Accedi al portale - Non fai parte della nostra community? Registrati è gratis!
GeoLIVE
4/11/2023 18:28 - Il rollout degli aggiornamenti relativi alla moderazione è ancora in corso, e durerà fino alle 22:30 di lunedi, ci potranno essere sporadici disservizi nel corso della giornata.


 
/ Forum / PREGEO e DOCFA / PREGEO / Non credo si debba pagare alcuna sanzione né ravve...
Forum

Parole da cercare:
Cerca su:

SEGUI ARGOMENTO

Autore Non credo si debba pagare alcuna sanzione né ravvedimento per FR

aristide

Iscritto il:
16 Gennaio 2005

Messaggi:
524

Località

 0 -  0 - Inviato: 12 Dicembre 2017 alle ore 13:16

Buongiorno a tutti,

mi spiace tornare su un argomento ampiamente trattato, e al quale io stesso ho dedicato questa Estate decine di ore alla ricerca di informazioni certe e comprovate.

Ma lo affronto da una prospettiva diversa.

Se venisse da voi un cliente dicendovi: "ah..ho saputo che stanno arrivando le sanzioni per i FR non accatastati....ne ho uno anche io....quindi voglio accatastarlo prima che mi arrivi la "multa".


Se un tale, che non è mai stato imprenditore agricolo e quindi non ha mai posseduto in senso stretto i requisiti di ruralità (e quindi per lui la data del 30 novembre 2012 non significava nulla), non avendo ricevuto in passato e nemmeno questa Estate alcun avviso bonario col quale lo si invitava ad accatastare, e non avendo ricevuto a tuttoggi nessun atto di contestazione con applicazione sanzione per mancato accatastamento....ebbene....

se decidesse di accatastare adesso, agendo di sua volontà?

Io ritengo, e chiedo conferma a voi, che prendendo per buone le sue dichiarazioni, se lui mi diche che da 15 anni utilizza quel vecchio FR come deposito, io farei un Docfa con causale "ex fabbricato rurale comma 36 o 37, DL 262 ecc....." mettendo come data perdita requisiti il giorno xx/yy/2002.

In pratica, quello che voglio dire, è che mi comporterei oggi, Dicembre 2017, allo stesso modo di come mi sono comportato a Settembre-Ottobre 2017 per gli stessi FR che avevano ricevuto avviso bonario e per i quali non vi erano mai stati i requisiti propri della ruralità. E per i quali non aveva senso pagare alcun ravvedimento operoso.

MI COMPORTEREI COSI', NON DOVENDOMI POI ASPETTARE DA PARTE DELL'AGENZIA L'APPLICAZIONE DI ALCUNA SANZIONE.

Voi cosa ne pensate? Mi sfugge qualcosa forse?

Se qualcuno ragionasse in maniera diversa e ritenesse che sia corretto pagare qualche sanzione, mi può spiegare su quale motivazione essa va corrisposta?

Mi scuso se l'argomento Sanzioni FR" risulta inflazionato, però penso che questo mio post possa risultare utile anche a quei colleghi che si ritrovano ad avere casi simili al mio.

Ringrazio chi mi risponderà.

Aristide.

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

 

Autore Risposta

uli

Iscritto il:
09 Luglio 2006

Messaggi:
1065

Località
42°27'27.18"N 12°23'13.05"E

 0 -  0 - Inviato: 12 Dicembre 2017 alle ore 15:08

La penso esattamente come te. Le sanzioni si applicano per quei fabbricati utilizzati come rurali da chi possiede i requisiti e non li ha ancora denunciati all'urbano. L'Ade nel predisporre gli avvisi bonari non poteva sapere se il titolare o l'utilizzatore è un imprenditore agricolo o no. Nel secondo caso la sanzione non è dovuta, come credo di aver capito anch'io...

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

EALFIN

Iscritto il:
03 Dicembre 2006

Messaggi:
4043

Località

 0 -  0 - Inviato: 12 Dicembre 2017 alle ore 16:16

Prima cosa: le sanzioni in materia catastale si prescrivono se sono trascorsi almeno 5 anni dalla data ultima di scadenza in cui un accatastamento o una variazione catastale doveva essere eseguita.

Qualcuno, anche in Geolive, sostiene che non si tratta di 5 anni dalla sopradetta data ma si tratta di una data oltre il 31 dicembre del 5° anno successivo rispetto alla data ultima in cui si doveva provvedere ad accatastare (per intenderci nel caso del 30 novembre 2012 per i fabbricati rurali con requisiti di ruralità secondo alcuni la scadenza non sarà del 30 novembre 2017 ma del 31 dicembre 2017).

