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Argomento: CASSA GEOMETRI ROMA

Autore Risposta

robeci

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09 Gennaio 2005

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Toscana

 0 -  0 - Inviato: 08 Febbraio 2014 alle ore 19:38

io non mi stupisco più di niente, e purtroppo in questi giorni ho avuto la comferma di che gente abbiamo a rappresenterci come categoria : per protestare sull'accaduto ad una gara pubblica, ho scritto al presidente del mio collegio, a quello del collegio dove si svolgeva ed al presidente nazionale dei geometri.
Sono passati dieci giorni e nessuno si è degnato di rispondere !
Forse hanno cose ben più importanti da fare, come aumentare il contributo minimo e poi decidere come spenderlo.

VERGOGNA !!!

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nicotop

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15 Novembre 2006

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 0 -  0 - Inviato: 17 Febbraio 2014 alle ore 18:11

"geoalessandro" ha scritto:
La cassa sta distruggendo la nostra categoria. Vi rendete conto che a partire dall'anno prossimo i contributi minimi aumenteranno fino ad arrivare alla "modica" cifra di € 5000,00. E' possibile che nessuno ne parli? Considerando che, secondo la mia modesta opinione, questo sarà il colpo di grazia per buona parte dei geometri, non credete sia arrivata l'ora di dire basta a questa follia? Il nostro ordine professionale non ci ha mai difeso su niente, o non ve ne siete accorti? Ci sono state molte cancellazioni negli ultimi anni, credo molto sofferte. Perchè la cassa è obbligatoria? Perchè io non posso gestire la mia previdenza come meglio credo e come fanno in altri Paesi? Ma come, il lavoro sta diminuendo a vista d'occhio e questi mi aumentano i contributi. Geometri d'Italia, se ci siete battete un colpo.



Come deve fare un geometra in attività da 6 anni e che fattura 30-35000 (lordi!) euro all'anno a pagarne 5 di contributi?

E' un'indecenza e un sopruso bello e buono. Ma che possiamo fare? quali armi abbiamo a disposizione per per non farci dissanguare a questo modo?

Io ci sono!

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geoalessandro

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05 Febbraio 2010

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 0 -  0 - Inviato: 18 Febbraio 2014 alle ore 08:53

I geometri iscritti ancora non hanno capito che uniti hanno un potere immenso per spazzare via questo marciume. Quei cialtroni che si trovano ai piani alti hanno distrutto non solo la nostra categoria, ma vogliono distruggere anche la dignità di "uomini" che cercano con ogni sforzo di realizzare il proprio futuro professionale, e non meritano la nostra pazienza. Finchè non ci uniremo contro di loro con qualsiasi mezzo, anche con minacce di cancellazioni di massa, per salvare ciò che ci rimane, non ci sarà speranza.

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dado48

(GURU)

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24 Novembre 2005

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Terzo pianeta del Sistema Solare

 0 -  0 - Inviato: 01 Marzo 2014 alle ore 10:25

In relazione ai crediti contributivi richiesti dalle Casse professionali, questo il Link, relativo ad una recente sentenza della Corte di Cassazione in cui si prevede la prescrizione quinquennale:

www.sentenze-cassazione.com/sentenze-cas...

Ciao, buon lavoro a tutti.

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_roberto

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07 Gennaio 2009

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 0 -  0 - Inviato: 01 Ottobre 2014 alle ore 19:24

Abolire la cassa geometri sarebbe il mio sogno. C'è un solo modo: proposta di legge. Chi è daccordo?

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geoalessandro

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05 Febbraio 2010

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 0 -  0 - Inviato: 01 Ottobre 2014 alle ore 20:02

Sarebbe la prima cosa da eliminare immediatamente se vogliamo che la categoria sopravviva, altrimenti è finita; successivamente, tutti insieme, dobbiamo fare un c..o così a chi ci rappresenta a Roma. Il tempo è scaduto. Ora o mai più.

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_roberto

Iscritto il:
07 Gennaio 2009

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4

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 0 -  0 - Inviato: 01 Ottobre 2014 alle ore 20:38

Posso provare a lanciare una petizione online. Servirebbe la massima diffusione anche su questo sito (ottimo per'altro). Ovviamente è necessario proporre uno strumento alternativo che funzioni e che sia già stato sperimentato in Italia o all'estero. La proposta nascerebbe, dal mio punto di vista, dall'esigenza di potere gestire la propria previdenza senza essere soggetti ad una struttura monopolistica, insomma di essere svincolati dall'ente pubblico che non è strutturato per la competitività. Credo che già di per sè la possibilità per il professionista di scegliere e quindi di mettere in competizione tra loro i prodotti pensionistici possa risolvere almeno il problema del "canone" eccessivo (che si annuncia in aumento). Ho letto nei post precedenti che qualcuno richiamava l'attenzione sulle spese che questo "gigante" effettua per mantenere sè stesso. Anche questo aspetto fà riflettere: quale interesse maggiore della consistenza del proprio stipendio possono avere i dirigenti di questo "gigante"? e chi controlla che in ogni singola voce di bilancio ci siano effettivamente delle spese giustificate?

