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Autore differenza tra sup Wegis e sup in atti

vesuvio21it

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01 Febbraio 2005

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 0 -  0 - Inviato: 08 Febbraio 2007 alle ore 21:59

Salve,
mi potete dire come ci si comporta se si deve eseguire un frazionamento con varie p.lle, però 3 di queste p.lle hanno una grande differenza tra la superficie wegis e quella da visura?

Esempio:
p.lla 101 differenza di 8%
p.lla 102 differenza di 11%
p.lla 103 differenza del 30%

N.B. le superfici rilevate delle 3 p.lle è quasi identica a quella wegis.

Grazie 1000

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Autore Risposta

geobax

(GURU)

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Biella

 0 -  0 - Inviato: 09 Febbraio 2007 alle ore 08:15

Il frazionamento non cambia, dovrai valutare come redigere il d.b. censuario in base alle risultanze del tuo rilievo:
- derivate tutte SN: dovrai fare il bilanciamento delle superfici;
- SR ed SN: le SN avranno l'aggravio degli scarti di superficie;
- solo SR: avrai la superficie reale che dovrà aggiornare la banca dati mediante doppia dimostrazione.

Comunque ricorda che la superficie grafica è un elemento di controllo in più che hai per desumere probabili errori sulla superficie in atti, ma il raffronto deve essere sempre fatto considerato SN e SR.
Nel tuo caso, effettivamente, l'indicazione è in tal senso; dovuta probabilmente ad atti di aggiornamento su p.lle originarie maggiori che non hanno fatto altro che distribuire l'errore già presente all'impianto.

ciao

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teo_bo

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 0 -  0 - Inviato: 09 Febbraio 2007 alle ore 08:41

"- derivate tutte SN: dovrai fare il bilanciamento delle superfici;
- SR ed SN: le SN avranno l'aggravio degli scarti di superficie;
- solo SR: avrai la superficie reale che dovrà aggiornare la banca dati mediante doppia dimostrazione. "

scusate se mi intrometto nella discussione...
ma nel caso si possa rilevare interamente il mappale originale e la differenza tra la SR e la SN in visura risultasse fuori dalla tollerenza di 1/20 come ci si dovrebbe comportare? chiaramente anche le derivate se con SR risulterebbero fuori tolleranza...

ciao.

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numero

(GURU)

