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Autore Demolizione e ricostruzione, totale e non

pzero

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Firenze - nome@cognome.it

 0 -  0 - Inviato: 05 Maggio 2008 alle ore 19:30

Vorrei un vostro parere, dato che stiamo discutendo in questi giorni su questo argomento.

Nel caso un immobile urbano venga completamente demolito la procedura corretta mi risulta essere la seguente :
1) tipo mappale a demolizione
2) docfa a variazione con costituzione area urbana
3) nuovo tipo mappale
4) nuovo docfa, unità afferente

Nel caso invece l'immobile urbano non venga demolito completamente, come mi devo comportare?
ad esempio : particella con due immobili unico identificativo. Uno viene demolito e l'altro viene ampliato. E' valida la procedura sopradescritta ?
O sarebbe meglio fare un tipo mappale con la demolizione e l'ampliamento ed un semplice docfa a variazione?
Se si, quale è il limite?
Quali sono le circolari che regolano la questione?

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Autore Risposta

gaetano59

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 0 -  0 - Inviato: 05 Maggio 2008 alle ore 19:39

"pzero" ha scritto:
Vorrei un vostro parere, dato che stiamo discutendo in questi giorni su questo argomento.

Nel caso un immobile urbano venga completamente demolito la procedura corretta mi risulta essere la seguente :
1) tipo mappale a demolizione
2) docfa a variazione con costituzione area urbana
3) nuovo tipo mappale
4) nuovo docfa, unità afferente

Nel caso invece l'immobile urbano non venga demolito completamente, come mi devo comportare?
ad esempio : particella con due immobili unico identificativo. Uno viene demolito e l'altro viene ampliato. E' valida la procedura sopradescritta ?
O sarebbe meglio fare un tipo mappale con la demolizione e l'ampliamento ed un semplice docfa a variazione?
Se si, quale è il limite?
Quali sono le circolari che regolano la questione?



Rispondo di getto, quindi potrei dire una castroneria:

Se le due unità sono della stessa ditta ritengo più opportuna la seconda opzione e ciè -T.M. + due pratiche docfa, una per la demolizione della u.i.u. e una per l'ampliamento dell'altra u.i.u.

Sentiremo altri pareri.

Saluti

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jema

(GURU)

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 0 -  0 - Inviato: 05 Maggio 2008 alle ore 19:44

"pzero" ha scritto:
Nel caso un immobile urbano venga completamente demolito la procedura corretta mi risulta essere la seguente :
1) tipo mappale a demolizione
2) docfa a variazione con costituzione area urbana
3) nuovo tipo mappale
4) nuovo docfa, unità afferente

Nel caso invece l'immobile urbano non venga demolito completamente, come mi devo comportare?
ad esempio : particella con due immobili unico identificativo. Uno viene demolito e l'altro viene ampliato. E' valida la procedura sopradescritta ?
O sarebbe meglio fare un tipo mappale con la demolizione e l'ampliamento ed un semplice docfa a variazione?
Se si, quale è il limite?
Quali sono le circolari che regolano la questione?


Per la seconda ipotesi, la procedura non può essere che la seguente:
1) tipo mappale per aggiornamento grafico-censuario
2) docfa per l'intervento realizzato.

La divisione del DOCFA in più pratiche dipende esclusivamente dal fatto che le causali siano tra loro incompatibili e che la ditta intestataria non sia unica.

Saluti 8)

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gaetano59

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 0 -  0 - Inviato: 05 Maggio 2008 alle ore 19:57

Se non ricordo male la causale demolizione totale (DET) non è compatibile con nessun'altra causale, quindi va fatta una pratica a parte, a meno che non si tratti di demolizione parziale (DEP), ma mi pare di aver capito che si tratta della demilizione di una intera u.i.u.

Saluti

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jema

(GURU)

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 0 -  0 - Inviato: 05 Maggio 2008 alle ore 20:05

"gaetano59" ha scritto:
Se non ricordo male la causale demolizione totale (DET) non è compatibile con nessun'altra causale, quindi va fatta una pratica a parte, a meno che non si tratti di demolizione parziale (DEP), ma mi pare di aver capito che si tratta della demilizione di una intera u.i.u.


La causale da Te citata riguarda appunto la Demolizione Totale, e per totale si intende che il lotto urbano deve diventare area urbana: non credo che pzero si riferisse a questo.

Saluti 8)

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pzero

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 0 -  0 - Inviato: 06 Maggio 2008 alle ore 07:59

Riformulo la domanda in modo più chiaro, forse non mi sono spiegato.
Quando è necessario presentare prima un mappale a demolizione e poi uno con il nuovo fabbricato anziché un unico mappale che comprenda i due passaggi?
Quale è il limite?
Quali sono le norme che regolano ciò?

io ho trovato questo :
L'unica norma che ne parla è la circolare 2/84 che dice :