Entro il 30 novembre 2012 andavano accatastati tutti quei fabbricati rurali che al 1° gennaio 2012 possedevano i requisiti di ruralità.

A mio avviso, comunque, un edificio rurale al 31 dicembre 2011 ma che, ad esempio, al 15 luglio 2012 aveva perso la ruralità, l'obbligo di accatastare all'urbano non è/era da intendersi entro la data del 30 novembre 2012 ma entro la data del 13 agosto 2012 (30 giorni dal 15 luglio 2012).

Per tutti gli altri casi di ex fabbricati rurali non aventi da tempo i requisiti di ruralità la scadenza per adempiere era entro 30 giorni dalla data di perdita dei requisiti di ruralità.

A parte quanto sopra l'unico adempimento in più rispetto al passato in merito all'accatastamento dei fabbricati rurali che hanno perso i requisiti di ruralità e di dichiarare in Docfa una dettagliata motivazione che giustifichi la perdita di detti requisiti.

A mio avviso si può dichiarare tutto quello che si vuole dichiarare ai fini dell'eventuale perdita dei requisiti di ruralità, tanto non è che il Catasto può sindacare più di tanto (in sostanza nulla toglie che un edificio strumentale di un tuttora imprenditore agricolo possa essere stato destinato da oltre 5 anni ad uso diverso da agricolo, tipo ad esempio uso garage di auto del nucleo famigliare, magazzino per il deposito di ricambi del figlio meccanico, ecc. , basta allegare una foto per dimostrare l'uso attuale dell'immobile ed un'autocertificazione per dimostrare un uso continuato, come da stato attuale, da oltre 5 anni).

Nel tuo caso, ovvero in mancanza di sanzioni pervenute, io aspetterei almeno il 31 dicembre 2017.

Oltre ad altri clienti che intendono pagare la sanzione ridotta perchè di fatto è la stessa che doveva essere pagata per le loro due unità strumentali possedute in caso di accatastamento spontaneo precedente alla notifica, altri due miei clienti hanno ricevuto avvisi di contestazione sanzioni per mancato accatastamento entro il 30 novembre 2012:

- il primo avviso riguarda un edificio demolito da oltre 50 anni (persino nell'atto del 1980 si parla di fabbricato rurale demolito da tempo);

- il secondo avviso riguarda un edificio esclusivamente abitativo posseduto da un soggetto che nel 2011 ha dichiarato un reddito superiore al doppio del volume di affari agricolo presunto di Euro 7.000,00 ed inoltre a fine ottobre 2011 ha cessato l'attività agricola sia chiudendo la partita Iva agricola e sia cancellandosi nel registro delle imprese agricole della C.C.I.A.A. (credo che anche per gli anni precedenti reddito e volume di affari erano più o meno gli stessi ma non ho ricevuto dal cliente le relative prove documentali).

Nel primo e secondo caso sono state presentate, per raccomandata A.R. con plico chiuso senza busta, apposiste istanze di autotutela, con allegati documenti, foto, autocertificazioni, ecc. .

Inoltre preciso che nel secondo caso il Cliente aveva l'obbligo di accatastare sì entro fine novembre ma non dell'anno 2012, bensì dell'anno 2011, pertanto (a mio avviso) la sanzione alla data di spedizione della notifica della contestazione è già prescritta (come anche dichiarata nell'Autotutela).

Nel primo caso il Cliente ha dichiarato (a me) che non aveva ricevuto alcun avviso bonario.

Alcuni altri miei clienti che avevano ricevuto l'avviso bonario non mi hanno contattato circa la notifica di eventuali sanzioni.

A meno che mi abbiano "tradito" oppure non ancora hanno avuto modo di informarmi della ricezione avviso di contestazione, fino a prova contraria sono portato a pensare che non hanno fin d'ora ricevuto nulla.

Spero di aver chiarito i dubbi.

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

aristide

Iscritto il:
16 Gennaio 2005

Messaggi:
524

Località

 0 -  0 - Inviato: 12 Dicembre 2017 alle ore 17:50

"uli" ha scritto:
La penso esattamente come te. Le sanzioni si applicano per quei fabbricati utilizzati come rurali da chi possiede i requisiti e non li ha ancora denunciati all'urbano. L'Ade nel predisporre gli avvisi bonari non poteva sapere se il titolare o l'utilizzatore è un imprenditore agricolo o no. Nel secondo caso la sanzione non è dovuta, come credo di aver capito anch'io...





Grazie per la cortese risposta.

Così dovrebbe essere infatti.