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30 Gennaio 2004

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prato

 0 -  0 - Inviato: 09 Febbraio 2007 alle ore 10:22

per Teo_bo

estratto dalla raccolta delle normative del catasto terreni scaricabile dal mio sito (mancano le formule perchè non riesco a copiarle):
1)
Rif.to: Circolare 5/89
Diversità di forma e/o superficie tra particelle rilevate e documentazione probante.
Qualora nell'aggiornamento geometrico delle particelle si riscontri una diversità di forma e/o di superficie tra quelle rilevate e quelle rappresentate nei documenti probanti (disegni quotati per atti precedenti il 1969, frazionamento e mappa catastale) si dovranno verificare le differenze tra le linee rappresentate e le corrispondenti rilevate.
Le verifiche possono essere eseguite:
a) mediante controlli di tipo analitico (confronto di misure) se si utilizza un disegno quotato o un frazionamento in qualità di documento probante;
b) mediante sovrapposizione grafica se l'unico documento probante è rappresentato dalla mappa.
In riferimento ai documenti utilizzati per il confronto, i limiti massimi di accettabilità risultano i seguenti:
- per il confronto delle misure, di cui ai punto a), attraverso le formule di tolleranza riportate al paragrafo 4 della "Istruzione per il rilievo catastale di aggiornamento";
- per il confronto condotto per sovrapposizione, di cui al punto b) utilizzando la relazione
dove e rappresentano distanze fra punti omologhi della geometria particellare di cui la prima é desunta dalla mappa mentre la seconda dalle misure dirette o indirette. La scelta, da parte dell'Ufficio, del limite di confronto sarà dettata in funzione della situazione: cartografica (scala di rappresentazione, supporto grafico da cui sono state estratte le coordinate dei punti p3 e p4, ecc.).
Verificata l'accettabilità delle anomalie riscontrate sulla forma si dovrà procedere alla verifica delle superfici ( superficie rilevata e superficie in atti catastali) controllando che la loro differenza sia contenuta entro il limite di tolleranza, che viene qui definito sulla base dei criteri stabiliti dal codice civile; (art. 1538) pari ad 1/20 della superficie in atti.
Differenze di superficie che rientrano in tale richiedono un'unica dimostrazione su elaborato mod. 51FTP, nel quale le superfici indicate sono quelle rilevate, come già espresso nella circ. 11/88.
Per le differenze di superficie che eccedono 1/20 della superficie nominale occorre eseguire la doppia dimostrazione sia grafica (mod. 51) sia delle superfici (mod. 51FTP) così come previsto dal D.P.R.650/ 72.
Differenze dei valori delle superfici calcolate e presentate dall'utenza esterna e le rispettive calcolate dall'Ufficio non dovranno portare modifica di quanto riportato su mod. 51FTP se le stesse rientrano in un cinquecentesimo (1/500) dei valori dichiarati (valore modificato con circ. 2/92).
Nel riscontro di superfici reali derivanti da atti di aggiornamento successivi, qualora le differenze di forma rientrino nei limiti richiamati al punto a) la dimostrazione del frazionamento del frazionamento dovrà essere eseguita sulla base delle superfici effettivamente rilevate lasciando al tecnico approvatore la valutazione, in funzione dell' attendibilità dei rilievi a confronto, dell'opportunità di variare o meno i valori espressi su mod. 51FTP. Le eventuali correzioni d'ufficio, apportate sulla dimostrazione del frazionamento, dovranno essere controfirmate, per accettazione, da parte del tecnico professionista all'atto del ritiro degli elaborati.
Per quanto riguarda il tipo mappale la predisposizione dei relativi elaborati tecnici (mod. 3SPC) segue le stesse modalità indicate per il tipo di frazionamento. Nel caso in cui la superficie misurata ecceda un ventesimo di quella nominale, la doppia dimostrazione viene ad essere sostituita dalla annotazione, in calce sul mod. 3SPC, "la superficie reale supera di 1/20) quella nominale, Sr=....mq».
In relazione a quanto sopra vengono impartite alcune disposizioni operative, .inerenti le attività di aggiornamento degli archivi amministrativo-censuari, dirette agli Uffici per i quali risulta attivato il sistema informativo catastale. Per gli altri Uffici, gli elaborati (tipi di frazionamento ed eventuali tabelle di variazione) dovranno essere ordinatamente archiviati per il loro immediato inserimento nella base informativa a seguito deIl'attivazione del sistema.
Tipi di frazionamento:
a) frazionamento con rilievi completo dei vertici della particella originaria e di tutte le particelle derivate:
- qualora, relativamente alla particella originaria, la differenza fra la superficie in atti e quella reale riportata nell'atto di aggiornamento risulti inferiore di un ventesimo della prima, si dovrà far precedere la introduzione del mod. 51FTP da una variazione relativa alla particella originaria risulterà il cui scopo sarà quello di impostare la nuova superficie reale. A seguito di tale operazione la particella originaria risulterà coerentemente aggiornata, rispetto alla nuova superficie, nei valori di redditività. Si dovrà quindi procedere all'inserimento della dimostrazione del frazionamento (effettuata sulla base delle superfici reali) riportando per ogni particella trattata, nel campo destinato alle annotazioni, la dicitura la "SR" l' iter sopra descritto può essere condotto per differenze di superficie minori di un cinquecentesimo di quella presente in atti.
- qualora, relativamente alla particella originaria ,la differenza fra la superficie in atti e quella reale riportata nell'atto di aggiornamento risulti non inferiore di un ventesimo di quella presente in atti si dovrà procedere all'inserimento della dimostrazione del frazionamento (effettuato sulla base delle superfici nominali) riportando per ogni particella trattata, nel campo destinato alle annotazioni, la dicitura "SR=" seguita dal valore della superficie reale espressa in mq (valore intero)
b) frazionamento con rilievo completo di alcune particelle derivate: si dovrà procedere all'inserimento della dimostrazione del frazionamento riportando per ogni particella trattata, la cui superficie é stata dichiarata reale (vedi circ. 11/88), la dicitura «SR" nel campo destinato alle annotazioni.
Tipi mappali
Qualora l'atto di aggiornamento interessi l'intero contorno del lotto, e la differenza fra la superficie in atti e quella reale, riportata nell'atto di aggiornamento, risulti inferiore di un ventesimo della prima, si dovrà impostare la nuova superficie (reale) mediante opportuna variazione meccanografica. Dovrà essere inoltre eseguita ulteriore variazione meccanografica destinata esclusivamente alla introduzione nel campo destinato alle annotazioni, della dicitura "SR". Si precisa che le due variazioni sopra descritte si rendono necessarie per superare una carenza delle procedure meccanografiche attuali che non permettono, se la variazione interessa la superficie della particella, l'inserimento di commenti nei campo delle annotazioni. Qualora in atti la particella originaria presenti già nel campo annotazione la dicitura "SR». l' iter sopra descritto può essere eseguito per differenze di superficie minori di un cinquecentesimo di quella presente in atti. Se la differenza fra la superficie in atti e quella reale riportata nell'atto di aggiornamento risulti non inferiore di un ventesimo di quella presente in atti l' iter procedurale dovrà essere limitato alla introduzione, nel campo destinato alle annotazioni, della dicitura "SR=" seguita dal valore della superficie reale espressa in mq (valore intero).
Si richiama l'attenzione sul disposto della Circolare n.9 del 18/2 1969 (prot. n.3/365 - S.T.C. III) afferente l'aspetto di aggregazione delle particelle (o porzioni) in fase di trattazione del tipo o ancora meglio nel caso di predisposizione dell'atto di aggiornamento. La fusione delle particelle (o porzioni), sia per gli aspetti geometrici che per quelli amministrativo-censuari può direttamente essere proposta dal tecnico redattore dell'atto qualora sussistano le condizioni definite dalla suddetta Circolare. Quanto sopra, fra l'altro, consente la più corretta e funzionale individuazione topometrica dei vertici reali delle particelle effettivamente riscontrabili, in modo univoco, sul terreno e quindi la loro superficie reale.
2)
Rif.to: Circolare 2/2006

