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Autore Fabbricato Rurale su due particelle di ditte diverse

Potenot-Snellius

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 0 -  0 - Inviato: 09 Maggio 2014 alle ore 20:14

Devo effettuare un accatastamento di un fabbricato rurale, costruito alla fine del 1800, questo fabbricato, costituito da due particelle (es. 100 e 200) appartiene a due ditte differenti.

In fase di rilievo mi sono accorto che i confini catastali non corrispondono con quelli fisici, cioè:

il fabbricato censito con la particella 200 appartenente alla ditta B, si estende per circa 4 metri sulla particella 100 appartenente alla ditta A.

Entrambe le Ditte, che erano già a conoscenza di questa situazione, hanno mostrato la volontà e l’interesse a sistemarla definitivamente.

Considerato che la parte di fabbricato che si estende sull’altra particella è un locale adibito a magazzino, avevo pensato di presentare un tipo mappale dove vado a sopprimere entrambe le particelle (100 e 200) e vado a costituire 4 particelle:

- una che comprende la parte di fabbricato della Ditta A ( es. Part. 300),

- una che comprende la parte di fabbricato di proprietà della Ditta B ma che sorge sulla proprietà della Ditta A (es. Part. 400),

- una che si estende dal confine tra le Ditte A e B fino alla fine del magazzino (es. Part. 500),

- una che comprenda la rimanente parte di edificio (es. Part. 600).

Così quando vado a redigere il docfa, il magazzino che si sviluppa su due particelle differenti lo vado a trattare come porzione di u.i.u.

Secondo voi, questo modo di procedere è corretto? Quali altre vie mi suggerite?



Allego Schema grafico:


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Grazie mille anticipatamente

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Autore Risposta

Salvatore_B.

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 0 -  0 - Inviato: 11 Maggio 2014 alle ore 14:33

Il discorso che fai è proceduralmente corretto e basta fare un solo mappale per entramebe le porzioni (che firmano tutti gli intestati della 100 e della 200). ma mi pongo delle domande.

1) E' solo a piano terra? Dall'esposizione credo di sì.

2) Cosa intendi quando dici "Entrambe le Ditte, che erano già a conoscenza di questa situazione, hanno mostrato la volontà e l’interesse a sistemarla definitivamente."? Cioè, in questo modo, accatastando come unità costituita da due porzioni, non è che sciolgono questa specie di legame.

3) Chi si sente proprieatrio del fabbricato? Entrambi? O solo quello della 200? C'è da leggere attenatmente i titoli per vedere a chi "appartiene".

4) Se dici "censito con la particella 200" cosa significa? E' censito come FR?. In tal caso avrebbe una sua p.lla e una ditta. O intendevi dire "ricadente nella p.lla 200"?

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Potenot-Snellius

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 0 -  0 - Inviato: 11 Maggio 2014 alle ore 17:29

"Salvatore_B." ha scritto:
Il discorso che fai è proceduralmente corretto e basta fare un solo mappale per entramebe le porzioni (che firmano tutti gli intestati della 100 e della 200). ma mi pongo delle domande.

1) E' solo a piano terra? Dall'esposizione credo di sì.

2) Cosa intendi quando dici "Entrambe le Ditte, che erano già a conoscenza di questa situazione, hanno mostrato la volontà e l’interesse a sistemarla definitivamente."? Cioè, in questo modo, accatastando come unità costituita da due porzioni, non è che sciolgono questa specie di legame.

3) Chi si sente proprieatrio del fabbricato? Entrambi? O solo quello della 200? C'è da leggere attenatmente i titoli per vedere a chi "appartiene".

4) Se dici "censito con la particella 200" cosa significa? E' censito come FR?. In tal caso avrebbe una sua p.lla e una ditta. O intendevi dire "ricadente nella p.lla 200"?



Cerco di fare un po di chiarezza, rispondendo alle tue domande:

Si, la parte "incriminata" è solo a piano terra.

Le Ditte sapevano di questo errore "cartografico" ed una volta corretto, vi sarà un passaggio di proprietà dalla Ditta A alla Ditta B tramite rogito notarile.

Tutto il fabbricato (part. 100 e 200) è censito come fabbricato rurale, trattasi di un ex fabbricato feudale.



Se invece di fare quattro particelle al C.F. ne facessi solo due, (una per la Ditta A e una per la proprietà della Ditta B) come potrei trattare la pratica docfa?



Qual'è, secondo voi la strada "più logica e/o corretta" da perseguire?

Help me, sono neofita!!!!!!!!

