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firma il documento pregeo un soggetto delegato non proprietario |

helena2
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E' possibile? il proprietario si trova fuori zona e vorrebbe firmarla un fratello che non ha alcun titolo dove posso trovare utili indicazioni per il corretto utilizzo del pregeo?
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EALFIN
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Per la firma del Pregeo in una pratica del 2013, alcuni comproprietari residenti fuori Regione hanno redatto due Deleghe (a favore di altri comproprietari) con firme autenticate da Notai. La Delega, che non è da confondere con una Procura Speciale, non è iscritta a repertorio e quindi credo che abbia un costo abbastanza accettabile. Copie delle suddette Deleghe le inviai come allegati del Pregeo (oltre ad aver spiegato tutto in relazione tecnica, ad aver compilato, secondo le norme vigenti i nominativi dei dichiaranti e possessori, ad aver predisposto la lettera di incarico e ad averne dichiarato la presenza in Pregeo).
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helena2
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23 Novembre 2006
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esiste un qualcosa di più semplice rispetto a quanto sprospettato da ealfin?
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Orlando1973
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Mah , io risolverei con una semplice lettera di incarico , come quando non sottoscrivono tutti i proprietari , oppure c'e' il defunto . Delega , notaio ...... , sinceramente sembra esagerato anche a me' .
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anonimo_leccese
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"Orlando1973" ha scritto: Mah , io risolverei con una semplice lettera di incarico , come quando non sottoscrivono tutti i proprietari , oppure c'e' il defunto . Delega , notaio ...... , sinceramente sembra esagerato anche a me' . Ho forti dubbi,... la lettera d'incarico serve quando magari su 2 o più "legittimi proprietari" ne può firmare uno solo, o quando trattasi di eredi, per cui alla fine c'è sempre un filo logico con la ditta esistente in atti - Ma che addirittura possa firmarlo un perfetto estraneo come intestatario, la vedo un pò dura sinceramente - A questo punto chiunque presenta pratiche di accatastamenti o frazionamenti a nome di altri, tra l'altro operazione inutile perchè in atti rimane sempre quello catastale - Un pò come per gl'enti pubblici, ma in quel caso c'è la pezza giustificativa di espropri e quant'altro. Tra l'altro come dice giustamente Ealfin, trattasi sempre e comunque di comproprietari,.. e non di estranei per l'agenzia, pur essendo magari il fratello più fidato di questo mondo !!!!
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Orlando1973
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04 Maggio 2015 alle ore 16:51
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Tornando da capo se proprietario fa delega da notatio che senso ha? A questo punto firma Pregeo ( considerando che oggi vi sono mail-fax e quant'altro per comunicare , ed il proprietario fuori zona - distante e quant'altro puo' firmare e restituire ) !!!
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amastria
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Salve, la lettera d'incarico è disciplinata dalla circolare 49/T del 1996 che prevede la presentazione dei tipi difformi da quanto previsto dal DM 701/94 e dalla circolare 194/T del 1995. Ulteriore regolamentazione è apportata dalla circolare 2/2006 in occasione dell'entrata in vigore della “dematerializzazione” prevista da Pregeo 9. Altri casi particolari sono trattati nella circolare 1/07 comma 3.5. I casi previsti sono : •Delega alla rappresentanza nei confronti dell'amministrazione finanziaria. Chi firma il tipo è stato anche delegato a rappresentare i