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Consiglio utilizzo rete WRS. |

furina
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Batignano
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Buongiorno, lavoro da poco con un Rover in appoggio alle stazioni permanenti, utilizzo due reti, una Italpos e l' altra NetGEO della TopCon. Con la prima mi collego alla stazione permanente più vicina, quindi il punto di emanazione (origine) del rilievo ha sempre le stesse coordinate e quindi dovendo tornare sul posto per integrare un rilievo già fatto o utilizzare dei PF già battuti è relativamente semplice. Con la seconda rete, essendo una VRS, per ogni file viene di conseguenza creata una stazione virtuale nuova a circa 5 Km da dove mi trovo con il Rover e quindi le coordinate della stazione origine delle baseline cambiano di volta in volta. Volevo sapere da chi lavora con la rete VRS come opera volendo utilizzare un rilievo già fatto e integrarlo con altri punti. Avevo pensato di rilevare almeno tre punti in comune dei due rilievi e poi sistemare il tutto graficamente, ma non mi pare la soluzione migliore e più sbrigativa. Tenendo conto che sul mio controller ho caricato il programma Mercurio della TopCon, come mi consigliate di procedere al fine di lavorare in modo corretto ed efficiente ? Grazie anticipate. Saluti e buona giornata.
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salviotto
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rimango un po stranito sul fatto che Net geo crei una VRS durante le operazioni di rilievo. Tuttavia le reti di stazioni permanenti debbono essere inquadrate in un sistema di coordinate unico, quindi le coordinate sono già omogenee fra di loro; altrimenti non so forse ho capito male
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numero
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prato
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Stai facendo confusione: 1) Il fatto che la rete TOPCON crei una stazione virtuale nelle vicinanze del tuo rover è perfettamente normale, altrimenti non sarebbe una VRS. 2) Questo non pregiudica assolutamente l'utilizzo di punti rilevati in precedenza, poichè quello che conta sono le coordinate wgs84 dei punti e non i delta dalla stazione di riferimento. 3) se vuoi sovrapporre due rilievi basta che importi in uno dei due le coordinate wgs84 dei punti dell'altro. Il software che usi dovrebbe avere apposite funzioni 4) L'unica cosa veramente importante è che le varie reti non sono perfettamente sovrapponibili, poichè ognuna risulta diversamente inquadrata, anche se magari con differenze di pochi cm. Quindi le operazioni descritte valgono solo se unisci due rilievi eseguiti con la stessa rete, in caso contrario ti servono almeno 3-4 punti in comune per eseguire la corretta rototraslazione. saluti
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salviotto
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ma veramente la reet topcon crea una vrs in tempo reale, a quale scopo?
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topogeo
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Saluzzo (CN)
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"salviotto" ha scritto: ma veramente la reet topcon crea una vrs in tempo reale, a quale scopo? Ci sono molto modi di gestire una rete di stazioni permanenti. VRS, MAX, I_MAX. FKP ecc ecc Inoltre ce' anche l' approccio "stupido" detto "Nearest" da Italpos. il termine "stupido" non vuol essere dispregiativo. Con questo metodo NON si sfrutta l' effettiva potenzialità della RETE di stazioni permanenti perche' e' una modilità identica alla "normale" procedura RTK con una base e un rover. Al posto di avere una base fissa propria , si utilizza quella della rete ma e' sempre una connessione ( e correzione) punto-punto. Se sei a 15 km dalla stazione base fai un RTK con baseline di 15 km ( che sono tanti .. sopratutto per le quote) ( ma qui apriremmo un lungo discorso da fare a parte).La stazione fissa NON viene considerata come parte della rete ma come entità autonoma ( .. l' utilità delle rete si e' limitata alla georeferenziazione) Invece con metodi come MAX o FKP c'e' un software di gestione che prende i dati di TUTTE le stazioni, li macina e fornisce delle correzioni di area che non sono quelle della singola stazione ma frutto calcolo complessivo. L' operazione e' piu' complicata ma le correzioni sono ( dovrebbero) essere migliori. Con VRS invece il software di rete calcola queste correzioni ma non le invia direttamente al tuo rover. Calcola invece una stazione "fittizia" in prossimità di dove ti trovi ( il tuo rovere invia la propria posizione alla rete). Quindi fai un rilievo RTK "tradizionale" punto-punto solo che la base "fissa" non e' quella fisica ma una (molto) piu' vicina ( i vari software creano una stazione dove inizi il rilievo : se stai in un intorno prefissato ( dal software) diciamo 1-2 km , si conserva quella stazione, se ti allontani ne viene creata un' altra così via ). Preciso che ITALPOS fornisce correzioni sia Nearest che MAX, I-MAX, VRS ecc.. Solo la prima e' gratuita. Dopo questi BREVI cenni mi consenti un sfogo ?? Ma perche' diavolo tanti colleghi (non tutti ma sicuramente la maggioranza) PRIMA utilizzano uno strumento e POI ( se va bene) si infomano su COME fa il lavoro ? Pensandoci bene tu appartieni comunque alla parte ( putroppo non penso maggioritaria) che alemno DOPO di domanda il COME: molti non si prendono neanche questo fastidio tanto ..le coordinate se le trovano belle e pronte !!!! Ogni opzione ha i sui pro e contro , i suoi limiti, le sue precisioni. Senza un po' di conoscenza come diavolo si fa a dare certezza al cliente ? ( e talvolta in effetti si danno dati errati alla faccia della professionalità tanto invocata quando si parla di parcelle). E' mai possibile che tanti ( TROPPI !) colleghi spendano 15-20.000 euro per un GPS e non abbiano 20 ( dico venti !) euro da INVESTIRE per comprare un libro sull' argomento ( ce ne sono di ottimi della Maggioli fatti insieme a Trimble e Leica). Altro sfogo:i servizi di correzioni piu' evoluti di Italpos costano 120 euro all' anno : anche qui.. pochi li usano per ..il COSTO !!. Di nuovo, nulla di persale ma .."quando ce' vo ce vò ! .. e ora porgo il petto .. flagellatemi per la poca .. pazienza Piercarlo
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salviotto
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nessun flagello stai tranquillo. Però non ci siamo capiti, volevo portare la discussione ad un livello più elevato (non di tanto cimancherebbe non ho di queste presunzioni). conosco già tutte le cose che hai giustamente spiegato, poichè penso di far parte della minoranza, tant'è che ho iniziato con un monfrequenza, e probabilmente imparando qualche cazzata l'ho fatta, anzi ne sono sicuro ( una volta ho sbagliato un tipo, l'ho riconosciuto e l'ho ripresentato ri pagando di tasca), ma ciò non toglie che io abbia ancra tante cose da imparare e non vedo l'ora. ora tornando a noi, so bene anche io che il tipo di calcolo compensato (dette correzioni differenzali) e più preciso, e tal proposito rifaccio la domanda perchè viene calcolata la vrs? aumenta la precisione del rilievo? come? il vettore originario è sempre quello stazione più vicina-rover calcolato come vuoi, poiche i dati grezzi dai satelliti processati nel calcolo rtk non giungono certo alla vrs, sbaglio? mi sembra un argomento divertente, anche per approfondire, tutti questi metodi di calcolo che le carie reti effettuano per il posizionamento.
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topogeo
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furina
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Batignano
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"numero" ha scritto: Stai facendo confusione: 1) Il fatto che la rete TOPCON crei una stazione virtuale nelle vicinanze del tuo rover è perfettamente normale, altrimenti non sarebbe una VRS. 2) Questo non pregiudica assolutamente l'utilizzo di punti rilevati in precedenza, poichè quello che conta sono le coordinate wgs84 dei punti e non i delta dalla stazione di riferimento. 3) se vuoi sovrapporre due rilievi basta che importi in uno dei due le coordinate wgs84 dei punti dell'altro. Il software che usi dovrebbe avere apposite funzioni 4) L'unica cosa veramente importante è che le varie reti non sono perfettamente sovrapponibili, poichè ognuna risulta diversamente inquadrata, anche se magari con differenze di pochi cm. Quindi le operazioni descritte valgono solo se unisci due rilievi eseguiti con la stessa rete, in caso contrario ti servono almeno 3-4 punti in comune per eseguire la corretta rototraslazione. saluti Allora, i miei dubbi derivano da questo : - ho fatto un rilievo per un tipo mappale in mattinata, rilevando i punti di dettaglio e i PF; - nel pomeriggio, dovendo fare un altro tipo mappale di cui l'oggetto del rilievo mi rientrava nello stesso triangolo fiduciale, ho tralasciato di rilevare di nuovo i PF pensando di utilizzare le coordinate risultanti dal primo rilievo; - in ufficio, copio nel secondo rilievo le coordinate dei PF del primo rilievo e dalla grafica mi accorgo che ci sono dei problemi di ubicazione dei punti di dettaglio del secondo rilievo (risultavano traslati a monte); - controllo le coordinate delle due stazioni virtuali e noto che differiscono (giustamente ritengo); - ho adottato questa procedura, avendola già utilizzata con appoggio ad una sola stazione permanente, quindi non VRS, non sapendo queste problematiche. Chiedo quindi a chi ha esperienza nell' uso di strumentazione satellitare di indicarmi dove ho sbagliato ed eventualmente come procedere in futuro. Grazie. Saluti.