Aristide

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

aristide

Iscritto il:
16 Gennaio 2005

Messaggi:
524

Località

 0 -  0 - Inviato: 12 Dicembre 2017 alle ore 18:19

Per EALFIN

come sempre ti tingrazio per la risposta, molto corposa e dettagliata.

Tu scrivi:

"Nel tuo caso, ovvero in mancanza di sanzioni pervenute, io aspetterei almeno il 31 dicembre 2017".



Sono un pò perplesso al riguardo..nel senso che facevo questo ragionamento.

Abbiamo appurato che la sanzione è dovuta a chi i requisiti di imprenditore agricolo li possedeva prima del 2012.

Per chi i requisiti agricoli non li ha mai posseduti, e quindi avrebbe avuto l'obbligo di accatastare ancora nei primi anni 2000 e mi sembra l'ultima scadenza (proroga) sia stata nel 2007, e magari, diciamolo apertamente, gli è sempre andata bene perché non gli hanno mai scritto in passato, ebbene....perchè dovrebbe aspettare Gennaio 2018?

Il rischio è che effettivamente nel frattempo gli arrivi la sanzione, alla quale potrebbe rispondere con un'istanza di autotutela cercando di dimostrare che quel FR non ha mai posseduto i requisiti di ruralità.



Se ti va di aggiungere qualcosa, ti leggo. Grazie ancora.

Aristide.

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

EALFIN

Iscritto il:
03 Dicembre 2006

Messaggi:
4043

Località

 0 -  0 - Inviato: 12 Dicembre 2017 alle ore 21:14

Aspetterei il 2018 perchè Natale è alle porte ed è meglio prepararsi per andare a fare shopping puttosto che stare a lavorare per presentare pratiche catastali a ridosso delle Feste.

Naturalmente quanto sopra è frutto del mio pensiero.

Dipende da Cliente a Cliente nel senso che non è che un possessore generico che ha aspettato anni per regolarizzare il proprio edificio ex rurale possa pretendere che in quattro e quattr'otto, nel periodo di piena festività, mi metta io a sua disposizione per vedere esauditi i suoi desideri entro fine anno.

Circa il pericolo di arrivo delle sanzioni, la spedizione della notifica presso l'ufficio postale competente doveva avvenire entro il 30 novembre 2017 per cui dubito che chi non ha ancora ricevuto la contestazione possa ancora riceverla.

I clienti che mi hanno consegnato le notifiche hanno ricevuto le raccomandate a fine novembre e da una di esse (ovvero dal relativo tagliando di avviso di giacenza presso l'Ufficio Postale) ho rilevato che è stata spedita il 21 novembre e la consegna doveva avvenire il 28 novembre ma non hanno trovato nessuno a casa per cui è stata depositata presso l'ufficio postale dopo aver lasciato nella cassetta postale il relativo avviso di giacenza.

Morale della favola per le suddette raccomandate già ricevute dai miei clienti la posta ha impiegato una settimana fra spedizione e consegna.

Se avessero spedito l'ultima raccomandata (per altri clienti) il 30 novembre la consegna era prevista al massimo per oggi (considerato il ponte dell'Immacolata e relativi giorni festivi e prefestivi).

Dubitando che abbiano in Catasto spedito altre raccomandate l'ultimo giorno utile (30 novembre) ho motivo di ritenere che non arriveranno altre raccomandate di contestazione sanzioni per miei clienti.

Le poste sono molto lunghe ma francamente oltre 12 giorni per consegnare una raccomandata mi sembra un periodo temporale poco plausibile.

Non vorrei parlare troppo presto e quindi attenderò i prossimi giorni per verificare se le mie ipotesi possano ritenersi veritiere.

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

aristide

Iscritto il:
16 Gennaio 2005

Messaggi:
524

Località

 0 -  0 - Inviato: 13 Dicembre 2017 alle ore 13:23

Bhe EALFIN,

rispetto il tuo pensiero...ma io pensavo ci fossero motivazioni più tecniche per rimandare l'accatastamento nel 2018.

Non ho molti casi da trattare per cui, vorrei concludere prima di Natale.

Preziosa la tua spiegazione sulla data di invio delle lettere, anche se da me, fino a pochi mesi fa, una posta prioritaria impiegava anche più di un mese per essere consegnata al paese distante 5 km dal mio.

Ma con le raccomandate effettivamente una settimana, 10 giorni dovrebbe essere sufficienti.

Hai la mia stima, per quel che vale, per tutte le volte che mi rispondi.

Buona giornata.

Aristide

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

EALFIN

Iscritto il:
03 Dicembre 2006

Messaggi:
4043

Località

 0 -  0 - Inviato: 13 Dicembre 2017 alle ore 23:29

Comunque ho parlato del 2018 per fare in modo che si possano chiarire alcune incertezze.