proprietari nei confronti dell'amministrazione finanziaria. •Procedimento d'Ufficio. cioè procedimenti per esproprio, esecuzione sentenze ed ordinanze dell'autorità giudiziarie. In questo caso è sufficiente indicare almeno uno dei titolari di diritti reali interessati dal procedimento più l’ente espropiante. La lettera d'incarico deve essere con delega al professionista da parte dell'ente che autorizza il procedimento. •Sottoscrizione della lettera d'incarico da parte di tutti i titolari di diritto reale. Tutti o parte degli intestatari hanno dato delega alla firma ad una persona CHE PUO' ESSERE ANCHE IL PROFESSIONISTA STESSO. In questo caso occorre specificare in relazione le generalità dei deleganti e del delegato. La persona delegata alla firma andrà inserita nel campo ditta con la qualità di “delegato” e firmerà la pratica; •Esiste una successione in corso di presentazione. In relazione andrà specificata la data della morte, elencati gli eredi, ed andrà poi compilata la lettera d'incarico. Nella ditta andrà inserito, oltre all'intestatario De Cuius, anche gli eredi, che firmeranno gli elaborati. Nel caso qualcuno degli eredi deleghi un altro andrà aggiunto quanto specificato al punto precedente. •Mancata sottoscrizione dell'atto d'aggiornamento e/o mancata autorizzazione al conferimento dell'incarico da parte di alcuni intestatari. Alcuni intestatari, per vari motivi non sottoscrivono l’atto di aggiornamento. Occorre compilare la lettera d'incarico con la specifica motivazione ed assunzione di responsabilità da parte del proprietario che presenta l’atto che dovrà essere riportata in relazione tecnica. Ne caso in oggetto quindi anche il tecnico firmatario, con apposita delega (anche da un solo cointestato), puo' presentare l'atto di aggiornamento. Salute e fratellanza.
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EALFIN
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"Orlando1973" ha scritto: Tornando da capo se proprietario fa delega da notatio che senso ha? A questo punto firma Pregeo ( considerando che oggi vi sono mail-fax e quant'altro per comunicare , ed il proprietario fuori zona - distante e quant'altro puo' firmare e restituire ) !!! Non so se avete capito il senso delle firme di Pregeo e Docfa e le relative responsabilità. Noi che inviamo telematicamente un modello unico informatico di fatti autentichiamo le firme dei possessori firmatari apposte sugli originali conformi al suddetto modello unico informatico. Ben diversa è la situazione delle deleghe previste ai fini della presentazione telematica delle pratiche di progetto agli sportelli unici SUAP e quant'altro. Per tali deleghe il notaio non serve ma la firma apposta dal delegante avviene in nostra presenza (quindi l'autentichiamo) e alleghiamo, alla delega inviata telematicamente per copia autentica, un documento di riconoscimento valido del delegante. Ora va bene per un firmatario fidato a cui gli viene spedito, per le firme, tutto per posta raccomandata; quindi il medesimo ci rimanda, sempre per posta, i modelli Pregeo o Docfa già firmati; quindi si fa un controllo per scrupolo delle firme (confrontandole con altre firme del medesimo soggetto apposte su altri documenti posseduti nei nostri archivi); quindi si procede all'invio telematico. Ma se i possessori residenti a distanza sono più di uno (la raccomandata quindi la potrei spedire solo a uno), se i possessori non li conosco o li conosco a mala pena o sono troppo anziani per cui non saprei del loro stato di salute, mai spedirò loro i documenti da firmare per poi restituirmeli già firmati (non so da chi). Come faccio a sapere se firmano proprio loro visto che manco li conosco? Come faccio a sapere se il possessore è in uno stato vegetativo e firma il figlio o la moglie per lui o si rifiuta di firmare per cui, senza saperlo io, firmano altri per lui? Se un domani qualcuno dei comproprietari inizia un contenzioso per le divisioni ereditarie o altro e scopre che qualche firma