Due fratelli dividono un fabbricato in corso di costruzione (solo
pilastri e solai, senza tamponature)e decidono di dichiarare le quote
di 70000 euro ciascuno, perchè l'Ufficio del Registro di Zona porta a
valutare tali fabbricati su questa cifra e non volendo presentare
ricorsi in seguito.
Uno dei fratelli vende ad una coppia di fidanzati che acquistano a
parti eguali per complessive 50000 Euro, quindi, COSTO EFFETTIVO, e
pertanto con 20000 Euro in meno di quanto valutato per la divisione; e
decidono di dichiarare tutta la somma di Euro 50000 nell'atto.
Che succederà in seguito? L'Ufficio del Registro, la cui valutazione
per un piccolo paese sperduto e' sicuramente eccessiva, potrà
contestare la cifra EFFETTIVAMENTE pagata e con assegno, secondo le
norme vigenti?
E' un caso reale, ma è da rebus.
I notai che voi contattate che ne pensano?
Ciao a tutti.