Provate a fare un giro per i canteri sparsi nella Vs. zona e contate in quanti cartelli relativi a costruzioni di fabbricati condominiali o villette a schiera compare come progettista un geometra.
Non occorre essere pozzi di scienza per trarne le conclusioni.
Tutto ciò è dovuto.a mio avviso, ad una serie di cause che cerco di elencare:
- per le famigerate competenze professionali si è sempre fermi alla
famosa legge del 1929 e già questo spiegherebbe il 95% dei ns. mali;
- sempre a tale proposito,i ns dirigenti nazionali DA SEMPRE,non si sono
mai battuti a fondo nel ricercare degli appoggi politici di qualsiasi colore
quantomenno per arrivare anche ad una modesta modifica dello status
quo;
- gli stessi dirigenti,anche quando si era vicini a qualche proposta
concreta,ad esempio quella che limitava,mi sembra,la progettazione a 2
piani fuori terra e mc. 3000 o giù di lì,hanno rifiutato sdegnosamente
ritenendo che i loro colleghi fossero in grado di progettare anche il
ponte di Messina;
- non si è mai cercato di tutelare la ns immagine di onesti ed infaticabili
lavoratori attenti alle esigenze ed ai desideri della gente
comune,lasciandoci invece in balia a campagne denigratorie (es. i
geometri sono responsabili dello scempio urbanistico degli anni '60).
- d'altronde cosa volete pretendere dai ns. rappresentanti che pensano
solo ai congressi,ai convegni,ai tornei di calcio e di sci,segno evidente
che quando si arriva a quel livello si cerca solo un tornaconto personale
fatto di ricerca di incarichi e ben pagate consulenze,lasciando i poveri
iscritti nel consueto mare di lacrime.
E mi fermo qui.
Tutto ciò ha causato una disaffezione della committenza nei ns. confronti che in mancanza di certezze e con la prospettiva di vedersi magari coinvolta in beghe da pollaio con gli altri ordini professionali,preferisce rivolgersi ad un tecnico laureato ed essere al riparo da ogni evenienza.
Come dargli torto ?