è falsa lo sapete chi ci va prima di mezzo? Il tecnico che con l'invio telematico ha autenticato le firme. Vi posso assicurare che in tali casi e nell'ipotesi di un incarico da me ricevuto quale C.T.P. (non mi piace fare il C.T.U.), uno dei primi controlli che farò e che segnalerò a chi di dovere (anche per dare un vantaggio ai miei clienti) sarà quello di controllare le firme sui documenti catastali. In tal caso e in caso di problemi non farò sconti nemmeno al mio più stretto amico oltre che collega. Lo so che nelle mie risposte si intravede sempre un eccesso di pignoleria rispetto alle più facili soluzioni proposte da altri colleghi. Avete mai visto un legale che prende in incarico e fa firmare a distanza il mandato ad agire presso il Tribunale? Perchè noi tecnici invece dobbiamo sempre semplificare il tutto alla carlona? Voi fate come volete. Io se non mi firmano in mia presenza i documenti o se, in caso contrario, non inviano ad un loro mandatario una procura, delega notarile o quant'altro (le cui copie le allegherò all'invio telematico), manco mi passa per la testa di inviare un Docfa o Pregeo. Rarissimi casi mi sono capitati in passato in cui ho inviato loro i documenti per posta e li ho ricevuti sempre per posta con le firme apposte (si trattava per lo più di parenti stretti, di amici di lunga data, di persone della quali comunque ne conoscevo la serietà e correttezza oltre che ero a conoscenza della loro integrità psichica e fisica). Magari chi pensa di semplificare il tutto facendo apporre, a qualsiasi titolo, delle firme false o che poi si rileveranno false sui documenti Docfa e PREGEO, potrebbe negli anni a seguire passarla liscia. Anche a L'Aquila, Amatrice, Ischia, ecc. qualcuno ha costruito malamente pensando che il terremoto fosse un problema di altri. Per poi scoprire che è stato anche un suo problema, ammesso che abbia avuto il tempo per rendersi conto di aver sbagliato.
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amastria
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Salve EALFIN, il tuo ragionamento puo’ essere condivisibile sino ad un certo punto………………. La domanda iniziale posta da helena2 chiedeva lumi sulla “PROCEDURA” da adottare in caso di impossibilità di firma del documento Pregeo da parte dei comproprietari…. Cosa che ho illustrato nel mio precedente post. Per quanto riguarda le responsabilità soggettive è un’altra storia…….ed ognuno la puo’ vedere ed interpretare in modo diverso. In ogni caso non credo che il tecnico firmatario del documento abbia responsabilità di prima persona in quanto egli non è tenuto a farsi sottoscrivere la lettera di incarico in sua presenza nè tantomeno richiederne/pretendere una firma autenticata. Cio' non è previsto da nessun richiamo normativo o circolare a chiarimento. Ne’ tantomeno spetta al tecnico autenticare la/e firma/e apposte sulla lettera d’incarico. Dove vedi la responsabilità del tecnico, su base normativa, di un documento spedito per posta (o con altri sistemi tipo mail ecc.), sottoscritto dagli aventi titolo per il successivo invio al Sister? Da evidenziare che la lettera d’incarico è firmata SOTTO LA RESPONSABILITA’ del sottoscrittore con relativi dati anagrafici e codice fiscale e un documento di identità. In caso di eventuale futuro contenzioso tra i comproprietari, come tu paventi, bisogna sempre conservare il documento sottoscritto (a prescindere dalla effettiva veridicità o meno del sottoscrittore...Questo è un suo problema!!) , la busta, l’eventuale ricevuta e quant’altro utile per dimostrare la mia estraneità e buona fede del mio operato. Nel senso che la mia eventuale chiamata a responsabilità/corresponsabilità sarebbe tutta da dimostrare nelle opportune sedi. Questo è il mio pensiero….. Sarebbe interessante anche qualche altro contributo alla discussione per vedere il “modus operandi” di altri colleghi per casi simili. Salute e fratellanza.
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EFFEGI
f.g.
