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altimetria per esperti |

analemma
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Seriate (BG)
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Ho eseguito un rilievo di circa 500 m x 500 m, con la base al centro dell'area su un punto non noto (non ho neppure messo picchetti o chiodi) e rover in modalità RTK con 2 ricevitori TOPCON GR-3. A circa 3 km all'esterno, in posizione simmetrica ed equidistante dal rilievo, ho misurato 3 punti di coordinate note (Regione Piemonte e Autorità di bacino del fiume PO). In ufficio rielaboro i dati ellissoidici (in campagna avevo impostato, per la trasformazione piana, la modalità locale e rettilinea e l'altimetria del geoide EGM96, ma il software mi permette di rielaborare i dati originali ellissoidici in qualsiasi momento) portandoli nel sistema piano UTM WGS84 ottenendo uno scarto massimo planimetrico di 15 mm, da cui deduco che le coordinate dei punti noti sono valide (ed anche le mie misure planimetriche). Ora passo all'altimetria; premesso che mi interessa l'altimetria sul livello del mare, che so benissimo che risente delle anomalie di gravità e che non esiste una formula matematica che mi dice quale sia, in ogni punto della Terra, l'esatta altezza al centimetro del geoide sull'ellisode, ma mi chiedo: ci sarà un procedimento, non perfetto, ma comunque sempre più preciso di altri procedimenti o si fa a sentimento con l'altimetria ? Nel mio caso, tra i vari, il software mi propone: a) altimetria sul livello del mare tramite un piano passante per 3 punti di altimetria nota; in questo caso impongo le altimetrie note, le quali a fine elaborazione rimangono confermate al millimetro e in base ad esse viene calcolata l'altimetria dei 1000 punti nell'area di 500 m x 500 m b) altimetria sul livello del mare tramite il modello matematico di geoide EGM96, dal quale prendo per buone le anomalie di gravità, ma non il valore "assoluto" dell'altimetria, che quindi poi con il CAD alzo-abbasso globalmente di un valore x che è la media dei 3 punti noti la media proprio perchè ho 3 distinte differenze tra i procedimenti a), b) guardando i 3 punti noti e anche usando la media ho scarti di 30 cm tra il procedimento a) e quello b) Qual'è il procedimento meno sbagliato per l'altimetria ?
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lello59
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08 Agosto 2003
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torrance
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Credo che nel software manchi la soluzione del piano orizzontale che, in sintesi, ti restituisce l'altimetria in modo molto preciso dal punto di vista dei dislivelli tra punti, almeno per rilievi con raggio entro i 5 km. Il mio software mi offre la possibilità di assegnare, prima o dopo il calcolo, la quota del caposaldo prescelto che, nel tuo caso, potrebbe essere uno dei vertici di quota nota battuti. Così facendo, usciranno sicuramente fuori, con una attendibilità sempre dipendente dalla configurazione e dalla geometria dei satelliti al momento del rilievo, gli eventuali scarti reali tra i punti di quota nota adottati. Scarti dai quali potrai trarre buone considerazioni o ...dubbi ulteriori (avrò sbagliato qualcosa?). Pace e saluti.