Che succede se la raccomandata è ancora in attesa all'ufficio postale prima di consegnarla e nel mentre si presenta il Pregeo e il Docfa per l'approvazione?

Il tecnico catastale sapendo (forse) che c'è una notifica in corso come si comporterà? Magari per recuperare la sanzione te lo boccierà il Docfa con una scusa banale in attesa che ti arrivi la notifica?

La quale notifica ha validità dalla data di spedizione e non da quella di ricezione.

Le sanzioni verranno applicate o meno oppure dovranno essere pagate o meno successivamente se mi approvano il Docfa senza aver richiesto il ravvedimento operoso e il giorno dopo mi arriva la notifica?

Sister in sede di invio ti preclude o no la possibilità di considerare il ravvedimento operoso indicando la causale "fabbricati rurali" o meglio la relativa causale che non so quale sia in quanto dal 2013 non ho più presentato Docfa con ravvedimento?

Tutti questi dubbi me li pongo io perchè tieni presente che già le notifiche delle sanzioni non sono previste dalla Legge ma vengono comunque inviate (ricordo che il Catasto deve invitare le parti con notifica ad adempiere entro 3 mesi e solo dopo può prendere iniziative e/o applicare costi e sanzioni sulla base delle unità immobiliari dichiarate e sanzionabili).

Poichè hanno fatto in modo (i politici) di scoraggiare i ricorsi (leggi pagamento contributo unificato, ricorso ad attività di mediazione con relativi costi e tempi ovvero rotture di scatole nell'aspettare, ecc.) e di non condannare chi emette atti non legittimi di natura pubblica in merito ad accertamenti che non potevano essere emessi (peraltro indirettamente o direttamente sponzorizzati dai suddetti politici), vista la situazione appare più che legittimo tutelarsi da sorprese dell'ultima ora aspettando dopo il capodanno.

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

aristide

Iscritto il:
16 Gennaio 2005

Messaggi:
524

Località

 0 -  0 - Inviato: 14 Dicembre 2017 alle ore 11:09

"EALFIN" ha scritto:
Comunque ho parlato del 2018 per fare in modo che si possano chiarire alcune incertezze.

Che succede se la raccomandata è ancora in attesa all'ufficio postale prima di consegnarla e nel mentre si presenta il Pregeo e il Docfa per l'approvazione?

Il tecnico catastale sapendo (forse) che c'è una notifica in corso come si comporterà? Magari per recuperare la sanzione te lo boccierà il Docfa con una scusa banale in attesa che ti arrivi la notifica?

La quale notifica ha validità dalla data di spedizione e non da quella di ricezione.

Le sanzioni verranno applicate o meno oppure dovranno essere pagate o meno successivamente se mi approvano il Docfa senza aver richiesto il ravvedimento operoso e il giorno dopo mi arriva la notifica?

Sister in sede di invio ti preclude o no la possibilità di considerare il ravvedimento operoso indicando la causale "fabbricati rurali" o meglio la relativa causale che non so quale sia in quanto dal 2013 non ho più presentato Docfa con ravvedimento?

Tutti questi dubbi me li pongo io perchè tieni presente che già le notifiche delle sanzioni non sono previste dalla Legge ma vengono comunque inviate (ricordo che il Catasto deve invitare le parti con notifica ad adempiere entro 3 mesi e solo dopo può prendere iniziative e/o applicare costi e sanzioni sulla base delle unità immobiliari dichiarate e sanzionabili).

Poichè hanno fatto in modo (i politici) di scoraggiare i ricorsi (leggi pagamento contributo unificato, ricorso ad attività di mediazione con relativi costi e tempi ovvero rotture di scatole nell'aspettare, ecc.) e di non condannare chi emette atti non legittimi di natura pubblica in merito ad accertamenti che non potevano essere emessi (peraltro indirettamente o direttamente sponzorizzati dai suddetti politici), vista la situazione appare più che legittimo tutelarsi da sorprese dell'ultima ora aspettando dopo il capodanno.



Buongiorno,

mi permetterai una battuta, per iniziare. Combinazione vuole che il mio cliente abiti nell'edificio dove a piano terra ha sede l'Ufficio Postale. L'unico ufficio postale esistente. Magari non vorrà dire nulla...però escluderei l'eventualità della raccomandata in giacenza nell'Ufficio.

