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Autore Passaggio particella all'urbano e cambio identificativo

ale81

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 0 -  0 - Inviato: 04 Marzo 2008 alle ore 10:22

La Circolare 2/1992 del 13/01/1992 dice che quando la particella subisce variazioni di consistenza e/o qualità, deve essere cambiato l'identificativo.

Secondo me anche il passaggio all'urbano di un terreno a qualità seminativo per edificazione del lotto, dovrebbe essere soggetto al cambio di identificativo, attribuendo numero AAA. Giusto?

In pratica si chiude la storia ai terreni della particella con il trasferimento a partita 1 con qualità 282 e si apre quella al catasto fabbricati una volta presentata la denuncia di nuova costruzione.

In poche parole: è corretto non confermare all'urbano il numero di particella presente ai terreni, ma attribuire nuovo numero AAA?

Grazie

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Autore Risposta

dioptra

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 0 -  0 - Inviato: 04 Marzo 2008 alle ore 11:17

Salve
Si deve cambiare numero.

cordialmente

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ale81

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Bulåggna (Bologna)

 0 -  0 - Inviato: 04 Marzo 2008 alle ore 11:39

Infatti, è quello che penso anch'io, ma qui continuano a non approvare i tipi con la motivazione "riconfermare il mappale".
Che posso fare a questo punto? lo rinvio ad oltranza o chiamo il tecnico che l'ha sospeso?

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geoalfa

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-

 0 -  0 - Inviato: 05 Marzo 2008 alle ore 07:38

ciao ale,
io suggerirei di discuterne, circolare alla mano, con il caposezione e possibilmente coinvolgere anche la coomissione catasto, in modo da
venirne a capo ed eventualmente essere informati del motivo per cui l'ufficio ha adottato un provvedimento difforme dalla circolare.
poi, renderlo di pubblico dominio e farlo sapere anche a noi, continuando sempre questo post!

cordialità

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ale81

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Bulåggna (Bologna)

 0 -  0 - Inviato: 05 Marzo 2008 alle ore 07:58

Adesso l'ho reinviato tale e quale; poi se mi viene respinto lo reinvio ulteriormente specificando il riferimento alla circ. 2/92 in relazione se poi non va chiamo il tecnico o mi rivolgerò al capo area... che fatica per un semplice tipo mappale... :( :( :(

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dioptra

(GURU)

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Piove di Sacco(PD) dioptra@dioptra.it (Autore OK_Pregeo)

 0 -  0 - Inviato: 05 Marzo 2008 alle ore 11:44

Salve

Che io sappia, però, se all'urbano il numero non esiste, uguale a quello ai terreni, si può mantenere!??.

cordialmente

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ale81

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Bulåggna (Bologna)

 0 -  0 - Inviato: 05 Marzo 2008 alle ore 14:13

"dioptra" ha scritto:
Salve

Che io sappia, però, se all'urbano il numero non esiste, uguale a quello ai terreni, si può mantenere!??.

cordialmente



Che tu sappia, esistono altri riferimenti normativi oltre alla circ. 2/92?

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nordovest

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 0 -  0 - Inviato: 06 Marzo 2008 alle ore 22:38

Salve,

Questi sono iriferimenti normativi che ho reperito :

Circolare 5/89

Per quanto concerne il trattamento dei tipi di frazionamento si dispone, con decorrenza 1 dicembre 1989, quanto segue.

a) Il tipo di frazionamento approvato per . . . .

b) Le particelle trattate (originarie, derivate e residue) in un tipo di
frazionamento dovranno assumere nuovo numero a partire dal primo numero disponibile pe il foglio di mappa.
Al fine di uniformare tale numerazione, i numeri liberi verranno assegnati alle particelle frazionate seguendo l'ordine letterale indicato dal tecnico professionista.
Possibilmente la lettera "a" dovrebbe essere assegnata dal tecnico redattore alla particella originaria residua.


Circolare 2/92

Attribuzione di nuovo identificativo catastale alle particelle oggetto di
aggiornamento La circolare n. 5/89 ha dettato i canoni per l'attribuzione del nuovo identificativo catastale per ogni particella trattata con un atto di aggiornamento.
A parziale modifica delle norme impartite con la citata circolare, si dispone che le particelle trattate in qualsiasi atto di aggiornamento assumeranno nuovo identificativo catastale ogni qualvolta una delle particelle interessate variera' la propria forma o destinazione (frazionamento, fusione, variazione di coltura ecc.) L'identificativo catastale della particela originaria deve essere confermato, invece all'eventuale particella derivata su cui ricadono fabbricati gia' censiti al NCEU.