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Salvatore_B.

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 0 -  0 - Inviato: 11 Maggio 2014 alle ore 18:17

Se è un FR significa che ha una sua p.lla e una sua ditta. Deduco che questo FR lo abbia nel titolo solo B. O c'è l'ha pure A nel suo titolo? Cioè, per il FR la ditta è solo B?

Potresti postare uno stralcio della mappa di questo FR, segnando con linea rossa la corte reale (se ha una corte reale, nei luoghi)?

Ti chiedo questo perché senza vedere lo stralcio della mappa potrei darti una risposta che potrebbe portarti fuori luogo.

Se posti la mappa e mi dici la ditta, potrei darti una risposta. Sempre che non mi scolleghi.

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Potenot-Snellius

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 0 -  0 - Inviato: 11 Maggio 2014 alle ore 19:26

Lo schema che ho allegato nel primo messaggio rappresenta la situazione catastale.

Si tratta di un unico fabbricato al quale, sono state assegnate due particelle distinte, una appartenente ad A e una a B.

Nella seconda immagine di cui sopra (stato di fatto), ho riportato con linea rossa il confine reale/fisico tra le due proprietà.

Allego stralcio catastale, dove:

Part. 49 e 55 = Ditta A

Part. 48 e 54 = Ditta B

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Salvatore_B.

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 0 -  0 - Inviato: 11 Maggio 2014 alle ore 22:24

Bene!

Anche se architettonicamente è un solo fabbricato, catastalmente sono due distinti fabbricati rurali.

Ancora alcuni chiarimenti e vediamo di risolvere.

1) Hai sondato la linea nera tra la 54 e la 55? Cioè hai verificato la linea rossa rispetto al confine nero tra 54 e 55?

2) La corte della 49 non si tocca?

3) Hai sbirciato le varie superfici di 48 e 49? (superfici in visura, sup. grafiche e sup. reali).

4) Quante sono le sup. in visura di 48 e 49?

5) C'è una separazione fisica (una paretina o un muro antico) dove hai messo la linea rossa limite dei possessi? E se c'è, è antica come il resto del fabbricato? (Ho un sospetto).

Attenzione che con quel PF 10 nello spigolo, forse pregeo sballa. Ma questo problema rimandiamolo a dopo che si imposta concettualmente il tipo.

Se dovranno rogare un atto notarile dovrai fare frazionamento+mappale, con deposito al Comune.

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Salvatore_B.

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 0 -  0 - Inviato: 11 Maggio 2014 alle ore 22:24

(Post duplicato per errore, quindi cancellato).

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Potenot-Snellius

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 0 -  0 - Inviato: 12 Maggio 2014 alle ore 10:20

"Salvatore_B." ha scritto:
Bene!

Anche se architettonicamente è un solo fabbricato, catastalmente sono due distinti fabbricati rurali.

Ancora alcuni chiarimenti e vediamo di risolvere.

1) Hai sondato la linea nera tra la 54 e la 55? Cioè hai verificato la linea rossa rispetto al confine nero tra 54 e 55?

2) La corte della 49 non si tocca?

3) Hai sbirciato le varie superfici di 48 e 49? (superfici in visura, sup. grafiche e sup. reali).

4) Quante sono le sup. in visura di 48 e 49?

5) C'è una separazione fisica (una paretina o un muro antico) dove hai messo la linea rossa limite dei possessi? E se c'è, è antica come il resto del fabbricato? (Ho un sospetto).

Attenzione che con quel PF 10 nello spigolo, forse pregeo sballa. Ma questo problema rimandiamolo a dopo che si imposta concettualmente il tipo.

Se dovranno rogare un atto notarile dovrai fare frazionamento+mappale, con deposito al Comune.





Il confine tra la 54 e la 55 corrisponde con lo stato dei luoghi.

La superficie, riportata in visura, di ogni singola particella non corrisponde con la superficie reale ma, la somma di entrambe corrisponde con la superficie totale del fabbricato.

Il confine indicato con la linea rossa è costituito da un muro dello spessore di 90 cm che presenta la stessa tipologia strutturale e gli stessi materiali degli altri muri dell'intero corpo di fabbrica, e in baso a quanto riferito da entrambe le ditte, è stato sempre presente. Infatti, sia a destra che a sinistra di questo magazzino, sono presenti degli ambienti adibiti ad abitazione.

Nell'estratto catastale allegato nel precedente messaggio, ho sbagliato a segnare la linea rossa, essa doveva svilupparsi per intero lungo tutta la particela, corte compresa.

