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Mappale inserimento nuova sagoma su lotto già all'urbano con precedente discordanza tra mappale e do |

picchetto_miniato
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Salve sono stato chiamato ad aggiornare un accatastamento per inserire in mappa un nuovo fabbricato ricadente all'interno di una particella già censita all'urbano e, attualmente, consistente in un capannone e nel relativo resede graffato. ( al netto quindi del nuovo fabbricato che mi appresto a censire). Premesso che si tratta quindi di particella urbana in categoria D, ho notato, dovendo a seguito del nuovo mappale, procedere quindi anche all'aggiornamento della scheda planimetriìca mediante procedura docfa, che il capannone già censito (costituito nella realtà da due corpi di fabbrica adiacenti, corpo A e corpo B) è presente nel mappale soltanto per una porzione (corpo A) mentre il corpo B non risulta nel mappale. Al contempo, però, noto che nella scheda planimetria agli atti sono rappresentanti, correttamente, ambo i corpi (A e B) costituenti il capannone. (?!?) Ora, dovendo inserire il nuovo corpo di fabbrica per il quale sono stato chiamato, potrei agevolmente e contestualmente aggiornare anche il mappale del capannone ed inserire anche il corpo B che è presente nel docfa ma è assente nel mappale. . . se non fosse per un problema. . . Il problema è che se vado ad aggiungere il corpo B al capannone, tale corpo B ( già presente nella scheda planimetrica) andrebbe a ricadere per una buona parte in altra particella di altra ditta. . . Quindi che faccio ? procedo con il mio mappale relativo soltanto al nuovo fabbricato ed aggiorno la scheda catastale, o sono obbligato a far emergere tale situazione contradittoria (tra precedente mappale e precedente scheda docfa) e quindi devo procedere ad affrontare la problematica di una porzione di capannone già censita all'urbano correttamente ma in realtà priva di mappale, il quale ricade in buona parte su altra particella in ditta a terzi ? ? ? Grazie, spero di aver esposto in maniera chiara il mio quesito / dubbio ! Saluti
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totonno
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"picchetto_miniato" ha scritto: Salve sono stato chiamato ad aggiornare un accatastamento per inserire in mappa un nuovo fabbricato ricadente all'interno di una particella già censita all'urbano e, attualmente, consistente in un capannone e nel relativo resede graffato. ( al netto quindi del nuovo fabbricato che mi appresto a censire). Premesso che si tratta quindi di particella urbana in categoria D, ho notato, dovendo a seguito del nuovo mappale, procedere quindi anche all'aggiornamento della scheda planimetriìca mediante procedura docfa, che il capannone già censito (costituito nella realtà da due corpi di fabbrica adiacenti, corpo A e corpo B) è presente nel mappale soltanto per una porzione (corpo A) mentre il corpo B non risulta nel mappale. Al contempo, però, noto che nella scheda planimetria agli atti sono rappresentanti, correttamente, ambo i corpi (A e B) costituenti il capannone. (?!?) Ora, dovendo inserire il nuovo corpo di fabbrica per il quale sono stato chiamato, potrei agevolmente e contestualmente aggiornare anche il mappale del capannone ed inserire anche il corpo B che è presente nel docfa ma è assente nel mappale. . . se non fosse per un problema. . . Il problema è che se vado ad aggiungere il corpo B al capannone, tale corpo B ( già presente nella scheda planimetrica) andrebbe a ricadere per una buona parte in altra particella di altra ditta. . . Quindi che faccio ? procedo con il mio mappale relativo soltanto al nuovo fabbricato ed aggiorno la scheda catastale, o sono obbligato a far emergere tale situazione contradittoria (tra precedente mappale e precedente scheda docfa) e quindi devo procedere ad affrontare la problematica di una porzione di capannone già censita all'urbano correttamente ma in realtà priva di mappale, il quale ricade in buona parte su altra particella in ditta a terzi ? ? ? Grazie, spero di aver esposto in maniera chiara il mio quesito / dubbio ! Saluti A mio parere non puoi ignorare il problema. Va sentito il confinante ed accordarsi sul trasferimento della porzione che ha invaso l'area confinante. Prima però farei un controllo urbanistico ed edilizio in comune. Saluti
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picchetto_miniato
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Perchè il controllo urbanistico edilizio ? trattasi di immobili edificati anteriormente al 1967 in zona, all'epoca, agricola. Ma al netto di questo, ed in linea generale, al momento dell'accatastamento, credo, sia corretto censire quanto ci si presenta davanti, al netto delle eventauli difformità urbanistiche e/o edilizie. Fermo restando che ovviamente si auspica che sul versante urbanistico edilizio il proprietario faccia i dovuti passi per regolarizzare eventuali difformità. Ma, ripeto, sotto l'aspetto catastale, ritengo sia compito del tecnico riportare tutto quanto sia in essere, ed al netto del dato urbanistico che andrà in separata sede vagliato da chi si occupa di urbanistica. In altre parole, quello che voglio dire, è che per accatastare un immobile, non devo attendere la sua sanatoria e/o regolarizzazione urbanistica. Intanto c'è e lo accatasti. Dopo e/o contestualmente è auspicabile che il proprietario faccia gli ulteriori adempimenti sul versante edilizio. comunque tornando all'aspetto catastale, la particella su cui ricadrebbe tale corpo di fabbrica assente in mappa ma presente sulla planimetria catastale è una particella denominata "X420". . che io sappia la presenza della X davanti all'identificatvo della particella sta a signirficare incongruenze nella mappa da verificare. . .
