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Autore Intestazione X TM di fusione DUBBI

LP

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 0 -  0 - Inviato: 04 Luglio 2015 alle ore 02:03

Mi sembra superfluo ribadire che al fine di un tipo mappale per fusione c'è bisogno di omoneneità della ditta, mi trovo in questa situazione

C'è un fabbricato composto da due U.I. e alcune corti :

SUB 1 APPARTAMENTO A PT di CAIA + sub 4 Corte esclusiva

SUB 2 APPARTAMENTO AL 1^p. di TIZIA + Sub 5 corte esclusiva

Sub 3 BCNC scala a tutti i sub.

C'è un terreno limitrofo che si vuole accorpare al fabbricato essendo di fatti ulteriore corte del FABBRICATO e non PIU' UN TERRENO.

Il dubbio viene quando si scopre l'intestazione del TERRENO CHE SI VUOLE ACCORPARE è così :

1/2 di CAIA

1/2 di TIZIA + IL MARITO

Posso fare comunque la fusione - penso proprio di no !!!

Tale situazione viene fuori dal fatto che i due appartamenti sono divenuti di proprietà PER DONAZIONE .... mentre il terreno limitrofo acquistato di recente per CAIA non sposata non c'è problema mentre per TIZIA invece coniugata in comunione E' STATA INTESTATA anche al CONIUGE ...

Come CORREGGERE l'intestazione ... ci vuole un atto ???

Posso fare lo stesso la fusione ???

Saluti per tutti e confido un un aiutino ...

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Autore Risposta

totonno
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 0 -  0 - Inviato: 04 Luglio 2015 alle ore 08:11

Come TM la fusione si può fare tranquillamente. In mappa la corte verrà graffata al fabbricato e passerà al fabbricati come Ente Urbano.

Riguardo il catasto fabbricati, la corte non può essere altro che area urbana di corte annessa al fabbricato, nonostante possa essere considerata bene comune non censibile, ha però la necessità di avere confermata l'intestazione della ditta che ha di recente acquistato.

Prima però io andrei a fare una chiacchierata con il tecnico catastale all'urbano, perchè il rischio che non accettino l'area urbana perchè priva di rendita è alto.



Saluti

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geoalfa

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 0 -  0 - Inviato: 04 Luglio 2015 alle ore 09:10

"LP" ha scritto:
1.) Mi sembra superfluo ribadire che al fine di un tipo mappale per fusione c'è bisogno di omoneneità della ditta,...

2.) Posso fare comunque la fusione - penso proprio di no !!!

3.) Tale situazione viene fuori dal fatto che i due appartamenti sono divenuti di proprietà PER DONAZIONE .... mentre il terreno limitrofo acquistato di recente per CAIA non sposata non c'è problema mentre per TIZIA invece coniugata in comunione E' STATA INTESTATA anche al CONIUGE ...

4.) Come CORREGGERE l'intestazione ... ci vuole un atto ???

5.) Posso fare lo stesso la fusione ??? ...



LP, alla 1^ domanda hai risposto da solo e, condivido.

2.) idem

3.) La situazione l'hai descritta perfettamente e la conclusione più ovvia, secondo me è che è consigliabile far predisposse un atto notarile di rettifica per eliminare i diritti del marito di Tizia.

Solo poi potrai fare la fusione e le pratiche DocFa, come puoi comodamente leggere nella GUIDA:

www.geolive.org/guide/procedure-e-metodo...

cordialità

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 05 Luglio 2015 alle ore 15:25

Premesso che condivido tutto quello che Geoalfa ha scritto nel proprio intervento precedente, va precisato che prima dell'atto di compravendita con il quale il marito venderebbe alla moglie la quota acquisita in precedenza per comunione, va sciolta la comunione tra i coniugi. Considerando anche la spesa dell'atto forse la fusione non conviene proprio al di là che si possa fare o meno.



Saluti.

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geoalfa

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 0 -  0 - Inviato: 06 Luglio 2015 alle ore 09:05

Ringrazio per la condivisione e, per l'appunto, a me non piace sostituirmi alla figura professionale che sarà interessata alla necessaria rettifica dell'intestazione, causalmente non rispondente alle esigenze della cliente!

Quindi sarà lo stesso Notatio a trovare la soluzione ottimale per risolvere il caso!

Nemmeno discuto sulla convenienza o meno dell'operazione, perchè di fronte alla necessità, sì si potranno ricercare le varie opportunità, ma non penso di dare consigli che poi sono sempre soggettivi.

Cordialità

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LP

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 0 -  0 - Inviato: 06 Luglio 2015 alle ore 09:24

Ringrazio tutti per quanto detto fin qui,

Voglio però fare queste osservazioni o meglio riflessioni sul perchè si vorrebbe operare con la fusione.

1) La fusione andrebbe fatta per 2 sottomotivi

- Il primo perchè DI FATTO questo terreno è l'ampliamento della corte esistente del FABBRICATO LIMITROFO... c'è un giardino, dei parcheggi ( si tratta di mq.1000 da occorpare ad una area di 500 mq. dell'area urbana ) .

- Perchè sul terreno c'è diciamo un contenzioso con il comune che ritiene il terreno un LOTTO INTERCLUSO edificabile in ZONA B con un valore, secondo il comune molto Alto, e su cui ogni anno c'è da pagare un BOTTO tra IMU+TASI ( in un anno si recupera la spesa della variazione ... forse in 3 anche il costo dell'atto ...)

