Prima di elaborare qualsiasi autoallestito, con altro software georeferenzio la mappa (di solito un tif) con riferimento alle parametrature del foglio o nel caso queste appaiono poco attendibili mediante le coordinate di punti trig. o fiduciali con attendibilità buona;
quindi ne deduco le coordinate dei vertici del mappale interessato nonchè la est media da riportare in riga 9;
in pregeo gestisco l'autoallestito immettendo le coordinate già ricavate prima con l'ottenimento del mio mappale e proseguo con il lavoro;
ho sempre fatto così, con la massima precisione e sempre tutto bene.
Dovendo fare un tf x una ctu ovviamente chiedo l'estratto all'ufficio ma non contento provo ad elaborarmi anche l'autoallestito; su dei punti materializzati (ovviamente battuti) trovo una bella differenza di coordinate e il mio estratto riproduce perfettamente quanto rilevato.
Vorrei sapere se e quali sono i limiti di tolleranza considerato che magari si fà l'autoallestito di un mappale e per quello a fianco viene chiesto estratto digitale all'ufficio. I punti comuni dovrebbero coincidere!!
Ciao e grazie

Se in due rilievi di due lotti confinanti vengono rilevarti dei punti in comune, le uniche cose che devono coincidere sono le distanze dai punti di appoggio (PF o altro).
Fare dei paragoni tra coordinate della mappa catastale e le coordinate ottenute dai rilievi, secondo me non ha più senso, i quanto la mappa è UN'ADATTAMENTO DELLA REALTA' (vedi pregeo 9 - proposta di aggiornamento - Orienta - Adatta!!!).
Quando richiedi un EDM all'ADT ottieni le coordinate di una mappa statica non georeferenziata continuamente sulle coordinate dei PF (che a loro volta non sono state più aggiornate (a MI e PV)), quindi mi sembra giusto che hai delle differenze tra le coordinate del EDM e le coordinate della tua mappa georeferenziata con le coordinate dei PF e di altri punti del rilievo.

bye

Concordo con negrialb che attenersi alle coordinate non ha più senso, è l'errore più comune che i geometri meno esperti commettono.
Comunque a prescindere dalle coordinate dell'estratto di mappa rilasciato dall'ufficio, la forma della particella deve corrispondere con quella della tua mappa esatta, (nei limiti della tolleranza), allora in proposta di aggiornamento non dovrai fare altro che riprodurre sulla mappa catastale rilasciata dall'ufficio, l'esatta rappresentazione delle linee dividenti corrispondenti alla tua mappa, aiutandoti con dei punti per l'esatto inquadramento del libretto.
Altrimenti le superfici catastali non torneranno mai con quelle sul posto e sarà un problema un eventuale frazionamento successivo.
Un punto posto sul confine tra le due particelle avrà così la stessa posizione.
La proposta di aggiornamento deve essere redatta con la massima professionalità.
Buon lavoro

Scusate, ma forse mi sono espresso male;
non è che mi riferisco alle coordinate per considerare corretto o meno l'oggetto del rilievo;
ciò che volevo esprimere è il disappunto, visto che mi hanno sospeso un tipo x questo motivo (autoallestito con coordinate troppo discostate rispetto a loro estr.), nei confronti di alcuni tecnici adt, della loro superficialità nel redigere gli estratti digitali; possibile che tra un estratto digitale rilasciato dall'ufficio e quello del mappale accanto autoallestito vi sia una differenza enorme sul lato di confine in comune?
ciao