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decentramento catastale ai comuni |

georom
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20 Febbraio 2007
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Vista la grande attualità dell’argomento, mi permetto di aprire un dibattito sull’annosa questione del decentramento catastale ai comuni. E’ dal 1998 che si succedono continue proroghe all’effettivo avvio del processo di decentramento e con la finanziaria 2007 il termine ultimo è fissato al 1° novembre 2007, anche se il DPCM attuativo, già predisposto dalla cabina di regia (Governo, Agenzia del Territorio, ANCI e SOGEI), ancora non è stato pubblicato. I Comuni (o le Comunità Montane) che intendono aderire dovranno costituire un Polo Catastale in forma associata con altri comuni, con un sufficiente bacino d’utenza (le cui dimensioni minime sono attualmente oggetto di dibattito). Sono previsti tre livelli di assunzione delle funzioni catastali, dalle sole visure all’approvazione degli atti di aggiornamento e al contenzioso tributario. Per quanto riguarda il personale (altro punto controverso) la finanziaria ha previsto il decentramento di 2.955 lavoratori dell’Agenzia del Territorio, anche mediante l’istituto del distacco. I comuni dovranno aggiungere il restante personale necessario. Dopo le premesse, ecco alcuni spunti di riflessione: - che ne pensate, in generale, del decentramento ai comuni? - pensate che i comuni siano interessati all’assunzione delle funzioni catastali? - se sì, quale credete che sia il principale motivo? - pensate che i comuni saranno in grado di gestire la macchina catastale? - pensate che una gestione a livello locale sia migliore di quella a livello provinciale? - prospettate in generale più difficoltà o meno nel gestire le pratiche catastali? - vi attendete un miglioramento del rapporto professionista-tecnico catastale a livello locale? - avete fiducia nella competenza dei tecnici comunali? - vi attendete tempi di attesa o di evasione delle pratiche ordinarie più lunghi o più brevi? - e rispetto ad una problematica catastale importante, particolarmente complessa? - pensate che dovrete comunque recarvi spesso all’ufficio provinciale? - .... Confido nell’approfondimento con ulteriori spunti di riflessione e in un dibattito serio e professionale, nello spirito di questo forum.
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ale81
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28 Aprile 2006
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Bulåggna (Bologna)
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Molti amministratori puntano molto al decentramento catastale: secondo loro gestire direttamente la "macchina tributaria" è un'agevolazione al loro lavoro di recupero ICI sommersa. Alcuni comuni della mia zona hanno raccimolato, in un paio di anni, qualche centinaia di migliaia di euro controllando le rendite non congrue e i fabbricati rurali che hanno perso i requisiti. Il punto è che già con il decreto 336 i comuni possono svolgere meglio il loro lavoro di controllo. Ma un conto è usufruire della banca bati catastale e un altro è gestirla direttamente! (e per di più non avendone esperienza diretta...) Io non so ancora come verrà strutturato il decentramento ai comuni o associazioni di comuni, ma ho il presentimento che sarà il solito sdoppiamento di ruoli, incarichi e costi di gestione che graveranno come sempre sui contribuenti. E per noi tecnici? ...prolifereranno gli "usi e costumi locali"... Queste sono le mie impressioni, ma aspetto che si sappia qualcosa di più certo per dare un giudizio più concreto.
