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Argomento: Proroga accatastamenti fabbricati ex rurali e non dichiarati
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goemusso
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02 Luglio 2008
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Ciao fuego Grazie per il consiglio che mi hai dato spero di farcela in tempo Ciao e buon lavoro
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Giuometra
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20 Marzo 2008
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Se uno controlla dal sito dell'AdT (penso sia il più giusto e affidabile dove controllare) c'è scritto "... 7 mesi dalla pubblicazione degli immobili nella G.U..."; io ad esempio ho nella lista un fabbricato non dichiarato pubblicato il 28/12/07 e devo sbrigarmi entro fine mese a farlo... Però... Se leggete questo topic: pregeo.it/modules.php?name=Forums&file=v... Compilando quel modello come descritto da Leo penso si possa "prorogare" la data. (o almeno evitare di fare il lavoro appena dopo la scadenza per nulla). Personalmente sono andato in Catasto a chiedere all'operatore di turno se era possibile e mi ha risposto con un "Si beh, è possibile, provaci." Non era neanche lui tanto sicuro della cosa.
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lello59
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08 Agosto 2003
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torrance
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"Giuometra" ha scritto: ...."Si beh, è possibile, provaci." Non era neanche lui tanto sicuro della cosa. Tranquillo, vai all'indirizzo seguente: www.agenziaterritorio.it/?id=3381
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Giuometra
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20 Marzo 2008
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Ecco la conferma ufficiale, perfetto. grazie mille lello59
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geoalfa
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comunque, per dovere di informazione, ecco qua in anteprima la richiesta di proroga inviata dalla presidenza del CNG: """" Prot. n. .....................5285....... 09 luglio 2008 Scadenza termini per gli accatastamenti dei fabbricati mai denunciati in Catasto e dei fabbricati, art. 2 comma 36, del DL 262/2006 e successive modificazioni ed integrazioni. Richiesta di proroga e proposte per una più efficace applicazione. Illustrissimo Signor ......... omissis LORO SEDI Il Consiglio Nazionale Geometri, assieme alle altre professioni tecniche operanti nel settore catastale ed alle Associazioni di Categoria del mondo Agricolo, ha partecipato fattivamente all'attività promozionale intrapresa dall'Agenzia del Territorio per motivare e sollecitare la necessità di accatastare i fabbricati mai dichiarati al Catasto e quelli per i quali sono venuti meno i requisiti di ruralità. Nel corso di quest'anno, sono stati organizzati molti convegni informativi svolti, in diverse città italiane, con grande partecipazione di tecnici, amministratori ed addetti ai lavori. Detti Convegni sono stati utilissimi per prendere coscienza del problema e per definire le tipologie, le qualità e le quantità dei fabbricati da accatastare completamente o per i quali è necessario aggiornare i dati presenti in Catasto. E' emerso con evidenza: il notevole numero dei fabbricati che si debbono ancora accatastare correttamente: si tratta di quasi due milioni di immobili (identificati dalle verifiche massive eseguite dall'Agenzia del Territorio), ai quali si debbono sommare per lo meno altrettanti, (quelli che i professionisti scoprono quotidianamente nell'esercizio dell’attività sul territorio) per modifiche intervenute e per mancati aggiornamenti. le motivazioni, che rendono difficile la completa definizione in Catasto di alcuni accatastamenti, le quali vanno principalmente ricercate nelle problematiche di regolarità e nelle criticità formali che moltissimi di questi immobili possiedono intrinsecamente. Mappe e dati incoerenti, arretrati non definiti, errori, difformità, procedure complesse di aggiornamento, passaggi dei diritti, novazione delle intestazioni e relativi contenziosi, abusi edilizi di ogni entità, localizzazioni impervie, ecc. rendono obiettivamente impossibile attuare gli adempimenti, previsti dalle procedure per il completamento di tutti e indistintamente gli accatastamenti mancanti, entro i termini fissati dalle norme (che tutti rincorrono affannosamente dall’epoca del primo condono edilizio, dal 1985 ai tempi nostri). ./. - 3 - Le scadenze, che prevedono il termine del 7 luglio e del 29 luglio prossimi per accatastare gli immobili mai denunciati in Catasto e quello del 31 ottobre, per accatastare i fabbricati che hanno perso i requisiti della ruralità, sono assolutamente non adeguate. Pertanto si rende necessario stabilire, come primo provvedimento urgente, la fissazione di un nuovo termine dilatorio e congruo rispetto alla realtà delle circostanze rappresentate. Inoltre, concretamente e costruttivamente, si propone anche la modifica delle procedure, secondo le modalità emerse nei convegni e condivise da tutti gli operatori del settore. Le stesse, da un lato soddisferebbero le necessità dell'erario e dall'altro, permetterebbero di completare gli accatastamenti nella maniera più corretta e coerente con le effettive consistenze immobiliari, nel pieno rispetto dell’interesse dell'Amministrazione e del cittadino, superando le difficoltà connesse con la inderogabilità delle scadenze, ormai più volte collaudata per la sua inefficacia. In base all’attuale normativa, gli elenchi dei fabbricati mai denunciati in