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"EALFIN" ha scritto: Non so se avete capito il senso delle firme di Pregeo e Docfa e le relative responsabilità. Noi che inviamo telematicamente un modello unico informatico di fatti autentichiamo le firme dei possessori firmatari apposte sugli originali conformi al suddetto modello unico informatico. Ben diversa è la situazione delle deleghe previste ai fini della presentazione telematica delle pratiche di progetto agli sportelli unici SUAP e quant'altro. Per tali deleghe il notaio non serve ma la firma apposta dal delegante avviene in nostra presenza (quindi l'autentichiamo) e alleghiamo, alla delega inviata telematicamente per copia autentica, un documento di riconoscimento valido del delegante. Ora va bene per un firmatario fidato a cui gli viene spedito, per le firme, tutto per posta raccomandata; quindi il medesimo ci rimanda, sempre per posta, i modelli Pregeo o Docfa già firmati; quindi si fa un controllo per scrupolo delle firme (confrontandole con altre firme del medesimo soggetto apposte su altri documenti posseduti nei nostri archivi); quindi si procede all'invio telematico. Ma se i possessori residenti a distanza sono più di uno (la raccomandata quindi la potrei spedire solo a uno), se i possessori non li conosco o li conosco a mala pena o sono troppo anziani per cui non saprei del loro stato di salute, mai spedirò loro i documenti da firmare per poi restituirmeli già firmati (non so da chi). Come faccio a sapere se firmano proprio loro visto che manco li conosco? Come faccio a sapere se il possessore è in uno stato vegetativo e firma il figlio o la moglie per lui o si rifiuta di firmare per cui, senza saperlo io, firmano altri per lui? Se un domani qualcuno dei comproprietari inizia un contenzioso per le divisioni ereditarie o altro e scopre che qualche firma è falsa lo sapete chi ci va prima di mezzo? Il tecnico che con l'invio telematico ha autenticato le firme. Vi posso assicurare che in tali casi e nell'ipotesi di un incarico da me ricevuto quale C.T.P. (non mi piace fare il C.T.U.), uno dei primi controlli che farò e che segnalerò a chi di dovere (anche per dare un vantaggio ai miei clienti) sarà quello di controllare le firme sui documenti catastali. In tal caso e in caso di problemi non farò sconti nemmeno al mio più stretto amico oltre che collega. Lo so che nelle mie risposte si intravede sempre un eccesso di pignoleria rispetto alle più facili soluzioni proposte da altri colleghi. Avete mai visto un legale che prende in incarico e fa firmare a distanza il mandato ad agire presso il Tribunale? Perchè noi tecnici invece dobbiamo sempre semplificare il tutto alla carlona? Voi fate come volete. Io se non mi firmano in mia presenza i documenti o se, in caso contrario, non inviano ad un loro mandatario una procura, delega notarile o quant'altro (le cui copie le allegherò all'invio telematico), manco mi passa per la testa di inviare un Docfa o Pregeo. Rarissimi casi mi sono capitati in passato in cui ho inviato loro i documenti per posta e li ho ricevuti sempre per posta con le firme apposte (si trattava per lo più di parenti stretti, di amici di lunga data, di persone della quali comunque ne conoscevo la serietà e correttezza oltre che ero a conoscenza della loro integrità psichica e fisica). Magari chi pensa di semplificare il tutto facendo apporre, a qualsiasi titolo, delle firme false o che poi si rileveranno false sui documenti Docfa e PREGEO, potrebbe negli anni a seguire passarla liscia. Anche a L'Aquila, Amatrice, Ischia, ecc. qualcuno ha costruito malamente pensando che il terremoto fosse un problema di altri. Per poi scoprire che è stato anche un suo problema, ammesso che abbia avuto il tempo per rendersi conto di aver sbagliato. Quoto in parte tranne che per l'utilizzo della delega al posto della procura. La lettera di incarico la deve firmare coram me uno dei cointestatari catastali e non una persona estranea alla titolarità della proprietà. Per me, e secondo me, per il caso in oggetto occorre una regolare procura notarile, e neanche la delega notarile accetto. Per le differenze tra delega e procura: www.differenzatra.it/differenza-tra-dele... Saluto e buona domenica
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anonimo_leccese
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"amastria" ha scritto:
La domanda iniziale posta da helena2 chiedeva lumi sulla “PROCEDURA” da adottare in caso di impossibilità di firma del documento Pregeo da parte dei comproprietari…. Salute e fratellanza. Allora calma e sangue freddo  Mi sà che non è stato ben interpretato il quesito di helena2,.. che riporto.. il proprietario si trova fuori zona e vorrebbe firmarla un fratello che non ha alcun titolo Ora facendo una semplice analisi logica-grammaticale della frase si capisce che il fratello che si offre a firmare il documento non è titolare di alcun diritto, ergo non è comproprietario dell'immobile,..quindi che cosa e come firma !!???? - Mi sa che avete sprecato un pò d'inchiostro virtuale nello scrivere tutto ciò che è riportato sopra,... anche se una ripassata fa sempre bene - Per cui alla fine l'unico intervento attinente forse è proprio il mio al n. 5 Buon sabato sera -
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Orlando1973
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Boh forse non ci capiamo . Che senso ha fare una delega quando a questo punto per firmare una delega firmo il pregeo ?????????? Con mezzi di oggi , uno puo' essere anche in australia , che invio per mail il file Pregeo e me lo restituisce scansionato e firmato . Procedura che ho fatto piu' volte ( il cliente non era in australia) . Ed il tutto si risolve come detto prima senza procure notarili!!!!!