7 Particolari modalità di predisposizione dell’atto di aggiornamento

Nelle more della già pianificata implementazione della specifica funzionalità della procedura informatica, la predisposizione della “doppia dimostrazione” nel modello censuario del Tipo Frazionamento, nei casi in cui si rendesse necessaria, può essere eseguita all’interno della Relazione Tecnica ovvero adottando i modelli tradizionali. Nulla altro è innovato rispetto all’attuale quadro normativo per quanto attiene la predisposizione della Relazione Tecnica.
Per quanto concerne la lettera di incarico al professionista, da parte dei soggetti titolati a richiedere la predisposizione di un atto di aggiornamento, introdotta con la circolare n. 49/T del 1996, si evidenzia che la procedura informatica prevede, oltre alla eventuale delega di rappresentanza nei confronti dell’Amministrazione finanziaria, l’indicazione di una delle seguenti tre fattispecie:
- per procedimento d’ufficio;
- sottoscrizione della lettera di incarico da parte di tutti i titolari di diritti reali;
- mancata sottoscrizione dell’atto di aggiornamento e/o mancata autorizzazione al conferimento dell’incarico.

Il primo punto dell’elenco attiene a parte della casistica di cui al punto B del suddetto modello di lettera di incarico e precisamente ai casi di atti di aggiornamento autorizzati in forza di legge e cioè: procedimenti per esproprio, esecuzione sentenze od ordinanze dell’autorità giudiziaria.
Il secondo punto deve essere utilizzato nel caso in cui la lettera di incarico sia stata sottoscritta da tutti i soggetti titolari di diritti reali sull’immobile oggetto di aggiornamento.
Il terzo punto comprende la casistica, residuale rispetto a quella sopra descritta, prevista per il punto B della circolare n. 49/T del 1996.
Nel caso, peraltro poco frequente, di Tipo Mappale riguardante più fabbricati appartenenti a ditte diverse, insistenti su di unica particella originaria o comunque su di un appezzamento continuo di terreno interessante più particelle, la prassi catastale consente che venga redatto un unico Tipo Mappale che sconta l’imposta di bollo e i tributi una sola volta per tutte le particelle derivate definitive. In tale fattispecie era prevista l’allegazione di tanti modelli 3SPC per quante erano le ditte da iscrivere nel Catasto Edilizio Urbano. In considerazione della soppressione del modello 3SPC, l’atto di aggiornamento della fattispecie in esame, non può essere — al momento — prodotto con la versione 9 della procedura Pregeo, per cui è necessario presentare l’atto di aggiornamento utilizzando i modelli tradizionali.

