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Argomento: Rilievo Punti fiduciali con GPS

Autore Risposta

geocinel
Carlo Cinelli
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 0 -  0 - Inviato: 21 Novembre 2007 alle ore 16:09

"Emanuele" ha scritto:
rispondo a geocinel
mi sono espresso male: il "non immediatamente attuabile" è riferito al fatto che sulle monografie non compaiono ancora le wgs e quindi ci vorrebbe un pò di tempo prima che tutte venissero aggiornate

Sulla modalità di riconfinamento quanto dici sono daccordo con te.
In genere opero in questo modo:
- vado in campagna e rilevo i termini (presenti anche in mappa) e i PF attorno alla dividente da ricostruire
- sovrappongo la mappa mediante rotraslazione rigida (centro e orientamento) o mediante minimi quadrati sempre in coordinate wgs
- determino le wgs dei punti della dividente (in wgs) e li carico sul palmare
- torno in campagna e picchetto

Ho il vantaggio di usare la mia cors o la rete per cui sono sempre nello stesso SR



Indipendentemente se la linea da riconfinare sia ante o post circolare 2/88 puoi creare il tuo sistema mappa (file dxf) anche prima di uscire in campagna, e quindi fare quelle operzioni che ti dicevo sopra.
Comunque anche io preferisco verificare a studio.
Noto comunque che c'è, in tutti, ancora molto attaccamento alle coordinate quando, in molti casi, possiamo fare a meno di considerarle e di manipolarle (conversioni, ecc.).
Ti volevo chiedere anche quale software usi per le operazioni (rototraslazione, minimi quadrati, conversioni, ecc.) a cui sopra facevi riferimento.
Saluti

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geocinel
Carlo Cinelli
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
(GURU)

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Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it

 0 -  0 - Inviato: 21 Novembre 2007 alle ore 16:26

"path" ha scritto:
Lo studio è nato da colloqui con i tecnici delle pubbliche amministrazioni che si trovano spesso ad eseguire piani particellari di esproprio di opere pubbliche senza sapere preventivamente l'impatto dell'opera sulle proprietà private.
Infatti vedendo gli ultimi bandi di gara per rilievi planoaltimetrici si sta consolidando la prassi di far rilevare anche i Punti Fiduciali.
Per quanto riguarda i riconfinamenti la nota conclusiva parla di "riconfinamenti"speditivi (leggi anche controllo speditivo del confine) e non di operazioni di riconfinamento nè apposizione di termini per le quali concordo con gli altri scriventi che va seguita la prassi consolidata (anche se vedo che diversi approcci esistono in materia).
Lo studio, essendo solo alla sua fase iniziale, evidenzia quali fra i pf rilevati possa essere più affidabile di un'altro in un ottica di inquadramento fra i vari sistemi di riferimento.
E' la base di partenza per vedere se c'è una remota possibilità, seguendo le procedure di rilevo indicate nella nostra relazione, di processare i dati di ciascun punto fiduciale con le reti di stazioni permanenti esistenti sul territorio di studio ed arrivare poi in futuro ad eseguire solamente il rilievo di dettaglio, almeno per i tipi di aggiornamento catastale.
Ripeto, anche per i giovani che leggono i post, che le operazioni di riconfinamento vanno eseguite con la procedura "classica".
Quindi se riusciamo a far si che il gestore della rete delle Stazioni Permanenti (pubblico o privato che sia) riesca a fornire ad esempio le base-lines ai PF noi usciamo solo per il dettaglio.
A tal proposito geom. Cinelli mi sembra di remare a favore e con tutte e due le braccia.
Può invecchiare tranquillamente, credendoci o meno, eseguiamo le misure liberi da case produttrici "spendendo" il ns. tempo libero e non ci paga nessuno.
L'utilità che mi ritorna è quella di capire approfonditamente l'uso della strumentazione e le problematiche della topografia in generale.
L'Ing. Luciano Surace ci ha aiutato nell'analisi delle misure e dei risulati.
Pertanto se volete collaborare siete i benvenuti.
Saluti



