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Provocazione quote ellissoidiche da GPS |

cappe_46
cappe.46
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Premesso che non posseggo un GPS e che non l'ho mai usato, pur avendo partecipato a corsi e dimostrazioni espongo questa mia idea che giudico rivoluzionaria sul modo di operare: E' noto che il GPS da le quote ellissoidiche WGS84 geocentriche e quindi con notevole scarto rispetto alle geoidiche tanto che per calcolare quest'ultime è necessario o riferirsi ad un grigliato locale di conversione o interpolare su punti di quota nota tramite appositi programmi, tra l'altro con risultati discutibili, mi pare. Ora se le quote geoidiche non sono critiche, intendo dire da usare per la progettazione di opere in cui la quota è critica per il funzionamento delle stesse tipo canali, fognature o simili perchè continuare a progettare sul geoide e quindi con quote ortometriche quando usando il GPS si potrebbero fare i rilevamenti in quote ellissoidiche sulle quali il progettista potrebbe tranquillamente concepire le sue opere che verrebbero poi agevolmente tracciate usando lo stesso strumento ?
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Risposta |

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(GURU)
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prato
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Per il semplice motivo che più ci si discosta dalla superficie di riferimento (in questo caso l'ellissoide wgs84), più si dilatano gli errori sulle distanze (è ovvio che una progettazione di qualsiasi genere non può transigere dalle distanze effettivamente ricavabili sul posto). saluti
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geogps
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La quota ortometrica, cioè quella riferita al geoide risente del magnetismo terrestre, se progettassi utilizzando la quota elissoidica potresti vedere l'acqua andare in salita!! L'argomento della quota col gps merita un serio approfondimento, come ho già scritto in un altro post....
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cappe_46
cappe.46
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32032 FELTRE (BL)
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"numero" ha scritto: Per il semplice motivo che più ci si discosta dalla superficie di riferimento (in questo caso l'ellissoide wgs84), più si dilatano gli errori sulle distanze (è ovvio che una progettazione di qualsiasi genere non può transigere dalle distanze effettivamente ricavabili sul posto). saluti ..."discosta" in cosa ? In quota ? ...non capisco, vuoi dire che questa "dilatazione" non è calcolabile ?
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cappe_46
cappe.46
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32032 FELTRE (BL)
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"geogps" ha scritto: La quota ortometrica, cioè quella riferita al geoide risente del magnetismo terrestre, se progettassi utilizzando la quota elissoidica potresti vedere l'acqua andare in salita!! L'argomento della quota col gps merita un serio approfondimento, come ho già scritto in un altro post.... ...appunto: "Ora se le quote geoidiche non sono critiche, intendo dire da usare per la progettazione di opere in cui la quota è critica per il funzionamento delle stesse tipo canali, fognature o simili..." Pensiamo alla progettazione di una strada in montagna, per lo stato dei luoghi si potrebbe pensare ad un rilevamento in coordinate GPS, con progettazione sempre in coordinate GPS e conseguente tracciamento (credo molto più agevole) sempre con le stesse coordinate usando il GPS, o no ?
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geoariete
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come la fai difficile!!!! Ancora oggi uso questi mezzi: asino carico davanti (tracciatore), io geometra senza pesi dietro.....il ciuco traccia anche le curve sul terreno e fa prima di un utilizzatore di gps. Li segnala anche con le sue "paline" o "palline" e meglio di tanti cr***** odierni.
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Emanuele
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Castellamonte (TO)
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L'utilizzo del gps nella progettazione di infrastrutture può avvenire sostanzialmente in due modi: - materializzazione di caposaldi di una rete con determinazione delle coordinate di pochi punti di alta precisione (in statico) da cui derivare sotto-reti (sempre gps ma con accuratezza inferiore) o di appoggio al celerimetrico - rilevamento di massa (in rtk con appoggio a caposaldi) per definire il classico dtm Se il progetto ha estensioni elevate sia planimetricamente che altimetricamente l'utilizzo delle coordinate ellissoidiche comporta gravi errori sulla valutazione delle distanze topografiche nonchè sui dislivelli relativi tra punti (soprattutto se le distanze superano i 200-300 metri) per cui ci potrebbero essere problemi sulle livellette, canali e computazione delle opere. Un esempio classico è quello della costruzione di una funivia ed in particolar modo delle tesate per le quali sono da considerare condizioni al contorno.