A prescindere del passaggio dal notaio, il deposito al comune del TM+TF avevo già pensato di farlo sempre e comunque.



Ecco, alla luce di questi ulteriori chiarimenti, come penseresti di procedere sia al C.T. sia al C.F.?

La seconda ipotesi che avevo considerato, (costituire solo due particelle al C.F.) potrebbe essere fattibile?

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it9gvo

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trappeto

 0 -  0 - Inviato: 12 Maggio 2014 alle ore 10:41

Io consiglio di redigere un unico TM fondendo le due p.lle e subalternando al CF con Docfa.

Il magazzino che ricade a cavallo tra le due p.lle 49 e 48 verrà dichiarato con due distinti sub, quali "porzioni unite di fatto", intestandoli alle ditte catastali.

Questa soluzione velocizza le operazioni da svolgere ed evita il TF e il deposito al Comune.

Questo è il Modello Censuario Pregeo: TM

O 49 mq.120

S 49

C a AAA mq.120 lotto A AAA

O 48 mq.110

S 48 lotto A AAA



Buon lavoro

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SIMBA964

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 0 -  0 - Inviato: 12 Maggio 2014 alle ore 10:53

"it9gvo" ha scritto:
Io consiglio di redigere un unico TM fondendo le due p.lle e subalternando al CF con Docfa.

Il magazzino che ricade a cavallo tra le due p.lle 49 e 48 verrà dichiarato con due distinti sub, quali "porzioni unite di fatto", intestandoli alle ditte catastali.

Questa soluzione velocizza le operazioni da svolgere ed evita il TF e il deposito al Comune.

Questo è il Modello Censuario Pregeo: TM

O 49 mq.120

S 49

C a AAA mq.120 lotto A AAA

O 48 mq.110

S 48 lotto A AAA



Buon lavoro





Ciao Giovanni, mi dispiace io e te non saremo mai d'accordo sulla fusione delle particelle ai terreni, credo lo supporti il fatto che siamo in presenza di due ditte diverse. E secondo il diritto italiano, oltre che dalla normativa catastale, non è possibile fondere ai terreni.

Meglio visionare preventivamente gli atti pubblici di quelle due particelle e capire esattamente cosa descrivono.

Saluti cordiali

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Salvatore_B.

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 0 -  0 - Inviato: 12 Maggio 2014 alle ore 11:45

Bene giovane Pothenot, bene!

Ti avevo chiesto di dirmi 1) le superfici in visura della 48 e della 49; 2) se la sagoma da te rilevata è conforme a quella della mappa.

Dimmi pure la superfice reale da te rilevata e la superfice grafica di 48 e 49.

Il mio sospetto, sulla base delle tue ultime informazioni, è divenuto una sorta di certezza sul da farsi. Potrebbe risparmiarsi il costo di un atto notarile e di non fare tipi che non sono necessari.

Detto questo, a simba rispondo che sono d'accordissimo con la sua osservazione; oltretutto per amor di pace è sempre auspicabile che i vicini abbiano solo il confine reale in comune e non documenti che si richiamino a vicenda. (E' raro trovare it9 fuori forma, ma capitò anche a Roberto Baggio nella finale del 1994).

OT: Potenot, come facciamo ora a inserire la acca dimenticata nel tuo nik?

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Potenot-Snellius

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 0 -  0 - Inviato: 12 Maggio 2014 alle ore 11:48

Alla luce di queste considerazioni, io opterei nel redigere un unico TM e passare le due particelle al C.F. poi, predisporre due pratiche Docfa, da inoltrare contemporaneamente, una per la ditta A e una per la ditta B e relativamente al magazzino che ricade su due particelle con intestatari diversi andrei a fare una dichiarazione di porzione di u.i.u. e specificando in relazione per es.:

"dichiarazione di porzione u.i.u..fg 22 part. 100 sub 1 u.i.u. unita di fatto con quella del foglio 22 part. 101 sub 1, rendita attribuita all'u.i.u. ai fini fiscali. - Pratica da esaminare constestualmente alla pratica avente cod. di invio 12345678 del 12/05/2014".


Poi dopo il rogito presentare un Docfa per fusione.

Che ne dite?



P.S. Ho controllato gli atti di compravendita, risalenti al 1940, dove il fabbricato rurale viene descritto solo ed esclusivamente con i riferimenti catastali (Foglio e particella).



@ Salvatore B.: l'omissione della lettera acca in Potenot non è ne una dimenticanza ne tantomeno un errore, è stato fatto intenzionalmente per distinguermi e differenziarmi dall'originale.