Saluti

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teo_bo

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 0 -  0 - Inviato: 09 Febbraio 2007 alle ore 11:28

Grazie mille

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vesuvio21it

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 0 -  0 - Inviato: 12 Febbraio 2007 alle ore 09:18

in caso di SR, di tutte le p.lle, come si dovrebbe eseguire la doppia dimostrazione?

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numero

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prato

 0 -  0 - Inviato: 12 Febbraio 2007 alle ore 09:23

la doppia dimostrazione si esegue ora direttamente nella relazione tecnica.
Come dice il nome si tratta di redarre il modello censuario una prima volta con le superfici nominali e una seconda con quelle reali.
Nel censuario va riportata la dimostrazione con le superfici nominali con l'errore ripartito proporzionalemente. Nella relazione viene invece riportata la ripartizione sulla base delle superfici reali.
saluti

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vesuvio21it

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 0 -  0 - Inviato: 12 Febbraio 2007 alle ore 10:28

Quando dici: "Nella relazione viene invece riportata la ripartizione sulla base delle superfici reali "
Vuoi dire che devo solo descrivere il problema con le p.lle e le superfici reali.... SOLO QUESTO?

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numero

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prato

 0 -  0 - Inviato: 12 Febbraio 2007 alle ore 10:45

non so dirti con certezza perchè non ne ho ancora redatti fortunatamente. Comunque il rif.to è la Circolare 2/2006 par.7.
Immagino comunque che tu debba riportare in relazione una serie di righe 6 copiate dal modello censuario.
fammi sapere.
saluti

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MarcoD

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 0 -  0 - Inviato: 05 Marzo 2007 alle ore 23:41

ho letto tutti i post sopra esposti. Anche io ho un problema simile.
Devo redigere un TF per esproprio e un lotto stabilito con riga RC e contorno chiuso di superficie assegnata ricade su di un insieme di particelle tutte SN di cui alcune con sbilancio di superfici. Le particelle derivate all'interno del lotto non verrano fuse prima di futuro Tm.
Mi chiedevo se all'atto di tale fusione risultasse sbilancio conseguente tra la superficie reale del mio contorno RC assegnato e l'accorpamento di tutte le particelle derivate.
Come mi consigliate di procedere? Grazie.

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sissy34

Iscritto il:
03 Ottobre 2004

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229

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Firenze

 0 -  0 - Inviato: 06 Marzo 2007 alle ore 09:24

?????

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anto_1984

Iscritto il:
04 Novembre 2007

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290

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 0 -  0 - Inviato: 03 Gennaio 2008 alle ore 11:17

anche io oggi ho ereditato un bel frazionamento di questo tipo .
Premetto che lo stesso è stato sospeso 5 o 6 volte, premesso che il mio collega ha pure rimesso il posto di lavoro, premesso che dovro rifare wegis etc, vado al dunque' aimeeee'!!
Frazionamento di 3 particielle, una da circa 25 ettari, una da 1060 mq e una da 299, divise da una strada che divide le particielle in due. :idea: Riprendo in mano tutto il frazionamento, trasporto la wegis su cad e toh! cosa ne sbucca fuori : per il terreno da 25 ha la tolleranza tra wegis e visura è ok, mentre per gli altri due sono completamente fuori tolleranza.
Ora ho chiesto al tecnico della mia AdT ma ancora non ho ricevuto risposta. Voi come vi comportereste visto che fare ricorso alle normative è praticamente impossibile ! Agenzia che vai usanza che trovi!!
Saluti a tutti....arriva carnevale!

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