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Alberto
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Brescia
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Ciao, io gli spigoli o i punti irraggiungibili li determino per intersezione, da 2, meglio 3 punti rilevati con il GPS determino la distanza con il disto e poi calcolo il tutto a computer. Esiste anche una funzione sul GPS, ma preferisco annotare su carta ed evitare errori grossolani. Per quanto riguarda il rilievo misto, io rilevo con il GPS il chiodo sul quale andrò a montare la stazione totale ed il punto di orientamento. Generalmente eseguo una sola stazione, ma mi è capitato una volta di usare due stazioni non visibili tra loro, quindi con il GPS ho rilevato le due stazioni e i due punti di orientamento, pregeo ha digerito tutto senza difficoltà.
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gps_palermo
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CONFERMO, QUANTO HA DESCRITTO ALBERTO. IO, CON IL GPS, SE DEVO RILEVARE DEGLI SPIGOLI, MI RILEVO MINIMO DUE PUNTI CON IL GPS PER POI PRENDERE LE MISURE CON IL DISTO, MENTRE PER QUANTO RIGUARDA IL RILIEVO MISTO; PRIMA RILEVO IL CHIODO DOVE ANDRA' POSIZIONATA LA STAZIONE TOTALE, PIU' ALTRI DUE CHIODI VICINO ALLA STAZIONE STESSA, ED UNA VOLTA POSIZIONATO LO STRUMENTO, COME PRIMA OPERAZIONE RILEVO GLI STESSI, IN MODO TALE DA AVERE UNO ROTOTRASLAZIONE ABBASTANZA PRECISA. PER QUANTO RIGUARDA, LE STAZIONI CHE VAI A CREARE, NON C'E' BISOGNO CHE LE STESSE SI COLLEGANO TRA LORO CON LA STAZIONE TOTALE, IN QUANTO GIA' RILEVATE CON IL GPS, COMUNQUE SE LE STESSE TRA DI LORO SONO VISIBILI E SEMPRE BENE RILEVARLE PER UN ULTERIORE CONTROLLO.
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Alberto
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27 Dicembre 2004
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Brescia
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Scusa ma non sono d'accordo, secondo me il punto di orientamento deve essere il più lontano possibile: un errore minimo su punti vicini si amplia su punti lontani, un errore minimo su un punto lontano si riduce sui punti vicini.
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Emanuele
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22 Marzo 2005
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Castellamonte (TO)
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come sospettavo ci sono diversi metodi operativi. personalmente non mi piace usare il disto soprattutto quando ho a che fare con muri (tipo quelli di contenimento in pietra) per i quali il punto laser è difficile da rideterminare, in questi casi, se non riesco con il gps, preferisco piazzare la ST. mi piacerebbe sapere se è più corretto usare il metodo che descrivete e che uso anch'io (ST su un punto gps e battuta su 1-2 punti d'orientamento) o se è meglio non usare le coordinate gps sulla stazione ma solo quelle dei 2-3 punti gps determinando la posizione della ST come intersezione con calcolo ai minimi quadrati sono daccordo con Alberto sulla questione della distanza: maggiore è la distanza dei punti d'rientamento minore è l'errore sull'angolo (per la misura della distanza direi che le ST sono più che precise)
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max72
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Disto sui punti. Altrimenti batto il chiodo che userò per la stazione e almeno un punto di oreintamento più lontano dei punti che devo battere. Così l'errore sul dettaglio per disorientamenti è ridotto.
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sem
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Per i rilievi GPS se è possibile stazionare con la Rover su un PF (termine lapideo,picchetto,ecc...) occorre un solo punto che conviene rilevare in modalità statica; qualora il PF sia lo spigolo di un fabbricato o un punto in ombra, è necessario rilevare con la rover una coppia di punti; su uno dei punti si stazionerà con la stazione totale dalla quale va osservato l'altro punto GPS per l'orientamento ed anche con misurazione per ottenere un riscontro col dato GPS, inoltre sempre con la stazione totale va' fatta la misurazione sul PF.- Tale ultima operazione puo' essere eseguita anche con misurazione metrica o laser dai 2 punti GPS sul PF,determinando il punto per intersezione; in quest'ultimo caso bisogna fare attenzione per determinare la quota del PF se presenta uno scarto altimetrico rispetto ai punti GPS; di contro con la stazione totale si potrà ottenere un dato altimetrico più attendibile.- La master andrebbe piazzata in zona libera da ingombri che potrebbero generare fenomeni di multipath o perdita del segnale.- Con la rover,a meno che' non si disponga di ricevitori a doppia frequenza, con ripresa rapida del segnale,conviene operare in zone con ingombri vari,in modalità statica che garantiscono con tempi relativamente lunghi (25-35 minuti) un risultato affidabile.-
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eziomil
(FONDATORE)
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La metodologia di rilievo GPS agevola notevolmente il lavoro catastale, sopratutto se si dispone di GPS in modalità RTK. Perchè in questa maniera i tempi di attesa e la bontà del punto sono sotto controllo dallo strumento stesso. Sfatiamo subito una certezza sulla modalità operativa. La stazione fissa non deve essere necessariamente su un punto di coordinate note, basta andare in campagna e piazzarsi dove si vuole, certamente stando attenti che si tratti di una posizione libera da ostacoli e sopratutto un luogo custodito......perchè se no vi fregano la strumentazione. Con il rover a questo punto potete tranquillamente andare sui PF e misurare. Se questi PF sono spigoli di fabbricato ed è difficile posizionarsi su di essi (vi ricordo che molte volte gli spigoli hanno gronde che chiudono la visuale della costellazione) battete due punti vicino e con il disto misurate le distanze utilizzando l'artificio, già contemplato nell'ultima circolare pregeo 8 rilievo GPS,calcolate oppure fatelo calcolare al software della strumentazione il punto. Se tutto va bene basta posizionare il fisso (100) e con il rover battere tutti i punti di dettaglio, come se con un rilievo celerimetrico fate tutto da una stazione. Molte volte bisogna invece lanciare un'altra stazione e proseguire il rilievo con una stazione totale (rilievo misto). A questo punto bisogna avere almeno uno o meglio più punti già battuti con il GPS che permettono l'orientamento della stazione stessa. Certo se sono lontani è meglio ma se sono vicini l'importante è che gli sqm non siano particolarmente alti (+ di 0.10) perchè in quel caso è meglio rivedere tutto.