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totonno
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Devi accatastare mezzo immobile da una parte e mezzo immobile dall'altra. e poi fare la compravendita per riunire le porzioni. Una volta i confini, anche se prima del 1967, sapevano benissimo dove si trovavano. Cosa sarà nato prima il confine o l'immobile fantasma costruito a cavallo dello stesso ? Immagino tu abbia verificato bene la esatta posizione sul posto del confine rappresentato nella mappa. Può non essere coincidente. Non puoi ignorare il problema giustappunto c'è anche una X su una particella e non te lo fanno passare il TM. Saluti
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picchetto_miniato
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Credo di eesermi spiegato male. Vi e' un lotto censito all urbano composto da corte e capannone. Tale capannone si compone di due corpi di fabbrica attigui. All'urbano ( scheda planimetria- docfa) il capannone e' rappresentato bene e per intero. Il relativo mappale- invece - riporta solo uno dei sue corpi di fabbrica. Ora io sono stato chiamato per ben altro, ovvero per accatastare in nuovo fabbricato che insiste nella medesima particella ovvero sulla corte gia' all'urbano. Bene. Qui alcun problema. Fatto il mappale per l'inserimento della nuova sagoma dovrò ovviamente aggiornare la scheda urbana esistente tramite docfa. Mi domando e chiedo, al netto dell oggetto del mio incarico, avendo notato la predetta discordanza tra il precedente TM e la precedente scheda docfa, cosa faccio ? Vado avanti con il docfa oppure sollevo il problema della incongruenza di chi mi ha preceduto? Bel caso volessi retrificare inserendo il corpo di fabbrica del capannone gia' accatastato ma assente in mappa avrei il seguente problema: tale corpo si troverebbe su un'altra particella che e' riportata in catasto quale X- numero particella. Tale particella tra l'altro e' un triangolino tra il lotto urbano e una stradina. E come detto e' segnata con la X
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totonno
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Cerco di esser più chiaro nella risposta. "picchetto_miniato" ha scritto:
Mi domando e chiedo, al netto dell oggetto del mio incarico, avendo notato la predetta discordanza tra il precedente TM e la precedente scheda docfa, cosa faccio ? Lo fai presente al committente dopo aver verificato esattamente la posizione del fabbricato non rappresentato nella realtà, non in mappa. "picchetto_miniato" ha scritto: Vado avanti con il docfa oppure sollevo il problema della incongruenza di chi mi ha preceduto? Sollevi il problema al committente. "picchetto_miniato" ha scritto:
Nel caso volessi retrificare inserendo il corpo di fabbrica del capannone gia' accatastato ma assente in mappa avrei il seguente problema: tale corpo si troverebbe su un'altra particella che e' riportata in catasto quale X- numero particella. Tale particella tra l'altro e' un triangolino tra il lotto urbano e una stradina. E come detto e' segnata con la X Per l'appunto. Cosa indica nelle annotazioni la visura storica della particella triangolino X ? Saluti
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st-topos
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La prima cosa da fare è ricercare documentazione catastale e dei titoli della particella (particolare attenzione nella descrizioni dei confini). Definizione della numerazione e intestazione all'attualità. Nel caso in cui hai l'assoluta certezza che la particella X420 non e' di proprieta' dei tuoi clienti ma solo il possesso devi predisporre due mappali, ovviamente con due tipologie di intestazoni. La p.lla X420 proprietà superficiaria. Per il docfa stralci la parte che fuoriesce intestandola prop per l'area e prop per il fabbricato.
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picchetto_miniato
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Mi sembra di capire che per la particella "X-420" devo ricostruirne un po' la genesi verificando passo passo la sua formazione a ritroso. Probabilmente, vuoi per conformazione e posizione, trattasi di un residuo di proprietà della medesima ditta, anche perchè quel triangolino tra lotto e strada non potrebbe essere di altri, non avrebbe alcun senso. Ma ovviamente va verificato. Primo problema pratico: non mi è possibile fare una visura catastale della "x420" . . . credo che forse sarebbe opportuno visionare il copione di mappa in catasto al fine di verificare, con gli atti di aggiornamento precedenti, quando e come si è costituita tale particella X-420, che certamente andrà verificata. Sono quasi certo, avendo contezza dei luoghi, che trattasi di un residuo "fuggito" in qualche frazionamento di 40-50 anni fa e che magari in mappa si sia creata, anche per la piccolezza della particella, su un foglio in scala 1/4000, qualche "dsiguido". Grazie a tutti per le delucidazioni e l'aiuto
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rossa
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Buongiorno. Il problema dei mappali con X... mi è capitato spesso e normalmente deriva dal fatto che nel digitalizzare la mappa WEGIS non sono riusciti a capire il numero della particella. Questo comporta che probabilmente il controllo del copione di visura non fornirà il risultato. Finora ho risolto risalendo coi frazionamenti e con gli atti alla genesi del mappale originario e suoi derivati. Ovviamente poi bisogna chiedere al Catasto di rettificare mappa e database perchè altrimenti non è possibile operare col Tipo Mappale. Se poi il mappalino incriminato risultasse della stessa ditta la pratica è banale, mentre se catastalmente risultasse di altri procedi con un Tipo Mappale con ditta intestati catastali proprietà dell'area ed il tuo committente proprietà del fabbricato. Saluti.
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