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ALETAC
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Buongiorno a tutti, permettete una piccola precisazione, VRS è un brevetto Trimble, presumo che le altre soluzioni di altri produttori non siano propriamente da definire VRS. Cordialità Alessandro, utente VRS Trimble.
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fabio2586
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@furina. Per salvare il lavoro che hai già fatto prova a procedere così: - calcola le geocentriche dei punti della seconda sessione di rilievo; - calcola le geocentriche di (almeno) 1 punto in comune fra le 2 sessioni nella prima sessione di rilievo - su questo ultimo punto fai : geocentriche della prima meno geocentriche della seconda e troverai gli scarti su X, Y e Z per questo punto; - applica questi scarti (con il loro segno) alle geocentriche dei punti della seconda sessione, troverai così le nuove geocentriche della seconda sessione; - inserisci questi punti in pregeo come righe 2 della prima VRS che hai usato, a partire dalle nuove geocentriche che hai calcolato, cioè fai calcolare le componenti delle baseline a pregeo. La cosa dovrebbe funzionare, ma fai delle verifiche prima di presentare. Io ho 2 gps, perciò non ho mai lavorato collegato a reti, ma quando devo aggiornare un rilievo già fatto opero così (magari mi calcolo la media degli scarti su più punti) ma il procedimento è sostanzialmente questo. --Ciao
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numero
(GURU)
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"fabio2586" ha scritto: @furina. Per salvare il lavoro che hai già fatto prova a procedere così: - calcola le geocentriche dei punti della seconda sessione di rilievo; - calcola le geocentriche di (almeno) 1 punto in comune fra le 2 sessioni nella prima sessione di rilievo - su questo ultimo punto fai : geocentriche della prima meno geocentriche della seconda e troverai gli scarti su X, Y e Z per questo punto; - applica questi scarti (con il loro segno) alle geocentriche dei punti della seconda sessione, troverai così le nuove geocentriche della seconda sessione; - inserisci questi punti in pregeo come righe 2 della prima VRS che hai usato, a partire dalle nuove geocentriche che hai calcolato, cioè fai calcolare le componenti delle baseline a pregeo. La cosa dovrebbe funzionare, ma fai delle verifiche prima di presentare. Io ho 2 gps, perciò non ho mai lavorato collegato a reti, ma quando devo aggiornare un rilievo già fatto opero così (magari mi calcolo la media degli scarti su più punti) ma il procedimento è sostanzialmente questo. --Ciao Se si opera sempre con la stessa rete le coordinate sono univoche, quindi non servono traslazioni. Bisogna però come avevo detto operare con le coordinate e non con i delta. Se però la rete fornisce dati in modalità nearest allora il discorso cambia perchè se due rilievi sono riferiti a stazioni diverse potrebbero esserci differenze più che apprezzabili. saluti
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salviotto
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sei sicuro di questo tuo procedimento? così effettui una elementare traslazione. ora mi viene da pensare che se il sistema utilizzato per i due rilievi è il medesimo, le coordinate devono essere omogenee, se invece si sono usati due sistemi deve effettuare una rototraslazione
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fabio2586
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
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"salviotto" ha scritto: sei sicuro di questo tuo procedimento? così effettui una elementare traslazione. ora mi viene da pensare che se il sistema utilizzato per i due rilievi è il medesimo, le coordinate devono essere omogenee, se invece si sono usati due sistemi deve effettuare una rototraslazione E' vero: è una semplice traslazione. Sono sicuro che, da un punto di vista matematico, si possa ricavare anche un angolo medio di convergenza fra i 2 rilievi, se si usano più punti; ma sono convinto che, ai fini pratici, questo sia trascurabile per lavori medio piccoli. Insomma parto dal presupposto che il sistema di coordinate geocentriche sia sempre correttamente orientato. --Ciao
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salviotto
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Siena
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può darsi che il disorientamento sia trascurabile, però non è che sia il massimo, e poi bisogna fare attenzione a non allontanarsi troppo dal centro di fase che nel tuo caso è la master, però secondo il mio umile parere non è il massimo. mi piacerebbe chiedere invece a numero in qualità di guru preparato sull'argomento, di esprimere un suo parere su quanto avevo chiesto prima e cioè l'utlità della VRS in fase di rilevo da stazioni permanenti
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fabio2586
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
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"salviotto" ha scritto: può darsi che il disorientamento sia trascurabile, però non è che sia il massimo, e poi bisogna fare attenzione a non allontanarsi troppo dal centro di fase che nel tuo caso è la master, però secondo il mio umile parere non è il massimo. Tieni presente che ci sono sempre gli errori sistematici e accidentali e che noi facciamo topografia e non matematica. Il fatto stesso che le misure si riportino sul punto a terra applicando l'altezza del centro di fase lungo la verticale sul punto al suolo è una approssimazione di comodo, ma almeno possiamo lavorare. --Ciao
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