Salve a tutti,

ai fini di prossima compravendita, tra due edifici già enti urbani confinanti e di identica proprietà, devo scorporare una porzione da un edificio accorparla all'altro, in modo da procedere successivamente alla vendita di una delle due consistenze ottenute a terzi. La linea rossa che scorpora la porzione interessata è pari a 2,50 ml ed è una congiungente in allineamento tra 2 spigoli di impianto della particella. Siamo in area densamente urbanizzata (periferia cittadina). Non potendo utilizzare una tipologia per modesta entità, nella standard secondo voi è giusto procedere come TF+TM (una sorta di frazionamento e fusione), utilizzando come tipologia di rilievo allineamento su due spigoli esistenti? Nella prova che ho eseguito la diagnostica della dematerializzazione mi dice che è obbligatorio l'appoggio ai PF, ma poi mi da come approvabile il tipo redatto con l'allineamento. Sicuramente appoggiandomi ai PF, vista la zona, otterrei precisione minore rispetto ad un unica linea di frazionamento di lunghezza così ridotta e vincolata fra due spigoli esistenti, e non avrei neanche difficoltà a giustificarlo in relazione tecnica.

Ho scartato l'ipotesi solo TM perchè dovendo procedere alla vendita futura di una porzione voglio frazionare e separare definitivamente le due consistenze originarie.

Cosa ne pensate?

Ne penso che la dividente o sia lunga 2 metri o 200 metri o che sia ancorata a spigoli di fabbricati o precari picchetti in legno, comunque bisogna adottare il rilievo con i PF -

Inoltre non comprendo il discorso della minore o maggiore precisione della linea dividente a secondo se si usano i PF o meno, a maggior ragione se dite che è ancorata a spigoli di fabbricato,..magari lo fosse sempre

La modesta entità non può essere utilizzata per frazionamenti, ma solo per ampliamenti di fabbricati,...comunque condivido il TF + TM -

Hai ragione, procederò con il rilievo strumentale appoggiato sui PF, non ho altra scelta