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mirkosari
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12 Agosto 2008
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Non esiste un paramentro e/o costante che ti possa dare questa indicazione, in quanto è si vero che il geoide e l'elissoide tanto più è piccola l'estensione del rilievo e tanto più si possono avvicinare come "forma geometrica" ma i fattori che incidono sono tanti, ad esempio per primo la località del rilievo (zona pianeggiante, zona collinare o zona montana)... e così via. I capisaldi che ti hanno dato, fanno riferimento a qualche sistema cartografico (es. Roma 40) o sono stati creati in un sistema locale di coordinate? ... questo almeno per quanto io ne sappia; attendo comunque notizie/info da altri colleghi più esperti in materia..
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geocinel
Carlo Cinelli
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO (GURU)
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07 Novembre 2006
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Secondo me hai posto male la domanda. Mi pare di capire che tu voglia sapere all'incirca quanto può essere la differenza tra la quota da te calcolata con la procedura che hai detto e quella corretta riferita al geoide. Ciò nonostante io però andrei su una procedura rigorosa. Sennò ti rimarrà sempre il dubbio di aver restituito dei dati sbagliati. La procedura rigorosa è di battere in statico o fast-static i tre caposaldi, in fast-static te ne crei anche qualcun altro vicino al tuo rilievo, poi ti prendi il software Verto o Cartlab ed il grigliato corrispondente e ti fai il calcolo. Cordialemente Carlo Cinelli
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geogps
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grazie x le risposte. Provo a chiarire meglio. Ho tre capisaldi igm, livellati e georeferenziati estermi all'area da verificare distanti circa 8km tra loro. la zona e' pianeggiante. vorrei utilizzare il piano elissoidico facendolo coincidere ai 3 punti come piano di riferimento per il controllo delle quote di un tracciato, anch'esse frutto di livellazione. quali differenze dovrei trovare? grazie a tutti
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salviotto
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io ti consiglio di frucare un po in rete si trovano diverse dispense in giro, anche chiare e veloci da studiare, te lo consiglio e credo che quando avrai chiarito alcuni concetti ti risponderai da solo.
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geogps
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Questa invece non è una risposta! io sto già cercando "in rete" infatti qui siamo "in rete" per di più in un forum in cui scrivono persone competenti. Se hai così "chiari i concetti" perchè non dai una tua risposta? Ripeto di nuovo: se utilizzo i capisaldi IGM come "grigliato di riferimento" in una maglia di circa 8 km di lato, in zona pianeggiante, quanto potrebbe essere all'incirca la differenza tra quota elissoidica e quota ortometrica di un linea di livellazione che corre all'interno di detto grigliato? Preciso che l'elissoide viene "appoggiato" dal software di elaborazione sui capisaldi IGM della maglia di riferimento. Di nuovo grazie a chi vorrà dare una sua risposta (purché non sia quella di cercare in rete!)
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salviotto
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lo scostamento tra geoide e ed ellisoide non dipende dall'estensione del tuo rilievo, possiamo solo ipotizzare che in estensioni di rilievo contenute lo scostamento è costante in tutta l'area di rilievo, nel senso che le differenze sono trascurabili, tuttavia 8 km magari in zona montuosa o pedemontuosa potrebbero portare ad uno scostamento non costante e non trascurabile. il grigliato è un file che rilascia l'IGM necessario al software Verto per trasformare le coordinate fra ETRF89 o 2000 e Roma40 o Ed50 e per trasformare le quote da ellissoidiche a geoidiche. Quindi bisogna conoscere le coordinate in uno di questi sistemi e il sw le trasforma, il calcolo è valido per un intorno di 10km dal caposaldo di riferimento a cui è associato il grigliato. il software esegue un calcolo di proiezione dei punti sul piano tangente al meridiano locale e l'Italia è divisa in due fusi Ovest ed Est. ho risposto in quel modo perchè pensavo che alcune dispense in giro per la rete potevano aiutarti, tutto qui, non era mia intenzione snobbarti o mancarti di rispetto. saluti marco
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geogps
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Grazie per la tua risposta Marco. Hai quasi fatto centro quindi provo a restringere ancora di più il quesito: Io ho a disposizione le monografie IGM dei quattro vertici di un'area, all'interno di questa area è stata eseguita una linea di livellazione di precisione naturalmente appoggiata ai quattro vertici IGM; della livellazione ho le coordinate e le quote livellate. Se eseguo un rilievo GPS in TRK rilevando tutti i punti sia IGM che della livellazione, poi elaboro le quote rendendo l'elissoide tangente ai quattro vertici IGM che differenze medie dovrei avere tra le quote elissoidiche rilevate da me e quelle ortometriche provenienti dalla linea di livellazione? Qualcuno che utilizza spesso Verto potrebbe avere casi simili e confrontando i dati risolvere il quesito. Grazie ancora.
