"artem" ha scritto:
Gentilissimi,

sono qui a richiedere il vostro supporto per comprendere meglio la mia attuale situazione.

Tizio e Caio sono i "possessori materiali" di un appezzamento di terreno demaniale di 1000 mq, suddiviso, di fatto, in due parti uguali. Entrambi hanno avviato la procedura di affrancazione con il Comune, il quale ha richiesto il frazionamento catastale della particella coinvolta. Per questo motivo, Tizio e Caio mi hanno incaricato di frazionare il terreno.

Tuttavia, ho riscontrato un problema: nella visura catastale, il terreno risulta intestato a:

- Diritto del concedente al Comune

- Livellario a Sempronio

Sempronio, deceduto da decenni, era uno dei precedenti "possessori" del terreno. Per chiarezza, elenco i passaggi relativi al "possesso" del terreno:



1. Sempronio, indicato come "livellario" nella visura, muore.

2. Gli eredi di Sempronio, mediante scrittura privata, cede il "possesso" del terreno in favore di Tizio.

3. Successivamente, Tizio cede, sempre tramite scrittura privata, la metà del terreno in favore di Caio.

4. Il terreno viene fisicamente diviso in due parti uguali, gestite autonomamente da Tizio e Caio (attualità).

Tutte le scritture private sono state depositate presso l'ufficio demanio del Comune con relativa protocollazione.

Tornando al punto, i vari passaggi di possesso, ufficializzati tramite scritture private, non corrispondono alla situazione attuale nella visura catastale.

Ho già redatto il pregeo, ma ho un dubbio su come impostare le firme nel documento: deve necessariamente essere inserita la firma per il Comune in quanto concedente (oltre alla firma dell'avvenuto deposito), mentre per quanto riguarda Tizio e Caio, quali passi sarebbe opportuno seguire? È necessario predisporre una lettera di incarico? O è prioritario allineare la situazione catastale ricostruendo la complicata storia dei passaggi di possesso?

Ringrazio anticipatamente chi potrà aiutarmi.