Catasto (quasi 1.300.000 immobili), sono pubblicati (soltanto con numero di particella catastale e foglio di mappa) sul sito dell'Agenzia del Territorio e possono essere visionati anche presso gli Albi Comunali, con evidente grande difficoltà di individuazione, da parte dei proprietari e di chi ne avesse interesse, rispetto ai quali le attuali disposizioni operano in modo coercitivo ed hanno il solo effetto di produrre l’irrorazione di opinabili e pesanti sanzioni. Al fine di prevenire erronee interpretazioni dei dati, l’incertezza sull’identità del soggetto tenuto all’adempimento e numerosissimi contenziosi in sede di applicazione delle sanzioni, si propone: 1) in primis, che i proprietari dei terreni interessati dall’accertata esistenza di costruzioni vengano opportunamente avvisati con apposita notifica, recapitata a domicilio a cura dell'Agenzia del Territorio o del Comune. 2) A seguito di detta notifica il proprietario sarebbe tenuto ad attivarsi e rivolgersi al tecnico professionista abilitato, il quale - senza dover svolgere particolari attività di rilievo, complesse procedure e verifiche burocratiche e tutte le difficoltà connesse alla predisposizione dell'accatastamento - con assoluta tempestività può determinare, anche sulla base di schemi sintetici e standard, la rendita presunta dell'immobile da accatastare depositandone presso gli uffici stabiliti le risultanze. Questa operazione permetterebbe al cittadino proprietario dell'immobile, di collegare immediatamente la rendita presunta alla fiscalità dovuta per il proprio immobile, assolvendo così, fin da subito ed a pieno titolo, gli obblighi erariali di competenza. ./. - 4- 3) Dalla data in cui verrà depositata la dichiarazione di rendita presunta, decorrerà il termine temporale congruo (che potrebbe essere ragionevolmente stabilito in un anno o altro condiviso con l’Agenzia del Territorio), e utile a consentire al proprietario ed al tecnico incaricato di svolgere serenamente e puntualmente tutte le attività e le incombenze tecniche previste per l'accatastamento completo dell'immobile, sia al Catasto dei Terreni sia al Catasto dei Fabbricati. 4) Inoltre, nei casi di comprovata presenza di difficoltà, formalmente documentate e verificate in contraddittorio con l’Ufficio in quanto oggettivamente tali da non consentire il rispetto del termine, dovrebbe essere rimessa alla facoltà dell’Agenzia del Territorio concedere, a richiesta dell’interessato, un'opportuna deroga alla scadenza per consentire lo svolgimento delle straordinarie incombenze. Con il procedimento proposto dunque, si passerebbe da un sistema di accatastamenti collegato a scadenze con necessità di continue proroghe, comunque mai sufficienti, ad un altro che determinerebbe l'immediato e più certo recupero della fiscalità correlata agli immobili non accatastati e contemporaneamente, offrirebbe la garanzia di un'attività di accatastamento efficace e funzionale per il corretto e veramente completo aggiornamento della banca dati catastale. Confidando nella particolare sensibilità rispetto ai problemi rappresentati, dimostrata dalle autorità in indirizzo, si resta in attesa di favorevole riscontro. Distinti saluti IL PRESIDENTE f.to Geom. Fausto Savoldi """ cordialità
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miry
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Io esprimo il mio parere che, ovviamente è personale: Queste continue proroghe non fanno che alimentare il pensiero comune che "tanto si può fare a meno" "tanto faranno la proroga"...e ovvimanete quel cittadino solerte che ha accatastato entro giugno 2007 quasi che si è pentito perchè ha iniziato a pagare le tasse tranquillamente un anno prima degli altri...ORA, quante proroghe sono già state fatte? ma forse non è meglio ridurre un pochino la sanzione (che già è ridotta se si adempie all'obbligo spontaneamente) piuttosto che continuare a prendersi in giro?? Milleproroghe e Condoni e Indulti e via dicendo....Bah...è proprio l'italia degli spaventapasseri...secondo me.. saluti 8)
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goemusso
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02 Luglio 2008
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Ciao Miriy Ho letto il tuo messaggio e secondo me sbagli a pensarla cosi. Devi pensare che molti nostri colleghi hanno troppo pratiche da fare e quindi non riescono ad accatastare e mettere in mappa i fabbricati. Io sono uno di questi e per tanto che uno si sforzi per stare nelle scadenze non riesce a farli tutti. Quindi io sono uno di quelli che spera nella proroga e ringrazio se ci sarà. Scusami se ti rispondo così
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miry
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Non credi però che salvaguardare la nostra credibilità nei confronti del cliente è quasi impossibile se noi (che siamo i primi interlocutori del privato cittadino) diciamo che i fabbricati vanno accatastati entro il ......... ed in automatico (non è la prima volta) pochi giorni prima ci scappa la proroga....Ho capito che materialmente non ci sono i tempi però a questo punto riterrei più corretto ridurre le sanzioni o come già si fa, mandare la comunicazione all'Adt di inizio della procedura di accatastamento dove il tecnico indica un termine entro il quale adempirà all'incarico...Non credi che se una legge c'è DEVE essere rispettata e questo anche più in ambito generale (vedi gli esempi che ho posto prima) Se un "reato" (scusate il parolone) non è punito come si può pretendere che non venga più commesso?? Io preferisco correre o al limite "smenarci" quei 35 euro di sanzione (come succedeva a novembre prima della proroga ma non fare figuracce col cliente...
