La 263/a è di mq. 17 e la 263/b di mq. 19 ma nel disegno la 263/b è più piccola della 263/a.
Se si deve usucapire la 263/b, la 263/a sarà intestata alla stessa ditta della 263/b quindi diversa dalla ditta della 262, per cui non puoi eseguire la fusione.
Perché alla AAB del tipo mappale metti il lotto B se lo fondi alla 262 che è un lotto A?
Se la 263 è composta dai sub 1 e 2 per caso i suddetti sub sono divisi da cielo a terra?
Anche se divisi da cielo a terra non vedo perché frazioni la 263 visto che già risulta diviso in due porzioni del C.F.
Voglio ricordare che, anche se il Pregeo non riconosce in sede di elaborazione i casi appresso descritti, non è possibile fondere un ente urbano sul quale vi ricadono unità immobiliari possedute da diversi soggetti con una particella del C.T. appartenente al soggetto che confina con l'appartamento ricadente nell'ente urbano, né puoi fondere due enti urbani con ivi ricadenti unità immobiliari appartenenti a rispettivi soggetti diversi.
Esempio: ho un ente urbano con due appartamenti ivi ricadenti, uno intestato a Tizio e l'altro a Caio; Tizio è anche proprietario di una particella del C.T. confinante con il suo appartamento; su detta particella del C.T. Tizio ha eseguito un ampliamento del suo appartamento; ebbene per la particella del C.T. devi creare un Ente urbano con particella autonoma e in sede di Docfa devi costituire un appartamento identificato da particelle graffate.