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Autore Radiomodem

gpsman

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03 Marzo 2007

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149

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 0 -  0 - Inviato: 17 Aprile 2007 alle ore 23:40

mi sono sempre chiesto se per l'utilizo di dette apparecchiature si debba fare denuncia al ministero delle Telecomunicazioni.
In che categoria rientrano?

se sono equiparate agli LPD (le nostre più comuni radioline da campo) non pagano nulla e sono di libero uso, altrimenti si rischia grosso (sanzioni ecc.)!!!!
di seguito la normativa di riferimento:
prestate attenzione all'articolo 6
http://www.marcucci.it/pdf/normative/Dpr...

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Autore Risposta

geoitalia

Iscritto il:
06 Aprile 2007

Messaggi:
271

Località
Centro Ovest

 0 -  0 - Inviato: 19 Aprile 2007 alle ore 05:48

Caro gpsman, l'utilizzo dei Radiomodem, solitamente dovrebbero essere "denunciate" da parte dell' utilizzatore al Ministero delle Telecomunicazioni.
In un Italia dove fare i furbi e la parola "a gratis" è più facile da capire rispetto alla parola "denunciare e quindi pagare" (in questo caso anche caro) è chiaro che tutti, si lasciano a varie "interpretazioni" personali. Lo stesso Ministero delle Comunicazione da man forte allo stato "confusionale e selvaggio" dell' utilizzo delle frequenze radio. La cosa bella è che nel caso che uno denunci l' utilizzo di strumentazioni con radio modem, questi ti "affibiano" una frequenza radio per una determinata zona. Per un Topografo, lavorare in una zona "ristretta" (si parla di una 30 di km.) è veramente poco, in più una volta usciti da detta zona si è dei "fuorilegge". Il resto viene da sé........

Personalmente sono un valido sostenitore dell' utilizzo del modem GSM per un collegamento "machine to machine" sono decisamente affidabili e hanno delle capacità impensabile per un qualsiasi Radiomodem di qualsiasi potenza. Cordiali saluti

GEOITALIA

P.S. Che io sappia, non mi risulta che le radioline da campo non si paghi nulla.....anzi è vero il contrario, si informi presso il suo Collegio o Ordine.

"gpsman" ha scritto:
mi sono sempre chiesto se per l'utilizo di dette apparecchiature si debba fare denuncia al ministero delle Telecomunicazioni.
In che categoria rientrano?

se sono equiparate agli LPD (le nostre più comuni radioline da campo) non pagano nulla e sono di libero uso, altrimenti si rischia grosso (sanzioni ecc.)!!!!
di seguito la normativa di riferimento:
prestate attenzione all'articolo 6
http://www.marcucci.it/pdf/normative/Dpr...

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gpsman

Iscritto il:
03 Marzo 2007

Messaggi:
149

Località

 0 -  0 - Inviato: 19 Aprile 2007 alle ore 09:33

Io parlo di comuni radioline da campo, non faccio nomi, ma sono quelle che si possono trovare al supermercato a un costo di una 50ina di euro.
"Gli LPD sono apparati di debole potenza (10mW di RF) operanti nella banda UHF in FM, per effettuare comunicazioni a breve e media distanza, senza nessun costo e limitazione di tempo....Dal 1° Gennaio 2002 tutti gli apparati LPD sono di libero utilizzo. Tale libero utilizzo esenta sia dal pagamento della prevista tassa, sia dal presentare la denuncia di inizio attività. "
Porrtata delle dette radio, circa 2 km in campo semiaperto e fino 5km in campo aperto, dipendentemente dalle condizioni meteo e della morfologia del suolo.
Poi ci sono apparati che superano l'emissione di 0.1 W e arrivano fino a 1 W tipo CB per cui è richiesta la autorizzazione e sono le radio VHF che addirittura arrivano ad una portata di 3o km 8O
Poi c' è gente che si modifica le radio LPD in modo da arrivare a 2.5 km di portata e rimanere in un certo senso "legali"
Le vecchie radiolone da rilievo che avevamo tutti (tipo quelle della PM) non sono legali!!!!
Grazie del chiarimento Geoitalia, peccato che al momento di vendere la strumentazione queste cose non le dice nessuno, !!!!!
(comunque è cosa comune in Italia... non solo per strumentazioni topografiche ma anche per la semplice vendita delle radio quindi occhio...)

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chiara

Iscritto il:
30 Dicembre 2005

Messaggi:
321

Località
Piemonte

 0 -  0 - Inviato: 19 Aprile 2007 alle ore 09:51

"gpsman" ha scritto:
Io parlo di comuni radioline da campo, non faccio nomi, ma sono quelle che si possono trovare al supermercato a un costo di una 50ina di euro.
"Gli LPD sono apparati di debole potenza (10mW di RF) operanti nella banda UHF in FM, per effettuare comunicazioni a breve e media distanza, senza nessun costo e limitazione di tempo....Dal 1° Gennaio 2002 tutti gli apparati LPD sono di libero utilizzo. Tale libero utilizzo esenta sia dal pagamento della prevista tassa, sia dal presentare la denuncia di inizio attività. "
Porrtata delle dette radio, circa 2 km in campo semiaperto e fino 5km in campo aperto, dipendentemente dalle condizioni meteo e della morfologia del suolo.
Poi ci sono apparati che superano l'emissione di 0.1 W e arrivano fino a 1 W tipo CB per cui è richiesta la autorizzazione e sono le radio VHF che addirittura arrivano ad una portata di 3o km 8O
Poi c' è gente che si modifica le radio LPD in modo da arrivare a 2.5 km di portata e rimanere in un certo senso "legali"
Le vecchie radiolone da rilievo che avevamo tutti (tipo quelle della PM) non sono legali!!!!
Grazie del chiarimento Geoitalia, peccato che al momento di vendere la strumentazione queste cose non le dice nessuno, !!!!!
(comunque è cosa comune in Italia... non solo per strumentazioni topografiche ma anche per la semplice vendita delle radio quindi occhio...)



Attenzione che la maggior parte delle radioline in commercio (tipo supermercato) non solo LPD ma PMR-446 (si distinguono perchè lavorano su 8 frequenze e 38 sottotoni ed hanno potenza max 500 mW ERP e portata di circa 5 km in campo aperto).
Tali apparati, di libero uso in quasi tutto il mondo, in Italia sono soggetti al regime di "autorizzazione generale d'uso" (DPR 447/01, art. 5 e D.L. 15/9/2003 "Codice delle Comunicazioni elettroniche") ed è richiesto pertanto il rilascio dell'autorizzazione e il versamento di un modesto canone annuo, pari a 12 euro, che è indipendente dal numero degli apparati posseduti ma personale !! (se la squadra di topografi è formata da due persone con cinque apparati radio PMR ogni persona deve avere la sua autorizzazione).

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