Ripeto che è possibile fare una proposta di legge su questa questione

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marcad21

Iscritto il:
12 Novembre 2010

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1

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 0 -  0 - Inviato: 24 Settembre 2015 alle ore 09:34

"_roberto" ha scritto:
Posso provare a lanciare una petizione online. Servirebbe la massima diffusione anche su questo sito (ottimo per'altro). Ovviamente è necessario proporre uno strumento alternativo che funzioni e che sia già stato sperimentato in Italia o all'estero. La proposta nascerebbe, dal mio punto di vista, dall'esigenza di potere gestire la propria previdenza senza essere soggetti ad una struttura monopolistica, insomma di essere svincolati dall'ente pubblico che non è strutturato per la competitività. Credo che già di per sè la possibilità per il professionista di scegliere e quindi di mettere in competizione tra loro i prodotti pensionistici possa risolvere almeno il problema del "canone" eccessivo (che si annuncia in aumento). Ho letto nei post precedenti che qualcuno richiamava l'attenzione sulle spese che questo "gigante" effettua per mantenere sè stesso. Anche questo aspetto fà riflettere: quale interesse maggiore della consistenza del proprio stipendio possono avere i dirigenti di questo "gigante"? e chi controlla che in ogni singola voce di bilancio ci siano effettivamente delle spese giustificate?

Ripeto che è possibile fare una proposta di legge su questa questione





si sarebbe ora che si muovesse qualcosa

sono concorde per la petizione

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geosys

Iscritto il:
06 Novembre 2005

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191

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Roverbella (MN)

 0 -  0 - Inviato: 27 Maggio 2016 alle ore 19:10

I CONTRIBUTI VERSATI ALLA CASSA VANNO RESTITUITI IN CASO DI CANCELLAZIONE



Corte di Appello di Roma sentenza 2219/2014

Il professionista iscritto alla Cassa che non ha maturato il diritto alla pensione, e cessi l’iscrizione all’ordine

professionale, ha diritto alla restituzione dei contributi soggettivi da lui versati. Così ha deciso la Corte di

Appello di Roma sentenza 2219/2014.

Nel caso in esame, un’avvocatessa, dopo essersi cancellata dall’Albo degli Avvocati, agiva in giudizio al fine

di ottenere la declaratoria di illegittimità della delibera 13 novembre 2004 assunta dal Comitato dei Delegati

con la quale, in modifica dell’art. 4 del Regolamento della Cassa, era stata negata la possibilità della

restituzione dei suddetti contributi. In primo grado, veniva riconosciuto il diritto alla restituzione dei

contributi soggettivi versati alla Cassa nel periodo 1 gennaio 1998 – 27 dicembre 2001.

La Cassa Nazionale Di Previdenza E Assistenza Forense proponeva gravame avverso la decisione di primo

grado ma la Corte d’Appello di Roma ha respinto l’appello.

In particolare, la Corte ha richiamato l’art. 21 della Legge n. 576/1980 secondo cui “COLORO CHE CESSANO

DALLA ISCRIZIONE ALLA CASSA SENZA AVERE MATURATO I REQUISITI ASSICURATIVI PER IL DIRITTO

ALLA PENSIONE HANNO DIRITTO DI OTTENERE IL RIMBORSO DEI CONTRIBUTI DI CUI ALL’ART. 10…”.

Conseguentemente, la Corte ha rilevato che tale norma ha derogato al principio solidaristico – che vuole il

versamento dei contributi finalizzato al conseguimento di un interesse collettivo senza la relazione di

sinallagmaticità tra contribuzione ed erogazione previdenziale, – e che tale norma disciplina una materia

oggetto di riserva di legge alla quale l’ente Cassa è vincolato, senza che un proprio regolamento interno

possa prevederne l’abrogazione o la deroga.