Di fatto posso assicurare c'è il lotto è solo potenzialmente edificabile ma per tutta una serie di circostanze non lo è, il problema è che il comune non vuol sentire ragioni in questo senso ...

2) Visto il punto 1) è chiaro che l'atto verrebbe fatto per avere una intestazione TALE DA POTER fare la fusione ...

Se poi in realtà rimanendo la comunione è come se non fosse fatta ben venga ... i coniugi non hanno nessuna voglia di sciogliere la comunione ... anzi sarebbero felici se resta.

Queste sono le motivazioni reali di una operazione che senza di queste potrebbe sembrare astratta ... comunque della problematica effettivamente conviene parlarne con il Notaio.

Saluti

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 06 Luglio 2015 alle ore 10:15

Scusami, forse mi sono spiegato male.

Tizia e Tizio, coniugi in comunione dei beni, acquistano, assieme, la metà di un terreno. Al fine di uniformare le proprietà con il fabbricato al quale il suddetto terreno è a servizio per prermetterne la fusione, occorre che Tizio venda a Tizia quello che egli ha acquisito in forza della comunione con Tizia. Di fatto è uno scioglimento della comunione, per fare ciò occorre che la comunione venga trasformata in separazione dei beni, così' tutto ciò che è stato acquistato in comunione si può trasferire all'altro coniuge.

Per risparmiare qualcosina, questa volontà di sciogliersi andava fatta prima di acquistare il terreno. Si evitava in questo modo di andare dal notaio a rifare un atto di trasferimento di nuovo. Con tutti gli annessi e connessi.

Per questo io eviterei. E percorrerei la strada dell'area urbana senza rendita anche se con quest'ultima che ci ha dato LP mi sa che il terreno rimane sempre fabbricabile e l'IMU e la TASI non se la tolgono.

Saluti.

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geoalfa

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 0 -  0 - Inviato: 06 Luglio 2015 alle ore 11:53

"LP" ha scritto:
...
Queste sono le motivazioni reali di una operazione che senza di queste potrebbe sembrare astratta ... comunque della problematica effettivamente conviene parlarne con il Notaio. ...



Confermo che condivido la tua scelta di consultare il notaio!

Cordialità

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LP

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 0 -  0 - Inviato: 10 Luglio 2015 alle ore 16:20

Salve,

il Notaio ha fatto una giusta osservazione in considerazione che TIZIA non ha nessun problema con il marito e non vuole fare la separazione dei beni può dare la comproprietà al Marito anche della proprietà sua che è eslusiva ...

Facile non ci avevo pensato ed è più semplice .

oppure porto all'ubano le particelle ai terreni così come sono intestate e fanno una divisione ... così poi ognuno ha anche una corte urbana ...

Questa seconda opzione però non mi convince tanto perchè comunque rimane una particella seppur all'urbano ... mentre con l'accorpamento diventava tutto un SOLO LOTTO ...

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 10 Luglio 2015 alle ore 16:30

Ma il marito in comunione dei beni non può acquistare da solo, neanche la metà del bene della moglie!

Se ho capito bene.

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bioffa69

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 0 -  0 - Inviato: 10 Luglio 2015 alle ore 16:38

a mneo che dichiari che il bene viene acquistato con denaro personale.



Saluti

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 10 Luglio 2015 alle ore 16:52

Ma neanche se dichiara la moglie non la farei fare una cosa del genere.

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LP

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 0 -  0 - Inviato: 10 Luglio 2015 alle ore 23:33

Non ho capito molto i contributi di Bioffa69 e Totonno ...

Un coniuge vuol cedere ... quindi puo' anche donare ... metà del suo BENE ESCLUSIVO ... al suo coniuge, ... non ho capito perche' non è fattibile questa cosa ... o perchè non è consigliabile ... capisco che nella vita non si sa mai come va a finire ... però ci sarà qualche eccezione

potreste essere più chiari ...

Mi ritrovo con Totonno con quanto detto nel post 06 Luglio ...

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bioffa69

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BRESCIA

 0 -  0 - Inviato: 13 Luglio 2015 alle ore 09:07

Allora se sono in comunione dei bene,saranno sempre in comunione, cioè se la moglie cede tutta la sua quota a suo marito, suo marito l'acquista, ma suo marito essendo in regime di comunione, l'acquista in comunione, cioè sua moglie è ancora prop. della metà ......non so se sono riuscito a farti capire.



perchè la quota passi al marito e solo a lui , percio' non in comunione, o si scioglie la comunione o dichiara che i soldi utilizzati per l'acquisto sono beni personali (derivati da benei ereditati ecc.).



Saluti

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totonno
(GURU)
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 0 -  0 - Inviato: 13 Luglio 2015 alle ore 09:24

A me sembra che LP non intenda bene la questione della separazione dei beni che non è una separazione coniugale. Tutt'altro! Che il Notaio abbia fatto riferimento all'assenza di problemi tra i coniugi per la scelta di optare per la separazione dei beni, mi rende molto perplesso sulle conoscenze del detto Notaio o su cosa abbia capito oppure sulla male formulazione della domanda.

Consiglio di cercare sul web cosa è la Separazione dei beni e la differenza con la comunione. Questo è legato allo stato di famiglia ma non c'entra niente con i rapporti tra i coniugi che si possono amare, anche di più, con il regime della separazione dei beni. Se l'avessero fatta prima di acquistare il terreno, avrebbero avuto meno problemi (non di natura affettiva).


Saluti.

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