* Part.49: Sup. Visura: 150 mq; - Sup. Grafica: 150 mq; Sup. Rilevata: 130 mq

* Part.48: Sup. Visura: 200 mq; - Sup. Grafica: 200 mq; Sup. Rilevata: 220 mq

* Part.49 + Part. 48: Sup. Visura: 350 mq; - Sup. Grafica: 350 mq; Sup. Rilevata: 350 mq

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geoalfa

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 0 -  0 - Inviato: 12 Maggio 2014 alle ore 12:10

Scusami Pothenot, ma guardando, forse con troppa velocità, lo sviluppo del thead ho notato come non si sia ipotizzato ad un sempre probabile errore di impianto, e mi spiego:

"Potenot-Snellius" ha scritto:
... Allego stralcio catastale, dove:

Part. 49 e 55 = Ditta A
Part. 48 e 54 = Ditta B

Clicca sull'immagine per vederla intera



Hai controllato se il confine fra la 54 e la 55 è stato rappresentato in mappa correttamente?

Hai controllato, nel caso che la risposta precedente è positiva se la dividente che ora indichi in rosso, sarebbe dovuta essere indicata dove dici tu oppure se, all'epoca dell'impianto, c' è stato un errore grafico vero e proprio o una volontà devivante da accordi, ecc...

Hai verificato se c'è la possibilità di far fare una rettifica della mappa, senza stipulare alcun atto, ma con una semplice domanda sottoscritta dalle parti e debitamente documentata?

Hai consultato l'Ufficio di competenza per poter presentare una domanda siffatta?

Non è facile da l'estrno dirti esattamente per oro colato la soluzione!

Personalmente ci penserei due volte prima di fate un documento che poi magari si scopre che non è necessario produrlo, perché è magari risolvibile con una semplice rettificaca di un errore evidente!

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Potenot-Snellius

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 0 -  0 - Inviato: 12 Maggio 2014 alle ore 12:27

"geoalfa" ha scritto:
Scusami Pothenot, ma guardando, forse con troppa velocità, lo sviluppo del thead ho notato come non si sia ipotizzato ad un sempre probabile errore di impianto, e mi spiego:

"Potenot-Snellius" ha scritto:
... Allego stralcio catastale, dove:

Part. 49 e 55 = Ditta A
Part. 48 e 54 = Ditta B

Clicca sull'immagine per vederla intera



Hai controllato se il confinefra la 54 e la 55 è stato rappresentato in mappa correttamente?

Hai controllato, nel caso che la risposta precedente è positiva se la dividente che ora indichi in rosso, sarebbe dovuta essere indicata dave dici tu oppure se all'epoca dell'impianto c' è stato un errore grafico vero e prioprio o una volontà devivante da accordi, ecc...

Hai verificato se c'è la possibilità di far fare una rettifica della mappa, senza stipulare alcun atto, ma con una semplice domanda sottoscritta dalle parti e debitamente documentata?

Hai consultato l'Ufficio di competenza per poter presentare una domanda siffatta?

Non è facile da l'estrno dirti esattamente per oro colato la soluzione!

Personalmente ci penserei due volte prima di fate un documento che poi magari si scopre che non è necessario produrlo, perché è magari risolvibile con una semplice rettificaca di un errore evidente!





Allora, in uno dei primi post ho detto che entrambe le ditte sapevano di questo problema.

Ovvero, sia il fabbricato che il terreno originariamente appartenevano ad un unico proprietario poi, nel 1940 l'intero fondo venne acquistato dalle attuali ditte (A e B) che hanno provveduto a fare il frazionamento prima "sulla carta" e poi sul posto ma, quando dovevano materializzare i confini si sono accorti che la dividente tagliava a metà il locale adibito a magazzino così hanno deciso di comune accordo di sistemare successivamente questo pastrocchio.

In seguito al decesso di uno dei proprietari, gli eredi hanno pensato di porre fine a questa situazione e sistemare tutto quanto, la stessa volontà è stata espressa anche da parte dell'altra ditta.

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geoalfa

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 0 -  0 - Inviato: 12 Maggio 2014 alle ore 12:33

Ritengo evidente l'errore e la mala rappresentazione in mappa di una dividente, quindi come ho già detto è anche possibile, documentandola, ( perchè all'atto della vendita in sede di rogito sarà stato redatto sicuramente il modello 6 ) chiedere la rettifica i cui termini vanno concordati con l'UP locale!

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