Tralasciando gli altri aspetti di cui io rimango 8O, ma comunque e ripeto se uno vuole determinare il sesso degli angeli lo può fare, vorrei soffermarmi su uno che mi interessa in particolar modo.
Si dice nell'intervento "Quindi se riusciamo a far si che il gestore della rete delle Stazioni Permanenti (pubblico o privato che sia) riesca a fornire ad esempio le base-lines ai PF noi usciamo solo per il dettaglio."
Il fine è auspicabile ed anch'io ne avevo parlato nel topic www.pregeo.it/modules.php?name=Forums&fi...
Il mezzo non è condivisibile.
Perché secondo voi si dovrebbe adattare la Rete georeferenziata al Catasto mentre secondo me dovrebbe essere il Catasto a cambiare il sistema di coordinate ed adattarsi alla rete (cito cassini).
Saluti

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geosim

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 0 -  0 - Inviato: 21 Novembre 2007 alle ore 16:56

"Quindi se riusciamo a far si che il gestore della rete delle Stazioni Permanenti (pubblico o privato che sia) riesca a fornire ad esempio le base-lines ai PF noi usciamo solo per il dettaglio."

Ritengo che una simile fattispecie imporrebbe una modifica della circolare 2/88 e successive dat che impone l'obbligo di collegare e rideterminare la mutua posizione tra geometria di aggiornamento e fiduciali di appoggio mentre in questo caso la congruità tra appoggi e oggetto del rilievo è affidata solamente alla qualità della rete di stazioni permanenti, ricordiamoci che i nostri tipi di aggiornamento hanno anche valenza giuridica e quindi, seppur comprendendo che topograficamente l'operazione è corretta, tale situazione potrebbe creare problemi in sede di contenzioso. L'operazione inoltre porterebbe ad un netto vantaggio nei confronti di chi utilizza tale metodologia di rilievo nei confronti dei metodi trazionali con una elevata dipendenza dal gestore della rete permamente che, in un caso simile, secondo me potrebbe essere solamente un ente pubblico e non un privato qualsiasi.

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geocinel
Carlo Cinelli
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
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 0 -  0 - Inviato: 22 Novembre 2007 alle ore 07:53

Forse nel post di ieri sono stato un pò troppo aggressivo con il Geometra Agostino Sacconi e me ne scuso.
Però quando, a mio parere, si sprecano energie positive, ed il Geometra Sacconi sicuramente lo è, mi si ingarbugliano i capelli in testa.
Per fare delle cose utili perché l'ADT non mette a disposizione dei volenterosi un layer dove si può evidenziare i lati fiduciali non battutti?
Mi rivolgo anche all'amico Visual Taf che secondo me lo può fare.
Perché l'ADT non crea una commissione di professionisti per valutare il da farsi e magari farsi aiutare?
Se noi riuscissimo a chiudere questa benedetta maglia potremmo anche pensare alla ricomposizione e solo allora alle coordinate.
Perché è del tutto evidente e mi ripeto che oggi le coordinate siano a giro, come si dice in Toscana.
Ed è altresì evidente che ci possono essere delle micromaglie chiuse e rigide che non si collegano ad altre micromaglie vicine e che quindi le prime possono avere le coordinate sballate in un senso e le altre nell'altro.
Le coordinate TAF hanno avuto una storia particolare, si sono irrigidite ma non perfezionate.
E lì l'ADT non ci ha mai detto che via via si sarebbero perfezionate.
Ci ha sempre detto che questa depurazione sarebbe avvenuta con la ricomposizione cartografica.
Ma come si può fare la ricomposizione cartografica se non si chiude la maglia?
Potrebbe essere questo un primo passo utile verso cassini.
Saluti

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path

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Montevarchi

 0 -  0 - Inviato: 22 Novembre 2007 alle ore 08:05

No problem Carlo :wink: ;
Stiamo infatti ci stiamo muovendo, almeno su arezzo, sull'analisi anche delle misurate e di quelle mancanti, come hai detto tu.

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geocinel
Carlo Cinelli
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Lamporecchio (PT) - geocinel@tin.it

 0 -  0 - Inviato: 22 Novembre 2007 alle ore 08:11

Quanto alla collaborazione che chiedevi, se andiamo nella direzione giusta, la mia non mancherà mai.
Saluti

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