L'dentificativo catastale può essere mantenuto per i seguenti casi :
- trattazione di particella E.U. già censita al C.F. , qualora corrispondano n. foglio e mappale; in caso contrario può essere opportuno sopprimere l'identificativo per l'allineamento delle mappe.
- trattazione di un subalterno di fabbricato promiscuo;

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ale81

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 0 -  0 - Inviato: 06 Marzo 2008 alle ore 22:56

Grazie Nordovest; quindi sei anche tu del parere che nel passaggio di un lotto dal c.t. al c.f. a seguito di edificazione, si debba cambiare il numero di particella?

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marcom

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 0 -  0 - Inviato: 07 Marzo 2008 alle ore 08:56

Quoto Nordovest!!!!Ho trattato i vari casi in questo modo e non ho mai avuto problemi (AT di Bergamo).ciao

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dioptra

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 0 -  0 - Inviato: 07 Marzo 2008 alle ore 19:20

Salve

nordovest
sorridiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

sei sulle faq.
www.pregeo.it/modules.php?name=Forums&fi...
cordialmente

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geometra75

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 0 -  0 - Inviato: 10 Agosto 2010 alle ore 19:28

Salve a tutti, riprendo questo post, in quanto ho un caso simile da trattare;
Inserimento in mappa di un fabbricato su un terreno attualmente con qualità vigneto.
All'urbano è già classato (correttamente) con lo stesso numero dei terreni.
In base alla .......

Circolare 2/92

....L'dentificativo catastale può essere mantenuto per i seguenti casi :
- trattazione di particella E.U. già censita al C.F. , qualora corrispondano n. foglio e mappale; in caso contrario può essere opportuno sopprimere l'identificativo per l'allineamento delle mappe.
.........................
In definitiva per mantenere la corrispondenza terreni-urbano, ho la necessità di mantere lo stesso identificativo. E fin qui tutto ok.

Lavorando con il P10 la tipologia 13B non mi permette di andare avanti in quanto il censuario nei controlli mi dà errore e non vado avanti, allora provo la 13A, ma, sia nella proposta che nel censuario, debbo riportare AAA, invece che il numero già assegnato all'urbano.
In relazione cito tutto quanto è successo e la cosa và avanti a buon fine, ma il dubbio rimane.
Con la modalità P9 non cè nessun problema a tenere il numero.

QUESITO;
Adesso vi domando, quale debbo utilizzare, la modalità P9 che mi consente di tenere il numero (sia nel censuario che nella proposta) oppure la modalità P10 13A, citando nella relazione che bisogna numerare la particella AAA così come è anche all'urbano?

P.S.= E' una pratica vecchia che è stata sospesa ai terreni, ma che è stata portata a termine correttamente all'urbano. Non è una conferma di mappa in quanto il fabbricato non esiste in mappa.

Grazie mille a tutti.

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dioptra

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 0 -  0 - Inviato: 10 Agosto 2010 alle ore 19:40

"geometra75" ha scritto:
Salve a tutti, riprendo questo post, in quanto ho un caso simile da trattare;
Inserimento in mappa di un fabbricato su un terreno attualmente con qualità vigneto.
All'urbano è già classato (correttamente) con lo stesso numero dei terreni.
In base alla .......

Circolare 2/92

....L'dentificativo catastale può essere mantenuto per i seguenti casi :
- trattazione di particella E.U. già censita al C.F. , qualora corrispondano n. foglio e mappale; in caso contrario può essere opportuno sopprimere l'identificativo per l'allineamento delle mappe.
.........................
In definitiva per mantenere la corrispondenza terreni-urbano, ho la necessità di mantere lo stesso identificativo. E fin qui tutto ok.

Lavorando con il P10 la tipologia 13B non mi permette di andare avanti in quanto il censuario nei controlli mi dà errore e non vado avanti, allora provo la 13A, ma, sia nella proposta che nel censuario, debbo riportare AAA, invece che il numero già assegnato all'urbano.
In relazione cito tutto quanto è successo e la cosa và avanti a buon fine, ma il dubbio rimane.
Con la modalità P9 non cè nessun problema a tenere il numero.

