Buonasera cari colleghi.
Oggi mi è saltata all'occhio una annosa quesione che da profano ho voluto sviscerare.
Vero è che le tariffe professionali non esistono più e che in sostituzione delle medesime vige da tempo la formula per la complessità dell'incarico.
Però è altrettanto vero che gli studi di settore sempre ben aggiornati ci costringono ad un "minimo tariffario" che se non applicato genera in automatico delle penali.
Ebbene sviscerando la gazzetta ufficiale 2012 ho trovato sti benedetti minimi.
Il compenso medio è generato dalla formula: somma compensi x percentuale / n° lavori
Il compenso medio deve stare sopra la soglia minima!!!
Ad esempio un rilievo topografico vario vale circa 500 euro, una ctu circa 570, una attività catastale 380, un rilievo gps 670.... eccetera, andatevi pure a leggere le tabelle allegate alla gazzetta.
Quindi per stare dentro la norma e non pagare multe è chiaro che un tariffario minimo dobbiamo rispettarlo altrimenti rischiamo di andare a rotoloni!!!
Mi pare che tutta questa storia COZZI con la liberalizzazione delle tariffe o sbaglio? Possibile che nessuno di voi ci abbia fatto caso?
Qualche mente aperta potrebbe suggerire: ma se chiedi meno di 500 euri per un rilievo sai che non ci fai pari... e io a questo aggiungerei... ma se il cliente non paga più di 480 e tu per "fame" ti devi prendere quello che ti da come pensi di sgavinarla? E se il rilievo è minimale e non te la senti di chiedere di più perchè non li vale, come fai? Mica tutti lavoriamo per clienti facoltosi...
saluti di settore