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Emanuele
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22 Marzo 2005
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Castellamonte (TO)
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Visto che usi il GR-3 credo che come software hai usato Meridiana. Per la definizione della quota ortometrica puoi usare 4 metodi: 1) Punti di controllo: definisci le coordinate di 3 o più punti di quota nota, il sw genera uno o più piani osculatori sui quali proietta i punti noti e di conseguenza tutti gli altri. Più punti di quota nota ci sono, migliore è la modellazione del geoide locale 2) Calcolo: definisci la quota di un punto, il sw trasla tutti i punti della differenza tra quota e altezza ellissoidica. Ovviamente più il rilievo è esteso minore sarà la definizione del modello di geoide 3) Su EGM96: usa un ellissoide nazionale che (coma hai visto) è buono localmente ma errato in senso assoluto 4) definire i 7 parametri di trasformazione abbinati alle coppie di punti di coordinate note. Questi parametri li puoi inserire all'inizio della elaborazione (dopo aver eseguito l'elaborazione da IGb/IGS a WGS84) Sostanzialmente (per rilievi nell'intorno dei 5 km) i metodi 1 e 4 si equivalgono soprattutto se i caposaldi sono esterni e ben distribuiti attorno all'area del rilevamento. Il metodo 2 sinceramente non lo uso ma ho visto che per rilievi estesi come il tuo la differenza con gli altri è subcentimetrica. Visto che hai bisogno della quota assoluta escluderei il metodo 3 Un aspetto da verificare è la bontà della quota dei caposaldi con riferimento a come è stata definita. In ultimo devi comunque verificare (avendo svolto il rilevamento in rtk) il valore dell'sqm altimetrico dei caposaldi rilevati e tenerlo in considerazione visto che hai solo 3 punti di coordinate note
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analemma
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Seriate (BG)
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Il software che utilizzo è Meridiana; ho omesso le altre procedure perchè le ho ritenute non adatte al mio caso; dunque utilizzero il punto 1) descritto da Emanuele che corrisponde al mio procedimento a) nella spiegazione iniziale. Al punto 3) penso che Emanuele volesse dire 3) Su EGM96: usa un GEOIDE nazionale Non ho ben capito il punto 4) di Emanuele: anche per la sola componente altimetrica è utile definire i 7 parametri di rototralsazione (peraltro non so come si faccia a definirli); inoltre sento spesso parlare del sistema IGB00, ma non ho capito cosa lo differenzi dal WGS84.
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Emanuele
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Castellamonte (TO)
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"analemma" ha scritto: Il software che utilizzo è Meridiana; ho omesso le altre procedure perchè le ho ritenute non adatte al mio caso; dunque utilizzero il punto 1) descritto da Emanuele che corrisponde al mio procedimento a) nella spiegazione iniziale. Al punto 3) penso che Emanuele volesse dire 3) Su EGM96: usa un GEOIDE nazionale Non ho ben capito il punto 4) di Emanuele: anche per la sola componente altimetrica è utile definire i 7 parametri di rototralsazione (peraltro non so come si faccia a definirli); inoltre sento spesso parlare del sistema IGB00, ma non ho capito cosa lo differenzi dal WGS84. 1) Scusa l'errore: EGM96 è il geoide! 2) Il sistema IGb00 è un datum definito da una rete di sp realizzata e mantenuta da IGS (RFWG) mentre il WGS84 è il datum realizzato e mantenuto dall'US-NIMA; l'IGSxx è "l'evoluzione" nel tempo dell'IGb ed infatti è sempre seguito da due cifre che caratterizzano l'anno di definizione. E' importante sapere in che sistema di riferimento si stà lavorando quando si utilizza una rete di sp perchè le coordinate dei vertici delle baselines sono diverse. Bisogna quindi applicare i 7 parametri (calcolati da IGS o dal gestore della rete) per passare da IGS a WGS84 in modo da inserire il rilevamento nel sistema cartografico nazionale. Nel tuo caso, avendo usato il sistema base+rover e appoggiandoti a caposaldi di coordinate WGS84-ETRF89(IGM95), non è necessaria questa elaborazione ma la potresti "sfruttare" per ottenere il tuo modello di geoide locale definito a partire dalle coppie di coordinate dei punti omologhi. Per quanto riguarda la determinazione dei 7 parametri potresti usare pinnacle (o verto3) che, a partire da 3 punti definiti in due datum, calcola le 3 rotazioni, 3 traslazioni, 1 fattore di scala (http://www.pregeo.it/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=13310&highlight=)
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sulu