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utente
(GURU)
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01 Settembre 2006
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vorrei portare la vostra attenzione al punto 2 " professionista abilitato, il quale - senza dover svolgere particolari attività di rilievo, complesse procedure e verifiche burocratiche e tutte le difficoltà connesse alla predisposizione dell'accatastamento - con assoluta tempestività può determinare, anche sulla base di schemi sintetici e standard, la rendita presunta dell'immobile da accatastare depositandone presso gli uffici stabiliti le risultanze." pero' mi si deve spiegare come faccio a fare una rendita presunta? poi se la rendita presunta e' troppo alta rispetto a quella definitiva? il committente a chi chiede i soldi versati in piu'? al professionista? al catasto? al comune? o al CNG che ha fatto sua una proposta avanzata da Cannafoglio un mese fa' al convegno organizzato dal collegio dei geometri Forli........ oppure se la rendita e' inferiore al dovuto? chi paga le sanzioni, le more e gli interessi? anche perche' li di esenzioni ICI per prima casa ce ne sono veramente pochine..........percio' quello e' tutto soggetta ad ICI ovviamente per non parlare comunque dell'aspetto urbanistico. ho gia' visto questo film con le rendite presunte fatte ai tempi dell'ISI (parlo del 1991-1992)-(prima del catasto elettrico.......) coi controlli effettuati nel 2002-2003 da parte dei comuni e richieste di migliaia di euro di arretrati, sanzioni, more e interessi. ma almeno li le rendite venivano fatte dall'allora catasto e anche se rilasciate su carta intestata queste non venivano assolutamente prese in considerazione. se vogliamo togliere le castagne dal fuoco ad altri almeno riconosciamo i meriti di chi vuole costringerci a scottarci le dita. meditate gente, meditate. saluti
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geoalfa
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sì miry, anche tu hai la tua porzione di ragione! io ritengo che l'errore sta nel fondo, e: fino a che non raschiamo il fondo, non vedremo di cosa si tratta! la prendono con noi, perché tentiamo in ogni occasione di procrastinare nel tempo le incombenze! ma io ribatto che loro hanno fatto i conti senza l'oste! e mi spiego: hanno fatto milioni di calcoli, milioni di interventi per conoscere quanti fabbricati sono da censire ancora, ma non hanno fatto nessuna indagine per conoscere la potenzialità e la disponibilità dei tecnici professionisti che dovrebbero produrre i famosi accatastamenti. se avessero fatto il conto della serva che io traduco terra terra: tanti chili x tanti euro = tanti euro che tradotto nel nostri gergo tanti fabbricati : tanti professionisti = tanti fabbricati ogni professionista tanti fabbricati a professionista : tanti rilevi a settimana = tante settimane necessarie per produrre l'agognato e pio desiderio! non credete che a questo risultato scaturito da un algoritmo di un banale servo-geometra, con le dovute aggiunte e correzioni per tolleranze varie ed inceppamenti sacrosanti e giornalmente desiderati, potevano trovare il giusto termine di scadenza inderogabile, pena la sanzione! ma quale sanzione? = balzello per i co******!! cordialità
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miry
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Geoalfa hai ragione anche tu col tuo ragionamento: era impensabile che oltre un milione di fabbricati venisse accatastato in pochi mesi....ma cavoli...ma che persone ci governano? non era meglio appunto lasciare due o tre anni di tempo e poi BASTONARE gli inadempienti? allora forse lo spauracchio di una multa grossa avrebbe convinto anche i duri... e noi tecnici avremmo avuto tutto il tempo senza stare qui a chiedersi "qualcuno ha voce di una proroga?" Il punto è che le cose vengono sempre fatte da chi ci governa "tanto per..."