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salviotto
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allora se hai le monografie (quelle buone con i decimali) ti fai una rototraslazione fra quattro vertici, batti anche i capisaldi da verificare e le quote che ti saltano fuori le confronti e fine. Poi dipende cosa intendi per speditiva a secondo di che precisione vuoi ottenere ad esempio puoi fare delle statiche sui vertici igm. l'alternativa è possedere verto e battere il tutto su etrf 89 o 2000 e converire con verto e relativo grigliato di calcolo e confrontare le coordinate.
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utente
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provo a risponderti sulla base delle informazioni ricevute nei vari convegni cui ho partecipato. Le quote elissoidiche, come hai detto giustamente, sono riferite ad un modello matematico. Devi considerare che innanzitutto bisogna fissare un piano di paragone per poter misurare dislivelli (misure locali) o quote (misure assolute). Gia' questa operazione lascia aperte alcune problematiche. Per convenzione si e' assunto il mareografo di Genova come punto di riferimento. www.mareografico.it/?session=0S237333111... fatti un giro su questo link............... orbene.......... tra il mareografo di Genova e quello di Bari ci sono 24 cm di differenza!!!! e parliamo del livello medio del mare........... questo per dirti che dipende troppo dalla gravita' terrestre che viene influenzata dalle masse ferrose sottostante. in Calabria ci sono delle differenze di metri tra la quota elissoidica e la quota ortometrica nel giro di pochi Km. questo perche' la quota elissoidica non risente dell'influsso della gravita'. detto questo il grigliato di Verto, informazione di qualche anno fa', lo davano con uno scostamento di una decina di cm tra le due quote. consigliavano di eseguire comunque una serie di caposaldi locali misurati con un livello con un cerchio esternoal rilievo e dei bracci convergenti verso il centro per diminuire al massimo l'errore. detto questo bisogna vedere che tolleranza ti concedono per capitolato. il problema e' che per sapere se sei in tolleranza devi avere un confronto il piu' esente da errori. chi ha fatto le livellazioni per il treno ad alta velocita' ha dovuto fare una livellazione con strumenti digitali e stazioni non superiori a 80 mt, oltre a chiudere a cerchio per effettuare la verifica di eventuali errori. percio' se vuoi essere tranquillo devi fare una livellazione, poi puoi agganciarti ai punti IGM e fare una verifica dello scostamento che hai in zona tra le quote elissoidiche e quelle ortometriche. e se non e' troppo chiedertelo puoi postare lo scostamento che hai riscontrato. saluti PS tra il mareografo di Bari e di Venezia la differenza e' di 55 cm............. detto questo ho chiarito meglio in concetto dell'influsso delle masse ferrose sulla gravita' terrentre.
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salviotto
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[quote]detto questo il grigliato di Verto, informazione di qualche anno fa', lo davano con uno scostamento di una decina di cm tra le due quote. [/quote] che intendi?
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geogps
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"allora se hai le monografie (quelle buone con i decimali) ti fai una rototraslazione fra quattro vertici, batti anche i capisaldi da verificare e le quote che ti saltano fuori le confronti e fine." Ok, centro! Ma io vorrei sapere a priori (prima di rilevare col gps) in quale ordine di grandezza dovrebbe essere compresa questa differenza. Bella anche la risposta di "utente" ma io non devo fare livellazioni, la livellazione c'e' gia', voglio sapere che differenza trovo se rilevo i caposaldi di livellazione col gps (per es dislivello tra caposaldo e caposaldo calcolato con le quote ortometriche e medesimo dislivello calcolato con le quote elissoidiche) il tutto utilizzando come piano di riferimento l'elissoide appoggiato ai vertici IGM Grazie a tutti
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salviotto
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Siena
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se fai una rototraslazione, o meglio se ti crei un sistema effettuando una rototraslazione con quattro caposaldi, in teoria nessuna se non quella dell'errore del rilievo tuo, quindi ergo che se la differenza e poca (qualche centimetrino) sicuramente è migliore una quota che deriva da una livellazione
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enrico_p
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Io credo che si stia facendo confusione. Nel quesito si parla di differenze tra quote ellissoidiche e quote ortometriche. In realtà le quote ellissoidiche non possono essere direttamente paragonate a quelle ortometriche perchè giacciono su due sistemi diversi. Le quote ellissoidiche nei rilievi GPS sono riferite al datum WGS84, che è una sfera schiacciata in corrispondenza dei poli. E' un sistema mondiale ma non trova risposndenza con la reale conformazione del terreno. Tipicamente si utilizza per i rilievi GPS un modello di geoide locale (tipo Italgeo90, ecc.) che consente di ottenere quote geoidiche abbastanza vicine a quelle reali (con Italgeo90 ho riscontrato differenze più o meno costanti di circa 1 ml.). Se si vuole ottenere la quota geoidica precisa servono le operazioni già descritte (grigliati, verto, ecc.). saluti
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