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salviotto
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Siena
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scusate è forse sbaglio ma cappe_46 parla di utilizzo di quote, e secondo me sarebbe fattibile ovviamente non per le opere che giustamente citava lo stesso cappe_46. Credo che sia ovvio che per l'uso planimetrico per forza è necessaria una proiezione delle coordinate ellissocentriche, perchè appunto le distanze subirebbero deformazioni inaccettabili (certo calcolabili ma a quel punto riè comunque una proiezione). Invece così facendo otterremo un sistema che determina punti planimetricamente in base ad una proiezione e quote riferite all'ellissoide, riusciremo comunque tirare fuori una geometria su cui progettare e tracciare, ovviamente come già detto questa non dovrà risentire delle attrazioni gravitazionali. Penso che questo comunque sia molto teorico, soprattutto per un fatto di convenzionalità e storia delle procedure di rilievo, però chissà magari in futuro potrebbero cambiare le cose.
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numero
(GURU)
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prato
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"cappe_46" ha scritto:
...non capisco, vuoi dire che questa "dilatazione" non è calcolabile ? Il quesito non era questo. io ho risposto alla domanda originaria. La dilatazione di cui parlo è calcolabile con le consuete formule e procedure, ma a questo punto si torna al concetto classico e ci si discosta da quello che proponevi. Come ha precisato anche Emanuele se devi tracciare ad esempio una funivia, quindi con dislivelli notevoli, basandoti solo sull'ellissoide wgs84 avresti errori intollerabili. Prova a disegnarti a mano il classico schema in sezione con le tre superfici di riferimento (ellissoide, geoide e terreno) e vedrai che più ci si discosta dall'ellissoide e più le distanze tra due punti aumentano (e di parecchio in certi casi). saluti
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cappe_46
cappe.46
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"salviotto" ha scritto: scusate è forse sbaglio ma cappe_46 parla di utilizzo di quote, e secondo me sarebbe fattibile ovviamente non per le opere che giustamente citava lo stesso cappe_46. Credo che sia ovvio che per l'uso planimetrico per forza è necessaria una proiezione delle coordinate ellissocentriche, perchè appunto le distanze subirebbero deformazioni inaccettabili (certo calcolabili ma a quel punto riè comunque una proiezione). Invece così facendo otterremo un sistema che determina punti planimetricamente in base ad una proiezione e quote riferite all'ellissoide, riusciremo comunque tirare fuori una geometria su cui progettare e tracciare, ovviamente come già detto questa non dovrà risentire delle attrazioni gravitazionali. Penso che questo comunque sia molto teorico, soprattutto per un fatto di convenzionalità e storia delle procedure di rilievo, però chissà magari in futuro potrebbero cambiare le cose. ...ecco, proprio così intendevo "provocare" (avevo trascurato la proiezione ad una derminata quota per la parte planimetrica).
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salviotto
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Siena
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comunque ora che ripenso all'esempio della funivia; questa è un opera che comunque risente dell'attrazione gravitazionale, e se ci pensiamo bene non so ma anche una strada non credo sia ipotizzabile in quote ellissoidiche se penso alle curve è vero che la forza più determinante è la centrifuga in funzione della velocità ma comunque l'attrazione gravitazionale è influente. Mi viene da pensare che in teoria dovremo tener conto di entrambe le componenti, in realtà riferendoci al geoide noi deformiamo la vera geometria del pianeta in funzione delle attrazioni gravitazionali che a loro volta deformate dalle masse presenti nel globo, in realtà la vera geometria visiva dovrebbe essere quella riferita ad una forma regolare a cui riferirsi in tangenza per la rappresentazione piana e quindi l'ellissoide. Sto fantasticando?
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"geoariete" ha scritto: come la fai difficile!!!! Ancora oggi uso questi mezzi: asino carico davanti (tracciatore), io geometra senza pesi dietro.....il ciuco traccia anche le curve sul terreno e fa prima di un utilizzatore di gps. Li segnala anche con le sue "paline" o "palline" e meglio di tanti cr***** odierni. Semplicemente fantastico Oramai si vuole usare il GPS anche per pulirsi il deretano Buona caccia alle mosche coi guantoni da boxe 8)
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Emanuele
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Lasciando da parte le considerazioni sulla variazione del campo gravimetrico (che vanno comunque fatte in rilevamenti di notevole entità con la materializzazione di caposaldi gps di altissima precisione), l'errore che si viene a creare usando le coordinate ellissoidiche è molto più semplice in quanto è una pura differenza planoaltimetrica nella distanza tra due punti. E' ovvio che nell'esecuzione di una strada (senza viadotti, gallerie, ecc) le tolleranze possono essere anche di alcuni centimetri e i raccordi (ad esempio con strade esistenti) vengono fatti ad hoc dall'impresa indipendentemente dal tracciamento dei cigli. Più complicato è invece ad esempio il posizionamento di elementi prefabbricati con innesti in tolleranze millimetriche: siccome è impensabile eseguire un tracciamento in statico, l'rtk fornisce accuratezze centimetriche a volte incompatibili
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