QUESITO;
Adesso vi domando, quale debbo utilizzare, la modalità P9 che mi consente di tenere il numero (sia nel censuario che nella proposta) oppure la modalità P10 13A, citando nella relazione che bisogna numerare la particella AAA così come è anche all'urbano?

P.S.= E' una pratica vecchia che è stata sospesa ai terreni, ma che è stata portata a termine correttamente all'urbano. Non è una conferma di mappa in quanto il fabbricato non esiste in mappa.

Grazie mille a tutti.



Salve
La risposta l'hai data tu alla fine.
Mantieni il numero e redigi in P9, relazionando come hai fatto ora .
Se te la sospendono spiega bene al tecnico catastale la questione ,e se ancora non va bene: "liga el musso dove che voe el paron".
Traduzione: lega l'asino dove vuole il padrone.

cordialmente

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geometra75

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 0 -  0 - Inviato: 10 Agosto 2010 alle ore 19:50

"dioptra" ha scritto:
"geometra75" ha scritto:
Salve a tutti, riprendo questo post, in quanto ho un caso simile da trattare;
Inserimento in mappa di un fabbricato su un terreno attualmente con qualità vigneto.
All'urbano è già classato (correttamente) con lo stesso numero dei terreni.
In base alla .......

Circolare 2/92

....L'dentificativo catastale può essere mantenuto per i seguenti casi :
- trattazione di particella E.U. già censita al C.F. , qualora corrispondano n. foglio e mappale; in caso contrario può essere opportuno sopprimere l'identificativo per l'allineamento delle mappe.
.........................
In definitiva per mantenere la corrispondenza terreni-urbano, ho la necessità di mantere lo stesso identificativo. E fin qui tutto ok.

Lavorando con il P10 la tipologia 13B non mi permette di andare avanti in quanto il censuario nei controlli mi dà errore e non vado avanti, allora provo la 13A, ma, sia nella proposta che nel censuario, debbo riportare AAA, invece che il numero già assegnato all'urbano.
In relazione cito tutto quanto è successo e la cosa và avanti a buon fine, ma il dubbio rimane.
Con la modalità P9 non cè nessun problema a tenere il numero.

QUESITO;
Adesso vi domando, quale debbo utilizzare, la modalità P9 che mi consente di tenere il numero (sia nel censuario che nella proposta) oppure la modalità P10 13A, citando nella relazione che bisogna numerare la particella AAA così come è anche all'urbano?

P.S.= E' una pratica vecchia che è stata sospesa ai terreni, ma che è stata portata a termine correttamente all'urbano. Non è una conferma di mappa in quanto il fabbricato non esiste in mappa.

Grazie mille a tutti.



Salve
La risposta l'hai data tu alla fine.
Mantieni il numero e redigi in P9, relazionando come hai fatto ora .
Se te la sospendono spiega bene al tecnico catastale la questione ,e se ancora non va bene: "liga el musso dove che voe el paron".
Traduzione: lega l'asino dove vuole il padrone.

cordialmente


eheheheh l'avevo capita anche senza traduzione
cmq grazie della risposta immediata...sai meglio di mè che è un pò un problema far capire ai tecnici quando fai il telematico.....in quanto a volte si puntano su una cosa e da lì non li smuovi, ecco il perchè del mio quesito, in effetti era più che altro una richiesta di aiuto onde evitare inutili sospensioni per una pratica a dir poco ridicola ma onerosa.
Alla fine seguirò il tuo consiglio...."liga el musso dove che voe el paron".
saluti

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 0 -  0 - Inviato: 10 Agosto 2010 alle ore 23:03

Salve

recentemente compilando una conferma di mappa per passaggio di FR a NCEU (tipologia 2 - variazione di numero in quanto mai censito a NCEU nè tutto nè in parte), una ADT della mia zona mi ha permesso di compilare come fosse tipologia 1 (conferma di numero) in quanto il numero non era "occupato" al Catasto Fabbricati...

personalmente, al di là delle circolari, lo trovo anche più logico perchè si crea una continuità tra vecchio e nuovo...

Buon lavoro 8)

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