del par. 10 delle poligonali a "catena", ma per farla breve, oltre a relazionare la difficolta' operativa, lo stato dei luoghi ecc. si risolve con una poligonale chiusa o misurando dei punti in comune.

considerando pero' che il vertice isolato, cioe' quella stazione che esce dalla poligonale, non puo' essere piu' di uno e comunque agganciato con punti battuti in comune.

saluti

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numero

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 0 -  0 - Inviato: 22 Maggio 2007 alle ore 10:11

"utente" ha scritto:
l'eccezione sollevata sulla differenza dei lati della poligonale non trova riscontro nel par 11.
saluti



Non sono d'accordo:

cito testualmente:

§ 11.
Nella poligonazione tracciata per il rilevamento col metodo celerimetrico, i vertici delle poligonali principali debbono, di regola, essere distanziati tra loro da m. 100 a m. 250. Ci si accosterà di preferenza al limite inferiore nei terreni frazionati, accidentati, o coperti; al limite superiore nel caso che frazionamento, accidentalità e copertura non richiedano grande numero di vertici.
Si può in via eccezionale oltrepassare il limite superiore quando le condizioni del terreno, poco frazionato o fortemente accidentato rendano superfluo o difficoltoso il tracciamento di lati più brevi.
Nelle poligonali secondarie la distanza tra i vertici può essere ridotta sino a m. 50. Nelle poligonali di dettaglio si può scendere anche sotto tale limite, in relazione alle esigenze del rilevamento, tenendo sempre presente che è consigliabile di stabilire il numero minimo di vertici, compatibile con la buona visibilità dei punti del terreno da rilevarsi.
Nella poligonazione per il rilevamento con gli allineamenti i vertici debbono, di regola, essere distanziati tra loro di circa m. 300.

Quindi secondo me c'è una regola di condotta ben precisa: una poligonale con un lato di 500 ml. e uno di 50 ml. non sarebbe conforme a quando sopra descritto. E' comunque da tenere in considerazione che all'epoca non esistevano strumenti in grado di misurare lati così lunghi quindi il problema si pone solo oggi.

saluti

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 0 -  0 - Inviato: 22 Maggio 2007 alle ore 22:17

non voglio insistere ma l'art. 11 parla della differenzazione del tipo di poligonale.

quella principale, quella secondaria e quella di dettaglio.

quella principale, e' l'unica in cui vengono indicate misure (da 100 a 250 ml) servivono, servono, per collegare le grandi estensioni, percio' possono essere fatte con un certo criterio in quanto non sono limitate dal percorso obbligato.

quelle secondari, che evidentemente si diramano dalle principali possono scendere in deroga fino a 50. anche per queste lo scopo non e' esclusivamente di rilievo ma di collegamento.

le poligonali di dettaglio servono esclusivamente per rilevare i fabbricati, le particelle ecc. e queste sono influenzate dalla morfologia del territorio. e in questo caso non esistono dei limiti se non l'uso del buon senso.

buon senso che si applica con il concetto esemplificativo del "da un lato di 50 ml non lancero' mai una stazione con un lato di 500 ml"

ma da una di 500 ml posso lanciare un lato di 50 ml per arrivare ad un PF o all'oggetto di rilievo.

poi mi fermerei qui perche' dopo si entra nel campo della propagazione degli errori, del perche' i PF debbono avere i lati compresi tra i 250-300 ml ecc.

lavorando con GPS mi rendo conto che gli errori si riscontrono sui valori angolari non tanto sulle distanze, quando il rilievo e' fatto con un minimo di criterio.

saluti

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teo_bo

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 0 -  0 - Inviato: 14 Settembre 2009 alle ore 22:27

Geoalfa:
09-FAQ-rilievi 0035_OPERAZIONI DI CAMPAGNA STAZIONI AUSILIARIE - VERTICI ISOLATI -
*******
Sono le stazioni utilizzate per il completamento del rilievo di dettaglio che risultano in linea di poligonale.
E' indispensabile che da tali stazioni si legga almeno un punto di controllo rilevato da un'altra delle stazioni inserita in poligonale.
Si ricorda che la distanza minima fra le stazioni in poligonale deve essere non inferiore a ml 50,00.
Nei casi la natura del terreno non lo permetta, previa giustificazione nella relazione tecnica, si può derogare a tale disposizione, mediante utilizzo di:
- a - centramento forzato
- b - poligonale chiusa
- c - picchetto in linea.

*******
utente:
i lati della poligonale, intendendo per poligonale qualsiasi congiungente le stazioni del rilievo al di la' della presenza o meno della riga "3", devono essere superiori a 50.00 ml.
in presenza di lati inferiori bisogna o battere punti in comune o effettuare una poligonale chiusa.
la poligonale chiusa offre piu' garanzia di compensazione e assicura una bonta' del rilievo. i punti in comune aumentano lo sqm di tutto il rilievo non facendo vedere in modo univoco dove c'e' l'errore. anche se va' detto che con il sp3 e' stato introdotto quel controllo dell'errore max che e' molto utile.
per inciso i lati delle poligonali principali debbono essere compresi tra i 100-250 mt.
le norme sono contenute all'interno delle "istruzioni sulla poligonazione" del 30.05.1951 prot. 2/3968-serv. II
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numero:

In realtà il par.11 della citata istruzione specifica che nelle poligonali di dettaglio (che sono poi quelle da noi eseguite in fase di redazione dei tipi di aggiornamento) si può scendere sotto ai 50 ml. per ogni lato. L'eccezione che eventualmente un tecnico dell'adt ti può fare è su poligonali che non abbiano uniformità nella misura dei lati (ad esempio un lato di 500 ml. e uno di 40). Si tratta comunque di casi possibili, specie nei centri urbani, dei quali basta fare menzione nella relazione tecnica .
Le misure di controllo sono previste in ogni caso (vedi art.6 dpr.650/72).
*******


Vorrei ora capire, dopo le diverse interpretazioni, quali sono le deroghe sulla lunghezza minima dei lati tra le stazioni.

saluti e grazie.

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robertopi

Iscritto il:
16 Dicembre 2004

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Località
NAPOLI

 0 -  0 - Inviato: 15 Settembre 2009 alle ore 10:41

"teo_bo" ha scritto:

Vorrei ora capire, dopo le diverse interpretazioni, quali sono le deroghe sulla lunghezza minima dei lati tra le stazioni.

saluti e grazie.



Secondo me è bene conoscere la teoria, ma per la pratica catastale il limite dei 50 ml, sempre a mio giudizio, non è da prendere in considerazione, sicuramente con tutti gli ccorgimenti del caso.
Almeno da quando tratto la materia (TF,TM ecc) non ricordo mai un tipo sospeso per distanza tra le stazioni troppo breve.
SAluti

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