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Luberto77
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Ciao a tutti da qualche parte (mi sembra dal sito dell'Agenzia dell'adt) ho scaricato "l'istruzione sull'utilizzo della metodologia GPS e delle informazioni altimetriche nel rilievo catastale di aggiornamento" redatto appunto dall'adt, ma per motivi di tempo ho potuto solo sfogliarla, se qualcuno è interessato posso spedirgliela via mail............................ magari c'è qualcosa in merito................ a presto
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Palladio
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Il software della Leica permette il rilivo dei punti nascosti o inaccessibili direttamente con vari metodi; comunque è certo che ogni punto rilevato col il GPS e di cui sono state determinate le coordinate WGS84 può essere usato come stazione con un altro punto (sufficientemente lontano) usato come orientamento. Infatti il rilievo GPS fatto determina ogni punto come punto finale delle baseline che partono dalla base e terminano al punto rilevato. Il segmento che collega i due punti (vettore) viene inerpretato dal GPS e determinale le nuove coordinate WGS84 del punto rilevato rispetto alla coordinate WGS84 della base. Pregeo poi con la particolare linea "2" del libretto determina le posizioni dei due punti che QUINDI POSSONO BENISSIMO ESSERE USATI PER UN ULTERIORE RILIEVO CON TACHEOMETRO.
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Palladio
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Parlare di poligonale di più punti rilavati con il GPS non ha senso. Ogni punto GPS è colegato direttamente alla base e dipende sola da questa attraverso la baseline (vettore); l'insieme è un sistema RIGIDO e non compensato legato dalle comuni coordinate WGS84 che sono coordinate con gli assi X e Y giacenti sul piano equatorale e con l'asse Z coincidente con l'asse terreste.
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Palladio
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"Luberto77" ha scritto: Ciao a tutti da qualche parte (mi sembra dal sito dell'Agenzia dell'adt) ho scaricato "l'istruzione sull'utilizzo della metodologia GPS e delle informazioni altimetriche nel rilievo catastale di aggiornamento" redatto appunto dall'adt, ma per motivi di tempo ho potuto solo sfogliarla, se qualcuno è interessato posso spedirgliela via mail............................ magari c'è qualcosa in merito................ a presto
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Mall
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Mi è capitato di utilizzare un gps per un lavoro in montagna e non ho fatto altro che battere dei punti che mi sarebbero serviti per fare successiva stazione e orientamenti. Quello che ho fatto con il pregeo non penso sia la cosa più giusta però è stato accettato senza battere ciglio. Ho simulato una poligonale calcolando analiticamente distanza tra stazioni e punti battuti. In relazione ho descritto il metodo di rilievo. Spero che non abbia commesso errori a me sconosciuti..............
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Emanuele
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Castellamonte (TO)
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Teoricamente l'operazione che hai fatto è corretta (se ho interpretato esattamente hai convertito i punti GPS in stazioni o punti celerimetrici e li hai "inglobati" nel celerimetrico classico) però non è necessaria: il pregeo 9 consente di elaborare un rilievo misto GPS+stazione usando i punti GPS come punti fissi (dopo averli rototraslati sui PF sia che misurino direttamente i PF sia che corrispondano a stazioni). Quindi con il rilievo misto non hai più la preoccupazione di trasformare i punti, calcolare angoli e distanze. Certamente l'sqm dei punti è direttamente collegato all'sqm dei punti GPS ma se il rilievo è fatto bene sono sepre dell'ordine di 15-30 mm
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jkt
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Essendo nuovo del GPS vi volevo chiedere: nel rilievo misto il punto gps che poi diventerà stazione celerimetrica deve avere num 100 o multipli? E l'orientamento basta mettere una riga 2 con il n° del punto orientamento già battuto con il gps? grazie
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