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robeci
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"marina" ha scritto: Il programma LGO è un sw di calcolo dei dati GPS e non di taroccamento. Per questo ci sono vari SW italiani che si interfacciano a Pregeo e dove è possibile inventarsi stazioni, fuori centro e quant'altro. ad esempio ?
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treepwood_g
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mi intrometto..  chiedo a voi esperti una piccola cosetta.. sono orientato a prendere un gps leica (il 900) ed oggi ho provato con il venditore a fare un rilievo gia fatto in precedenza con stazione totale. Ho utilizzato il distanziometro con l'intersezione inversa per misurare e calcolare gli spigoli dei fabbricati. Abbiamo usato LGO per salvare tutto in dat e importato nel mio programma di topografia (Antas Office). Sono arrivato al mio risultato cioè avere il rilievo in formato pregeo pronto da elaborare. Quello che mi chiedo è: qual'è la procedura corretta per lavorare catastalmente? Creare baseline da un punto calcolato per intersezione è corretto? O è corretto creare per ogni punto la riga 4 e 5? Voi come lavorate? Mi diceva anche che è possibile esportare in dxf (quindi coordinate) e poi utilizzare una stazione fittizia per agganciare i punti (facendolo notare in relazione tecnica) e che questa soluzione è accettata anche dai catasti (alcuni). Ma volendo fare le cose correttamente, magari seguendo la normativa, come è giusto procedere? Grazie..
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path
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Anche io rilevo gli spigoli per allineamenti e con il disto; in pregeo utilizzo le linee degli allineamenti per la patre planimetrica e della livellazione da un estremo per le quote. Per quanto riguarda i post precedenti non capisco perchè ancora si cerchi di creare dei punti artificialmente...
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enrico_p
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treepwood_g
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"enrico_p" ha scritto: mi permetto di far notare che non è corretto asserire che i software che consentono di creare punti dalla grafica, distinti quindi dai punti presenti nel libretto misure, piuttosto che generare stazioni fittizie, siano software nati per la falsificazione dei dati dei rilevamenti. Mi pare ancor più scorretto quando viene detto da chi è parte in causa come venditore. Il punto è che il software è uno strumento, che poi alcuni lo impieghino in modo improprio questo è un loro problema e non certo del software. In alcuni casi poi, vedi le riconfinazioni, delle quali vi sono magistrali esempi nel testo del Geom. Carlo Cinelli, è proprio utile poter spostare in fase di calcolo le letture da più stazioni su una sola stazione. Sarebbe come dire che tutti i software di foto ritocco sono nati per modificare in malafede le immagini, mentre a volta anche nelle applicazioni fotogrammetriche è necessario intervenire sul fotogramma durante la lavorazione. buona serata enrico Non so se ti riferisci al mio messaggio parlando di venditori ma posso dirti che la persona che mi ha fatto la dimostrazione l'ha fatto in buona fede. Ovviamente lui non è un tecnico, non è un topografo e non è tenuo a conoscere la normativa. Anzi è stato gentile e molto preparato a spiegare le funzionalità e limitazioni dello strumento, e anche del software per il trasferimento dei dati. Ovvio che poi i software di topografia possono fare di tutto.. Sta al tecnico che li utilizza usarli nel modo corretto, e non trasformarli in bacchette magiche che permettono di inventare interi lavori.
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enrico_p
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robeci
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"path" ha scritto: Anche io rilevo gli spigoli per allineamenti e con il disto; in pregeo utilizzo le linee degli allineamenti per la patre planimetrica e della livellazione da un estremo per le quote. Per quanto riguarda i post precedenti non capisco perchè ancora si cerchi di creare dei punti artificialmente... ... e poi se utilizzi un gps con stazione fissa quando pregeo elabora il tutto con punto di umanazione del rilievo da scarti quadratici medi da far paura (metri!!)
