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Argomento: PF Altimetrico Sottogronda
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uli
Iscritto il:
09 Luglio 2006
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42°27'27.18"N 12°23'13.05"E
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img57.imageshack.us/img57/2964/immaginec... Dato che siamo in tema vi espongo un caso concreto con cui sono attualmente alle prese. Lo spig. in cui ho scritto "pf" è il vecchio spigolo del fabbricato, all'epoca dell'istituzione chiaramente accessibile a terra. Ora è stato realizzato l'ampliamento, il cui volume è più basso della sagoma preesistente, quindi il vecchio pf è ancora visibile poichè "spicca più alto". Ho pensato bene, anche in occasione dell'inserimento altimetrico, di annullare il pf e spostarlo su uno spig. del nuovo volume. Il tecnico del catasto mi ha rifiutato l'annullamento e l'istituzione del nuovo pf poichè dice che il vecchio pf è ancora visibile. Ok in questo caso è sensato mantenere il invariato il pf nella sua posizione originale e impostare il r.a. sullo spigolo accessibile dell'ampliamento ?
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rubino
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(GURU)
Iscritto il:
04 Febbraio 2005
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"pzero" ha scritto: "rubino" ha scritto:
Ma a chi vogliono prendere in giro? Ma come si possono fare mappe altimetriche con i PF a 250 m e con la possibilità di dare i numeri con l'attendibilità di +o- 50m? Ricordo le immani baggianate che giravano all'epoca negli uffici: "ci dovete dare le quote sui PF!" "vi daremo le curve si livello sulle mappe", ma non scherziamo, l'altimetria è una cosa seria, non si va dicendo in lungo e largo "mettete il riferimento altimetrico sotto la gronda o in cima al campanile così non cambia". Ma se il PIANO DI PARAGONE - perchè così si chiama - è il suolo in corrispondenza di uno spigolo di fabbricato, nè, di grazia, ma mi dite quale immane cataclisma possa variarne il riferimento di + o - 50 m.? Concordo in parte ma ricordo che la "quota media del rilievo", cioè la quota più o meno 50 metri che va messa in riga zero serve solo per la riduzione delle distanze, mentre le quote vengono calcolate indipendentemente da quel valore se pregeo trova nel libretto pf con riferimento altimetrico. In sostanza pregeo calcola i dislivelli ( e solo quelli contano, non le quote) e dopo, calcola le quote aggiungendo i dislivelli alle quote dei pf altimetrici che trova nel libretto. Giusto, però quando si devono far applicare certe novità in una pubblica amministrazione composta da funzionari che, delle livellazioni, avevano un antico ricordo, si rischia di confondere dislivelli con quote, cosa che puntualmente successe (per esempio, ci volle un'ulteriore circolare per chiarire che fornire la quota ai PF non era un obbligo) e bisognò urlare per fargli capire che in topografia si misurano dislivelli e non quote. Per lo stesso concetto per cui non vedrò la ricomposizone cartografica basata sui PF, altrettanto dovrò negarmi per l'altimetria sulle mappe catastali e semplicemente perchè, ad oggi, non ci sono dati omogenei. Questo, per come la vedo io, è condizione sufficiente per dimostrare che l'altimetria centra con il catasto come i famosi cavoli e che introdurla nella procedura PREGEO è stata solo una pedestre ottemperanza ad un obbligo di legge. Infatti, sapendo che: - la differenza fra informazioni altimetriche non è causa di sospensione - anche se sballo di + o - 50 m. nessuno mi dice nulla (per l'economia della discussione, quelli a cui tu fai riferimento sono un'altra cosa) - che posso associare tutte le quote che voglio al piano di paragone di un PF (vogliamo fare il conto di quante possibilità ho? C'è la quota geoidica, ellissoidica, a occhio, perchè lo dico io, ecc. ecc.) mi dite che altimetria viene fuori? Sapendo, inoltre, che una rappresentazione completa del terreno è un modello matematico e che la sua attendibilità è diretta funzione della quantità di punti quotati disponibili (semina), mi dite che curve di livello posso avere se non ho l'obbligo di fornire l'informazione altimetrica per tutti i punti dell'oggetto del rilievo? Che altimetria viene fuori in un regolare poligono fiduciale in cui l'oggetto del rilievo, che sia rappresentato da 4 punti o che si tratti di una lottizzazione, non fa la differenza? Al massimo potremmo avere le curve di livello fra i PF: ma non scherziamo, per favore.
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pzero
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO (GURU)
Iscritto il:
08 Luglio 2003
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Firenze - nome@cognome.it
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Per Rubino Su questo non si discute, ti do ragione in pieno! saluti paolo
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CasperSpace
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"vordcienpion" ha scritto: Misuri, tramite misuratore laser, il dislivello che corre tra i punti di stazione, e quello che devi rilevare. Quando fai la triangolazione con il gps, lo imposti. Penso che cosi riesci a risolvere la situazione. Saluti "quoto" il tuo intervento in quanto il più semplice ed esaustivo. Chiamasi "livellazione geometrica" (un po' semplificata nella tua spiegazione, ma in sostanza è così.. :wink: ). Poi la si può inserire direttamente sul pda, se si usa un software che lo consente, o più semplicemente la si annota su un blocco appunti con tanto di schizzo...ma ciò è a indiscrezione dell'utente. Se è giusto o meno creare un tale riferimento altimetrico per un punto fiduciale non è questione che mi riguarda, almeno in questo post, visto che la domanda a cui fa riferimento il topic era tutt'altra.
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