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come fare per importare file .dat in TSC1 |

felice72
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14 Ottobre 2008
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ho un trimble 4700 con programma tgo, devo importare i dati .dat derivanti dal pregeo, e non riesco assolutamente ad importarli nel programma tgo per poi successivamante impportarli nel palmare tsc1 se qualcuno puo aiutarmi in quanto devo riconfinare un terreno e non riesco ad importare..... grazie anticipatamente
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elen82
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27 Marzo 2008
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Ciao a tutti. Secondo voi è possibile realizzare un tipo mappale, successivo al frazionamento e allo stesso tempo stralciare una piccola porzione di terreno dalla particella originaria? Grazie x l'attenzione. 8)
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path
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29 Marzo 2005
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Montevarchi
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"felice72" ha scritto: ho un trimble 4700 con programma tgo, devo importare i dati .dat derivanti dal pregeo, e non riesco assolutamente ad importarli nel programma tgo per poi successivamante impportarli nel palmare tsc1 se qualcuno puo aiutarmi in quanto devo riconfinare un terreno e non riesco ad importare..... grazie anticipatamente Non sono a conoscenza di un'utility che preveda l'import di libretti prego all'interno di TGO; Il procedimento inverso è possibile con una patch che trovi sui siti eurotecparma.com e di instrumetrix. Veniamo al tuo problema: Se per .dat intendi il libretto delle misure eseguite con total station ti consiglio di leggerti questo post www.pregeo.it/modules.php?name=Forums&fi... Spiegaci meglio cosa intendi per file .dat Ma a cosa ti serve importare il file .dat?
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pzero
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO (GURU)
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"elen82" ha scritto: Ciao a tutti. Secondo voi è possibile realizzare un tipo mappale, successivo al frazionamento e allo stesso tempo stralciare una piccola porzione di terreno dalla particella originaria? Grazie x l'attenzione. 8) ma perchè stai inquinando con diversi post che non sono nellla sezione giusta e per di più su argomenti ampiamente dibattuti? comunque, contravvenendo alle regole ti avevo risposto nell'altro inutile post. Si richiama ancora una volta ad una maggiore attenzione quando si chiede qualcosa. saluti paolo
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fabio2586
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
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03 Luglio 2003
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credo che la soluzione possa essere: - trasformare il libretto .DAT in un file DXF; - caricare il dxf sul TSC1; - impostarlo come file di background per il lavoro di picchettamento; - fare la calibrazione sito con 4-5 punti del dxf, facendo attenzione che i punti da riconfinare (dopo) siano all'interno del poligono risultante dai punti di calibrazione; - valutare con attenzione gli scarti risultanti dalla calibrazione, e poi riconfinare.
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path
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29 Marzo 2005
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Montevarchi
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"fabio2586" ha scritto: credo che la soluzione possa essere: - trasformare il libretto .DAT in un file DXF; - caricare il dxf sul TSC1; - impostarlo come file di background per il lavoro di picchettamento; - fare la calibrazione sito con 4-5 punti del dxf, facendo attenzione che i punti da riconfinare (dopo) siano all'interno del poligono risultante dai punti di calibrazione; - valutare con attenzione gli scarti risultanti dalla calibrazione, e poi riconfinare. Qualora il file dat in questione sia il file elaborato da pregeo questa operazione va contro quanto più e più volte è stato ripetuto per i riconfinamenti. Se invece il file dxf generato è la grafica risultante da un'elaborazione del libretto delle misure eseguito in locale con software terze parti allora posso approvare la metodologia da te indicata. Saluti
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fabio2586
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
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03 Luglio 2003
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"path" ha scritto:
Qualora il file dat in questione sia il file elaborato da pregeo questa operazione va contro quanto più e più volte è stato ripetuto per i riconfinamenti. In effetti il file .DAT, di cui al post originale, è quello delle misure al suolo, ma se anche il DXF venisse dalle coordinate calcolate da pregeo non pensi che la calibrazione, fatta su punti rilevati al suolo, possa correggere anche le riduzioni cartografiche di pregeo? In fin dei conti pregeo non distorce le geometrie di rilievo ( esclusa sempre la proposta di aggiornamento, sia ben chiaro), almeno non in maniera evidente. Io ho l'impressione che tutti i diversi metodi alla fine si riducano sempre ad una rototraslazione conforme (con applicazione del fattore di scala); perciò applicandone prima una per la riduzione cartografica di pregeo, e poi una di segno opposto per la calibrazione... Certo che ad ogni trasformazione di questo genere si perde un po' di 'precisione', per questo meno se ne fanno meglio è.
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path
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29 Marzo 2005
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Montevarchi
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"fabio2586" ha scritto: "path" ha scritto:
Qualora il file dat in questione sia il file elaborato da pregeo questa operazione va contro quanto più e più volte è stato ripetuto per i riconfinamenti. In effetti il file .DAT, di cui al post originale, è quello delle misure al suolo, ma se anche il DXF venisse dalle coordinate calcolate da pregeo non pensi che la calibrazione, fatta su punti rilevati al suolo, possa correggere anche le riduzioni cartografiche di pregeo? In fin dei conti pregeo non distorce le geometrie di rilievo ( esclusa sempre la proposta di aggiornamento, sia ben chiaro), almeno non in maniera evidente. Io ho l'impressione che tutti i diversi metodi alla fine si riducano sempre ad una rototraslazione conforme (con applicazione del fattore di scala); perciò applicandone prima una per la riduzione cartografica di pregeo, e poi una di segno opposto per la calibrazione... Certo che ad ogni trasformazione di questo genere si perde un po' di 'precisione', per questo meno se ne fanno meglio è. Cosa intendi per punti misurati al suolo? Quello che prospetti su andrebbe verificato con delle prove pratiche su campo. Perchè non provi e ci fai sapere i risultati? Rimango della mia opinione, a meno di essere positivamente smentito dalle prove (sempre se avrai voglia di farle) di elaborare prima in locale il libretto e poi fare la calibrazione (rigida) sulle coordinate locali evitando perdite di precisione. Saluti e buone misure a tutti
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