II.2.10. - DEMOLIZIONE TOTALE.
E' questa una particolare variazione per effetto della quale un immobile
urbano si varia in area urbana che, a norma dell'art. 15 del D.P.R. 26
orrobre 1972, n. 650 va censita, senza rendita, in C.E.U..
Il richiedente pertanto dovra' presentare il prescritto mod. 44 con
l'avvertenza che come "porzione derivata" dovra' indicare " AREA URBANA DI mq
...".
L'Ufficio annotera' a mod. 57 per tutte le unita' immobiliari la sigla "DEM",
seguita dai riferimenti di protocollo del mod. 44. Giova osservare che anche
in questo, come per tutte le porzioni derivate che cambiano la loro
delimitazione nello spazio, non si deve conservare l'identificativo
catastale;
si dovra' percio' assegnare all'area di risulta un nuovo numero di
particella, che andra' annotato a mod. 44 come riferimento di mappa della
porzione derivata.
Come di consueto - anticipando in proposito l'argomento trattato piu' in
generale nel paragrafo seguente - si osserva che anche tale variazione verra'
definita dopo l'accertamento sopralluogo. Dell'esito positivo verra' data
notizia collegando la preesistente scheda mod. 57 con quella che si
impiantera' riferita al nuovo numero di particella e che dovra' riportare -
nella prima riga - la dicitura "AREA URBANA". Dell'avvenuta demolizione e del
nuovo numero di particella assegnato all'area di risulta dovra' essere data
notizia dalla quarta alla seconda sezione per quanto di sua competenza, in
previsione di una successiva riedificazione che dovra' necessariamente
iniziare il proprio iter catastale presso la sezione stessa (mod. 3 SPC e
relativo tipo mappale).



Si capisce quindi che SOLO nel caso di demolizione totale, cioè quando il mio fabbricato diventa area urbana, devo presentare prima un mappale a demolizione, poi un docfa per area urbana, poi il nuovo mappale ed infine le nuove planimetrie, il tutto cambiando numero (ma questo è riferito all'urbano, quindi è possibile anche mantenere il numero della particella e variare il subalterno, per continuità storica).
Quindi, nel caso la demolizione non sia totale ma rimanga in piedi anche solo una parte di fabbricato tale da non consentirmi di sostituire le planimetrie esistenti con una sola a destinazione di area urbana, si procede nel modo consueto : tipo mappale a variazione e docfa a variazione per ampliamento.

Questo è quello risulta a me.
Voi cosa ne pensate?

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jema

(GURU)

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 0 -  0 - Inviato: 06 Maggio 2008 alle ore 08:53

"pzero" ha scritto:
Quando è necessario presentare prima un mappale a demolizione e poi uno con il nuovo fabbricato anziché un unico mappale che comprenda i due passaggi?
Quale è il limite?
Quali sono le norme che regolano ciò?

io ho trovato questo :
L'unica norma che ne parla è la circolare 2/84 che dice :


II.2.10. - DEMOLIZIONE TOTALE.
E' questa una particolare variazione per effetto della quale un immobile
urbano si varia in area urbana che, a norma dell'art. 15 del D.P.R. 26
orrobre 1972, n. 650 va censita, senza rendita, in C.E.U..
Il richiedente pertanto dovra' presentare il prescritto mod. 44 con
l'avvertenza che come "porzione derivata" dovra' indicare " AREA URBANA DI mq
...".
L'Ufficio annotera' a mod. 57 per tutte le unita' immobiliari la sigla "DEM",
seguita dai riferimenti di protocollo del mod. 44. Giova osservare che anche
in questo, come per tutte le porzioni derivate che cambiano la loro
delimitazione nello spazio, non si deve conservare l'identificativo
catastale;
si dovra' percio' assegnare all'area di risulta un nuovo numero di
particella, che andra' annotato a mod. 44 come riferimento di mappa della
porzione derivata.
Come di consueto - anticipando in proposito l'argomento trattato piu' in
generale nel paragrafo seguente - si osserva che anche tale variazione verra'
definita dopo l'accertamento sopralluogo. Dell'esito positivo verra' data
notizia collegando la preesistente scheda mod. 57 con quella che si
impiantera' riferita al nuovo numero di particella e che dovra' riportare -
nella prima riga - la dicitura "AREA URBANA". Dell'avvenuta demolizione e del
nuovo numero di particella assegnato all'area di risulta dovra' essere data
notizia dalla quarta alla seconda sezione per quanto di sua competenza, in
previsione di una successiva riedificazione che dovra' necessariamente
iniziare il proprio iter catastale presso la sezione stessa (mod. 3 SPC e
relativo tipo mappale).



Si capisce quindi che SOLO nel caso di demolizione totale, cioè quando il mio fabbricato diventa area urbana, devo presentare prima un mappale a demolizione, poi un docfa per area urbana, poi il nuovo mappale ed infine le nuove planimetrie, il tutto cambiando numero (ma questo è riferito all'urbano, quindi è possibile anche mantenere il numero della particella e variare il subalterno, per continuità storica).
Quindi, nel caso la demolizione non sia totale ma rimanga in piedi anche solo una parte di fabbricato tale da non consentirmi di sostituire le planimetrie esistenti con una sola a destinazione di area urbana, si procede nel modo consueto : tipo mappale a variazione e docfa a variazione per ampliamento.

Questo è quello risulta a me.
Voi cosa ne pensate?


Questa è una delle ipotesi per la quale si dovrà seguire la procedura che già avevo indicato in precedenza.

Una seconda ipotesi, che obbliga necessariamente a presentare un TM per così dire "complesso", può essere quella che all'interno di un unico Lotto Urbano coesistano fabbricati ovvero aree scoperte (o porzioni di essi) intestati a Ditte diverse (A, B, C, ...).
Nel caso che ognuno degli immobili presenti nel Lotto sia soggetto ad una variazione planimetrica, per interventi di vario tipo (ampliamento, demolizione, nuova costruzione), si dovrà presentare un Tipo Mappale con più intestazioni, che saranno "pure" se la costruzione interessa una porzione di immobile intestata ad un'unica Ditta oppure "ibride" se per esempio le nuove costruzioni sono realizzate su aree di proprietà condominiale.

Saluti 8)

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