Sono una persona di natura precisa Ealfin. Ho investito decine di ore per comprendere un pò la legislazione intercorsa negli ultimi 20 anni in riferimento ai Fabbricati rurali. Certo ho ancora grosse lacune. Leggendo i quesiti e le risposte in questo sito, ad esempio circa i dubbi che molti colleghi avevano questo Agosto sul fatto o meno si dovessero pagare di default i ravvedimenti operosi a seguito degli avvisi bonari, ebbene...ho compreso che non era sensato farsi prendere dal panico e pagare in automatico. Sempre e comunque.

E ho apprezzato che tu sia stato uno dei pochi che, con calma, consigliavi di non pagare.

Tutto questo lo dico perché, possedere la conoscenza di una materia, aiuta ad operare in ragionevole tranquillità. Certo, mantenere una competenza aggiornata della materia costa sacrificio, ore e ore di studio, lettura ed archiviazione delle circolari, reperimento documentazione...

E' una fatica.

A me è dispiaciuto, trovare in rete, SOLAMENTE AD OTTOBRE 2017 un video/seminario tenuto da due funzionari dell'Agenzia Entrate che spiegava in maniera limpida il problema contestuale dell'accatastamento fabbricati rurali e l'applicazione delle relative sanzioni.

Se quel video fosse stato prodotto due mesi prima, molti tecnici in tutta Italia avrebbero avuto minor ansia nel gestire il problema.....

Certo è triste constatare, come sistematicamente, i testi riportati nelle varie comunicazioni, alias avvisi bonari, sia scritti in maniera fuorviante....come se di default il proprietario si trovi in sanzione....sta a te proprietario dimostrare di non esserlo.

A livello antropologico e culturale è deprimente un sistema di ragionamento del genere. Per associazione di idee, 20 anni fa si parlava di certe numerazioni telefoniche strane che se qualcuno per errore o malsana volontà decideva di chiamare, poteva trovarsi in bolletta decine o centinaia di euro per una sola chiamata!

Di default l'operatore telefonico le aveva attivate a tutti gli abbonati d'Italia....spettava loro fare apposita domanda di disattivazione. Capisci quello che voglio dire?

Di default tutti sono in uno stato di torto e devono pagare la sanzione. Chi non lo è sia capace di dimostrarlo. A lui l'onere di dimostrarlo.

Non mi piace un sistema di pensierio del genere.

Per inciso e come riflessione finale, in risposta a tutte le tue altre considerazioni, dotate di senso, io rifletto in questo modo:

se mi trovo a dover accatastare a dicembre 2017 un fabbricato rurale che mai ha posseduto i requisiti di ruralità...che mai ha ricevuto lettere o avvisi bonari negli anni....perché mai devo pagare un ravvedimento operoso? Perché aspettarmi una eventuale notifica di sanzione? In base a cosa?

Se il committente mi dice che lui....(operaio, artigiano, dottore, negoziante, professore...e via dicendo) mai ha svolto in vita sua attività agricola professionale, chi può mai contestare una data di perdita requsiti di ruralità?

Forse gli sarà andata bene per tutti questi anni. Forse, il Comune, potrebbe cercare di rivendicare il pagamento di Imu e Tasi degli ultimi 5 anni. Forse. (per inciso..non sto lodando chi non ha mai accatastato....è fuori discussione questo).

Aristide

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

 

Parole da cercare:
Cerca su:


 
Ultime guide:

 
Ricerca moderatori per il forum:

Nell'ottica di migliorare la qualità dei post e ridurre i "flame", cerchiamo volontari per moderare uno o più forum di GeoLIVE, se siete interessati consultate direttamente il seguente post:

Grazie


 
Convertitore da PDF a libretto DAT:

Servizio gratuito che abbiamo realizzato per estrarre il libretto presente nel PDF rilasciato da SISTER e salvarlo come semplice file DAT da importare direttamente su PREGEO.

 


 
SOLIDARIETA':

 Donare non aiuta...SALVA!

Visita il sito dell'AVIS (www.avis.it) per maggiori informazioni.


 
Il nostro visualizzatore delle mappe catastali:


 
Amici:

STONEX

Progettazione e produzione di strumenti topografici di alta precisione

» Consulta l'elenco di tutti i nostri amici «

© 2003-2023 Ezio Milazzo e Antonino S. Cutri'
(Crediti)
HOME  |   FORUM  |   NEWS  |   EVENTI  |   FAQ  |   GLOSSARIO  |   GUIDE
RECENSIONI  |   NORMATIVA CATASTALE  |   ALTRE NORMATIVE  |   DOCUMENTI  |   DOWNLOADS
LINKS  |   BLOG
Chi siamo -  Contatti -  Informazioni legali -  Termini di utilizzo -  Proprietà intellettuale -  Privacy -  Informativa sui cookie