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amastria
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Salve Anonimo, La mia risposta non cambia di una virgola rispetto al contenuto e sostanza della domanda di helena2…… Il messaggio INIZIALE di helena2 infatti era: FIRMA IL DOCUMENTO PREGEO UN SOGGETTO “DELEGATO” NON PROPRIETARIO. Se le ultime calure del sole salentino non mi hanno appannato le meningi, interpreto, nel senso logico-grammaticale e di sintassi, che il fratello, ancorchè estraneo alla proprietà, vorrebbe firmare il documento MA CON APPOSITA DELEGA DEL FRATELLO TITOLARE….. O sbaglio? Quello che io volevo precisare nella mia risposta infatti è che il documento puo’ essere firmato da una persona estranea (ma delegata) alla proprietà……… Esperienza personale: tempo fa presso l’ AdT di Lecce sono stati inoltrati due libretti Pregeo (TF) sottoscritti dal tecnico redattore su lettera di incarico di un solo comproprietario su cinque (tutti residenti all'estero) (Non ero direttamente interessato io come tecnico in quanto il lavoro era svolto per conto di un ingegnere.) La lettera di incarico per la firma del documento allo stesso tecnico redattore del libretto è stata inviata insieme ad un documento di identità a mezzo mail da uno dei comproprietari. Il tutto poi allegato al libretto pregeo ed inviato al Sister. Nessun problema. Per lo stesso motivo la lettera d’incarico credo possa essere sottoscritta da un terzo, e quindi estraneo alla proprietà rilevabile in visura. L’importante è che vi sia la lettera d’incarico da almeno uno degli aventi titolo!! Non vedo il problema. Almeno, per quanto personalmente sperimentato…… Altre opinioni? Salute e fratellanza.
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amastria
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"Orlando1973" ha scritto: Boh forse non ci capiamo . Che senso ha fare una delega quando a questo punto per firmare una delega firmo il pregeo ?????????? Con mezzi di oggi , uno puo' essere anche in australia , che invio per mail il file Pregeo e me lo restituisce scansionato e firmato . Procedura che ho fatto piu' volte ( il cliente non era in australia) . Ed il tutto si risolve come detto prima senza procure notarili!!!!! Salve, e se devi depositare il documento in Comune che fai? Depositi un documento scansionato con firme altrettanto scansionate? Non credo che il Comune accetti siffatto documento non in forma originale...................
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SIMBA4
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28 Agosto 2015 alle ore 16:02
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Veneto - Adria città Etrusca
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Salve Amastria, ormai al comune si deposita via PEC, meglio se con firma digitale del tecnico. Potresti far vedere che tipo di delega avresti usato per presentare il tipo al catasto, ma spiega con un esempio ben preciso. Poi altra cosa, se nel pregeo scegli la opzione "mancata firma" , sulla visura poi ti compare che il tipo non è conforme al decreto 701. Saluti cordiali P.S. Dimenticavo quoto EFFEGI per il discorso della procura notarile.
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