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pzero
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO (GURU)
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C'è anche da tenere conto di una cosa venuta fuori nei vari convegni e che è ripresa anche nella lettera del cng. Da un punto di vista professionale non è corretto procacciarsi il lavoro telefonando al cliente per dirgli che il suo immobile è iscritto nell'elenco. Se il cliente mi telefona e mi chiede di controllare o se, mentre faccio un tipo di aggiornamento approfitto per dare una controllata è un conto, se mi metto a cercare per tutti i clienti e gli telefono faccio una operazione deontologicamente scorretta. Infatti alcuni studi (fortunatamente non geometri) avevano fatto una specie di indagine a tappeto con invio di lettera promozionale a clienti di altri, suscitando richieste di richiami da parte degli ordini. Solo alcuni piccoli comuni si sono preoccupati di inviare le lettere di avviso della presenza negli elenchi. Tanti, quindi, non lo sanno, nonostante le campagne informative. Poi, per molti casi presi in carico, il rilievo è il meno. Ci sono errori antichi da sistemare, macelli prodotti dall'agea, volture e frazionamenti mai introdotti, ecc. Senza contare i problemi connessi agli immobili abusivi. Occorre prima verificare in comune se esiste una possibilità di sanatoria, poi decidere o per la demolizione o per l'accatastamento. Con i tempi delle pubbliche amministrazioni, sono sufficienti 7 mesi? non credo. Lo spirito della lettera mi sembra quinti corretto, anzi mi sembra che questo nuovo CNG parta con il piede giusto.
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geoalfa
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"pzero" ha scritto: C'è anche da tenere conto di una cosa venuta fuori nei vari convegni e che è ripresa anche nella lettera del cng. Da un punto di vista professionale non è corretto procacciarsi il lavoro telefonando al cliente per dirgli che il suo immobile è iscritto nell'elenco. Se il cliente mi telefona e mi chiede di controllare o se, mentre faccio un tipo di aggiornamento approfitto per dare una controllata è un conto, se mi metto a cercare per tutti i clienti e gli telefono faccio una operazione deontologicamente scorretta. Infatti alcuni studi (fortunatamente non geometri) avevano fatto una specie di indagine a tappeto con invio di lettera promozionale a clienti di altri, suscitando richieste di richiami da parte degli ordini. Solo alcuni piccoli comuni si sono preoccupati di inviare le lettere di avviso della presenza negli elenchi. Tanti, quindi, non lo sanno, nonostante le campagne informative. Poi, per molti casi presi in carico, il rilievo è il meno. Ci sono errori antichi da sistemare, macelli prodotti dall'agea, volture e frazionamenti mai introdotti, ecc. Senza contare i problemi connessi agli immobili abusivi. Occorre prima verificare in comune se esiste una possibilità di sanatoria, poi decidere o per la demolizione o per l'accatastamento. Con i tempi delle pubbliche amministrazioni, sono sufficienti 7 mesi? non credo. Lo spirito della lettera mi sembra quinti corretto, anzi mi sembra che questo nuovo CNG parta con il piede giusto. non c'è bisogno di quotare pzero, perché è tutto d'un pezzo come si suol dire! si quota da solo ed io condivido. cordialità
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lucanto
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Il problema credo sia legato al fatto che il 95% dei fabbricati fotoidentificati correttamente, sono abusivi, quindi dare 7 mesi, 3 anni o 10 anni non cambia assolutamente nulla. Bisogna dare una soluzione al problema, non una proroga dei termini. Buon lavoro
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geoalfa
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"lucanto" ha scritto: Il problema credo sia legato al fatto che il 95% dei fabbricati fotoidentificati correttamente, sono abusivi, quindi dare 7 mesi, 3 anni o 10 anni non cambia assolutamente nulla. Bisogna dare una soluzione al problema, non una proroga dei termini. Buon lavoro quindi, mi sembra di capire che, è più giusto, fare una denuncia fittizia, come proposto dal CNG, ma farla, attribuendo un reddito fittizio, per poi consentire una denuncia regolare, da eseguire con tutta la "calma" che ci vuole, per produrre una quantità di dati corretti, per avere tutte quelle informazioni il più possibile chiare e nettamente interpretabile che si vuole! separare, in due tronconi : --> a) per creare il presupposto per ottenere il dato amministrativo, ( reperimento dei dati fiscali per ottenere una corretta base impositiva , il più possibile vicina al dato ultimo da utilizzare ) --> b) predisporre un canale differenziato nel tempo per aggiornare la banca dati ufficiale e del tutto svincolata dalla urgenza di avere subito la quantità di dati necessaria alla equa tassazione! solo così facendo si potranno ottenere quelle banche dati per riequilibrare il gettito fiscale, consentendo nel contempo ai tecnici di produrre quei dati che sono necessari alla banca dati perfettamente allineati alla realtà delle cose e consentendo di ottenere e finalmente , la vera banca dati ufficiale e perfettamente efficiente! cordialità
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