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"analemma" ha scritto: Ho eseguito un rilievo di circa 500 m x 500 m, con la base al centro dell'area su un punto non noto (non ho neppure messo picchetti o chiodi) e rover in modalità RTK con 2 ricevitori TOPCON GR-3. A circa 3 km all'esterno, in posizione simmetrica ed equidistante dal rilievo, ho misurato 3 punti di coordinate note (Regione Piemonte e Autorità di bacino del fiume PO). In ufficio rielaboro i dati ellissoidici (in campagna avevo impostato, per la trasformazione piana, la modalità locale e rettilinea e l'altimetria del geoide EGM96, ma il software mi permette di rielaborare i dati originali ellissoidici in qualsiasi momento) portandoli nel sistema piano UTM WGS84 ottenendo uno scarto massimo planimetrico di 15 mm, da cui deduco che le coordinate dei punti noti sono valide (ed anche le mie misure planimetriche). Ora passo all'altimetria; premesso che mi interessa l'altimetria sul livello del mare, che so benissimo che risente delle anomalie di gravità e che non esiste una formula matematica che mi dice quale sia, in ogni punto della Terra, l'esatta altezza al centimetro del geoide sull'ellisode, ma mi chiedo: ci sarà un procedimento, non perfetto, ma comunque sempre più preciso di altri procedimenti o si fa a sentimento con l'altimetria ? Nel mio caso, tra i vari, il software mi propone: a) altimetria sul livello del mare tramite un piano passante per 3 punti di altimetria nota; in questo caso impongo le altimetrie note, le quali a fine elaborazione rimangono confermate al millimetro e in base ad esse viene calcolata l'altimetria dei 1000 punti nell'area di 500 m x 500 m b) altimetria sul livello del mare tramite il modello matematico di geoide EGM96, dal quale prendo per buone le anomalie di gravità, ma non il valore "assoluto" dell'altimetria, che quindi poi con il CAD alzo-abbasso globalmente di un valore x che è la media dei 3 punti noti la media proprio perchè ho 3 distinte differenze tra i procedimenti a), b) guardando i 3 punti noti e anche usando la media ho scarti di 30 cm tra il procedimento a) e quello b) Qual'è il procedimento meno sbagliato per l'altimetria ? Quoto tutto ciò che ti espone Emanuele, farò solo delle considerazioni di carattere generale sul problema altimetrico. Pur non esistendo una formula matematica come giustamente affermi che mi consenta di calcolare N cioè il valore di ondulazione, si utilizzano modelli di ONDULAZIONE noti, con margine di errore ormai contenuto entro i 5 - 7cm. A sentimento sicuramente non si fà, ma avendo coscienza dei limiti del metodo utilizzato. lEGM96 infine, è un buon geoide ma non il migliore anche se, come già detto, tutto dipende dallo scopo ultimo del rilevamento. Il riferimento slm rimane una pura convenzione, ciò che realmente importa è che i dislivelli reciproci siano noti con estrema precisione a seconda dello scopo del tuo rilevamento. I capisaldi ADBPO e Regione infine, (ci ho lavorato sopra tantissimo), sono in linea di massima affidabili, ma non sono di fatto collaudati. Vanno quindi sempre presi con il beneficio del dubbio e, nel caso, corretti sulla base di osservazioni più robuste. In ogni caso, la determinazione altimetrica è in genere robusta, con capisaldi riallacciati altimetricamente con livellazioni o con doppia componente dedotta dalle griglie di ondulazione (nessuno da EGM96). salutoni, Sulu.
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path
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Montevarchi
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Premesso che non conosco bene né i tuoi ricevitori né il software Meridiana ti illustro come lavoro io. Ho 2 ricevitori doppia freq. Master e Rover. Sulla base imposto la funzione che mi permette contemporaneamente di acquisire in statico e di lavorare in RTK con il Rover. Vista l'estensione esigua del rilievo procederei così: Processo i dati della master (dalle reti di stazioni permanenti tiro giù i rinex che mi servono, oppure effetuo uno statico ad un igm95 vicino) e calcolo le WGS84 corrette. Con Verto eseguo la trasfarmazione nel SR che mi interessa compreso la quota geoidica. Se non sei in montagna dovresti avere degli scarti in altimetria (confrontate con capisaldi di livellazione) che non superano i 10 cm. A quel punto riproietti i dati WGS84 del rilievo in rtk con le coordinate WGS84 corrette della base. Esporti i dati e li converti con Verto. Per estensioni più ampie è meglio se ti crei una rete di punti (magari vicino a capisaldi di livellazione) e poi calibri il rilievo su questi. Spero di esserti stato di aiuto.
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