torino.repubblica.it/cronaca/2013/03/13/... Galileo, parte il Gps italiano
primi test, il sistema funziona
Sono quattro i satelliti messi in orbita per sostituire il sistema statunitense di navigazione. Da ieri trasmettono un segnale valido. Nel 2014, quando il sistema sarà completamente operativo, saranno trenta
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Uno dei satellkiti del sistema Galileo, il Gps europeo
Galileo, il sistema di posizionamento satellitare europeo, ha iniziato a 'lavorare': le prime trasmissioni sono state testate da un gruppo di ricercatori del Politecnico di Torino e dell'Istituto Superiore Mario Boella. Si tratta del primo utilizzo del segnale trasmesso dai primi quattro satelliti messi in orbita e pensati per sostituire il sistema statunitense Gps.
Come comunicato dall'Agenzia Spaziale Europea (Esa), i primi quattro satelliti, dei 30 previsti, che costituiscono il nucleo del sistema di radionavigazione satellitare europeo Galileo trasmettono da ieri un segnale valido che permette di utilizzarli per il posizionamento. Una prova fondamentale della sua operatività è arrivata dal team NavSAS (Navigation Signal Analysis and Simulation), gruppo di ricerca congiunto del Politecnico di Torino e dell'Istituto Superiore Mario Boella, che ieri è stato tra i primi al mondo in grado di calcolare la posizione basandosi unicamente sui satelliti Galileo, pochi minuti dopo l'inizio della trasmissione.
Il sistema Galileo dovrebbe diventare operativo entro il 2014 e, una volta completata la costellazione costituita da 30 satelliti, permetterà agli utenti di determinare con estrema precisione la loro posizione nel tempo e nello spazio, in modo ancora più preciso ed affidabile del Gps.
In questi anni Politecnico di Torino e Istituto Mario Boella, parallelamente ad altri istituti di ricerca e università italiane, hanno lavorato per sviluppare e sperimentare prototipi di navigatori satellitari e nuove
possibili applicazioni basati su Galileo.
(13 marzo 2013)
www.ismb.it/node/1901