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Argomento: Immobile inesistente al CT ma presente al CF

Autore Risposta

SERGIO_1971

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05 Febbraio 2008

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302

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LE LANGHE

 0 -  0 - Inviato: 13 Febbraio 2016 alle ore 09:44

Dal 01/10/1969 era obbligatoria la redazione del Tipo Mappale prima della denuncia al Catasto Fabbricati (NCEU o come diavolo si chiamava allora); prima di qualle data tale compito spettava all'Ufficio.
Dalle mie parti tra geometri reticenti e impiegati compiacenti fino al 1974/1975 poteva capitare che l'accatastamento venisse accettato anche senza il T.M.
Per gli accatastamenti presentati al C.F. prima del 01/10/1969 si adopera un vecchio modello 26 in cui si dichiara la sussitenza di una duplicazione di accatastamento, che le U.I.U. sono state censite prima del 01/10/1969 e si richiede il passaggio alla "partita 1" del mappale a C.T. (che il più delle volte ha una intestazione diversa dal C.F.) e contestuale rappresentazione in mappa dell'edificio (recuperando sagoma e posizione o dalla mappa del C.F. o dall'estrattino di mappa riprodotto sulle planimetrie urbane).
Per gli accatastamenti presentati al C.F. dopo il 01/10/1969 c'è di fatto un concorso di colpa tra il Catasto, che ha accettato la pratica priva di T.M., ed il tecnico che ha redatto l'originario accatastamento senza preventivamente inserire l'edificio in mappa.
Dalle mie parti si è sempre cercato di dare "un colpo al cerchio ed un colpo alla botte": dalla parte dell'Ufficio si accetta un modello 26 con richiesta di passaggio alla "partita 1" del mappale censito al C.T. per duplicazione di accatastamento e per consentire l'eliminazione della ditta non più attuale (in quanto sorpassata dai successivi atti che facevano riferimento alla U.I.U. censita al C.F.) e dalla parte del professionista si presenta un Tipo Mappale correttamente intestato alla ditta del C.F. (al C.T. l'ente urbano non avrà più ditta) per definire la corretta sagoma e posizione dell'edificio e per assolvere al pagamento dei diritti "evasi" 40-45 anni fa.
Oltretutto quando l'Agenzia ha intrapreso il processo di allineamento degli identificativi tra il C.T. ed il C.F. in certi casi del genere introduceva già nella visura del terreni in "neretto" sotto le informazioni di "foglio, num., superficie qualità e classe) una informazione riportante la corrispondenza con la numerazione delle U.I.U. censite al C.F..
Sarà giusto,..........sarà sbagliato...........ma a me pare un giusto compromesso per "sanare" un errore commesso da entrambe le parti (Ufficio e tecnico di parte) ormai quasi mezzo secolo fa.
Saluti

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it9gvo

(GURU)

Iscritto il:
19 Settembre 2006

Messaggi:
3523

Località
trappeto

 0 -  0 - Inviato: 13 Febbraio 2016 alle ore 10:06

Complimenti SERGIO1971 per la tua corretta, chiara e soddisfacente esposizione di una parte storica dell'aggiornamento della mappa con Tipo Mappale, ai sensi del D.M. 1/10/1969 n.679, la cui applicazione, come tu stesso hai evidenziato, non ha avuto decorrenza immediata in alcuni Uffici (allora si chiamavano "Ufficio Tecnico Erariale").

Comunque mi risulta che tutti gli Uffici adottano la soluzione da te descritta, per sanare l'omesso aggiornamento della mappa:

- planimetria presentata prima del 1/10/1969, deve provvedere l'Ufficio;

- planimetria presentata dopo il 1/10/1969, deve provvedere il proprietario attuale, se il TM non fu mai presentato.

Buon lavoro

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toto83

Iscritto il:
14 Maggio 2013 alle ore 11:57

Messaggi:
110

Località

 0 -  0 - Inviato: 14 Febbraio 2016 alle ore 10:00

Salve.e grazie delle delucidazioni date..come numero di particella io in ogni caso dovrò mantenere quella al CF anche se al CT indica tutt'altra cosa??

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totonno
(GURU)
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO

Iscritto il:
19 Maggio 2006

Messaggi:
8611

Località
Firenze

 0 -  0 - Inviato: 14 Febbraio 2016 alle ore 13:45

Devi controllare se il numero dellla part al terreni non sia stata già utilizzata. Va inoltre verificato se è stato presentato un TM non inserito in atti.

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