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Emanuele
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"robeci" ha scritto: ... e poi se utilizzi un gps con stazione fissa quando pregeo elabora il tutto con punto di umanazione del rilievo da scarti quadratici medi da far paura (metri!!) Il problema che sollevi l'ho constatato anch'io (soprattutto sulle quote) per baseline superiori a 5 km, per ovviarlo è sufficiente spostare la base in posizione baricentrica rispetto al rilievo. In questo caso non si può parlare di "truffa" visto che è Pregeo che sbaglia e considerato che il vettore è già stato calcolato per cui la sua matrice di varianza-covarianza è già definita Io credo che Pregeo non capisca che le coordinate gps sono diverse da quelle celerimetriche e riporta tutto su un piano osculatore riferito alla base (almeno credo) per cui più lontani sono i punti maggiore è l'sqm generato. Daltronde dovrebbe trasformare da wgs a gauss a cassini e questo comporterebbe l'esistenza (in pregeo) di un modello di geoide perlomeno approssimato. Sarebbe interessante sapere cosa dicono quelli della Sogei
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geocinel
Carlo Cinelli
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X Emanuele Vista la tua presenza in questo topic ti volevo fare alcune domande riguardanti anche un altro tuo vecchio intervento nel topic "rilievi di media estensione con gps" La prima riguarda la cartografia CTR. Tu dicesti allora che le quote in essa riportate erano riferite a vecchie livellazioni. Puoi ampliare di più questa risposta. La seconda riguarda il calcolo delle quote nei rilievi GPS pregeo ed in generale le coordinate tutte. Pregeo dovrebbe calcolare le coordinate usando un sistema euleriano. Secondo te la deviazione ellissoidica rispetto alla geoidica come la calcola? Ho letto da qualche parte che dovrebbe ragguagliarla all'ellissoide Roma 40. Vorrei sapere se ne sai qualcosa. Saluti e amicizia
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Emanuele
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"geocinel" ha scritto: X Emanuele Vista la tua presenza in questo topic ti volevo fare alcune domande riguardanti anche un altro tuo vecchio intervento nel topic "rilievi di media estensione con gps" La prima riguarda la cartografia CTR. Tu dicesti allora che le quote in essa riportate erano riferite a vecchie livellazioni. Puoi ampliare di più questa risposta. La seconda riguarda il calcolo delle quote nei rilievi GPS pregeo ed in generale le coordinate tutte. Pregeo dovrebbe calcolare le coordinate usando un sistema euleriano. Secondo te la deviazione ellissoidica rispetto alla geoidica come la calcola? Ho letto da qualche parte che dovrebbe ragguagliarla all'ellissoide Roma 40. Vorrei sapere se ne sai qualcosa. Saluti e amicizia La CTR ha come base l'aereofotogrammetrico con appoggio a terra su punti prestabiliti, le coordinate di questi punti possono derivare da precedenti misurazioni (campanili, trigonometrici,ecc) per cui la definizione della quota risulta essere derivata da un'altro punto; da questi venivano emanati i punti isolati (centro della piazza, via, ecc) le cui coordinate sono determinate a partire dai punti d'appoggio. Mi pare di ricordare che nei capitolati l'errore massimo ammissibile fosse di 2 m che è l'errore "carta". Sulla questione del Pregeo la tua è una bella domanda!! Avendo come punti noti i 3 PF dovrebbe modellare una superficie di riferimento locale ma non so come possa farlo visto che le coordinate sono in un solo sistema di riferimento. Secondo me parte dal presupposto che i PF sono a 250 m di distanza e l'oggetto del rilievo è in posizione baricentrica (anche se non è sempre vero) per cui le differenze di dislivelli tra coordinate wgs e corrispondenti sul geoide sono inferiori rispetto alle tolleranze. Questo potrebbe spiegare il problema su baseline lunghe: in pratica il suo modello è troppo esteso > differenze troppo alte > errore nelle matrici di trasformazione E' solo una mia idea, sinceramente non sono mai riuscito a trovare gli algoritmi di calcolo o una spiegazione sul suo modo di operare
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robeci
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l'errore di cui parlavo cioè gli sqm alti dopo l'elaborazione di prefeo, credo che derivino all'intersezione inversa che fa pregeo in fase di calcolo, quindi se hai un'iperderminazione tra due punti gps o due celerimetrici o un allineamento, andrà a fare una rototraslazione inversa con un triangolo che ha una base di qualche metro e due lati di 15 km. con questo calcolo pregeo da sqm sulla base fissa anche di 5 ml, ma non li considera tra i punti con maggior probabilità di errore. spiegarlo solo a parole è un pò complicato ma spero che qualc'uno abbia capito....
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Emanuele
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"robeci" ha scritto: l'errore di cui parlavo cioè gli sqm alti dopo l'elaborazione di prefeo, credo che derivino all'intersezione inversa che fa pregeo in fase di calcolo, quindi se hai un'iperderminazione tra due punti gps o due celerimetrici o un allineamento, andrà a fare una rototraslazione inversa con un triangolo che ha una base di qualche metro e due lati di 15 km. con questo calcolo pregeo da sqm sulla base fissa anche di 5 ml, ma non li considera tra i punti con maggior probabilità di errore. spiegarlo solo a parole è un pò complicato ma spero che qualc'uno abbia capito.... Quello che dici è possibile. Il problema è che teoricamente non dovrebbe neanche eseguire questa operazione! Se il vettore è stato risolto, le coordinate del punto gps (indipendentemente che sia d'orientamento o l'effettivo PF) sono state determinate per cui non interessano più le coordinate del vertice di emanazione. Se i PF sono stati rilevati direttamente con il gps (ma anche se derivassero dal sistema misto) è sufficiente una rototraslazione con correzione ai minimi quadrati per definire la posizione di tutto il rilevamento (così come fa qualsiasi programma topografico). Ovviamente anche la base subirebbe una variazione di coordinate ma ai fini dell'atto di aggiornamento non ha nessuna importanza visto che in ogni caso le sue coordinate possono essere anche navigazionali. E' ovvio che se Pregeo ragiona su un piano interpolante 3 punti con le caratteristiche che dici tu...va in errore!!
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robeci
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.. ed alcuni tecnici del catasto che non ci capiscono niente, ti sospendono il TF o TM perchè gli scarti sono troppo elevati !! avevo sollevato il caso anche alla direzione dell'AT ma niente di fatto se qualcuni è interessato posso inviargli uno dei libretti in questione così può vedere i bei risultati che da pregeo
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Emanuele
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"robeci" ha scritto: .. se qualcuni è interessato posso inviargli uno dei libretti in questione così può vedere i bei risultati che da pregeo molto volentieri! Se hai voglia mi mandi anche i risultati "veri" (che ottieni col tuo programma topografico)
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