Secondo la Corte, la Cassa Forense può solo adottare “PROVVEDIMENTI DI VARIAZIONE DELLE ALIQUOTE

CONTRIBUTIVE, RIPARAMETRAZIONE DEI COEFFICIENTI DI RENDIMENTO O MODIFICAZIONE DI OGNI

ALTRO CRITERIO DI DETERMINAZIONE DEL TRATTAMENTO PENSIONISTICO NEL RISPETTO DEL

PRINCIPIO DEL PRO-RATA IN RELAZIONE ALLE ANZIANITÀ MATURATE, NONCHÉ L’EVENTUALE

OPZIONE PER L’ADOZIONE DEL REGIME CONTRIBUTIVO”.

La “NON RIMBORSABILITÀ DEI CONTRIBUTI LEGITTIMAMENTE VERSATI” esula dunque da questi confini,

essendo le fonti di rango primario le uniche abilitate ad incidere in materia previdenziale.

In conclusione, è stata ritenuta legittima la richiesta di restituzione dei contributi da parte del

professionista.

Fonte: ASSOCIAZIONE NAZIONALE DONNE GEOMETRA - Rivista numero speciale 03/04 2016



Che ne pensate?

Geosys

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EFFEGI
f.g.

Iscritto il:
16 Dicembre 2008

Messaggi:
2058

Località
Irpinia

 0 -  0 - Inviato: 28 Maggio 2016 alle ore 11:19

"geosys" ha scritto:

Corte di Appello di Roma sentenza 2219/2014
...
In particolare, la Corte ha richiamato l’art. 21 della Legge n. 576/1980 secondo cui “COLORO CHE CESSANO DALLA ISCRIZIONE ALLA CASSA SENZA AVERE MATURATO I REQUISITI ASSICURATIVI PER IL DIRITTO ALLA PENSIONE HANNO DIRITTO DI OTTENERE IL RIMBORSO DEI CONTRIBUTI DI CUI ALL’ART. 10…”.
...

oggetto di riserva di legge alla quale l’ente Cassa è vincolato, senza che un proprio regolamento interno possa prevederne l’abrogazione o la deroga.

Secondo la Corte, la Cassa Forense può solo adottare “PROVVEDIMENTI DI VARIAZIONE DELLE ALIQUOTE CONTRIBUTIVE, RIPARAMETRAZIONE DEI COEFFICIENTI DI RENDIMENTO O MODIFICAZIONE DI OGNI ALTRO CRITERIO DI DETERMINAZIONE DEL TRATTAMENTO PENSIONISTICO NEL RISPETTO DEL PRINCIPIO DEL PRO-RATA IN RELAZIONE ALLE ANZIANITÀ MATURATE, NONCHÉ L’EVENTUALE OPZIONE PER L’ADOZIONE DEL REGIME CONTRIBUTIVO”.

La “NON RIMBORSABILITÀ DEI CONTRIBUTI LEGITTIMAMENTE VERSATI” esula dunque da questi confini,



Io dico che anche la CIPAG ha adottato una deroga al legge di cui sopra permettendo il solo "trasferimento" dei contributi ad altro ente di gestione, inibendo di fatto -secondo loro- la possibilità di richiedere il rimborso al geometra che si cancella senza aver maturato il diritto alla pensione.

Con questa sentenza, che per forza di cosa, si deve estendere a tutti i professionisti, la CIPAG deve incominciare a preoccuparsi perchè se non oggi, tra qualche anno, ci saranno cancellazioni a iosa, soprattutto se i vertici pensano di voler equilibrare i bilanci e ottenere gli stessi introiti contributi aumentando sempre le aliquote contribute, ed applicando le FORTI SANZIONI USURAIE, a fronte di una crisi sempre in aumento che portano noi geometri alla cancellazione dalla CIPAG.

Ma purtroppo io dico che occorre comunque fare una class action per far rettificare la norma derogatica del regolamento CIPAG .... MA NOI NON SIAMO AVVOCATI... PURTROPPO.

Saluti e buon fine settimana.

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Bitonte

Iscritto il:
07 Agosto 2015 alle ore 15:52

Messaggi:
85

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 0 -  0 - Inviato: 28 Maggio 2016 alle ore 13:45

Penso sia una sentenza più che giusta, e come dice EFFEGI la nostra cassa è meglio che prenda in seria considerazione gli effetti che potrebbe avere sul bilancio della cassa stessa.

Saluti cordiali

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geosys

Iscritto il:
06 Novembre 2005

Messaggi:
191

Località
Roverbella (MN)

 0 -  0 - Inviato: 28 Maggio 2016 alle ore 17:11

Quoto EFFEGI e Bitonte... non so se allora non convenga passare tutto all'INPS che almeno non potrà mai fallire. Un eventuale risvolto di rimborso a tutti i NON più iscritti, significherebbe solo una cosa: AUMENTO esagerato delle quote contributive... Mha

Un caro saluto a tutti

Geosys

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