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giogio
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17 Luglio 2005
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per quel conosco nei comuni non hanno velleità di gestire il catasto in toto, e con la trasmissione telematica credo che il tutto sia una bolla di sapone oppure un metodo per trasferire impiegati e assumerne altri nei comuni "amici" degli "amici", comunque per coloro che conosco sono propensi ad optare per la 1a opzione Opzione a) – primo livello (consultazione, certificazione, aggiornamento ntestazioni catastali e toponomastica) il resto delle rogne lo lasceranno di certo agli uffici provinciali, che per quanto li odiamo sono pur sempre un punto di riferimento e non un salto nel buio di questa portata delle 3 opzioni incluse. tre livelli di opzione: Opzione a) – primo livello (consultazione, certificazione, aggiornamento ntestazioni catastali e toponomastica) Opzione b) – secondo livello (accettazione degli atti di aggiornamento) Opzione c) – terzo livello (accettazione e trattazione degli atti di aggiornamento) ---------------------- per quanto riguarda la macchina tributaria comunale, tengo a precisare che sono anni che il comune dispone annualmente degli elenchi prima in formato cartaceo, poi con diversi software come catasto 2000, in grado di fare le ricercge per foglio, per ditta, per particella per persona fisica, per persona giuridica, e dunque se negli anni trascorsi non vi è stato un recupero sull'ici ed altri balzelli è dovuta propria all'inefficienza dei comuni o dei loro addetti etc etc, e questa la dice lunga circa l'accettazione delle 3 opzioni o esclusivamente della 1a opzione e stop.
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furina
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25 Maggio 2005
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Batignano
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Io per andare al catasto devo fare 300 Km (andata e ritorno), ma nonostante tutto preferirei che le cose restassero come sono per i seguenti motivi : - i comuni non sono assolutamente in grado di gestire l'apparato catastale ; - come al solito, i tecnici comunali troverebbero il modo di gestire tutto tramite i loro "compagni di merenda" ; - troverei utile solo il dare la possibilità ai cittadini di fare le normali visure e magari l'estratto di mappa, per noi tecnici, una volta perfezionato l'invio telematico, l'andare al catasto sarebbe riservato solo per qualche pratica particolare da discutere con i tecnici catastali. Saluti. Ciccio
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georom
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20 Febbraio 2007
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Visti i soli tre commenti inseriti è evidente che la questione non è ancora molto sentita dai colleghi, forse perchè si pensa che, dopo l’ennesimo rinvio, il decentramento non si faccia neanche questa volta... Forse è così, se ne riparlerà. Mi sembra che i colleghi intervenuti non abbiano molta fiducia nella gestione a livello locale; personalmente credo invece che il decentramento catastale sia una risorsa e penso che chi conosce il suo territorio possa gestirlo meglio e più puntualmente... vedremo.
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giogio
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17 Luglio 2005
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"georom" ha scritto: Mi sembra che i colleghi intervenuti non abbiano molta fiducia nella gestione a livello locale; bè il mio commento era più che altro imperniato nel detto "conosco i miei polli" forte anche dell'avvento sempre più a macchia d'olio dell'invio telematico, quindi inserire personale e risorse in un operazione diciamo morta sul nascere non ha senso che i comuni si prendano le 3 opzioni la prima opzione come detto e che faranno in molti sarà sufficiente a gestire il territorio in maniera ottimale. se poi il trasferimento di personale ed assunzione di altro personale serve a lenire la disoccupazione ("alias amici degli mici"), sarà più che altro la volontà politica, e dunque un altro carrozzone di impiegati "impiegati male" che pagherà sempre "Pantalone", visto che i tecnici faranno o si adatteranno a fare tutto online, e dunque alla luce di ciò che scrivo, parlami dei veri benefici che non vedo a questo trasferimento di competenze.
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Scigghiu
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03 Aprile 2006
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Per quanto mi riguarda sono contrario su tutta la linea. I motivi: avvento della trasmissione telematica; impossibilità dei comuni di gestire anche le funzioni catastali, per mancanza di strutture e personale adeguato (a poco servirà "dirottare" qualche dipendente dell'Agenzia presso i Comuni). A ciò si aggiunga la miriade di altre competenze già a carico dei comuni che -almeno dalle mie parti (provincia di RC), stanno letteralmente per scoppiare. IL dubbio maggiore che ho è: che fine farà la cartografia catastale, così tanto faticosamente realizzata e rinnovata (seppur in maniera discutibile, da quasi vent'anni)? Chi la gestirebbe?
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